Sintesi del libro
LA VERITA' SUL CANCRO
di TY BOLLINGER
edizioni MACRO
Jordan
Rubin racconta che il suo bisnonno emigrò dalla Russia in America dove
intraprese l’attività di dentista. Limando i calchi di ponti e dentiere
produceva molta polvere. Ciò finì per causargli bruciori e un’ulcera allo
stomaco. Infine gli fu diagnosticato un cancro allo stomaco, ma i medici non
gli offrivano alcuna soluzione. Si rivolse allora a un medico tedesco che
curava il cancro con un programma dietetico. Dopo pochi mesi il cancro era
sparito.
Al nonno
di Rubin fu diagnosticato il morbo di Chron, anch’esso senza speranza secondo i
medici. Pure lui guarì, utilizzando cibi genuini basati sulla Bibbia.
Anche sua
nonna dopo essere stata operata per il cancro, decise di affidarsi a lui che, per
rinforzarle il sistema immunitario, le prescrisse succhi crudi, alimenti
fermentati e terapie per la detossificazione, inoltre funghi medicinali e
probiotici. In pochi mesi sua nonna guarì e visse il resto della vita piena di
energie.
Lo stesso
Rubin è guarito da un cancro con un cambio di alimentazione e la
disintossicazione.
Egli
afferma che il libro di Ty Bollinger fa scoprire un mucchio di possibilità per
rinforzare il sistema immunitario, ridurre le infiammazioni e sostenere la
battaglia per la vita.
INTRODUZIONE
Cento
anni fa solo un Americano su 80 si sentiva diagnosticare il cancro. Oggi ciò
succede a una persona ogni due o tre.
Ty
Bollinger ha perso sette congiunti a causa del cancro, tra cui i genitori. Fu
allora che cominciò a dare ricerche su tale argomento tramite libri e riviste e
con viaggi per tutto il pianeta incontrando medici e pazienti riguardo ai
protocolli terapeutici. Ha così scoperto l’incredibile efficacia delle terapie
alternative. Tuttavia, ha anche scoperto che l’industria medica sopprime queste
cure e perseguita i medici indipendenti che le hanno messe a punto.
Purtroppo
la gran parte della popolazione non sa nulla di esse.
Questo
libro è suddiviso in tre parti:
1)
storia della medicina e delle terapie
oncologiche;
2)
diagnosi, scoperta e cause del cancro;
3)
protocolli di cura che si sono dimostrati
efficaci. Essi possono essere usati anche insieme ai protocolli tradizionali
per renderli più efficaci.
L’autore
consiglia di rivolgersi a un medico aperto a queste terapie integrative.
PARTE I - LA STORIA DELLA MEDICINA E
LA POLITICA DEL CANCRO
CAPITOLO I - IPPOCRATE, JENNER E PASTEUR
Fino a circa 2.400 anni fa la medicina era un
miscuglio di credenze, superstizione e magia e si credeva che le malattie
fossero una punizione degli dei e che non ci fosse altro da fare che pregare.
Non si immaginava che la dieta, l’esercizio
fisico, l’igiene e le abitudini di vita potessero avere un legame con la
salute.
Poi, Ippocrate portò alla standardizzazione nella
pratica medica, ma disgraziatamente l’interesse ai profitti portò alla gestione
delle malattie, piuttosto che alla loro guarigione.
Secondo Ippocrate, considerato il “padre della
medicina”, il nostro corpo contiene sangue, flemma, bile gialla e bile nera.
Nel loro squilibrio sarebbe la causa di tutte le malattie. Inoltre, parlava di
quattro elementi: calore, freddo, secchezza, umidità.
Era una concezione unitaria della salute,
anziché un insieme di parti. Da essa si è ereditato il concetto di guarigione
olistica, che è essenziale sia per la prevenzione che per la guarigione del
cancro.
Ippocrate affermava che il compito del medico
era quello di agevolare il lavoro di riparazione del corpo ad opera della
natura, agendo in collaborazione col paziente per fornire alla natura gli
strumenti necessari alla guarigione.
Dopo di lui venne Asclepiade, che pur
rifiutando qualcosa di ciò che Ippocrate aveva detto, era sostanzialmente
d’accordo con lui, sia pure adottando un metodo più gentile e naturalistico
introducendo i massaggi, le erbe medicinali e l’attività fisica.
Egli distinse le malattie in acute e croniche e
sostenne l’importanza di far sentire il malato amato e felice.
Disgraziatamente, però, influssi esterni hanno
corrotto la medicina di Ippocrate trasformandola in una macchina lucrativa.
Il codice
etico di Ippocrate – curare il malato al meglio, non arrecare danno alla sua
salute, difenderne la privacy, trasmettere le conoscenze alle future
generazioni - è rimasto inalterato, ma col tempo la concezione della malattia
cambiò e si cominciò a credere che fossero i germi a causarla e che le
condizioni ambientali, la dieta, il clima, ecc. non influissero.
Così,
Jenner constatò che le mungitrici non si ammalavano di vaiolo, che a quei tempi
imperversava, e pensò che ciò avvenisse a causa del contatto con piccole
quantità di pus. Pertanto, cominciò a iniettarne piccole quantità e con gli
esperimenti individuò metodi appropriati di preparazione e somministrazione dei
vaccini.
Anche in
Cina vari secoli prima si erano fatti dei tentativi di “vaiolazione”, ma con un
metodo rozzo che causava gravi effetti collaterali e perfino la morte.
LA MEDICINA DIVENTA SEMPRE PIU’
ANTIBATTERICA
A sua
volta, Louis Pasteur inventò un metodo, detto poi pastorizzazione, che consisteva
nel portare gli alimenti ad alte temperature in modo da uccidere tutti i germi
in essi contenuti e consentirne la conservazione per parecchio tempo.
La
pastorizzazione fu presto usata per la conservazione del latte, anche per il
swill milk (latte prodotto dalle vacche nutrite con gli scarti patogeni delle
fecce delle distillerie) eliminando così gli agenti patogeni della febbre
tifoide e della difterite che penetravano nel latte a causa degli scarsi standard
di igiene.
Così si
considerarono nocivi anche i batteri che si usavano da secoli per fare le
fermentazioni.
NON È
QUESTIONE DI BATTERI, MA DI TERRENO
Altri ricercatori, però, affermarono che non erano
i germi a rendere malate le persone ma che esse avevano un terreno favorevole
allo sviluppo dei germi.
Tali ricercatori erano Béchamp e Claude Bernard.
Il primo aveva dimostrato che i germi non sono
costanti, ma pleomorfi, cioè cambiano forma e dimensione a seconda delle condizioni
ambientali.
Il terreno non è costituito solo dal sistema
immunitario ma anche dallo stato nutrizionale e dalla tossicità chimica
dell’organismo.
La prima priorità è mantenere un terreno interno
sano e la seconda è di rafforzare il sistema immunitario.
Ciò vale anche per la prevenzione e la cura del
cancro, invece la medicina ufficiale pensa solo a distruggere le cellule
cancerogene con sostanze tossiche invece di riparare il terreno danneggiato in
cui si sono insinuate.
Inoltre esistono anche batteri buoni e occorre
che vi sia un equilibrio tra essi e quelli cattivi e mantenere l’alcalinità
intestinale perché le cellule cancerose proliferano solo nell’ambiente
biologico acido.
CAPITOLO
2 – IL RAPPORTO FLEXNER
IL rapporto Flexner, voluto dalle fondazioni
Rockfeller e Carnegie, riferiva i metodi di insegnamento usati nel 1910 negli
Stati Uniti:
dal rapporto uno a uno tra medico e studente per
fornire un’istruzione pratica,
a istituzioni private in cui i medici istruivano
a pagamento gruppi di studenti,
ad accademie collegate a ospedali che
combinavano la formazione didattica e la formazione clinica.
C’era un gran numero di scuole di pensiero e
ognuna apportava i suoi benefici.
Non esisteva un controllo esercitato dall‘alto a
opera di pochi. Le idee che resistevano a un esame rigoroso venivano poste in
primo piano in quella che veniva considerata solida scienza medica.
Ma poi le fondazioni Rockfeller e Carnegie
ebbero interesse a stabilire un unico approccio e da allora finì l’interesse
per la ricerca scientifica.
LA GRANDE
TRUFFA DELLA MEDICINA VOLUTA DALL’IMPERO PETROLIFERO DEI ROCKFELLER.
Per convincere il pubblico ad accettare un
sistema centralizzato i Rockfeller e i Carnegie accusarono le facoltà di
medicina di derubare gli iscritti per i loro profitti privati. Inoltre
l’insegnamento era molto differenziato da una scuola all’altra e qualcuna di
esse rappresentava chiacchiere senza senso. Pertanto, se ne approfittò per
eliminare anche medicine che avrebbero potuto competere col nuovo sistema volto
a imporre farmaci creati partendo dal petrolio, come materia prima.
PROFESSIONALITÀ:
UNA COPERTURA DI COMODO PER UNA MEDICINA CORPORATIVA
Il piano dei Rockfeller si realizzava imponendo
che vi fosse nelle scuole di medicina un certo livello di finanziamenti e di
attrezzature, per assicurare così la professionalità. Le altre scuole venivano
accusate di ciarlataneria.
In cambio dei finanziamenti si richiedeva alle
scuole di insegnare solo materie orientate all’impiego dei farmaci senza
attribuire alcuna importanza alla medicina naturale.
Così da un lato per mancanza di finanziamenti e
dall’altro per carenza di iscritti, le altre scuole mediche si erano
praticamente estinte dopo il rapporto Flexner, mentre precedentemente erano
prevalenti.
All’inizio del 20° secolo c’erano 22 scuole di
medicina omeopatica, nel 1923 ne erano rimaste due e nel 1950 erano state
chiuse tutte. Alla fine, un medico che non si fosse diplomato in una scuola di
medicina approvata dal rapporto Flexner e non avesse ottenuto una laurea
specialistica in medicina e chirurgia non avrebbe potuto trovare lavoro da
nessuna parte.
QUANDO IL
DENARO PARLA, LA MEDICINA AZIENDALE RISPONDE
Gli obiettivi del rapporto Flexner del
miglioramento dello standard didattico, dell'indagine clinica e dell'istruzione
pratica in un ambiente ospedaliero furono raggiunti ma mancava il rigore
scientifico e soprattutto la concorrenza.
Inoltre si era deciso che i ricercatori non
avessero contatti con i malati, sicché diventavano dei rigoristi clinici,
lontani dalla realtà e dagli intricati dettagli della vita dei pazienti.
A loro volta i medici applicavano nelle cure dei
pazienti solo ciò che apprendevano nei corsi e che era incentrato pressoché
esclusivamente sull'utilizzo di farmaci ad alto profitto.
Verso la
metà del XX secolo l’eliminazione di quasi tutti i programmi concorrenziali di
formazione medica, il nuovo sistema americano era sul punto di ottenere il
dominio totale. Perciò non restava che lanciare una crociata contro le cure
effettive delle malattie.
BIG MEDECINE RIDUCE AL SILENZIO LA CURA DI
RIFE PER IL CANCRO E ALTRE MALATTIE
Uno degli
esempi più funesti del clientelismo medico dopo il rapporto Flexner fu la
persecuzione dello scienziato Royal Raymond Rife, il quale aveva scoperto la
particolare firma elettronica dei germi patogeni, la quale può essere
devitalizzata per curare la malattia causata dal microbo stesso.
In aggiunta,
egli fece numerose invenzioni tra cui:
inoltre un
microdissettore
e un
micomanipolatore,
Il primo di
questi strumenti consentiva di vedere virus e batteri vivi con i loro profili
cromatici e di permettere una ricerca avanzata. Essi potevano essere eliminati
con l’energia delle radiofrequenze appropriate. Con esso furono guariti nel
giro di tre mesi sedici pazienti terminali di cancro senza che nessuno
riportasse effetti collaterali nocivi.
FDA, AMA E NCI IMPONGONO LA CHIUSURA DELLE
CLINICHE HOXSEY
Hoxsey era
un pronipote di un veterinario il quale una volta aveva portato un cavallo
malato al pascolo a morire, ma l’animale dopo qualche tempo si era ristabilito
dopo aver brucato alcune piante erbacee. Allora il veterinario raccolse quelle
erbe e ne fece tre preparati, uno liquido, uno in polvere e un unguento per uso
topico.
La formula
di Hoxsey era una miscela di trifoglio rosso, radice di liquirizia, corteccia
di ramno, radice di bardana, di stillingia, di veratro verde, di crespino, di
uva dell’Oregon, corteccia di cascara, di aralia spinosa e di indaco selvatico.
In seguito, fu aggiunta anche alga laminaria a integrazione dello ioduro di
potassio che veniva somministrato insieme al tonico stesso.
Harry Hoxsey
pensava che ciascuno degli ingredienti di quel tonico lavorasse di concerto con
gli altri per ristabilire l’equilibrio della chimica corporea la cui mancanza
può dar luogo a tossicità sistemica, a malattie croniche e perfino al cancro.
Egli fu
incarcerato molte volte per esercizio abusivo della professione medica, ma ne
uscì spesso presto perché anche politici e magistrati avevano tratto benefici
dalle sue cure. Tuttavia la FDA riuscì a chiudere tutte le cliniche Hoxsey. Ne
sono rimaste alcune con un nome diverso. Una di esse è in territorio messicano,
poco oltre il confine di San Diego, con il nome diverso di Bio Medical Center.
FITZGERALD METTE A NUDO IL CLIENTELISMO
DELLA MEDICINA
Nel 1953 fu
costituita una commissione per indagare sul ruolo dell’AMA (American Medical
Association) l’uso della terapia Hoxsey e di tante altre cure praticabili negli
USA. Fu Benedict Fitzgerald a investigare sulle presunte scorrettezze e a
redigere un rapporto.
Ne
risultarono prove schiaccianti riguardo alle scorrettezze dell’AMA che era
stata del tutto disonesta nel dichiarare inefficaci le cure di Hoxsey e anche
quelle di altri.
Fitzgerald
manifestava invece i suoi dubbi sull’utilità delle radioterapie e auspicava una
medicina libera, non monopolistica.
Definì
l’attacco AMA-ACA contro le terapie anticancro della concorrenza la più grande
truffa dell’epoca.
Concludeva
dicendo che esiste una cospirazione per arrestare la libera circolazione e
l’uso di farmaci nel commercio interstatale che hanno un solido valore
terapeutico e che si era di fronte a una manifestazione del potere e del
privilegio di pochi a spese di molti.
WILK VS
AMA: UNA TESTIMONIANZA DI COME LA FORZA DELL’UNIONE POSSA SCONFIGGERE LA
TIRANNIA.
Anche la professione chiropratica ha subito un
burrascoso attacco da parte dell'AMA che si dedicava alla sistematica
distruzione della chiropratica minando pubblicamente la legittimità della
professione, occultando le prove della sua correttezza e manipolando le agenzie
governative affinché vedessero questa disciplina sotto una luce negativa.
Il dottor Palmer nel 1895 aveva dimostrato il
ruolo chiave del sistema nervoso nel processo di guarigione, fornendo le prove
di come il disallineamento delle vertebre, da lui chiamato sublussazione, a
seconda della sua collocazione interrompe la comunicazione nervosa in vari
organi, privandoli dell'energia necessaria alla guarigione.
Alla fine l'AMA fu condannata per i suoi
comportamenti contro la libera concorrenza previsti dalla legge antitrust e
dovette rivedere i suoi Principi di etica medica stabilendo la libertà dei
medici di scegliere i pazienti da curare, gli ambienti in cui prestare servizio
e soprattutto i professionisti con cui collaborare (c'erano medici attaccati
dall'AMA perché inviavano i loro pazienti dai chiropratici).
CAPITOLO 3 – FUMO NEGLI OCCHI
Finora si è
palato del “lato dell’offerta” in campo medico.
In questo
capitolo si parla della “domanda” ossia dell’accettazione del cambio di cure da
parte della popolazione.
Esso è
stato possibile solo per mezzo di una campagna di disinformazione qualificando
“cure da strapazzo” quelle della concorrenza e “cure accettabili” quelle della
medicina ufficiale, che si servono dei medicinali e di interventi chirurgici,
con l’aiuto di studi falsi, di appoggi sleali e di scaltre pubblicità.
LA PROPAGAMDA DIVENTA “MARKETING”:
L’EFFETTO EDWARD BERNAYS
L’autore
afferma che fin dall’infanzia era stato ingannato sulla natura della malattia e
credeva che essa fosse un frutto del caso. Nessuno gli aveva detto chiaramente
che fosse importante ciò che mangiava, per proteggersi dalle malattie. Solo
quando vide i suoi genitori e altri suoi parenti morire di cancro nonostante le
cure mediche cominciò a mettere in discussione parecchie delle sue convinzioni
rispetto al sistema medico americano.
Si rese
conto che l’idea che l’apparato medico voglia curare le malattie e mantenere la
gente sana è solo fumo negli occhi.
Gran parte
di queste illusioni ruota intorno a un’abile strategia di marketing insegnata
da Edward L. Bernays, nipote di Sigmund Freud per portare la gente a sostenere
idee nuove, facendo leva su emozioni, paure e desideri. Egli ha lasciato
scritto che le nostre idee sono plasmate da uomini di cui non abbiamo mai
sentito parlare e che tirano i fili della mente delle persone.
Così con le
tecniche di Bernays l’industria farmaceutica ha potuto smerciare più facilmente
i suoi prodotti come gli unici legittimi per combattere le malattie.
GRAZIE A UN LAVAGGIO DEL CERVELLO DI MASSA
I FARMACI DIVENTANO LA “MEDICINA CONVENZIONALE”
D'altro lato, essi si adoperano anche per il
dissenso costruito nei confronti delle persone e delle idee fv che si oppongono
al pensiero di gruppo.
Così quei medici che non si attengono alle
direttive provenienti dall'alto sono definiti "ciarlatani" e le masse
sono invitate dall'AMA a stare alla larga da loro.
Inoltre il messaggio pro-farmaci veniva
propagandato non solo nelle facoltà di medicina, ma anche in televisione, alla
radio, sui rotocalchi e perfino tramite agenzie sanitarie governative, alcune
delle quali erano state fondate con l'unico scopo di dare una parvenza
scientifica e autorevole al nuovo sistema medico.
Un altro trucco è quello di far redigere
articoli da scrittori-fantasma che dicono ogni bene di un nuovo farmaco e degli
studi che sarebbero stati fatti su di esso. Poi ci si rivolge a un medico molto
noto e gli si chiede se vuole mettere il suo nome su quell'articolo e se il
luminare accetta, l'articolo viene pubblicato su una rivista prestigiosa e i
medici leggendo che il farmaco non presenta, o quasi, effetti indesiderati lo
raccomandano ai loro clienti.
I PRODOTTI FARMACEUTICI E I VACCINI
DERIVATI DALLE ARMI CHIMICHE
L’industria
farmaceutica vuole farci credere che un corpo malato ha bisogno di sostanze
chimiche. In realtà esso ha bisogno di sostanze nutritive, ma Big Pharma è
riuscita a farci dimenticare questa verità.
In seguito
è emerso che molti medicinali sono i derivati di armi chimiche sviluppate
durante i due conflitti mondiali e alcuni di essi sono stati testati sui
prigionieri dei campi di concentramento nazisti.
Si tratta
degli antidolorifici come la fenacetina, il fenazone e l’acido acetilsalicilico
(aspirina) o dei programmi di eutanasia o per la guerra chimica (tabun e sarin)
in seguito chiamati agenti nervini.
Da essi derivò la chemioterapia che fu
proclamata la nuova terapia contro il cancro, ma che in realtà è un altro
intervento tossico che danneggia il DNA umano e provoca ancora più cancro.
I PRODOTTI FARMACEUTICI IMITANO E
SOSTITUISCONO LA NATURA
L’industria
farmaceutica imita i prodotti della natura per poterli brevettare ed esserne la
padrona, ma per l’organismo non sono la stessa cosa e possono procurare danni.
L’autore la chiama bio-pirateria e la considera una tirannia che in prosieguo
analizzerà punto per punto.
CAPITOLO 4 – VACCINAZIONI OBBLIGATORIE?
CHEMIO OBBLIGATORIA? CURE MEDICHE IMPOSTE CON LA FORZA
Tutto
sommato l'introduzione nel mercato di un nuovo farmaco anti- cancro o altre
malattie richiede un importo superiore ai 5,5 milioni di dollari (tra i due
milioni da pagare alla FDA e i costi per la ricerca, lo sviluppo e la
sperimentazione), sicché solo una piccola élite può permettersi di pagarlo.
Invece i prodotti naturali non rendono tanto da poter pagare una simile somma.
Ormai
l'idea che solo i farmaci guariscano le malattie da un semplice mantra è
diventato un diktat e gli stessi medici non solo subiscono pressioni ad
accettare il modello di medicina fondato su farmaci e interventi chirurgici ma
sono anche minacciati di perdere la licenza o peggio ancora se non lo fanno.
CURE MEDICHE IMPOSTE CON LA FORZA: LA
COSPIRAZIONE DELLA MEDICINA CONVENZIONALE
Negli
ultimi anni si sono verificati sempre più episodi di questo genere: bambini
sottratti ai genitori perché si erano rifiutati di sottoporli alla
chemioterapia, o cliniche che hanno subito irruzioni per aver prescritto
terapie alternative non approvate dalla FDA. Si è assistito a episodi di
famiglie distrutte e persone incarcerate. I farmaci sono troppo redditizi per
essere lasciati al caso, soprattutto quando le alternative sono meno costose e
più efficaci. Perciò devono essere imposti anche con la forza, altrimenti tutto
il castello di carta è destinato a crollare e il sistema lo sa.
Ogni anno
100.000 persone muoiono negli Stat Uniti per aver ingerito dei farmaci, non per
overdose ma alle dosi prescritte per reazioni terribili durante il trattamento
con farmaci approvati dalla FDA.
Un medico
del Regno Unito è stato radiato dall'albo per il semplice fatto di aver
consigliato ai genitori di sottoporre a vaccinazioni separate contro morbillo,
parotite e rosolia, invece del vaccino trivalente e di aver pubblicato una
ricerca che metteva le malattie croniche intestinali in relazione col vaccino
trivalente.
Ecco come
il sistema si comporta di fronte alle minacce alla sua esistenza.
VACCINI
OBBLIGATORI: DOVE FINIRA' LA LIBERTA' DI SCELTA?
Almeno in
California ora solo la necessità medica è ammessa e gli studenti californiani
sono costretti a subire un fuoco di fila di vaccinazioni a meno che non riescano
a procurarsi un certificato medico attestante una patologia che dia diritto
alla dispensa. Tutti i vaccini comportano il rischio di una reazione avversa e
nessuno dovrebbe essere obbligato a vaccinarsi contro la sua volontà.
Invece si
sta facendo passare l’idea che tutti devono vaccinarsi per assicurarsi la
salute immunitaria e la cosiddetta “immunità di gregge”.
I genitori
rischiano di essere accusati di negligenza nei confronti di minore e di vedersi
sottrarre i figli.
Una coppia
del Colorado è stata costretta a vaccinare la figlia contro l’epatite B, alla
presenza di poliziotti armati, perché la madre era risultata positiva al test
di questa malattia, test che è dichiaratamente sbagliato nel 50% dei casi, e
contro la volontà dei genitori che vi si opponevano per motivi filosofici e
religiosi.
L’Accademia
americana di pediatria ha annunciato che non curerà più i bambini non vaccinati
in ottemperanza al programma emanato dai Centri per il controllo e la
prevenzione delle malattie degli USA col pretesto che i bambini non vaccinati
mettono in pericolo gli altri bambini.
Sottomettere
i figli ai vaccini non mette al riparo dai guai: essi sono soggetti al rischio
di SIDS (sindrome della morte infantile improvvisa) e di SBS (sindrome del
bambino scosso) che le autorità mediche considerano due quadri clinici
misteriosi, ma la ricerca ipotizza che entrambe siano collegate con i vaccini.
Nel 2014
alcuni ricercatori hanno pubblicato un articolo che:
chiama in
causa la vaccinazione esavalente come possibile responsabile della SIDS;
che affermava
che la combinazione dei sei vaccini era correlata sia all’encefalite iperacuta
acquisita sia alla “sindrome del bambino scosso”, così chiamata perché i
signori della medicina attribuiscono a maltrattamenti dei bambini per discolparsi
loro stessi.
Invece un
medico diplomatico del Consiglio americano di medicina ambientale, dopo
l’osservazione di numerosi casi, li giudicava probabilmente dovuti alla
somministrazione simultanea di vaccini molto potenti (epatite B, Haemophilis influenzae,
tetano e pertosse).
E dopo che
devono assistere alla sofferenza del proprio figlio alcuni genitori si sono
dovuti difendere in tribunale dall’accusa di maltrattamenti e qualcuno è finito
anche in galera, perché i medici avevano trascurato di esaminare le cartelle
cliniche ignorando l’evidente collegamento tra i gravi problemi del bambino e i
vaccini che gli erano stati somministrati.
Sono
vietate anche alcune esternazioni contro le vaccinazioni come il film Vaxxed
che non fa che dire la verità della presunta corruzione criminale all’interno
del CDC di cui il dottor William Thompson ha fatto pubblica denuncia.
L’ARGOMENTAZIONE SCIENTIFICA CONTRO LA
CHEMIOTERAPIA
Allo stesso
modo si cerca di imporre la chemioterapia, cominciando dalla propaganda nelle
facoltà di medicina in cui si insegna che l’iprite è l’unico farmaco per
gestire il cancro. Dicono che un giorno troveranno una cura per il cancro, ma
in realtà non lo faranno mai, perché ciò ridurrebbe drasticamente il racket
multi-miliardario del cancro di cui fanno parte.
1)
La chemioterapia provoca il cancro, poiché
rafforza le cellule cancerose trasformandole in staminali che sono le cellule
“maestre” da cui hanno origine tutte le altre.
2)
Quasi tutti gli oncologi rifiutano la
chemioterapia per sé stessi e per i loro familiari.
3)
I farmaci chemioterapici sono un grosso affare;
i chemioterapici sono l’unica categoria di farmaci che sono somministrati
direttamente al paziente dai medici senza passare per il farmacista. Se li
somministrano nonostante la loro sfiducia in essi è semplicemente per denaro.
4)
La chemioterapia ha una percentuale di successi
molto bassa ed è stato dimostrato più volte che la percentuale dei
sopravvissuti per più di cinque anni alla chemioterapia in Australia è stata
del 2,3% e negli Usa del 2,1%.
FAI LA CHEMIOTERAPIA, ALTRIMENTI…
A una diciassettenne del Connecticut a cui era
diagnosticato il morbo di Hodgkin, si voleva imporre la chemioterapia, ma né
lei né sua madre erano d’accordo. Allora la ragazza fuggì, ma poi temendo che
la madre finisse in prigione tornò a casa, fu prelevata con la forza., portata
all’ospedale, legata a un tavolo e sottoposta alla chemioterapia.
Un bambino di quattro anni aveva un
neuroblastoma. Anche lui fu sottoposto a forza alla chemioterapia.
I genitori riuscirono con una battaglia
giudiziaria a ottenere di sottoporre il bambino alle cure del dottor Stanislav
Burzynski (se ne parlerà in un altro capitolo) che aveva ottenuto buoni
risultati contro i tumori cerebrali. Disgraziatamente, il bambino morì a 6 anni
in conseguenza dei danni causati dalla chemioterapia.
Jared Bucey, un ragazzo col morbo di Hodgkin,
ebbe maggiore fortuna. Dopo aver accettato la chemioterapia, si rese conto che
i veleni lo stavano distruggendo. Allora si sottopose all’alimentazione biologica
e verdura cruda, agli estratti, alle vitamine e alla detossificazione mediante
una sauna a infrarossi, a regolari enteroclismi di caffè e altre cose di cui si
dirà in un altro capitolo riuscì a ottenere una guarigione completa.
CAPITOLO
5 - NOZIONI DI BASE E STATISTICHE SUL CANCRO
Molti sanno che a parecchi viene il cancro, ma
non sanno perché viene e come curarlo.
Ciò avviene perché l'industria medica ha chiuso
in cassaforte il libretto di istruzioni per mantenerci in salute e ha gettato
via le chiavi.
L'autore di questo libro ha fatto di tutto
affinché gli uomini possano evadere dalla prigione dell'ignoranza e sapere ciò
che è necessario per mantenersi sani e in forma e non essere più vittime del
sistema sanitario.
SALUTE
CELLULARE, IMMUNITA' E CANCRO
Le cellule del nostro corpo hanno svariate
funzioni fisiologiche, alcune cellule regolano la respirazione, altre il
sistema immunitario, altre ancora raccolgono e eliminano le scorie, mentre
tutte rielaborano e convertono in energia l'ossigeno e il glucosio del sangue.
Le cellule sane sono quelle che esistono in
condizioni aerobiche, ossia che producono in modo efficiente energia sotto
forma di ATP. In assenza di esso i processi indispensabili come la riparazione
cellulare, la sintesi delle proteine e dei neurotrasmettitori e degli ormoni
non avrebbe più luogo, così come la riproduzione cellulare e la riparazione del
DNA.
A questo fine sono necessarie una dieta sana e
l'eliminazione delle tossine.
Quando scarseggiano tali due fattori, il sistema
immunitario è compromesso e ne deriva un'invasione patogena e talvolta la
crescita e la diffusione delle cellule cancerose.
Le cellule cancerose se sono troppo numerose si
appropriano di troppo glucosio e ne lasciano poco per quelle sane. Inoltre
avendo poco bisogno di ossigeno producono poca anidride carbonica e così
l'organismo avrà meno possibilità di estrarre ossigeno dall'emoglobina e di
produrre ATP, sicché ne deriva debolezza in tutto il corpo e impedisce di
produrre enzimi antiossidanti come superossido dismutasi, glutatione
perossidasi, catalasi e reduttasi.
Inoltre, crea una carenza sistemica di ossigeno
non solo per le cellule sane ma anche per quelle cancerose che per tale motivo
procedono all'angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) per ottenere più
ossigeno e glucosio.
Anche questo fatto priva le cellule sane di
ossigeno, oltre che di energia.
Quando la normale catena respiratoria si blocca
a causa di una carenza enzimatica o per altri motivi che portano al collasso,
le cellule aerobiche si trasformano in anaerobiche e si ha la fermentazione
dello zucchero.
Tuttavia queste lesioni sono completamente
reversibili e le cellule cancerose possono ridiventare sane. È la distruzione o
l'inattivazione del citocroma ossidasi, o più esattamente del citocroma a/a3 -
principale enzima della catena respiratoria - a scatenare la formazione delle
cellule cancerose.
Più avanti si parlerà delle soluzioni a questo
problema.
Non è vero quello che la medicina ufficiale ci
racconta, cioè il cancro è sempre esistito.
In realtà, la prima prova di un caso di cancro
risale a quattro secoli fa. Precedentemente il cancro non esisteva o era molto
raro. Nelle antiche mummie egizie solo in un caso si è trovata qualche traccia
di cancro e a quell’epoca non c’era la chirurgia che potesse asportare i
cancri.
Gli esperti affermano che ciò avviene perché
anticamente si mangiavano cibi incontaminati e non si era esposti alle sostanze
chimiche tossiche e all’inquinamento con cui si devono fare i conti nell’era
post-industriale.
Negli Stati Uniti si verificano più di 500.000
decessi per cancro ogni anno e il 10% dei nuovi cancri colpisce persone di meno
di 20 anni. Nei Paesi sviluppati il cancro è la seconda causa di morte e in
quelli sottosviluppati è la prima.
Ogni anno la situazione va peggiorando. Nel
1940 negli USA una donna su 22 si ammalava di cancro al seno nel corso della
sua vita, nel 2004 una su 7, nel 2007 una su 8 e questa lieve flessione è bastata
per affermare che stanno vincendo la guerra contro il tumore mammario.
Anche gli altri tumori sono in crescita.
IL
CANCRO È IL PIÙ GRANDE SALASSO ECONOMICO PER LA SOCIETÀ
Negli Stati Uniti, la spesa per la cura
anticancro per un malato supera i 200.000 dollari l’anno. Alcuni farmaci contro
il cancro della pelle sono molto più costosi, addirittura 141.000 dollari per
una cura di tre mesi e riescono solo a ridurre il cancro del 60%.
Inoltre il cancro è molto costoso anche in
termini di produttività e di vite umane.
Nel 2010 si sono spesi complessivamente 124
miliardi di dollari per le cure contro il cancro e per il 2020 si prevede di
spendere 157 miliardi. A questo importo si devono sommare i costi sostenuti
dalle famiglie per lavoro non svolto, trasporti, pasti speciali, attrezzature
all’avanguardia e altro.
E a questo si aggiunge la beffa che molti
malati muoiono, secondo Bollinger, non per il cancro ma a causa delle terapie
anticancro.
Di questo passo si finirà al crollo finanziario,
è ora di ammettere che l’attuale sistema è allo sfascio e di lavorare per
cercare soluzioni reali per il cancro che non siano di proprietà di nessuno e
che non comportino costi proibitivi.
In aggiunta il monopolio a favore delle
industrie farmaceutiche fa sì che il medesimo farmaco negli Stati Uniti costi
70.000 dollari e in India 2.500.
Nel Canada il tamoxifene costa un decimo del prezzo
pagato negli Stati Uniti, per colpa del Congresso che rifiuta di negoziare per
conto di quel popolo che dovrebbe tutelare.
È la normativa vigente a far alzare il prezzo e
a impedire la competizione.
Bollinger conclude affermando che bisogna anche
aprire il mercato alle altre scuole terapeutiche e reintrodurre la vera
competizione in medicina.
CAPITOLO
6 – LE CAUSE DEL CANCRO… IL CANCRO È GENETICO?
e che noi
non possiamo fare nulla, o quasi, per contrastare questo processo, salvo
evitare il fumo delle sigarette e di esporci al sole. Proprio questo afferma
pur essendo il sole la nostra principale fonte di vitamina D.
Così tali
signori incoraggiano un atteggiamento fatalistico e un conseguente
comportamento stolto.
In realtà,
la maggioranza delle anomalie genetiche è dovuta a un’alimentazione scadente o
all’ambiente in cui vive il singolo individuo.
IL CANCRO NON È GENETICO. È IL RISULTATO DI
UN’INSUFFICIENZA IMMUNITARIA
È normale
che ogni giorno siano in circolazione numerose cellule anomale, ma il sistema
immunitario può distruggerle, a patto che non sia già impegnato a combattere
contro virus o troppe sostanze chimiche o di altro tipo presenti nel nostro
organismo.
Se,
invece, il nostro sistema immunitario è già compromesso, allora le cellule
cancerose possono continuare a riprodursi fino a distruggere il nostro corpo.
Una
dottoressa racconta che molti dei pazienti che visita soffrono di
un’immunodeficienza causata dai virus persistenti (HPV, Herpes, Epstein-Barr,
malattia di Lyme) o da parassiti (come la candida, funghi e lieviti).
Lei
condivide l’idea espressa nel capitolo precedente che il cancro derivi da un
insufficiente apporto di ossigeno ai mitocondri cellulari (e conseguente scarsa
produzione di ATP) in aggiunta al blocco immunitario.
PESTICIDI, ANTIBIOTICI, ORMONI DELLA
CRESCITA E INQUINAMENTO: L’EFFETTO AMBIENTALE
La maggior
parte dei decessi non è dovuta al cancro primario, ma alle metastasi che si
formano in organi vitali.
Ciò rende
importante la prevenzione o almeno la diagnosi precoce.
Bisogna
conoscere i fattori e gli influssi che contribuiscono alla formazione del
cancro.
I
principali sono i pesticidi, i diserbanti, gli antibiotici, gli ormoni
artificiali della crescita e altre forme di inquinamento. Un’apposita
commissione ha riconosciuto che nel
2009 erano presenti sul mercato statunitense quasi 80.000 sostanze chimiche
poco o per nulla studiate che rappresentano potenziali carcinogeni ambientali.
Un tipico
abitante di un’area urbana è esposto ogni giorno a 20.000 sostanze chimiche
industriali.
1)
PRODOTTI
CHIMICI PER L’AGRICOLTURA.
In passato, contro le erbe infestanti e i
parassiti, gli agricoltori usavano sostanze naturali: lo zolfo, si bruciavano
foglie o sfalcio di potature o il fumo di concime animale oppure estratti di
lupini amari e di cetriolo selvatico o la poltiglia bordolese, mentre verso la
metà del secolo scorso si sono introdotte molte sostanze chimiche che in
seguito si sono mostrate sostanze nocive per l’ambiente e per la salute umana.
Le sostanze chimiche possono innescare il
cancro in molti modi creando scompensi ormonali, danneggiando il DNA,
provocando infiammazioni ai tessuti e disattivando i geni. I più danneggiati sono
i bambini - magari anche al tempo della gestazione - e gli agricoltori che si ammalano
di cancro alla prostata, o alle ovaie, e alla pelle.
Tali sostanze si accumulano nei tessuti umani.
Uno di essi è il glifosato che è un chelante di minerali e oligoelementi
presenti nel terreno e al pari di altri agrochimici, riduce nel corpo la
presenza di magnesio che è necessario per oltre trecento funzioni, tra cui la
produzione di energia.
2)
ORGANISMI
GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM).
La FDA li considera equivalenti ai prodotti
naturali, (ma non quando si tratta di difendere i brevetti…) però ricerche
indipendenti ne hanno mostrato i grossi rischi per la salute: infertilità,
disregolazione del sistema immunitario, invecchiamento precoce e disregolazione
dei geni associati alla sintesi del colesterolo, alla regolazione
dell'insulina, alla segnalazione cellulare e alla formazione delle proteine e
con alterazioni in fegato, reni, milza e apparato gastrointestinale.
Un bacillo ingegnerizzato nel mais altera la
flora batterica intestinale al punto da renderla capace di produrre anch'essa
la tossina Bt che causa infiammazione e altri disturbi tra cui, forse, la
permeabilità intestinale e il cancro.
3)
TOSSINE
AMBIENTALI
Ne sono esempi le aflatossine, l’acido
aristolochico, arsenico, amianto, benzene, benzidina, berillio, 1,3 butadiene,
cadmio, catrame di carbon fossile e pece di carbon fossile, emissione di gas di
cokeria, silice cristallina, formaldeide, oli minerali, composti del nichel,
radon, fumo passivo di sigaretta, fuliggine, acido solforico, torio, cloruro di
vinile e polveri di legno.
Inoltre:
triclosano, acido perfluoroottanoico (PFOA), composti organici volatili (COV), parabeni,
alchilamidi, alluminio, ossibenzone, poliacrilato di sodio.
Infine le varie micotossine che sono metaboliti
di microfunghi, presenti negli alimenti e che comportano rischi per la nostra
salute; le fumonisine presenti nel mais convenzionale e i tricoteceni che
crescono sui cereali e inibiscono la sintesi delle proteine e interferendo con
le funzioni cellulari producono il cancro.
4) I
VACCINI
Questi “miracoli” della sanità pubblica sono
pieni di conservanti e di eccipienti chimici che sono noti cancerogeni e di
virus vivi che in molti casi compromettono e indeboliscono le difese
immunitarie (formaldeide, alluminio, mercurio. Quest’ultimo è vietato dal CDC
da parecchi anni ma è ancora utilizzato. È stata dimostrata la correlazione tra
mercurio e autismo, disturbi del linguaggio e altri disturbi dello sviluppo
neurologico dei bambini. Anche l’alluminio favorisce l’autismo oltre che la
miofascite macrofagica (MMF). L’SSV40 estratto dai reni del macaco e contenuto
nel vaccino Salk contro la poliomielite aumenta del 1300% il rischio di tumore
cerebrale.
5) I
TELEFONI CELLULARI E I CAMPI ELETTROMAGNETICI
Al pari dei forni a microonde che emettono radiazioni
capaci di riscaldare le molecole dell’acqua, così i telefoni cellulari possono
riscaldare le cellule cerebrali.
Secondo un fisiologo le onde a RF producono
proteine di “stress”. Esistono prove di una connessione tra un intenso uso dei
cellulari e l’aumento di rischio di tumori cerebrali (soprattutto glioma).
6)
FUORURO
Dicono che previene la carie dentaria, ma
quello con cui si addiziona l’acqua potabile è noto come agente mutageno.
Quantunque venga aggiunto in quantità modeste,
il fluoro è bioaccumulabile. La rivista “Cancer, Causes and Control” ha
affermato che si è notato un aumento del rischio di osteosarcoma nei ragazzini,
soprattutto nel periodo prepuberale (6-8 anni).
Il fluoro è in competizione con lo iodio nelle
cellule. Nella tiroide il fluoruro si sostituisce allo iodio causando il
cancro. Il fluoruro è stato messo in relazione anche col cancro dell pelle,
della vescica e dei polmoni.
7) MATERIE
PLASTICHE
Non c’è nulla di buono da dire della plastica,
ma alcuni tipi di plastica sono peggiori degli altri, poiché contribuiscono ad
aumentare le probabilità di cambiamenti ormonali e di vari tipi di cancro.
Esse contengono sostanze per renderle flessibili
e durature, sono molto tossiche e molte anche carcinogene.
Ad esempio il bisfenolo A (bottiglie), gli
ftalati (DEHP), il cloruro di polivinile (PVC: imballaggi, pellicole per
alimenti), il polietilene tereftalato (PET: bottiglie, moquette, gomma da
masticare), l’urea-formaldeide (compensati e truciolato), la schiuma
poliuretanica (materassi, cuscini)
8) SCIE
CHIMICHE
Da non confondere con le normali scie
rilasciate dagli aerei. Non si dissolvono ma tendono a formare un manto di
foschia bianca nel cielo. Sono composte di alluminio, boro e altre sostanze
chimiche dannose alla salute, quali vetroresina, torio radioattivo, spore di
muffe, cadmio e sangue essiccato. In una contea si è 0riscontrata una
percentuale di tumori quasi tripla.
9) CARNI
TRASFORMATE
Il cibo migliore è quello fresco e meno sostanze
chimiche contiene e meglio è. Secondo uno studio è sufficiente il consumo di 50
grammi di salumi il giorno per aumentare del 18% il rischio di cancro
colon-rettale. I tumori più comuni sono quelli dello stomaco, del pancreas e
del colon-retto a causa degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e dei
nitriti usati come conservanti.
Anche la cottura della carne a temperature
elevate catalizza ammine eterocicliche (HCA) che contengono gli IPA cancerogeni.
Molti protocolli di cure alternative
considerano i cibi incontaminati altrettanto importanti quanto i potenti rimedi
terapeutici che prescrivono.
CAPITOLO 7 – COSE DA FARE E COSE DA EVITARE
PER LA DIAGNOSTICA PREVENTIVA
Assistendo al deperimento dei suoi genitori
negli ultimi giorni della loro vita, Bollinger riteneva senza senso curare una
malattia con noti carcinogeni e veleni chimici, come pure il diagnosticare il
cancro con metodi che potrebbero perpetuare la malattia.
In altre parole, sia per i falsi positivi, sia
quando causa gli stessi tumori che vorrebbe individuare, è solo un espediente
per arruolare più persone per la chemioterapia e la radioterapia.
NEL
CANCRO, MALATTIA E CURA COINCIDONO
In realtà il cancro è un mezzo per salvarci la
vita, cioè quando c’è un eccesso di tossine nel corpo, esso le racchiude in un
sacco e lo chiude ermeticamente per salvarci la vita.
La medicina ufficiale con i suoi test intralcia
il sistema immunitario e rischia di causare la diffusione delle cellule cancerose.
L’azione
meccanica di compressione del tessuto mammario tra due piastre rigide oltre che
dolorosa, se la donna ha già un cancro può causare la diffusione delle cellule
cancerose nei tessuti circostanti e potenzialmente anche nel sangue.
Piuttosto
è utile fare un’analisi del sangue ad alta risoluzione (o HRB) che ingrandisce
il sangue fino a 18.000 volte allo scopo di individuare il danno dei radicali
liberi, le disfunzioni immunitarie, la detossificazione dai metalli pesanti e
altro ancora.
Inoltre,
il 93% dei test positivi o sospetti è costituito da falsi positivi.
Si rischia,
pertanto, di avviare la donna ad esami ancora più pericolosi e a inutili cure,
come la chemioterapia e la radioterapia.
Infine, la mammografia ha fatto triplicare le
donne colpite da carcinoma duttale in situ.
IL TEST
DEL PSA È LA MAMMOGRAFIA DEGLI UOMINI
Un valore alto del PSA può significare molte
altre cose oltre al cancro, eppure quasi ogni uomo viene esortato a sottoporsi
a una biopsia della prostata.
L’industria
chimica ha inventato campagne per far eseguire a tutti i test diagnostici. Così
è stato il colosso AstraZeneca, produttore del tamoxifene – farmaco per il
cancro al seno – ad istituire l’NBCAM (mese della consapevolezza del tumore al
seno) per promuovere la mammografia.
In questo
modo si fa coincidere la prevenzione con la diagnosi precoce e si installa
l’idea che non si possa fare altro che individuare la presenza del tumore prima
possibile. Inoltre le radiazioni ionizzanti utilizzate nell’esame sono esse
stesse un fattore di rischio per lo sviluppo di questo tumore, al punto che la
compressione del seno e la radiazione ionizzante aumentano del 200% il rischio
del tumore.
ALTERNATIVE AI TEST DIAGNOSTICI PER LA
RILEVAZIONE DEL CANCRO
I
protocolli seguenti non sono approvati dall’industria del cancro ma sono molto
più sicuri della mammografia e del PSA.
1) TERMOGRAFIA
I fattori
della salute delle mammelle sono i cibi incontaminati, la regolare detossificazione,
l’equilibrio energetico, la riduzione dello stress e altre cose tra le quali
non sono compresi l’irradiazione devastante in forma di mammografia che
accresce il rischio di cancro al seno.
I
termografi rilevano gli eventuali punti caldi e freddi, che sono indici di
malattie, in modo innocuo e molto prima della mammografia. In questo modo si
possono fare modifiche alla propria dieta, alle proprie convinzioni e allo
stile di vita per trasformare le cellule prima che diventino cancerose. Questa è
la vera prevenzione.
2) AMAS
Il test
degli anticorpi maligni nel siero è un metodo diagnostico estremamente efficace
che è in grado di individuare qualsiasi tipo di cancro con una percentuale di
accuratezza del 95% al primo test e del 99% al secondo.
L’AMAS è
un anticorpo che assume un valore elevato nel siero del sangue quando qualunque
tipo di cancro comincia a proliferare e a diffondersi nell’organismo. Un valore
superiore a 135 indica che il nostro sistema immunitario non riesce a eliminare
tempestivamente le cellule tumorali e che il cancro è in atto.
Esiste un
kit, che sarebbe offerto gratis da Oncolab – per l’esecuzione del test AMAS che
oltre alla diagnosi precoce consente di valutare l’efficacia della terapia e
del cambio di dieta e stile di vita per riportare nella norma il valore
dell’AMAS.
3) DOSAGGIO IMMUNOLOGICO DELLE GONADOTROPINE
CORIONICHE UMANE (HCG) NELL’URINA
Questo
ormone è rilasciato normalmente dagli embrioni umani ma anche dalle cellule
tumorali come travestimento per non essere individuate dal sistema immunitario.
Più elevato è il livello di HCG nell’urina – che è più preciso del valore
rilevato nel sangue - e maggiore è la malignità del tumore che si sta formando
o è in atto. Secondo il tipo di tumore questo test consente di rilevarne la
presenza fino a 27 mesi prima della comparsa dei primi sintomi.
4) TEST ONCOBLOT
Il test
Oncoblot scopre precocemente una proteina che è presente solo sulla superficie
esterna delle cellule cancerose e oltre al tipo di cancro indica, a differenza del
test AMAS, anche l’organo in cui esso è insorto. Questo test ha un tasso di
accuratezza del 99,3% senza falsi positivi e con meno dell’1% di falsi
negativi.
Il costo
- ovviamente soggetto a variazioni - era (il libro è stato stampato nel 2016)
di 830 dollari presso il Cancer Center for Healing di Irvine (California).
5) TEST DELLA TIMIDINA CHINASI
L’enzima
timidina-chinasi 1, o TK1, ripara il DNA danneggiato all’interno dell’organismo
e di solito è associato con la proliferazione delle cellule cancerose maligne,
in particolare per i tumori di seno, polmoni, colon, pelle, tratto
gastrointestinale e sangue.
Anche
questo test può essere usato pure per monitorare la progressione del tumore e
l’efficacia dalla terapia intrapresa.
Questo
test era usato per i cani e altri animali domestici ma sembra che sia valido
per tutti i mammiferi.
Una
rivista ha scritto che il kit per il test della timidina chinasi dovrebbe
essere disponibile a costi bassi e potrebbe servire come prova efficace ed
economica per la diagnosi e il monitoraggio di molti tipi di cancro umano.
6) TEST DELLA NAGALASI
I
macrofagi che localizzano, attaccano e sterminano le cellule cancerose devono
essere prima attivate dal GcMAF (fattore di attivazione dei macrofagi derivato
dalla proteina Gc). Le cellule cancerose, però, producono l’enzima nagalasi che
blocca la produzione del GcMAF, sicché i macrofagi diventano incapaci di
distruggere le cellule maligne.
Disgraziatamente,
anche i virus producono la nagalasi (e, quindi la sua presenza non garantisce
che sia presente un tumore), però i virus col tempo diminuiscono mentre i
tumori crescono sempre più velocemente. Pertanto, ripetendo il test a distanza
di settimane o di mesi si potrà capire se si è in presenza di virus o di un
tumore.
La
soluzione alla nagalasi è quella di introdurre il GcMAF nell’organismo con
iniezioni. Secondo alcune ricerche, si potrebbero evitare le iniezioni
introducendo nello yogurt delle speciali colture capaci di produrre il GcMAF.
7) ANALISI DEL SANGUE AD ALTA RISOLUZIONE
(HRB)
Il dottor
Raymond Hilu dell’Hilu Institute di Malaga (Spagna) dal 2008 fa diagnosi
precoci del sangue ad alta risoluzione tramite un ingrandimento di 65000 volte.
Ciò gli consente di vedere alcune anomalie tipiche del cancro e di tentare di
porvi riparo con un programma terapeutico individualizzato molto tempo prima
dello sviluppo in cancro conclamato.
CAPITOLO
8 – COME POSSO PREVENIRE IL CANCRO?
Il modo migliore di curare il cancro è di non
ammalarsene. Quando esso ha raggiunto la forma prolifica e metastatizzante
occorre (anche) un serio aiuto dall’esterno.
La prevenzione attiva del cancro consiste
nell’adozione di uno stile di vita olistico anticancro che sia di supporto alla
salute delle tre componenti fondamentali dell’uomo: mente, corpo e spirito,
poiché anche i nostri pensieri e le nostre convinzioni sono importanti
esattamente quanto ciò che mangiamo e quanto il nostro impegno in termini di
prevenzione attiva del cancro.
Il cibo è letteralmente il carburante del
nostro organismo per eseguire la riparazione e la manutenzione delle cellule,
sviluppare le difese immunitarie, produrre energia e tenere lontane le
malattie. Se ci ingozziamo di cibi sbagliati il nostro organismo rischierà
sempre di più di subire un crollo funzionale.
IL
RADICAMENTO SPIRITUALE ED EMOZIONALE PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO
Bollinger afferma che la fede cristiana della
sua famiglia la tiene radicata nella pace anche quando imperversano le tempeste
della vita e li aiuta a tenere basso il livello dello stress. Sapere che le
sofferenze terrene sono momentanee e lievi e che servono a uno scopo più grande
che travalica la semplice esistenza temporanea dona alle nostre vite una
sensazione di stabilità spirituale, che si ripercuote nell’ambito emozionale e
fisico eliminando ansia, preoccupazioni e stress.
Di tutto ciò sono sempre più consapevoli gli
stessi operatori sanitari.
ATTIVITÀ
FISICA PER OSSIGENARE E DISINTOSSICARE LE CELLULE
L’inattività
fisica è una conseguenza o una causa della sedentarietà? Sono i malanni fisici a
causare il cattivo stato mentale o il contrario? Bisogna, comunque,
interrompere questo circolo vizioso.
1) SUDANDO SI DISINTOSSICA L’ORGANISMO DALLE
SOSTANZE CHE ALTERANO LO STATO DI COSCIENZA
La
sudorazione è uno dei mezzi dell’organismo per espellere le tossine, le quali
oltre a essere cancerogene, interferiscono con la neurochimica cerebrale,
alterando i nostri pensieri e la percezione del mondo e arrivano a causare
confusione mentale e calo di memoria.
Le
ghiandole sudoripare contribuiscono a regolare il sistema nervoso autonomo, al
controllo della temperatura in caso di aumento e all’espulsione delle tossine.
La sudorazione rilascia sostanze antimicrobiche come la dermicidina che tiene
sotto controllo la flora cutanea e aiuta a prevenire le infezioni della pelle,
che sia abbinata all’attività fisica o al calore (terme).
La
sudorazione espelle sostanze tossiche come l’arsenico, il cadmio, il piombo, il
mercurio, le sostanze ignifughe persistenti e il bisfenolo A.
2) L’ATTIVITÀ AEROBICA MIGLIORA LA CIRCOLAZIONE
E L’OSSIGENAZIONE
La
pratica di un’attività fisica per almeno venti minuti tre volte la settimana
con il battito cardiaco almeno al 60% della frequenza massima cardiaca
massimizza l’apporto di ossigeno, con effetti positivi su cuore, polmoni e vasi
sanguigni e aiuterà a stare meglio, a dormire e a pensare meglio.
Si devono
dedicare almeno 150 minuti alla settimana a una moderata attività aerobica,
come una camminata, o 75 a un’attività aerobica vigorosa, come una partita di
calcio.
In ogni
caso si devono raggiungere fra i 130 e i 150 battiti al minuto in un ventenne e
tra i 104 e 120 in un sessantenne.
L’ossigeno
è indispensabile per la nutrizione delle cellule, per la produzione di energia,
per la decomposizione e l’eliminazione delle sostanze di scarto, per il
metabolismo delle sostanze nutritivo, per l’equilibrio del pH e per la
protezione immunitaria.
3) IL REBOUNDING PER LA SALUTE DEL SISTEMA
LINFATICO
Il rebounder è un mini-trampolino. Praticandolo per soli 10-20 minuti al giorno
si aumenta di trenta volte la funzione linfatica e si quintuplica il movimento
dei linfociti.
4) FATE LAVORARE QUEI MUSCOLI
Si tratta
di passare da una macchina isotonica all’altra per non più di 45 minuti usando
pesi più leggeri, per poter eseguire un più alto numero di ripetizioni, intorno
alle venti per esercizio. Ogni esercizio va eseguito lentamente, concentrandosi
sull’aspetto “negativo”, cioè del movimento verso il basso con manubri, per
ridurre lo stress ossidativo, ossia l’ipossia (minor afflusso di ossigeno) agli
organi vitali.
5) EVITARE PER QUANTO È POSSIBILE L’AFFLUSSO
DI SOSTANZE CANCEROGENE
Sono in
circolazione molte sostanze artificiali immesse negli alimenti di cui non si
conoscono gli effetti sul nostro corpo. Quelle sospettate di essere cancerogene
e da evitare assolutamente sono soprattutto le seguenti.
A) OLI
VEGETALI IDROGENATI O PARZIALMENTE IDROGENATI
Essi
distruggono la nuvola di elettroni che circonda le cellule che si lega
all’ossigeno. Tali acidi grassi sono contenuti soprattutto negli spuntini
pronti (biscotti, patatine fritte, muffin e anche in alcuni tipi di cereali).
B) ZUCCHERI
RAFFINATI
Tempo
addietro le industrie immettevano lo sciroppo di mais ad alto contenuto di
fruttosio (HFCS) in quasi tutti i prodotti. Quando la gente ha cominciato ad
evitarli, le industrie sono passate all’uso di zucchero di canna naturale che è
meno tossico perché non inibisce la secrezione dell’insulina da parte del
pancreas, ciononostante è ancora uno zucchero trasformato che incide
pesantemente nell’organismo.
Secondo alcuni
ricercatori, lo zucchero contribuisce a 35 milioni di decessi l’anno a livello
mondiale, che supera abbondantemente la mortalità complessiva dovuta a molte
altre frequenti cause di morte.
Infine lo
zucchero contribuisce anche come combustibile delle cellule cancerose,
alimentandone la spinta anaerobica a fermentare. Lo zucchero nutre i tumori ed
è anche una causa di cancro. Qualunque protocollo terapeutico anticancro
attendibile sconsiglia di usare lo zucchero.
C)
ASPARTAME. GLUTAMMATO MONOSODICO (MSG) ED ECCITOSSINE
L’MSG o
glutammato monosodico esalta il sapore dei cibi, ma è peggiore dell’alcool,
della nicotina e di molte sostanze farmaceutiche, perché attraversa la barriera
ematoencefalica, raggiunge le cellule del cervello e causa danno cellulare per
via delle sue eccitossine che eccitano i neuroni fino a causarne la morte e
intanto causano mal di testa, depressione e problemi cardiaci.
L’MSG
causa obesità poiché fa produrre insulina in quantità tripla del normale.
Alcune aziende nascondono l’MSG sotto altre diciture:
acido
glutammico, glutammato, idrolizzato, con proteine, o fortificato con proteine o
testurizzato, calcio e caseinato di sodio, con lievito di birra, con enzimi o
modificato con enzimi, fermentato, proteasi, gelatina, salsa di soia o estratto
di salsa di soia. aromi naturali.
L’aspartame
è un’eccitossina che danneggia le cellule cerebrali.
Grazie a
un abile stratagemma ha ottenuto l’approvazione della FDA come dolcificante
chimico e ora è presente in bibite, gomma da masticare, mentine, caramelle e
altro ancora.
Tra i
suoi componenti ha il metanolo che viene trasformato nell’organismo in
formaldeide che è cancerogena.
È una
possibile causa anche di demenza, diabete, ritardo mentale, sclerosi multipla,
sindrome di affaticamento cronico, difetti congeniti, malattia di Parkinson,
fibromialgia, tumore al cervello e ai linfonodi.
D) OGM
E PESTICIDI
Innumerevoli
studi condotti su animali hanno messo il consumo di OGM in relazione a vari
disturbi gastrointestinali e alla disfunzione immunitaria. Inoltre alcune
tecnologie OGM come il Bt (bacillus thuringiensis) sembra riprodursi
all’infinito.
In meno
di dieci anni di uso di OGM il numero di individui affetti da tre o più
malattie croniche - allergie alimentari, autismo, disfunzioni riproduttive e
problemi digestivi - si è più che raddoppiato.
Pesticidi
e diserbanti chimici con cui si irrorano gli OGM sono stati messi in relazione
con crescite tumorali sia di organi interni che della pelle.
Nessuno
dei geni estranei introdotti negli OGM è stato testato negli esseri umani
insieme alla loro dieta.
Negli
Stati Uniti quasi tutto il mais, la soia, il cotone, la barbabietola da
zucchero, la colza e la papaia sono geneticamente modificati.
Altre
fonti di esposizione a sostanze tossiche sono:
LE PENTOLE
E LE PADELLE ANTIADERENTI. Esse sono state messe in relazione con elevati
livelli di colesterolo, disturbi della tiroide, abbassamento delle difese
immunitarie e infiammazione epatica.
I FORNI A
MICROONDE. Essi snaturano gli alimenti e la struttura molecolare delle sostanze
nutritive.
LE FARINE
SBIANCATE, RAFFINATE E “ARRICCHITE”. Sono private di tutti i loro nutrienti e
“fortificate” con sostanze sintetiche fra cui l’acido folico che in realtà è un
folato tossico.
I
PRODOTTI AGRICOLI CONVENZIONALI. Su di essi sono spruzzati diserbanti e
pesticidi cancerogeni: fragole, mele, nettarine, pesche, sedano, uva, ciliegie,
spinaci, pomodori, peperoni dolci, pomodori ciliegini e cetrioli.
I
PRODOTTI TOSSICI PER L’IGIENE PERSONALE. Vedere il database dell’EWG per
conoscerne gli ingredienti specifici da evitare. (Il loro nome finisce con le
lettere paraben).
LA SOIA. È
un veleno, è un fagiolo proliferativo come i suoi derivati. Sono estrogenici e
distruggono le sostanze nutritive.
LE
MATERIE PLASTICHE. Che si tratti di policarbonati (PC), di bisfenolo A (BPA),
cloruro di polivinile (PVC) o di qualche materiale plastico o sostanza plastica
derivata dal petrolio è molto probabile che non facciano bene alla salute.
I
NITRITI. Consentono di conservare la carne ma nutrono anche le cellule
cancerose.
IL
FLUORURO. È spesso immesso nelle acque potabili pubbliche ed è stato messo in
relazione col cancro delle ossa, della vescica e dei polmoni.
GLI
ORGANOCLORURATI. Sono i sottoprodotti della clorazione dell’acqua. Filtrare
l’acqua potabile e nuotare nell’acqua salata.
ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA SANI
Un’alimentazione
adeguata è caratterizzata da cibi ricchi di vitamine e minerali, privi di
contaminanti tossivi e il più possibile naturali, cioè biologici, frutta e
verdura senza OGM e carne di animali allevati secondo natura, ovvero a erba e
non a mangimi.
Si tratta di adottare alimenti e erbe che
hanno dimostrato a livello scientifico di contribuire al nostro equilibrio
interno e a creare condizioni sfavorevoli allo sviluppo del cancro.
La dieta
arcobaleno realizza questo concetto, raccomandando molta frutta e ortaggi di
colori vivaci e ricchi di sostanze nutritive, semi e frutta a guscio di diversi
tipi, molto olio extravergine di oliva e pesce azzurro, molti grassi sani e
anche un moderato consumo di vino, mentre esclude i carboidrati di basso valore
nutritivo e lo zucchero raffinato. Bollinger aggiungerebbe il consumo di carni
rosse purché di animali allevati nei pascoli e nutriti a erba che contengono
elevate quantità di grassi omega3 e il latte crudo di capra, o pecora o
cammella. Il latte crudo è ricco di probiotici ed enzimi che favoriscono la
digestione del cibo, l’assimilazione dei nutrienti e la salute generale
dell’intestino, un fattore chiave per la prevenzione del cancro.
Inoltre,
assumere ogni giorno una grande quantità di acqua pura, priva di fluoro e
cloro, poiché il rischio di cancro è inversamente proporzionale all’assunzione
di liquidi.
Lo stesso
discorso è valido per il sonno che è necessario per le più importanti
operazioni di manutenzione del corpo, per mantenere il ritmo di sonno e veglia
e permette la normale produzione di insulina che è necessaria al metabolismo e
a prevenire il diabete e l’insulino-resistenza che favorisce il cancro.
NON DIMENTICATE GLI ENZIMI
Gli
enzimi sono necessari per scomporre gli alimenti, ma l’alimentazione moderna ne
è povera.
Essi sono
naturalmente presenti in molti cibi, ma disgraziatamente sono distrutti dalle
alte temperature, dalle sostanze chimiche, dalla lavorazione e da altri
fattori.
Bisogna,
perciò, incentrare l’alimentazione sugli alimenti naturali crudi, incontaminati
e privi di sostanze chimiche, particolarmente nella cura del cancro.
PARTE III – PROTOCOLLI TERAPEUTICI EFFICACI
Fino qui si è parlato di come prevenire il
cancro. Ora si parla di come curarlo.
Anzitutto bisogna cercare di individuare le
cause del cancro e fare gli opportuni cambiamenti nel proprio stile di vita per
evitare che la malattia si aggravi. Poi bisogna affrontare il cancro in modo
aggressivo affinché esso non prenda il sopravvento sull’organismo.
I rimedi qui proposti sono di tipo erboristico.
Si tratta di piante che possono essere coltivate in proprio, però per ottenere
un risultato ottimale è consigliabile la supervisione di un medico.
In seguito si parlerà di altre terapie
alternative: suono, luce, ossigeno, calore, frequenze elettromagnetiche, oli
essenziali, enzimi e così via. Essi non garantiscono la guarigione ma
rappresentano la migliore opzione disponibile. I risultati clinici ne
confermano l’efficacia nell’eradicare i tumori e i marcatori ad essi collegati
in un’ampia percentuale di casi.
ESSIAC
(È probabilmente il cognome, letto alla
rovescia, dell’infermiera che ha divulgato questa cura).
Una nonna di Bollinger aveva un cancro in fase
terminale (non specificato) e si curava con un decotto che le consentì non solo
di vivere altri 10 anni e di morire vecchia, mentre i medici le avevano
pronosticato altri due mesi di vita, ma anche di continuare a essere attiva.
Si trattava di un rimedio che uno sciamano
aveva insegnato a una paziente assistita dall’infermiera canadese Renée Caisse.
Costei lo divulgò e infine ne vendette la ricetta alla Resperin’s Original
Caisse Tea col patto che continuasse a distribuirlo.
Anche la madre dell’infermiera era stata
guarita con quel decotto da un cancro al fegato e pure alcuni medici ne avevano
constatato i benefici, ma la petizione popolare per il riconoscimento ufficiale
di quella terapia non fu accolta dal Governo canadese.
L’ESSIAC è il decotto di quattro erbe:
-
6 misurini da 250 ml di radice di bardana. Anche
l’OMS ha riconosciuto l’efficacia di questa radice nella terapia dei virus
dell’AIDS/HIV.
. 450 gr. di romice acetosella in polvere
(compresa la radice). Essa è in grado di dissolvere i tumori e contiene l’aloe
emodina che combatte la leucemia. Inoltre contiene un gran numero di
antiossidanti.
-
un quarto di misurino di corteccia di olmo rosso
canadese, che è un potente antinfiammatorio usato per curare il mal di gola,
diarrea e problemi urinari e contiene il beta-sterolo che regola l’assorbimento
del colesterolo e riduce il rischio di cancro.
-
30 gr. di radice di rabarbaro turco (ma è
chiamato anche cinese o indiano) che allevia i sintomi associati con
l’ipertensione, menopausa, problemi gastrointestinali, febbre e altro ancora.
Contiene anche sostanze antinfiammatori e antiossidanti e l’emodina che evidenzia
un forte potenziale anticancro.
Le istruzioni per preparare correttamente
l’ESSIAC:
mettere in una pentola di acciaio inossidabile,
munita di coperchio, 250 gr. della mistura di erbe con quattro litri di acqua
senza cloro e far bollire 10 minuti;
spegnere la fiamma e lasciare in infusione per
12 ore;
passato questo tempo riscaldare nuovamente
l’infuso finché sarà fumante ma senza farlo bollire e lasciarlo riposare per
qualche minuto;
filtrare il liquido caldo e versarlo in
barattoli di vetro sterilizzati. I residui delle erbe possono essere usati per
preparare dei cataplasmi curativi;
riporre il decotto in frigorifero. Per una
conservazione a lungo termine, sterilizzare i barattoli col metodo a bagnomaria
e riporli in un luogo fresco, buio e asciutto.
A scopo preventivo, mescolare 30-60 ml di
ESSIAC con 125 ml di acqua e farne uso ogni giorno. Bere quotidianamente almeno
due litri di acqua per eliminare le tossine dall’organismo.
Se si ha già il cancro consumare tale dose tre
volte il giorno e non mangiare meno di un’ora prima o dopo l’assunzione. L’ESSIAC
è compatibile con le terapie alternative salvo il Protocel.
È consigliabile acquistare il libro The Essiac
book di Mali Klein e leggerlo durante la terapia.
(Nel catalogo
del sito www.Macrolibrarsi.it sono presentati tre libri sull’essiac. Solo
uno di essi attualmente è disponibile ed è quello che costa più caro, 12 euro.
Il suo titolo è LA FORMULA DI RENÉ
CAISSE un rimedio per difendersi dal cancro e dalle malattie degenerative,
di Ludovico Guarneri, Anima Edizioni, pagine 128, pubblicato nel 2000).
Per le sue proprietà disintossicanti Il decotto
può avere effetto lassativo e diuretico, causare mal di testa, gonfiore alle
ghiandole, pelle arrossata e infiammata e altri sintomi come quelli
dell’influenza.
Nota: questa ricetta permette di ottenere 8-10
tazze di erbe secche, sufficienti a preparare 60-75 litri di decotto Essiac.
Conservare la mistura in un contenitore
ermetico di vetro in un luogo buio e fresco.
TONICO
DI HOXSEY
Inoltre,
utilizzava:
10 mg di
radice di uva turca – che potenzia il sistema immunitario, aumenta il numero
dei linfociti e delle immunoglobuline;
10 mg. di
radice di bardana che riduce la mutagenicità;
10 mg. di
crespino comune che contiene un potente antitumorale;
20 mg. di
corteccia di frangola che contiene un potente antitumorale;
10 mg di
radice di stillingia che ha proprietà antinfiammatorie e anestetiche;
5 mg di
corteccia di frassino spinoso che aiuta la circolazione e scalda il corpo oltre
ad alleviare i disturbi dello stomaco e degli organi digerenti;
20 mg di
fiori di trifoglio rosso per la sua ricchezza di isoflavoni che bloccano i
tumori.
Una
dottoressa naturopata aggiunge poi anche 20 mg di radice di liquirizia che ha
proprietà emollienti per la pelle e le mucose e al tempo stesso rilassa i
muscoli, è espettorante e sostiene le ghiandole surrenali.
Pamela
Kelsey testimonia di essere guarita in un anno col tonico di Hoxsey da un
tumore al pancreas dichiarato incurabile dai medici. Si era ricoverata in una
clinica messicana, dove le prescrissero quel tonico e gli integratori. Dopo un
anno era guarita. Parecchi anni più tardi ebbe un cancro al fegato, tornò al
Bio Medical Center (a Tijuana? in Messico) e in circa quattro mesi col medesimo
programma guarì.
Tenere
presente che tale tonico può causare feci morbide e disidratazione e conseguente
squilibrio degli elettroliti. La frangola e la cascara possono impoverire le
riserve di potassio. Pertanto, consultare il medico per monitorare i livelli
nutrizionali e mantenere un buon equilibrio.
I semi e
l’olio della canapa venduti legalmente sono ricchi di omega3, proteine vegetali
incontaminate e altri nutrienti importanti. L’olio contiene fino al 5% di acido
gamma-linolenico puro. Queste sostanze sono anticancro ma in misura molto più
modesta di quelle psicoattive che regolano pensieri ed emozioni e contengono il
THC (tetraidrocannabinolo).
Magari il
THC rende pigri ma induce al suicidio le cellule tumorali e rende superate la
chemioterapia e la radioterapia. Ciò è stato riscontrato in numerosi tipi di
cancro.
Inoltre
il THC ha effetti benefici anche sulla SLA, Alzheimer, ansia, artrite, effetti
collaterali della chemioterapia, malattia di Chron, dolore cronico,
fibromialgia, neuropatia periferica da HIV, malattia di Huntington,
incontinenza, insonnia, sclerosi multipla, prurito, apnea notturna e sindrome
di Tourette.
A sua
volta il CBD presente nella componente non psicoattiva della cannabis ha un
effetto fisico, contro le infiammazioni e le rispettive malattie. Esso è usato
contro l’acne, ADD, artrite, depressione, diabete, sindrome di Dravet,
epilessia, disturbi dell’umore, glaucoma, malattia di Huntington,
infiammazione, sclerosi multipla, dolore neuropatico, malattia di Parkinson,
schizofrenia e malattie neurodegenerative - come l’Alzheimer - e blocca la
diffusione delle cellule cancerose.
Inoltre aiuta
a controbilanciare le sensazioni di “sballo” del THC e insieme a questo
consente all’organismo di prendersi una pausa contro lo stress e intanto
distruggere le cellule cancerose.
Nella
letteratura medica non si trova neanche un caso di decesso dovuto alla
cannabis, mentre si trovano centinaia di casi ogni anno dovuti all’aspirina.
La
marijuana nella sua forma naturale è una delle sostanze più sicure tra quelle
note all’uomo e contenenti principi terapeutici attivi.
Sarebbe
irragionevole opporsi all’uso terapeutico di questa sostanza sotto controllo
medico.
Un modo
per trarre vantaggio dalle virtù terapeutiche della cannabis è di usarla come
alimento.
Il dottor
Wiliam Courtney afferma che il THCA, forma acida preriscaldata del THC, può
essere assunto in dosi dell’ordine delle centinaia di milligrammi, invece dei
10 milligrammi del THC, psicotropo.
Sua
moglie ha trovato sollievo da svariate malattie croniche da quando ha cominciato
ad usare quotidianamente il THCA.
Il
dottore consiglia di assumere quotidianamente il succo di quindici foglie e due
germogli miscelato a succo di frutta e verdura a piacere.
La
cannabis fornisce proteine globulari digeribili e bilanciate, in quanto esse
contengono tutti gli aminoacidi essenziali, offre un rapporto ideale tra grassi
omega 3 e omega 6 ed è l’unica fonte nota di acidi cannabinoidi essenziali.
La migliore
varietà di cannabis per la cura del cancro è il Phoenix Tears, un ricco olio messo
a punto da Rick Simpson, un canadese che l’ha usato per curare il suo carcinoma
basocellulare e ha avuto un tale successo che ora molti dispensari di cannabis per
uso terapeutico lo producono e vendono direttamente ai loro pazienti.
È
comunque opportuno aumentare gradualmente la quantità di tali sostanze se sono
usate a scopo terapeutico.
Bollinger
auspica che si allarghi sempre più il movimento a favore della cancellazione
della cannabis dall’elenco delle sostanze proibite.
DISINTOSSICAZIONE
È inevitabile nonostante tutte le attenzioni un certo livello
di esposizione alle sostanze proibite.
Pertanto, si consiglia a tutti di disintossicare
periodicamente l'organismo con un protocollo depurativo, che sia mirato
soprattutto agli organi preposti all'eliminazione delle sostanze di scarto.
Le tossine riducono il pH del sangue,
rendendolo acido e questo favorisce la moltiplicazione dei microbi che si
impossessano delle cellule aerobiche sane trasformandole in cellule anaerobiche
cancerose.
Le tossine ci privano dell'energia e causano
sgradevoli odori, alito cattivo e tossiemia.
Secondo il dottor Buttar le sette tossicità
sono:
metalli pesanti,
sostanze inquinanti organiche persistenti,
gli "opportunisti" (batteri, virus,
spirochete, micoplasmi e lieviti),
la radiazione elettromagnetica, l'energia delle
microonde e la radiazione dei telefoni cellulari,
la tossicità psicologica emozionale,
la tossicità degli alimenti
e la tossicità spirituale.
Secondo i medici è importante seguire la
disintossicazione secondo un ordine corretto, cioè
A) LA
PULIZIA DEL COLON
Il sistema immunitario è concentrato per il 90%
nel colon ed è in esso che si annidano le sostanze tossiche. Bisogna perciò
provvedere a pulirlo periodicamente per ottenere una salute ottimale. Si può
acquistare un ottimo prodotto chiamato Optimoxx all'indirizzo
www.epigeneticlabs.com/optimoxx.
Bollinger, inoltre, consiglia di mantenere in
buono stato la flora batterica integrando la dieta quotidiana con un buon
probiotico.
B)
TERAPIA ANTIPARASSITARIA
I parassiti sono probabilmente la causa
concomitante con le tossine più decisiva della formazione del cancro. Essi si
nutrono di zucchero, di carboidrati semplici e altri cibi-spazzatura, come pure
del nostro sangue e di micotossine, come l'aflatossina. Secondo un medico i
vermi sono gli agenti più tossici nell'organismo umano.
Per liberare l'organismo dai parassiti e dalle
loro uova occorrono queste tre cose:
mallo di noce nera;
assenzio maggiore (artemisia absinthium);
chiodi di garofano che uccidono le uova, mentre
i primi due uccidono i parassiti.
L'artemisina è anche un efficace inibitore
dell'angiogenesi, sicché fa morire le cellule tumorali per mancanza di sangue.
Per ridurre l'esposizione alle micotossine è
utile lavare i cibi con acqua ozonizzata per neutralizzarle e uccidere i
parassiti e le loro uova.
C) PULIZIA
DEI RENI
Quando c'è un accumulo di tossine che vanno a
sovraccaricare i reni, possono formarsi dei calcoli renali o perfino un blocco
renale.
Per la manutenzione quotidiana dei reni,
Bollinger consiglia di mangiare molta anguria e bere tisane di semi di sedano.
Per un intervento più incisivo per la pulizia dei reni e del fegato utilizzare
il prodotto creato dal dottor Daniel Nuzum e venduto da Epigenetic Labs.
D) PULIZIA
DI FEGATO E CISTIFELLEA
Un fegato sano ci protegge da tutte le
malattie. Ecco un protocollo di depurazione del fegato e della cistifellea:
1) bere un litro il giorno per tre giorni di
succo di mela bio (l'acido malico contenuto nella mela scioglie le aderenze e
ammorbidisce gli scarti del fegato e della cistifellea e ne favorisce
l'eliminazione).
2) la sera del terzo giorno bere circa 250 ml
di extravergine di oliva biologico spremuto a freddo, aggiungergli il succo di
un limone, mescolare e bere tutto di un fiato.
3) coricarsi sul fianco destro in posizione
fetale per 30 minuti, tenendo a portata di mano un catino nel caso la nausea
inducesse il vomito.
4) la mattina dopo, andando in bagno la prima
volta, si vedranno dei sassolini neri e verdi nelle feci che sono calcoli biliari.
Un altro modo per depurare il fegato è di fare
un enteroclisma al caffè. (Però, non basta farlo una volta sola: vedere la
testimonianza della signora guarita da un cancro al seno e alla cervice
uterina, nel paragrafo TERAPIA ENZIMATICA DEL CANCRO del capitolo 13).
Un altro ancora è quello di usare il preparato
del dottor Nuzum di cui si è parlato sopra.
E) LAVAGGIO
DEL SANGUE
Quando il sangue è pieno di scarti, essi si
depositano sulle pareti delle arterie e ostacolano la circolazione dei
nutrienti e dell'ossigeno.
Usare un depurativo a base di parecchi degli
ingredienti dell'ESSIAC, del tonico di Hoxsey e Richard Schulze, ovvero
trifoglio rosso, radice di bardana, chaparral (Larrea tridentata), radice di
uva turca e romice acetosella.
* * *
Jared Bucey è guarito dal cancro puntando sulla
disintossicazione tramite vitamine, integratori, saune a raggi infrarossi,
succhi biologici e verdure crude, dopo aver rischiato di morire con la
chemioterapia.
TERAPIA
GERSON
I migliori approcci terapeutici tengono conto
sia della disintossicazione che dell'alimentazione. Così fa la terapia Gerson
messa a punto negli anni Trenta per curare l'emicrania ma che è usata ancora
oggi per qualunque patologia, compresa la tubercolosi cutanea, il diabete, le
malattie autoimmuni e il cancro, per mezzo della lotta alla tossicità e alla
carenza di sostanze nutritive.
La terapia prescrive una dieta a base di
alimenti vegetali biologici, estratti crudi, enteroclismi di caffè e
integratori naturali. C'è un profluvio di sostanze nutritive ricavate da 7-9
chili al giorno di frutta e ortaggi provenienti da agricoltura biologica. Si dà
fino a un bicchiere di estratti crudi freschi per un massimo di 13 volte il
giorno e l'ossigenazione viene più che raddoppiata.
Si stimola il metabolismo con integratori
tiroidei, di potassio e altro e si evitano i grassi animali, eccesso di
proteine, sodio e altre tossine.
La terapia Gerson è somministrata nella Gerson
Clinic di Tijuana (Messico) e nel Health
Center Gerson di Budapest (Ungheria).
Inoltre il Gerson Institute fornisce
informazioni gratuite online per chi desidera la somministrazione delle terapie
a casa.
UNA
DIETA PER LA VITA
Tutto ciò che introduciamo nel nostro corpo
combatte il cancro o lo alimenta.
Gli alimenti che alimentano il cancro sono
quelli che riducono il pH e sono carenti a livello nutrizionale, contaminati
dalle tossine e favorevoli alla crescita cellulare.
Invece contrastano il cancro gli alimenti che
bilanciano il Ph e sterminano le cellule cancerose. Di solito sono i cibi ricchi
di vitamine, minerali, ormoni ed enzimi (ortofrutticoli biologici, carni e
latticini da animali allevati con l'erba al pascolo, ortaggi delle crocifere
(broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles), frutta a guscio e semi, grassi
saturi, erbe officinali e acqua incontaminata e ricca di minerali. Inoltre:
a)
Curcuma
Ha proprietà anticancerogena e riparatrice del
DNA, protettrice dagli xenoestrogeni spesso cancerogeni. L'epigenatic labs
vende il Tumeric D3 che contiene vitamina D3, curcuma fermentata, ashwaganda e
zenzero.
b) Aceto
di sidro di mele.
È straordinariamente depurativo e
disintossicante, ricco di antisettici e antibiotici e rappresenta un eccellente
complemento di ogni programma di disintossicazione perché aiuta a dissolvere i
depositi di muco e catarro, a depurare il fegato, i reni e la vescica e a
ossigenare e fluidificare il sangue. È usato per curare indigestione,
polmonite, scorbuto e altre malattie.
c)
Enzimi.
Per digerire occorrono gli enzimi. Oggi,
purtroppo gli alimenti sono poveri di enzimi, perciò Bollinger consiglia il
Vitalzym Cardio della World Nutrition Inc., il VeganZyme del Global Healing
Center e il Wobenzym N della Garden of life.
d) Succhi
ed estratti crudi.
Specialmente se si ha la possibilità di
procurarsi frutta e verdura da agricoltura biodinamica senza pesticidi e
diserbanti chimici, essa contiene molte sostanze nutritive facilmente
assimilabili.
Una signora ne ha fatto uso per cinque giorni
senza ingerire nient'altro e il suo corpo ha espulso un tumore grande quanto
una pallina da golf, con vasi sanguigni che sembravano appena tagliati.
Uno dei succhi più gustosi è quello di erba di
grano, è uno dei cibi più ossigenanti che esistano, ricco di selenio e
laetrile, contenuto anche nei noccioli di pesca e utilizzato per curare il
cancro nella clinica Oasis of Hope.
e) Funghi
medicinali.
La maggior parte dei funghi contiene
polisaccaridi (zuccheri complessi) detti "glucani" che aumentano il
DNA e l’RNA nel midollo osseo, il tessuto in cui si formano le cellule
immunitarie, come i macrofagi e i linfociti T. In Giappone i funghi reishi sono
usati come medicine da più di quattromila anni come terapia anticancro.
Il 7M+ è un integratore che contiene 7 tipi
diversi di funghi medicinali fermentati ed è venduto dalla Epigenetic Labs.
f)
Alimenti fermentati e germogliati.
Il processo di ammollo permette di trasformare
i semi in piccole centrali energetiche nutrizionali, ricche di vitamine, minerali
e proteine facilmente biodisponibili, nonché di benefici enzimi e composti
fitochimici. Inoltre decompone gli antinutrienti, come l'acido fitico.
Anche la fermentazione è un processo benefico
che, oltre a consentire un periodo di conservazione più lungo, consente di
trasformare amidi, zuccheri e proteine in acidi organici, come l'acido acetico
e lattico rendendoli più facili da digerire e assimilare.
g) Grassi
saturi.
I grassi saturi negli ultimi 50 anni sono stati
ingiustamente messi insieme ai grassi trans nel valutarne l'impatto negativo
sulla salute.
In realtà vi sono dei grassi saturi come quelli
contenuti nell'olio di cocco, nel burro, nel ghee (N.d.R.: sarebbe il latte di
bufala indiana) e nello strutto che sono un cibo per il cervello e anche un
elemento necessario per produrre ormoni. Essi facilitano la comunicazione
nervosa nella regolazione del metabolismo e del rilascio dell'insulina.
In particolare l'olio di cocco è una fonte
ricca di acidi grassi a catena media, stimola l'appetito e fa perdere peso.
L'acido laurico del cocco distrugge agenti patogeni, lieviti (candida) e muffe,
sicché è utile nei protocolli di disintossicazione.
Altri
grassi importanti, che però non sono saturi:
l'olio di pesce. È ricco di omega3 che sono
benefici alla salute cardiovascolare e alla regolazione cellulare;
l'olio extravergine d'oliva, ricco di
antiossidanti. Bilancia il colesterolo;
gli avocado. Contengono alquanto acido oleico
che aiuta a proteggere dal cancro mammario.
COSA
OCCORRE SAPERE
Se si soffre già di una malattia cronica
seguire protocolli fitoterapici come l’Essiac, il tonico di Hoxsey o la
cannabis o il protocollo di Gerson e contemporaneamente un protocollo di
disintossicazione.
La cosa più importante è la dieta che includa
cibi e integratori altamente nutritivi, salvo diversa prescrizione di un medico
qualificato.
CAPITOLO 10 – SUONO, LUCE, ELETTRICITÀ,
FREQUENZA E CALORE
Due sono le differenze tra le terapie
alternative e quella ufficiale. Una è il riconoscimento dai Governi di cui gode
solo la terapia ufficiale, l’altra è l’efficacia e innocuità delle prime a differenza
della seconda, che causa gravi danni alla salute e giova ad arricchire alcune
persone a spese e danno di tutte le altre.
Secondo un mito, Apollo - il dio greco-romano
della medicina - sfrecciava ogni giorno nel cielo col suo carro di fuoco, il sole,
portando luce e calore causando guarigione e malattia.
In realtà, occorre poter ricevere in modo
adeguato la luce del sole, cioè se la pelle è povera di antiossidanti la luce
del sole può esserci nociva, altrimenti aiuta a guarire anche il cancro.
IL
POTERE TERAPEUTICO DELLA MEDICINA “ENERGETICA”
Si
possono intendere varie cose con la dicitura medicina “energetica”.
Questo
tipo di medicina usa - per curare - le stesse tecnologie utilizzate dalla
medicina convenzionale per diagnosticare le malattie.
In alcune
cliniche di tutto il mondo tali metodi sono usati per curare, ad esempio nel
rinomato Hope4Cancer Institute della Baja California in Messico dove si
utilizza una combinazione di energia luminosa, o sonora o entrambe per ottenere
il massimo effetto.
Ai
pazienti oncologici si somministra un agente sensibilizzante – ma innocuo,
estratto di clorofilla di alga marina – che viene assorbito quasi
esclusivamente dalle cellule maligne. Tuttavia, generalmente la parte assorbita
dalle cellule sane, viene espulsa nel giro di 24-36 ore. A questo punto si
somministra la terapia, che avendo carica positiva attrae le cellule cancerose.
Essa risveglia l’agente sensibilizzante che a questo punto comincia a emettere
radicali dell’ossigeno che portano le cellule tumorali all’apoptosi.
L’uso
della luce è più efficace sui tumori superficiali – prostata, seno e pelle.
Anche il
suono, all’opportuna frequenza può uccidere le cellule cancerose.
Comunque,
la sostanza sensibilizzante ha bisogno di accedere all’ossigeno per uccidere la
cellula cancerosa la quale prospera solo in ambiente anaerobico. A questo scopo
entra in azione la camera iperbarica che porta la pressione da 0,6 - che è la
norma - a 1,8-2 kg per centimetro quadrato.
Un’operatrice
sanitaria è guarita da un cancro alle ovaie al quarto stadio, presso l’Hope4Cancer.
Charles
Daniel a sua volta è guarito da un cancro alla vescica dopo aver tentato le
cure convenzionali, che avevano dato risultati positivi ma temporanei.
ENERGIA ELETTROMAGNETICA: È TUTTA NEGATIVA?
Esiste
l’energia elettromagnetica dannosa (cellulari, televisori, forni a microonde)
ma ve n’è una che è benefica, quella costituita dai campi elettromagnetici
pulsati (PEMF) se utilizzati in maniera corretta. Essi sono generati dalla
Terra durante la rotazione intorno al sole e sono indispensabili per la vita
sulla Terra.
La
capacità di assorbimento dell’ossigeno, la produzione dell’energia, ecc. si
bloccano se questa fonte di energia viene a mancare. E il cancro è uno dei
sintomi di tale carenza. La capacità di sfruttare quell’energia richiede che
gli elettroliti stiano al posto giusto per catturare l’energia e trasmetterla
alle cellule e agli organi.
Per vari
motivi oggi è sempre più necessario ricorrere alla terapia PEMF.
Le scarse
prestazioni a livello di membrana cellulare sono ritenute dagli esperti
quantomeno il fattore principale delle malattie autoimmuni.
Il
potenziale di transmembrana (TMP) rivelerebbe la capacità di ogni cellula di
produrre ATP. Un TMP normale è compreso tra 70 e 90 mV.
Se è di 50 ci si sente stanchi o affetti da
stanchezza cronica e se scende a 15-30, le cellule sono meno capaci di
accogliere ossigeno ed è molto probabile che diventino cancerose,
trasformandosi da aerobiche in anaerobiche, in tumore conclamato, con eventuale
produzione di metastasi.
I campi
magnetici terapeutici sono usati per indurre voltaggi simili a quelli presenti
naturalmente e ottengono risultati positivi in una miriade di situazioni.
Le
cellule in questo modo ritornano piuttosto rapidamente al loro stato aerobico, a
produrre ATP e a spostare i loro elettroliti all’esterno o all’interno della
cellula secondo il bisogno.
Marcel
Wolfe afferma che quando la frequenza è corretta non c’è niente di
paragonabile, né infrarossi, né laser o ultrasuoni che le stiano alla pari.
Avviene una riparazione fisiologica migliore, in tempi molto più brevi rispetto
a qualsiasi altro tipo di cura e non si sono mai constatate reazioni avverse.
Al pari di quanto avviene con i PEMF, le
radiofrequenze non uccidono direttamente i patogeni, ma mettono le cellule in
condizione di aggredire i loro ospiti, sicché le cellule possono ritornare al
loro normale stato precanceroso.
Bollinger
afferma che, comunque, un’appropriata dieta è la parte più importante delle
terapie.
L’ENERGIA DELL’ACQUA È ATTIVATA NEL NOSTRO
CORPO?
Allora, insieme ad altri scienziati, mise a
punto la tecnologia a effetto di risonanza molecolare (MRET) la quale genera un
campo energetico sottile a bassa frequenza molto simile al campo energetico
naturale per modificare l’acqua a livello molecolare per l’uso quotidiano.
Per la verità il nostro organismo preferisce l’acqua
di sorgente e minerale energeticamente carica, che scorre attraverso vari
strati di rocce laviche. Tale acqua non cura il cancro, ma rende le cellule
capaci di farlo loro stesse. In una cellula disidrata i virus possono
facilmente moltiplicarsi.
Comunque, l‘acqua MRET ha una capacità tripla
di idratare le cellule in confronto all’acqua normale e incrementa la funzione
cellulare e circolatoria, la comunicazione tra le cellule, la flora intestinale
e la capacità di combattere il cancro.
Si può farla anche in casa propria servendosi
di sistemi di attivazione MRET per mantenersi sempre idratati e ossigenati. (MRET
Water Activator, Healing water technology acquistabile tramite www.healingwatertechnology.com/order.php/ ma in
Italia forse occorre rivolgersi al sito www.amazon.com,
attualmente al prezzo di 232 euro).
L’IPERTEMIA
E IL POTERE DEL CALORE
È un
errore cercare di abbassare la temperatura con le medicine dopo aver preso un
colpo di calore. La reazione ipertermica è il metodo dell’organismo per
combattere naturalmente l’infezione.
A quanto
pare, l’ipertermia è benefica anche per combattere il cancro. Basta portare le
cellule cancerose a circa 42° C per un’ora per farle morire.
Già nel
1893 un medico aveva scoperto che la reazione ipertermica al calore poteva
uccidere le cellule cancerose. Un altro medico aveva iniettato il vaccino batterico
misto (MBV) a malati di linfoma non Hodgkin ottenendo il 93% di remissioni
contro il 29% dei soggetti di controllo che erano stati sottoposti alla
chemioterapia.
L’ipertermia
è efficace per uccidere le cellule cancerose a 42°, mentre le cellule sane
muoiono a temperature assai più elevate e quindi è un metodo assolutamente
sicuro e selettivo. Per di più dilata i vasi sanguigni aumentando la funzione
delle cellule sane.
È
l’energia delle microonde un metodo potente per riscaldare i tumori che sono
pieni di acqua. Per di più si può concentrare il calore sui tumori risparmiando
i tessuti circostanti sani.
Si può
anche immergere tutto il corpo in acqua molto calda, oppure usare gli
ultrasuoni o la sauna a infrarossi.
Un altro produceva calore interno con zenzero,
curcuma, peperoncino piccante e con essa è guarito da gravi problemi
intestinali e da un carcinoma basocellulare, ma la ricetta è troppo complicata
per riportarla qui.
Il dottor
Josef Issels ha affermato che la febbre indotta artificialmente ha il massimo
potenziale nella cura di molte malattie, cancro incluso.
Inoltre
l’ipertermia aiuta a eliminare le tossine di vecchia data e gli scarti acidi.
Anche
l’ipertermia va associata a un’appropriata alimentazione, con adeguate quantità
di macronutrienti e micronutrienti - ottenuti per spremitura, fermentazione e
germogliazione – di antiossidanti, vitamine e minerali ottenuti da alimenti integrali,
carboidrati complessi, proteine, grassi sani e, ovviamente, acqua pura.
* * *
Parmenide,
medico e filosofo antico, disse: “Datemi il potere di produrre la febbre e
guarirò qualsiasi malattia.
CAPITOLO 11 – TERAPIE BIO-OSSIDATIVE
Tina
Baird aveva un cancro mammario al secondo stadio. Fu sottoposta alla
chemioterapia, alla radioterapia e a un intervento chirurgico. Non mangiava
quasi nulla, stava male e aveva perso la voglia di vivere.
Poi sentì
parlare della clinica del dottor Buttar il quale utilizzando la
disintossicazione e la terapia bio-ossidativa la rimise in salute.
PERCHÉ L’OSSIDAZIONE È COSÌ IMPORTANTE PER
LA SALUTE
Non si
deve pensare solo ai danni dei radicali liberi. L’ossidazione è buona o cattiva
secondo la sostanza coinvolta.
Quando
respiriamo, ossidiamo il sangue e le cellule. Questa è l’ossidazione buona che
tiene lontani batteri, virus, lieviti e parassiti.
Oltre
alle camere iperbariche di cui si è già parlato esistono cure incentrate
sull’apporto di perossido di idrogeno o di ozono.
Se
l’apporto di ossigeno è insufficiente a causa della dieta inadeguata,
l’inquinamento ambientale, mancanza di esercizio fisico o altri fattori
l’organismo si ammalerà.
Le
terapie bio-ossidative colmeranno questa lacuna e pare che esse sappiano
distinguere le cellule vive e fornire ossigeno solo alle cellule anaerobiche,
malate.
L’OZONO, OSSIGENO “ATTIVATO” SUPERCARICO
La
molecola dell’ozono ha tre atomi di ossigeno - anziché due - e una volta
entrato nel nostro corpo libera un atomo di ossigeno che può legarsi a molecole
del nocivo monossido di carbonio trasformandolo in innocua anidride carbonica,
oppure a virus, batteri, lieviti, cellule anomale, ecc. e causarne la morte.
L’ozono
accelera la glicolisi nei globuli rossi, il che favorisce un maggior rilascio
di ossigeno, l’aumento di ATP e della produzione di enzimi importanti
neutralizzatori di radicali liberi e protettori delle pareti cellulari, riduce
lo stress ossidativo, disattiva i virus dell’HIV, potenzia il sistema
immunitario e debella le infezioni batteriche.
L’ozonoterapia
si può somministrare:
per via
endovenosa,
autoemoterapia,
sauna.
La sauna
è il metodo meno invasivo, il più semplice, efficace, depura il sistema
linfatico ed è utilizzabile anche a casa.
Prima che
entrassero in scena i farmaci, l’ozono veniva usato per molte malattie.
Esso
genera gli enzimi – perossido dismutasi e glutatione perossidasi protettivi -
delle cellule sane mentre è operata la distruzione di quelle malate e dei
germi.
L’ozono
inibisce al 90% la crescita delle cellule tumorali e meno del 50% di quelle
sane.
Mentre la
FDA riconosce la capacità dell’ozono di purificare l’acqua, è vietato negli
Stati Uniti condurre esperimenti sull’ozono, ma si può utilizzarlo in casa
propria senza incorrere nelle persecuzioni del sistema sanitario.
PEROSSIDO DI IDROGENO: LA LINFA VITALE DEL
SISTEMA IMMUNITARIO
Secondo
il dottor Charles H. Farr - sostenitore di farmaci a base di perossido di
idrogeno da introdurre per via endovenosa - tutte le cellule dell’organismo
sono in grado di produrre perossido di idrogeno per svariati motivi
fisiologici.
Esso
aumenta il tasso metabolico, dilata le arterie, elimina le tossine, innalza la
temperatura corporea e stimola la produzione dei globuli bianchi. Il perossido
di idrogeno in vendita nei supermercati è al 3%, ma Farr lo utilizzava in
concentrazione fino al 30%.
In un
esperimento, altri medici hanno aggiunto l’acqua ossigenata per uso alimentare,
cioè dal 3 al 35% in piccola dose – qualche goccia - all’acqua potabile somministrata
a ratti malati di cancro e nel giro di due settimane il tumore era svanito.
Il
perossido di idrogeno può essere anche vaporizzato nell’ambiente.
Il dottor
Kurt Donsbach della Donsbach Clinic di Santa Monica ha scritto che 30 ml di
perossido di idrogeno al 35% in 4 litri di acqua in un vaporizzatore azionato
nella notte nella stanza dei pazienti enfisematosi permetteva loro di respirare
liberamente. Lo usava anche con i pazienti con cancro polmonare.
Quantunque
il perossido di idrogeno sia prodotto anche dalle cellule del corpo, può
verificarsene la carenza e allora è necessario un intervento mediante
integratori per iniezioni o orali.
Sembra
che tutti siano d’accordo che la maniera più efficace sia la terapia per via
endovenosa di 50 – 100 ml in forma pura diluita allo 0,0375% o meno aggiunta a
una soluzione salina o zuccherina in un arco di tempo tra un’ora e tre ore una
volta alla settimana per la maggior parte delle malattie croniche, ma può
essere somministrata anche ogni giorno.
Questa
terapia, però, non si può fare a casa ma va eseguita da un operatore sanitario
che possa monitorarne accuratamente i progressi.
L’unico
tipo di H2O2 utilizzabile per uso interno è quello
alimentare al 35%. Ogni altro tipo è potenzialmente tossico. Senza supervisione
medica prenderne solo 2 gocce diluito in acqua poiché può danneggiare le pareti
dello stomaco.
INIEZIONI DI VITAMINA C AD ALTO DOSAGGIO
Linus
Pauling aveva scoperto che si può iniettare la vitamina C ad altissimi dosaggi
per combattere le malattie croniche.
La
vitamina C è un pro-ossidante, ossia produce perossido di idrogeno nelle
cellule, uno dei modi più efficaci per il processo di ossigenazione delle
cellule. Dal momento che le cellule cancerose sono prive, completamente o quasi,
di catalasi - cioè dell’enzima che distrugge il perossido di idrogeno, - esso
le uccide, specialmente se è associato con l’acido alfalipoico.
Bisogna
iniettare in una sola volta nel flusso sanguigno dosaggi sufficientemente
elevati da provocare l’effetto desiderato.
Al
contrario, immettendo la vitamina C nell’apparato digerente, solo una parte
verrà assorbita e in percentuale via via minore man mano che si aumenta la
dose.
Pertanto
la vitamina C è la soluzione migliore se si ha il cancro o altre malattie croniche
che richiedono un’ossigenazione rapida e frequente.
Il
fenil-ascorbato è tre volte più efficace dell’ascorbato di sodio.
Si sta
utilizzando un nuovo approccio, quello della terapia pulsata endovenosa della
vitamina C (o PIVC) somministrando 20 grammi di vitamina C in 2-3 minuti
anziché di 60 in 80 minuti. In questo modo si ottiene un aumento dieci volte
superiore del livello di vitamina C nelle cellule.
Tuttavia
tali dosaggi possono provocare una forte reazione infiammatoria. Pertanto, i
pazienti oncologici a rischio complicanze dovrebbero optare per un programma
modificato sotto la supervisione di un medico qualificato.
IRRADIAZIONE DEL SANGUE CON RAGGI
ULTRAVIOLETTI
L’irradiazione
del sangue con raggi ultravioletti o UBI è un metodo indolore, rapido e sicuro
per la cura di molte malattie che si esegue prelevando circa 200 cc di sangue
che viene fatto passare attraverso una bacinella di quarzo ed esposto a luce
ultravioletta – della stessa lunghezza d’onda della luce solare - e poi
reimmesso in circolo.
CAPITOLO 12 – CURARE IL CANCRO CON I VIRUS
E OLI ESSENZIALI
Esistono
batteri buoni e batteri cattivi. Oggi assumiamo pochi batteri buoni, che stanno
nei cibi fermentati come i latticini (yogurt, formaggio, ricotta, kefir), le verdure
(kimchi, crauti, sottaceti), gl’infusi (kombucha) e le alghe (spirulina,
clorella, klamath).
Essi ci
aiutano a mantenere forte il sistema immunitario e a difenderci dai batteri
cattivi (escherichia coli, salmonella, ecc.).
Esistono
anche virus benefici, che possono essere usati contro il cancro.
Il muco
sano contiene molte sostanze complesse tra cui i batteriofagi o fagi che
combattono le malattie e formano una sorta di matrice protettiva intorno alle
cellule.
VIRUS GENETICAMENTE MODIFICATI. È DAVVERO
QUESTA LA RISPOSTA?
L’industria
farmaceutica si sta impegnando a sviluppare dei virus geneticamente modificati,
per continuare a fare soldi a palate ora che il brevetto dei vecchi farmaci sta
per scadere.
Uno di essi,
detto T-VEC, già approvato dalla FDA deriva dal virus dell’herpes e gli si
attribuisce la capacità di provocare una reazione immunitaria contro il cancro.
In realtà
esso – a differenza dei virus naturali - non ha capacità di distinguere le
cellule sane da quelle cattive e potrebbe anche causare l’herpes.
Solo il
16,3% dei pazienti affetti dal melanoma e curati con il T-VEC ha ottenuto
qualche miglioramento del suo stato patologico e quelli che avevano già
sviluppato delle metastasi non hanno ottenuto alcun beneficio.
(Ciò
mostra che un alto numero di virus cattivi è un segno di carenza dei virus
buoni che darebbero in grado di contrastarli e che basterebbe immetterne
nell’organismo, anziché ricorrere a dei veleni, pericolosi anche per il malato,
per ucciderli).
RIGVIR: UNA VIROTERAPIA NATURALE PER LA
CURA DEL CANCRO
Il RIGVIR non solo impedisce la crescita del tumore,
ma uccide le sole cellule tumorali, senza danneggiare le cellule sane. Più
esattamente il RIGVIR rende riconoscibili le cellule cancerose al sistema
immunitario, - così che possano essere distrutte - mentre normalmente esse si
mimetizzano.
A Riga, in Lettonia esiste il Centro
internazionale di viroterapia al quale da tutto il mondo affluiscono persone
col cancro a volte all’ultimo stadio e ne escono guarite, senza riportare gravi
danni agli organi.
IL
RIGVIR NON È UN VACCINO
Il vaccino consiste nell’inoculazione di una
proteina per attivare il sistema immunitario contro di essa.
Al contrario il RIGVIR va alla ricerca delle
cellule cancerose, entra al loro interno e comincia a replicarsi utilizzando i
meccanismi in dotazione alle cellule stesse.
Non essendo utilizzate proteine estranee, il
rischio di complicazioni da RIGVIR è praticamente uguale a zero.
LA
VIROTERAPIA PROVOCA UNA REAZIONE IPERTERMICA
Dal
momento che il RIGVIR contiene un virus vivo, spesso occasiona un leggero
aumento della temperatura che dimostra la reazione del sistema immunitario e
comunque aiuta il corpo a sbarazzarsi della malattia.
TESTIMONIANZE DI GUARIGIONE GRAZIE AL
RIGVIR
Bollinger
afferma di aver ascoltato le testimonianze di persone che si sono sottoposte al
RIGVIR dopo essere state sul punto di perdere le speranze e invece sono guarite
col RIGVIR.
Una donna
ucraina si era sottoposta alla chemioterapia per un cancro al fegato senza
risultati e le erano stati pronosticati altri 6 mesi di vita.
Col
RIGVIR riuscì a guarire.
Una russa
aveva il sarcoma al 3° stadio. Era quasi morta con le terapie usuali. Il suo
sangue, secondo un medico di Riga, era peggiore di quello di un morto. Prima di
sottoporsi al RIGVIR, dovette fare due settimane di terapia dopo le quali
poteva alzarsi dal letto e camminare. Poi col RIGVIR in poco tempo tornò in
piena salute.
Poi
Bollinger accenna ad altri cinque casi di guarigioni di malati da lui
intervistati e dichiara inaccettabile che - nel Paese fondato sulla libertà e
sulla giustizia per tutti - si debba attraversare un oceano per potersi sottoporre
a una terapia vera, efficace e sicura.
E GLI OLI ESSENZIALI?
Un altro
metodo per migliorare i meccanismi del nostro sistema immunitario è costituito
dagli oli essenziali, i quali sono il sistema immunitario delle piante per
difendersi dalla minaccia di virus, funghi, batteri, insetti e altri invasori,
inibire la crescita di piante concorrenti, ecc.
Gli oli
essenziali estratti dalle foglie di alcune piante possiedono anche proprietà
anticancro. In alcuni luoghi si usano gli oli essenziali degli agrumi, in altri
quelli della menta piperita, oppure della malaleuca (o albero del tè),
dell’eucalipto.
Tutti
questi oli essenziali bloccano l’angiogenesi e quindi la possibilità del cancro
di rifornirsi di sangue.
Quando si
estrae un chetone o un estere da un olio essenziale si scopre che può uccidere
alcune linee tumorali, ma usando l’olio essenziale si adotta un approccio
sinergico. E quando si combinano più oli essenziali si fa piazza pulita.
SOMMINISTRAZIONE ORALE, TOPICA E
AROMATERAPIA
L’aromaterapia
è il metodo più efficace per trarre beneficio dagli oli essenziali, poiché le
nostre mucose nasali assorbono subito i vari composti organici e li inviano al
cervello, dove l’ipotalamo li usa per scopi terapeutici.
La madre
del dottor Axe, chiropratico, aveva un cancro al 4° stadio e ne guarì usando
l’olio di origano insieme al consumo quotidiano di succhi e integratori
alimentari a base di probiotici. Il dottor Axe ha realizzato il sito DrAxe.com.
L’olio
essenziale di incenso è ancora più efficace dell’olio di origano per ridurre i
tumori. In esperimenti in vitro si sarebbe dimostrato efficace nella cura del
tumore del pancreas, vescica, seno, colon-retto, pelle e altri ancora.
Sembrerebbe
molto promettente per il cancro del cervello, poiché ha una molecola
piccolissima tale da poter attraversare la barriera ematoencefalica e assorbire
l’infiammazione neurale persistente innescando la risposta immunitaria al fine
di eliminare le cellule cancerose.
A un uomo
col tumore al cervello considerato in fase terminale erano stati dati tre mesi
di vita. Gli vaporizzarono l’olio in casa e glielo frizionarono sul palato. Guarì
ed era ancora vivo dopo 6 anni.
Alcuni
esperti ritengono che l’estratto dell’olio di incenso sarebbe ancora più
potente dell’olio contenendo dal 40 al 60% di acido boswellico, anziché l’1%.
Il dottor
Axe giudica potente la mirra perché agisce direttamente sull’ipotalamo e sul
fegato per ridurre l’infiammazione e capace di riequilibrare il sistema
ormonale, decisivo nella lotta contro il cancro dipendente dall’estrogeno, quale
è quello mammario.
Anche le
crocifere contengono una sostanza che ripulisce l’organismo dall’eccesso di
estrogeni o xenoestrogeni presenti nella soia, nella plastica e nei parabeni.
Esistono molti
altri oli essenziali, ciascuno con le sue proprietà anticancro, fra cui quelli
di lavanda, aghi di abete, sandalo, limone, citronella, lino, gaulcheria.
Una
ragazza soffriva di un tumore del tronco encefalico dall’età di 13 anni. Il suo
chiropratico riteneva che quel tumore, che colpisce solo i maschi, le fosse
stato causato dalla vaccinazione DPT (difterite, pertosse e tetano).
Abbinando
l’olio di incenso all’olio dei chiodi di garofano e di altre piante e a
un’alimentazione disintossicante, il tumore cominciò a ridursi e dopo tre anni
la ragazza fu dichiarata completamente guarita.
CAPITOLO
13 - TERAPIA ENZIMATICA E METABOLICA/MITOCONDRIALE
Oltre
all’apoptosi, l’organismo ha un altro meccanismo per liberarsi delle cellule
malate. È quello dell’autofagia (il mangiare le cellule morte), anch’esso molto
importante per il mantenimento dello stato di salute e la prevenzione delle
malattie e consiste nel riciclaggio o nella distruzione delle cellule morte da
parte dell’organismo stesso.
L’autofagia
è di importanza fondamentale anche per la funzionalità del sistema neurologico.
Essa protegge anche l’apparato di comunicazione tra le cellule, la cui
interruzione può portare all’Alzheimer, alla demenza e anche al cancro,
all’invecchiamento - attraverso l’aumento della produzione dei radicali liberi
- e alle disfunzioni cellulari.
Ciò
capovolge la corrente teoria del cancro, cioè non è l’alterazione del DNA a
causare i tumori, ma è il blocco dell’autofagia ad alterare il DNA, ed occorre
ristabilire la normalità metabolica invece di bombardare le mutazioni con
terapie sbagliate.
Questa
teoria è stata proposta da Otto Warburg già nel 1924.
Le
mutazioni sono diverse perfino da una cellula all’altra e cercare di colpirle è
come sparare a un bersaglio mobile. Il sequenziamento del DNA si è rivelato un
fiasco colossale.
Il
metabolismo cellulare viene sconvolto piuttosto da carenze alimentari, da un
sovraccarico di tossine e dallo stress cronico.
TERAPIA ENZIMATICA DEL CANCRO
Il dottor
Gonzalez propugnava l’uso della terapia degli enzimi proteolitici per curare i
pazienti oncologici.
In uno
studio su 11 pazienti oncologici con cancro al pancreas, due erano vissuti
oltre 4 anni, mentre con la chemioterapia nessuno aveva superato i 19 mesi.
Sostanzialmente
la terapia comprende la dieta, l’impiego aggressivo degli integratori e la
disintossicazione.
La dieta
è studiata per le esigenze specifiche di ciascun paziente: da una dieta
vegetariana a una con carne rossa grassa due o tre volte il giorno.
Gli
integratori alimentari sono somministrati con 130-175 capsule il giorno che
contengono oligominerali, minerali, vitamine ed estratti ghiandolari animali.
Tali
enzimi funzionano con qualsiasi tipo di cancro, anche con quello al pancreas,
considerato generalmente incurabile.
Una
signora è sopravvissuta al cancro al seno e alla cervice uterina, utilizzando
gli enteroclismi al caffè per la disintossicazione del fegato e 143 compresse
di vari integratori cinque giorni su sette ogni settimana. Dopo trent’anni
stava ancora benissimo.
LA TERAPIA METABOLICA: LIBERARSI DALLE
SOSTANZE DI SCARTO CHE CAUSANO IL CANCRO
Esistono
terapie metaboliche (di Gonzalez, Kelley, Gerson, Issels, Contreras, ecc.) che
cercano di rinforzare la capacità dell’organismo di tenere lontane le malattie.
Un
elemento che le accomuna quasi tutte è l’adozione di una dieta a base di cibi
integrali e incontaminati con l’assunzione di integratori vitaminici e minerali.
In particolare la terapia Gerson
inonda
ogni giorno l’organismo con le sostanze nutritive ricavate da 7-9 chili di
frutta e verdura da agricoltura biologica consumata sotto forma di succhi
freschi nella misura di 13 bicchieri il giorno uno ogni ora.
Ciò porta
a una migliore ossigenazione del sangue e a una completa eliminazione delle
tossine.
Si aggiungono
integratori tiroidei, di potassio ed altro ancora, mentre si evitano i pesanti
grassi animali, eccesso di proteine sodio e altre tossine. Si utilizzano pure
gli enteroclismi a base di caffè che massimizzano l’eliminazione delle tossine
che alimentano il cancro.
Il protocollo di Issels
usa
terapie specifiche e non specifiche per prendere di mira ed eliminare le
cellule cancerose.
Le tre
componenti dell’immunoterapia di Issels sono:
vaccini
anticancro,
protocolli
per il potenziamento del sistema immunitario,
trattamento
immunobiologico di base completo.
La dieta macrobiotica
propugna
un’alimentazione di cibi vivi e privi di tossine per evitare e curare le
malattie croniche. Essa usa
un 50% dell’alimentazione
quotidiana di cereali integrali biologici (riso, orzo, avena e grano saraceno);
un quarto
di frutta e verdura biologica a chilometri zero;
un quarto
di zuppe a base di ortaggi, alghe. ceci, fagioli, lenticchie e miso (soia
fermentata).
Bollinger
non raccomanda questa dieta, poiché secondo alcuni potrebbe favorire il cancro
per via di tutti quei cereali ma, comunque, afferma che essa ha aiutato diverse
persone a sconfiggere il cancro.
Il dottor Contreras
nella
clinica Oasis of Hope a Tijuana, in Messico, usava due protocolli, a seconda
delle esigenze del paziente. In una utilizzava anche la chemioterapia,
nell’altra si serviva di iniezioni di vitamina C ad alto dosaggio. La sua cura comprendeva:
la
terapia di regolazione redox cellulare;
il
pre-condizionamento dello stress ossidativo;
la terapia
di immunostimolazione;
la terapia
di trasduzione del segnale;
la
terapia citotossica;
il supporto
emozionale e spirituale.
Nel
cancro entrano in gioco talmente tanti fattori che l’approccio personalizzato è
l’unica soluzione logica per affrontarlo.
Non basta
distruggere le cellule cancerose – bombardandole con veleni - poiché esse
possono adattarsi e insediarsi in un altro punto del corpo, tanto più se con
quelle si distrugge anche il sistema immunitario. Bisogna piuttosto
potenziarlo, specialmente se il cancro si è già metastatizzato.
ENZIMI PROTEOLITICI PER LA PREVENZIONE
QUOTIDIANA DEL CANCRO
Occorre
mantenere una corretta funzionalità mitocondriale, per prevenire il cancro per
mezzo della fornitura dell’energia alle cellule, ossia una buona alimentazione
e disintossicazione e gli enzimi proteolitici.
Essi,
oltre a depurare il sangue e a migliorare la funzione linfatica:
controllano
l’infiammazione sistemica in tutto l’organismo,
riparano
e ricostruiscono il sistema cardiovascolare,
migliorano
la circolazione sanguigna,
depurano
e ottimizzano il sistema immunitario,
prevengono
e dissolvono i coaguli e le placche arteriose,
ottimizzano
la capacità aerobica e i tempi di recupero,
decompongono
le proteine degenerate nei tessuti molli e nel sangue.
In aggiunta
a quelli digestivi, esistono molti altri enzimi proteolitici che servono a
decomporre gli scarti del metabolismo.
Ne fanno
parte anche la proteasi, la pancreatina fungale, la nattochinasi, la seaprose,
la papaina, la bromelina, l’amilasi, la lipasi.
Gli
enzimi proteolitici vanno usati insieme a una dieta che contenga più alimenti
crudi e vivi e meno alimenti cotti e trasformati.
DIETA CHETOGENICA E IPOCALORICA
Si chiama
anche R-KD e consiste in una dieta che esclude quasi completamente i
carboidrati (e in misura inferiore le proteine, a seconda del tipo di cancro) e
al loro posto prevede molti grassi.
Quando i
carboidrati non sono più disponibili per la produzione di energia, l’organismo
comincia a utilizzare i grassi trasformandoli in chetoni. Le cellule sane sono
in grado di utilizzarli al contrario delle cellule tumorali, che sono
conseguentemente spinte all’apoptosi. Inoltre i chetoni impediscono anche
l’angiogenesi.
La dieta
chetogenica è utile contro il cancro unita ad altre cure, come l’ossigenoterapia
iperbarica.
IL DIGIUNO INTERMITTENTE
Non si
tratta di fare digiuni estenuanti fino a ottenere risultati, ma anche
semplicemente di rivedere gli orari dei pasti per riattivare il metabolismo. Si
tratta di mangiare, ad esempio solo dalle 12 alle 20.
Le
cellule sane si adattano rapidamente alla momentanea carestia mettendosi in
stato di ibernazione. Invece le cellule cancerose restano in stato di
attivazione e questo le rende più suscettibili al collasso.
Tutti i
tipi di cancro sono curabili con la terapia metabolica sia che comprenda il
digiuno intermittente, la dieta R-KD, la terapia enzimatica o una combinazione
di esse.
CONCLUSIONI
Ty
Bollinger spera di averci fatto rendere conto che il cancro non deve essere per
forza una condanna a morte e che esistono alternative naturali alle “magnifiche
tre” (chemioterapia, radioterapia e chirurgia).
Ci
avverte di “guardarci dai lupi travestiti da agnelli”, poiché spesso gli
ospedali e gli altri fornitori di servizi sanitari che offrono i cosiddetti
programmi “basati sull’alimentazione” o “olistici” o “integrati” rispondono
solo a parole alle richieste di cure anticancro naturali da parte dei pazienti,
con l’unico scopo di trasformarli in loro clienti per poi cercare di
convincerli che le terapie convenzionali sono l’unica speranza.
Ora
sappiamo che non è così e la scelta di come curarci dipende solo da noi.
Titolo originale del libro
THE TRUTH ABOUT CANCER
stampato nel 2016
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