Emicrania

29/04/17

Indice delle voci di questa pagina:
Emicrania, Emiplegia, Emofilia, Emorragia, Emorragia cerebrale, Emorroidi
     

Emicrania

      L’emicrania presenta dei parossismi di mal di testa, di solito da un solo lato della testa.
      Secondo l’igienismo:
      - Il cosiddetto “attacco di emicrania” è una crisi tossica tipica, durante la quale il corpo si scarica del suo fardello di scarti metabolici.
      - Le vere cause sono il caffè, il tè, il tabacco, l’alcol, le cattive combinazioni alimentari, lo zucchero, la scarsità di frutta e verdure, i medicinali, ecc. oltre alle abitudini snervanti o a problemi familiari o nel lavoro.
      - Può esserci rapporto anche con le regole, la congestione pelvica e altri stati anormali del sistema riproduttivo.
      - É sempre essenziale ritornare al rispetto delle leggi della vita, qualunque sia la malattia.
      - Il digiuno e il riposo, magari con l’aggiunta di un fazzoletto bagnato sulla testa, sarebbero il migliore rimedio, anche se l’effetto è più lento che con i medicinali.
      - potrebbero occorrere vari digiuni.
      - Bisogna anche pensare a costruire la salute (Ig28p25 - 28, HS 3° p93).
      - Un ambiente ostile deve essere cambiato, o altrimenti allontanato o sopportato.
      - Se questa causa di enervazione non può essere evitata o corretta, tutte le cure che si possono fare saranno largamente palliative.
      Risp.: Durante un’emicrania violenta, bere uno o due litri d’acqua a piccoli sorsi, aggiungendo, se necessario, succo d’arancia o di limone.
      Digiunare un giorno alla settimana saltando cena di un giorno e colazione del successivo.
      Occorrerà qualche anno per eliminare i medicinali presi in sette anni (Ig35p37).
      Casi: Un uomo che era tormentato da dolorosissime emicranie, non ne soffrì più ed ebbe anche altri benefici, dopo che ebbe adottato il => DIGIUNO mitigato (GDTS p16).
      Il dottor Dewey guarì dall’emicrania e da molti altri disturbi smettendo di fare la colazione (SRPLJ p112).
      Una donna che soffriva da ventidue anni di emicrania, guarì in pochi giorni dopo che ebbe abbandonato l’uso dei medicinali per l’emicrania e che suo marito ebbe smesso di fumare in casa (LTCPDM p47).
      Altra donna guarì con menù crudo ed eliminando bevande e alimenti zuccherati (Ig48p1).

      Tra le possibili cause di emicranie croniche c’è un’alimentazione ricca di glutine (come sta scritto anche nella pagina regime-di-fazio di questo blog, che consiglio di visitare). Riporto qui da tale pagina quanto scritto in essa riguardo al glutine
      IL GLUTINE oltre a favorire il morbo celiaco, rende "sordo" il sistema immunitario e così favorisce l’ingresso di virus, batteri, cellule tumorali, inquinanti.
      Oggi sono reclamizzate le paste con farine scurite artificialmente e arricchite di glutine fino al triplo assicurando che non scuociono e non si attaccano alle pentole e che contengono il doppio o il triplo del glutine presente nel grano di una volta, quando rappresentava il 5-7% della farina, mentre oggi arriva al 17-18% e anche al 21%.
      È molto meglio usare farine di grano naturale, locale, lavorato in piccoli mulini piuttosto che il grano delle moderne coltivazioni industriali.
      Secondo l’esperienza della dottoressa Di Fazio, da un elevato consumo di glutine derivano anche malattie linfoproliferative, come leucemie, linfomi e mielomi.
      Inoltre, secondo ricerche americane un’infiammazione gastrointestinale in un soggetto celiaco (consapevole o no di esserlo) produce effetti negativi anche sul cervello producendo emicranie croniche, episodi di schizofrenia, attacchi di epilessia, ictus ischemico da coagulazione del sangue nel cervello, sclerosi laterale amiotrofica o SLA, morbo di Parkinson e di Alzheimer o anche malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide (p121-131).
      C’è chi teme che oggi un elevata percentuale della popolazione sia a vario livello affetta da intolleranza al glutine e che l’uso di prodotti di parecchi cereali insieme (orzo, grano e segale) peggiori la situazione.
      IL FARRO contiene meno glutine e la dottoressa lo consiglia a chi non ha patologie né tendenza familiare ad esse, magari in alternanza con paste fatte con grani autoctoni (tumminia siciliana o la Senatore Cappelli) coltivate e molate come un tempo.
     
      IL SEITAN è costituito dal glutine del grano, che è povero di lisina. è aggiunto dai vegetariani a un’alimentazione ricca di zuccheri, pertanto contribuisce a favorire ancora di più i tumori e la steatosi epatica.
      È poverissimo di vitamine, minerali (ad esempio il ferro).
     
      Anche il KAMUT, che non è una varietà di grano, ma il nome di una ditta americana, vende un prodotto che è magari più digeribile di altri ma è anch’esso più ricco di glutine del grano duro ed è meglio evitarlo.


     

Emiplegia

      L’emiplegia è la paralisi di metà del corpo per danno ai neuroni centrali.
      Secondo l’igienismo:
      - Una delle cause è l’indurimento delle arterie.
      - Bisogna digiunare, piuttosto che eliminare i grassi dall’alimentazione (Ig44p25).
      Caso: Un novantenne aveva il polso irregolare.
      Dopo alcuni mesi con un rigoroso menù igienista, il suo cuore si era normalizzato.
      In seguito (consumando oltre a frutta e verdure anche cacao, pasticceria e molto formaggio), ebbe una crisi cardiaca e una paralisi della lingua e delle mani.
      Guarì perfettamente stando a letto e mangiando solo due mele a cena (in seguito, anche altre due mele alle 16) e bevendo un litro d’acqua il giorno per due settimane e poi consumando anche delle => Crudità a pranzo (LH13p1).


     

Emofilia

      L’emofilia è una malattia caratterizzata da un allungamento dei tempi di coagulazione del sangue per mancanza di alcuni fattori e comporta facili ematomi ed emorragie spontanei o in seguito a piccoli traumi.
      La medicina ufficiale dice che è una malattia ereditaria e incurabile e la allevia con sostanze coagulanti e con grandi trasfusioni di sangue intero o di plasma.
      Secondo gli igienisti, invece, si può ereditare una debolezza, una tendenza ma la tendenza non è la causa. Non è una malattia. La tendenza determina la direzione che prende l’evoluzione, non costituisce la causa.
      La causa è dovuta ad uno stile di vita, soprattutto ad un modo di nutrirsi e di bere che deteriora il sangue. Uno stato del sangue che non è ideale e una condizione tossica, proveniente da uno stile di vita che altera le funzioni vitali, è secondo gli igienisti alla base della tendenza ai sanguinamenti.
      Invece degli alimenti ricchi usuali, il dottor Shelton riteneva:
      - raccomandabile un periodo di digiuno, anche visto che i sanguinamenti aumentano dopo un pasto pesante,
      - che bisogna rispettare i propri limiti nel piacere e nell’uso di sostanze antivitali;
      - che certamente è possibile raggiungere uno stadio irreversibile, ma prima di raggiungerlo la guarigione è possibile (Ig71p13).


     

Emorragia

      L’emorragia è l’uscita del sangue dai vasi sanguigni. Può essere arteriosa, venosa o, ancora, capillare. Inoltre, a seconda del punto o del modo in cui si verifica viene spesso chiamata in altro modo: emottisi o emoftoe (vie respiratorie), epistassi (naso), metrorragia (utero), ematuria (vie urinarie), vomito (ematemesi), feci (melena), sottocutanea (ecchimosi, ematoma, porpora).
      In qualunque parte del corpo avvenga, dagli occhi al cervello, bisogna digiunare per eliminare lo stato pletorico (Ig21p12).


     

Emorragia cerebrale

      Segue quasi sempre un abuso delle arterie deteriorate: un pasto pesante, bagno caldo prolungato, doccia fredda, mancanza di sonno, surmenage, sforzo fisico, preoccupazione, irritazione, alcol, ecc.
      Produce effetti paralizzanti (Ig45p9 - 11).


     

Emorroidi

      Le emorroidi consistono in una dilatazione dei vasi sanguigni del retto, restringimento dell’ano, infiammazione, congestione sanguigna, prolasso.
      Secondo l’igienismo:
      - derivano dalla tossiemia e da abusi alimentari (specialmente di farinacei, zucchero, grassi) e di altro genere, dalle sostanze irritanti, caffè, tè, tabacco, alcol, pepe (Ig36p11 - 14) o da abbassamento degli organi addominali per cattiva postura (spalle cascanti, petto rientrato, addome in fuori).
      - La cura consiste anzitutto nell’evitare eccessi, concedersi riposo, digiunare finché non cessano i malesseri; poi nutrirsi con frutta a colazione, una grande insalata cruda a pranzo, e la sera uno o due ortaggi cotti non amidacei) oppure un pasto azotato.
      - L’unica operazione che sarebbe giustificata è quella di incidere la membrana lasciando uscire il coagulo di sangue (Ig36p14).
      - Fare esercizi per rinforzare le spalle e i muscoli addominali come per l’=>Ernia (EEVEP p35 - 38).
      - Prima della guarigione si possono alleviare i dolori con un bagno caldo seduti fino al rilassamento totale, poi spalmare un poco di vasellina sull’ano e rimandare il retto all’interno, con un dito, altrimenti si irrita, diventa doloroso e può suppurare.
      - Riposare ogni giorno mezz’ora a testa in giù su una tavola inclinata.
      - Vedere anche i suggerimenti per l’ernia nel suddetto libro che è consigliabile acquistare.
      - Le possibilità di guarigione sono alte Nei giovani e nelle emorroidi di recente formazione.
      - Negli altri casi si può sperare in un miglioramento; occorre sempre combattere l’enervazione e la tossiemia per evitare ricadute.
      - Curare la => Stitichezza e ricorrere al digiuno. In questo caso è raccomandabile il clistere durante il digiuno, ad evitare gli sforzi e il conseguente aggravamento delle emorroidi una volta finito il digiuno (Ig51p28). Vedere anche => Clisteri.
      Risp.: Le emorroidi sono difficili da guarire, ma un digiuno di 3 - 4 settimane seguito da una dieta corretta può aiutare a superare il problema (Ig36p11 - 14).

 

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