Adenoma prostatico

3/10/23
Indice delle voci di questa pagina:
Adenoma prostatico, Aderenze, Afasia, Afta, Aglio, Agranulocitosi, AIDS, Alcol, Alcolismo, Alghe, Alimenti biologici, Alito cattivo, Allergia


     

Adenoma prostatico

      Detto anche prostata ingrossata. È un’ipertrofia prostatica benigna, ben diversa dall’adenocarcinoma maligno.
      L’adenoma è un tumore epiteliale benigno avente una struttura somigliante a una ghiandola.
      L’adenoma prostatico causa ritenzione di urina che costringe ad alzarsi molte volte la notte facendo poca urina per volta, eventualmente anche insonnia, problemi di schiena, bacino, gambe, sciatica, lombaggine.
      Può derivare da un’infiammazione cronica iniziata presto nella vita, per eccessi alimentari o sessuali, tossiemia marcata, invecchiamento (Ig40p32).
      Per guarire l’adenoma prostatico, secondo gli igienisti, occorre riposo (anche sessuale) e digiuno (che renderà agevole l’eliminazione dell’urina: già dopo una settimana si avrà un grande miglioramento).
      Il digiuno ripristina in 7 - 10 giorni la capacità di urinare normalmente ed elimina la necessità di alzarsi spesso la notte. Durante il digiuno bere almeno un litro d’acqua il giorno, per non rischiare la ritenzione d’urina. Se necessario, aggiungere all’acqua alcune gocce di succo di limone.
      Se si verifica ritenzione di urina: sedendo nell’acqua calda si riesce ad urinare o altrimenti inserire delicatamente una sonda (LA 2° p132 - 144).
      Poi però occorre abbandonare gli eccessi di alimenti ricchi altrimenti la prostata s’ingrosserà di nuovo rapidamente (IDPSLV p252).
      Secondo Mosséri bisogna abbandonare anche i cibi feculenti => Cancro della prostata.
      è necessario eliminare anche tabacco, caffè, tè, alcol e altri stimolanti e tutte le radici vegetali, o al più fare un uso moderato di patate, topinanbur, manioca, ecc. (Ig40p32, Ig49p24).
      Sono raccomandati anche esercizi vigorosi (Ig49p28).
      Se si asporta la prostata:
      - la speranza di vita va dai 2 ai 5 anni.
      - Inoltre può essere danneggiato lo sfintere, generando incontinenza.
      - Dopo l’operazione ricorrere al semidigiuno, non al digiuno (LA 2° p144).
      Si può avere la calcificazione della prostata quale conseguenza dell’=> Artritismo.
      Casi: in certi ambienti è popolare il trattamento chimico della prostata. Esso procura solo un sollievo momentaneo perché non elimina la causa e secondo l’igienista Mosséri è molto nocivo.
      Un medico prometteva di ripetere gratuitamente il trattamento se la malattia fosse ritornata, ma la maggior parte dei malati non faceva in tempo a ritornare perché moriva entro due anni (LA 2° p139).
      Un altro paziente cui era stato trovato un PSA pari a 540 oltre a dei tumori alla schiena e alle costole, seguì una terapia con ormoni. I suoi seni si gonfiarono e acquistò altre caratteristiche femminili. Invece messo a dieta di alimenti naturali, il suo PSA scese a 11 e i suoi tumori sparirono nel giro di un anno (LA 2° p135).




     

Aderenze

      L’aderenza è un’anomala fusione di tessuti contigui, spesso in seguito a processi infiammatori o a interventi chirurgici.
      Procura dolore e fastidio.
      Le adesioni sono un problema molto diffuso; che arriva fino al 93% delle persone che hanno subito una chirurgia addominale. Le aderenze addominali si manifestano anche nel 10% delle persone che non hanno mai avuto un intervento chirurgico (da Wikipedia).
      Secondo l’igienismo:
      - spesso derivano da infiammazione in seguito a operazioni chirurgiche o indigestione cronica, specialmente nella regione addominale e pelvica.
      - Se si ricorre all’operazione si creano ancora più aderenze.
      - È meglio ricorrere al digiuno e alla dieta igienista.
      - I massaggi sono inutili (LA 2° p115).




     

Afasia

      Patologia in cui si ha almeno l’una o l’altra delle seguenti:
      - difficoltà o incapacità a parlare,
      - oppure a comprendere il significato di parole o frasi.
      È dovuta a lesioni localizzate delle aree cerebrali del linguaggio e comprende anche disturbi della scrittura (agrafia) e della lettura (alessia). Per la cura vedi Apoplessia.




     

Afta

      Le afte sono piccole, superficiali ma dolorose ulcerazioni biancastre circondate da un alone infiammatorio, che si formano nella mucosa orale o genitale.
      Secondo gli igienisti:
      sono dovute ad un sangue troppo acido (Ig20p28).
      È utile sopprimere tutti i frutti freschi e secchi zuccherati fino alla sparizione delle afte, oltre a consumare:
      la MATTINA: succo di carote, di sedano o cetriolo;
      a MEZZOGIORNO: patate e verdure cotte;
      il POMERIGGIO: lattuga e crudità;
      la SERA: patate dolci e verdure cotte (HS 2° p137).
      Risp.: ad un lettore che ha afte in bocca quando mangia frutta acida: deve interromperne il consumo per un anno, per dare tempo al corpo di eliminare i medicinali presi in passato, visto che li ha presi per parecchi anni (Ig57p39).




     

Aglio

      L’aglio è una liliacea bulbosa (ma oggi è classificata come amarillidacea, sottofamiglia allioidea), perenne, usata soprattutto in cucina come aromatizzante dovuto ad un olio essenziale ricco di solfuri.
      L’aglio è considerato da molti un rimedio per tanti problemi di salute: vermi intestinali, ipertensione, ipercolesterolemia, raffreddore, infiammazione, formazione di coaguli, batteri, ecc.
      Secondo gli igienisti:
      - è un errore ricorrere a sostanze nocive come l’aglio poiché bisogna eliminare le cause anziché combattere i sintomi.
      - L’aglio procura alcuni suoi apparenti benefici costringendo l’organismo a trascurare le normali funzioni per espellere i veleni contenuti nell’aglio.
      - Abbassa il colesterolo facendolo passare dal sangue nei tessuti, o riducendone la sintesi da parte del corpo attraverso la riduzione della secrezione di tiroxina, fino a far rischiare al paziente la formazione del gozzo.
      - Uccide i vermi ma è nocivo anche per l’uomo. I vermi si possono eliminare col metodo igienista del digiuno.
      - L’infiammazione è un fenomeno benefico, anche se fastidioso, perché fa parte del processo di guarigione ecc. (Ig64p23 - 27).
      - È meglio, quindi, evitare l’aglio anche come condimento salvo, al più, dopo la cottura.
      Comunque, un’azione utile - forse anche dal punto di vista igenistico - è la sua capacità di legarsi stabilmente a metalli pesanti, come mercurioo, cadmio, piombo rendendone facile l’espulsione dal corpo (N. d. A.).




     

Agranulocitosi

      È un malattia - caratterizzata da assenza o forte riduzione dei granulociti del sangue - ad esordio acuto.
      Si ha improvvisa comparsa di febbre elevata preceduta da brividi, tosse con espettorato, disfagia, vomito, diarrea, ecc. nonché caratteristiche ulcerative del cavo orale, fonte di intenso bruciore" (PMeC 2° p425).

Il medicinale chiamato amminopirina, che è spesso prescritto per combattere la febbre, è una delle cause più frequenti dell’agranulocitosi (Ig54p25)

. Tuttavia, anche certi medicinali più correnti come i sulfamidici, il cloramfenicolo, il tiouracile (utilizzato per trattare la tireotossicosi) e i diversi barbiturici, gli ipnotici talvolta causano l’agranulocitosi, ciò scatena le fasi complete di questa malattia.
      Anche raggi X intensi o le radiazioni coi raggi gamma possono causare l’aplasia totale o parziale del midollo osseo (Ig54p25).




     

AIDS

      Nei Paesi di lingua francese, spagnola o portoghese, si usa il termine SIDA (sindrome di immunodeficienza acquisita).
      L’AIDS consiste in una marcata riduzione della capacità difensiva dell’organismo da parte del sistema immunitario, in particolare contro le infezioni, specialmente quelle opportunistiche, attribuito dalla medicina tradizionale al virus HIV e anche contro i tumori. Il virus HIV si trasmette soprattutto con i rapporti sessuali, le trasfusioni di sangue, aghi ipodermici non disinfettati, e tra madre e figlio in occasione della gravidanza, del parto e dell’allattamento al seno. L’uso dei preservativi e della disinfezione degli aghi ha un’elevata efficacia per evitare il contagio.
      Ciò si spiega con l’elevata concentrazione di virus richiesta per il contagio, concentrazione che si verifica nello sperma, nelle secrezioni vaginali, nel sangue e nel latte materno. Al contrario. è basso il rischio di contagio in seguito al contatto con liquido lacrimale, saliva e urina. Inoltre è necessario che il virus entri in contatto con ferite, ulcerazioni o piaghe oppure con le congintive della cornea, particolarmente ricche di sangue.
      Nel 2009 si stimava che vi fossero oltre trentatre milioni di persone con l’HIV e duemilioni di decessi ogni anno a causa dell’AIDS. Le cura attuali possono solo rallentare il decorso della malattia e non sono disponibili dei vaccini.
      Sintomi comuni: febbre intermittente, stanchezza, tosse, bronchiti frequenti, gangli linfatici gonfi (LJMRDLN p202).

      Secondo gli igienisti (ANMDI p139 - 203) l’immunodeficienza acquisita non è causata da un virus ma, anzitutto, dalla solita tossiemia, dai trattamenti immunodepressori, dai cortisonici, dalle =>vaccinazioni (l’AIDS si diffondeva maggiormente dove si facevano vaccinazioni contro il vaiolo) e soprattutto dall’uso molto prolungato di droga o di => Trasfusioni o di antibiotici (LH13p7) (i quali finiscono col distruggere la flora batterica intestinale, componente fondamentale del sistema immunitario).
      I virus avrebbero la funzione di disintossicare il sangue, al pari di febbre, polmonite, malattie opportuniste e micosi e si moltiplicano dopo la distruzione della flora batterica da parte degli antibiotici e degli antivirali (Ig36p22 - 27).
      Si favorisce la guarigione:
      - => col DIGIUNO per disintossicarsi e riposare l’organismo;
      - evitando ciò che indebolisce il sistema immunitario (mostarda, spezie forti, sale, pepe, aceto, caffè, tè, cioccolato, alcol, vino, birra, tabacco, formaggi fermentati, legumi secchi, albume d’uovo, carne, pesce, funghi, ostriche, pane, riso, frutta acida (se si soffre di diarrea), antibiotici, lassativi (ANMDI p261 - 270), sostanze chimiche, droghe ricreative o poppers (la marijuana e i vasodilatatori che sono il nitrito d’amile e d’isobutile: LGDS p127);
      - consumando alimenti che rinforzano il sistema immunitario col loro contenuto in batteri (alimenti specifici per l’uomo: frutta e ortaggi, particolarmente l’insalata (se essa appare pulita a occhio nudo, consumarne la parte interna senza lavarla per non asportarne i preziosi batteri), oltre al formaggio bianco fresco, ecc.);
      - curando con l’igienismo – anziché con i medicinali - i disturbi che facilmente accompagnano l’AIDS: febbre, bronchite, polmonite, tosse, diarrea (ANMDI p224 - 252).
      L’AIDS non è contagioso poiché non si possono trasmettere le carenze ad altre persone (Ig54p22) ma l’uso del profilattico è utile per non trasmettere le malattie veneree le quali sono poi curate a lungo con gli antibiotici, con grave danno per il sistema immunitario, come riconosciuto dallo stesso scopritore del virus HIV (LH13p7).
      In Russia il 99% dei casi dichiarati sieropositivi, si dimostrò negativo al successivo test di controllo (L4SDLMp46).
      Sette medici su dieci diagnosticarono l’AIDS a finti malati che si fingevano anche omosessuali (Ig33p30).
      Casi: Il dottor Ullman racconta che nel 1983/84 erano andati a consultarlo parecchi malati ai quali era stato diagnosticato l’AIDS dai loro medici. Si era detto loro che erano senza speranza e che tutto quello che dovevano fare era attendere la morte. Allora egli li guidò nei metodi naturali di guarigione e la loro salute migliorò.
      Quando essi andarono a rivedere i loro medici, questi constatarono la loro guarigione. Tra di essi c’era un attore bisessuale di circa venti anni. Era disperato e agitato. Manifestava parecchi sintomi di AIDS: nausea, diarrea, gola sensibile, perdita di appetito, gusto alterato, intolleranza per i latticini e gli alimenti abituali, sapore cattivo in bocca, rutti, disturbi digestivi, sensazione di sazietà dopo piccoli pasti, perdita di peso, secchezza della bocca e della lingua, sensazione di bruciore nella lingua e nella bocca, traspirazioni notturne, stanchezza estrema, disidratazione, debolezza fisica, mal di testa, depressione, crollo generale e vista disturbata.
      I sintomi manifesti erano: uno stato furioso, lingua caricata di bianco, sangue nelle feci, mancanza del respiro con tosse secca (i problemi polmonari sono correnti nei casi di AIDS), tendenza alle contusioni a causa della diminuzione delle piastrine del sangue necessarie alla coagulazione, gonfiore dei noduli linfatici, soprattutto nell’inguine, nel collo e sotto le ascelle.
      Gli altri sintomi di AIDS sono: infezioni polmonari, citomegalovirus, infezione del lievito, herpes, toxoplasmosi, problemi neurologici, noduli grossi e decolorati, placchette e, infine, il sarcoma di Kaposi sulla pelle. All’attore mancava solo il sarcoma di Kaposi.
      Il dottor Ullman parla di medicine naturali e non precisa se si trattava dell’igienismo, quindi si riporta anche un caso curato da Mosséri. Un malato di AIDS di quarantadue anni fu curato per un certo tempo dalla medicina ufficiale, ma il risultato era l’alternanza tra febbri ricorrenti e periodi di atroci dolori. Allora tentò la strada dell’igienismo.
      Non digeriva che una sola mela per volta, al massimo 800 grammi il giorno e continuava a perdere peso mentre la febbre persisteva. Era sceso a 46 chili pur essendo alto 1,78. Dopo due mesi finalmente la febbre scomparve. Da allora cominciò a riprendere peso.
      La sua dieta consisteva in zuppa di verdure, minestrone di verdure, => Crudità e talvolta un frutto. Ogni pasto era di soli 200 grammi. Col passare dei mesi riuscì anche a guarire quasi completamente dalle emorroidi e dagli acufeni (Ig36p1).





     

Alcol

      L’alcol è l’escrezione dei germi del lievito: vale a dire l’urina dei batteri.
      è adoperato come antisettico perché è un antibiotico.
      Distrugge i microbi che lo producono e gli altri microbi, le piante, i vermi, gli insetti, i pesci, gli animali superiori e l’uomo.
      Coagulerebbe il protoplasma delle cellule come il calore coagula il bianco dell’uovo” (Ig55p6).
      Distrugge gradualmente il cervello in modo irreparabile (Ig29p29).




     

Alcolismo

      L’alcolismo è un eccessivo consumo di bevande alcoliche tale da interferire con la salute fisica e mentale dell’individuo e con le sue capacità affettive, sociali e lavorative. Può produrre sintomi di astinenza come tremori, nausea, tachicardia, ipertensione, agitazione, delirium tremens.
      Casi: Il generale Booth usò con molto successo la cura d’uva con gli alcolizzati - cioè li nutriva solo di uva (ALRDUSP c29).




     

Alghe

      Le alghe sono dei vegetali autotrofi unicellulari o pluricellulari e sono distinte in alghe azzurre, brune, rosse, verdi. Vivono in acqua o nei terreni umidi. Le alghe sono usate per l’estrazione di bromo, iodio, come fertilizzanti, per l’estrazione di farina fossile, di colloidi e di sostanze gelatinose. In Giappone sono anche coltivate e consumante dagli esseri umani. Le loro ceneri contengono dal 10 al 50% di minerali.
      Gli alimenti più adatti all’uomo ne contengono fino al 3% (mandorle), pertanto gli igienisti le sconsigliano per l’alimentazione.
      L’eccesso di minerali disturba l’omeostasi e affatica gli organi di eliminazione.
      Delle prove su animali non hanno mostrato alcun beneficio dall’aggiunta di alghe alla dieta.
      I Giapponesi le mangiano fin da piccoli e questo consente lo sviluppo in loro di un batterio necessario a digerirle.
      Inoltre esse sono ricche di pesticidi, utilizzati in agricoltura, che poi finiscono nei fiumi e nei mari insieme alle sostanze tossiche delle industrie.
      Contengono mannite che è lassativa, cioè irritante (Ig29p1 - 3, p9).




     

Alimenti biologici

      Secondo alcuni igienisti:
      - è certamente utile che gli alimenti siano biologici, ma è ancora più importante che siano adatti alla specie umana, cioè frutta e ortaggi.
      - Si può cadere nella denutrizione pur mangiando pane biologico con semi di sesamo, in realtà indigesti (Ig21p26).
      - Non ha senso mangiare alimenti biologici se si prendono medicinali che sarebbero molto più nocivi degli alimenti normali (ALRDUSP c29).
      - L’uso degli alimenti biologici non dispensa dalla necessità del rispetto delle altre regole quale quella delle corrette combinazioni alimentari (Ig54p3).
      - Pare che l’industria abbia trovato una brillante soluzione al problema delle scorie radioattive: farcele mangiare…usandole per irradiare i cibi, dicendo che così si potranno evitare i pesticidi e che i cibi irradiati sono sicuri.
      - In realtà si usano anche su cibi trattati coi pesticidi e anche se il cibo non diventa radioattivo, viene alterato e le vitamine più o meno distrutte.
      - L’industria non vuole che siano apposte etichette ai cibi irradiati per paura che i consumatori non li comprino più (CD2 3ª C).




     

Alito cattivo

      Risp.: se l’alito è acido, deriva da indigestione; se è fetido potrebbe derivare da eccesso di proteine o da proteine di cattiva qualità che si putrefanno, oppure da putrefazione del corpo.
      Consiglia un menù tutto crudo dopo un digiuno di alcuni giorni.
      Poi una dieta prevalentemente a base di frutta, anche insalate e verdure cotte, noci e semi.
      Inoltre molto sonno, riposo e aria pura (Ig42p36).




     

Allergia

      L’allergia è un’abnorme reazione di un soggetto quando viene a contatto con una determinata sostanza.
      Secondo l’igienismo:
      - Spesso le pretese allergie sono dovute in realtà ad errate combinazioni alimentari (HS 1° p2), ad esempio il mangiare la frutta, soprattutto gli agrumi, insieme ai farinacei. È meglio mangiare la frutta in un pasto a parte o parecchio tempo prima dei pasti affinché sia uscita dallo stomaco prima di mangiare gli altri alimenti.
      - Magari provare a usare da solo l’alimento che si ritiene responsabile dell’allergia (soprattutto farlo per i cocomeri e le fragole; i pomodori non vanno mangiati insieme ai farinacei, ma con le crudità o i frutti, secondo Mosséri. Evitare di mangiare i farinacei con le proteine: magari l’uscita di tali combinazioni alimentari dallo stomaco è ritardata di pochi minuti, ma se si fa l’analisi delle feci si trova che gran parte del cibo non è stato digerito). Anche grassi, zuccheri e acidi ritardano o impediscono la digestione degli alimenti azotati (HS 1° p2 - 3).
      Oggi, diceva il dottor Shelton, la gente ha subìto un tale lavaggio del cervello che non si può più invitare coloro che ritengono di avere l’allergia per la frutta a mangiarla da sola, senza che essi alzino le braccia al Cielo.
      - Altre volte quando si interrompe l’uso di un alimento scadente e lo si sostituisce con un alimento migliore, l’organismo elimina i rifiuti del vecchio alimento causando momentaneamente dei malesseri che vanno quindi accettati pazientemente (LFCDA p154).
      - Alimenti ritenuti frequenti cause di allergia sono il cioccolato, il latte e il grano (Ig35p15 - 21).
      - Un’altra causa delle pretese allergie è l’avvelenamento proteico (imputabile anche a vaccini e sieri), la cui digestione incompleta genera una tossina detta ptomaina.
      “Tutti i sieri e i vaccini sono delle proteine estranee e possono produrre uno shock anafilattico, vale a dire un avvelenamento da proteine.
      I sintomi allergici occasionati dai sieri sono peggiori di quelli che sono prodotti dalle uova (Ig63p12).
      - Altre volte è un’alterazione sistemica, anziché un alimento, a causare la pretesa allergia (HS 3° p13).
      In questi casi, la guarigione dell’allergia avviene generalmente con la liberazione dell’organismo dalle tossine per mezzo del digiuno (Ig35p20).
      “è molto futile lo studio di parecchie centinaia di sostanze” per trovare quella che è in causa, poiché non giova che a una palliazione nociva.
      è più importante sapere ciò che rende sensibili piuttosto che sapere a che cosa si è sensibili è meglio sbarazzarsi della causa della sensibilità piuttosto che passare la propria vita a fuggire i gatti, i cani, i cavalli, i fiori e gli alberi (Ig63p10 - 11).
      Caso: Una donna era allergica a molte cose, fornelli, tappeti, detergenti di ogni tipo, cani, gatti, ecc. Soffriva di mal di testa, congestione cerebrale, naso che colava, cambiamento di personalità, di umore, irritabilità, depressione, perdita della parola, del coordinamento motorio, apatia totale, squilibrio ormonale. Dovette lasciare anche il lavoro. Provò molti trattamenti senza successo.
      Poi digiunò per cinquanta giorni e smise i medicinali. I suoi mal di testa scomparvero e non tornarono più. Da allora fu capace di vivere tranquillamente con tutte le cose alle quali in precedenza era allergica.
      Mosséri afferma che sarebbe stato sufficiente un digiuno di ventuno giorni o arrivare fino alla seconda stabilizzazione di peso e poi passare al digiuno fino alla cessazione della sete il mattino (Ig41p12 - 13).
      Allergia alle uova: Sarebbe dovuta a una cattiva digestione o quando si mangia al di là della capacità digestiva.
      Il tubo alimentare normale quando non è sovraccaricato, non permette alle proteine di un uovo non digerito di entrare nella corrente sanguigna.
      Gli igienisti non considerano l’uovo un alimento raccomandabile, ma affermano che se si elimina la tossiemia e l’enervazione, la sensibilità nei confronti delle uova cessa (Ig63p11).




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