LaVeritaSulCancro


Sintesi del libro

LA VERITA' SUL CANCRO

di TY BOLLINGER
edizioni MACRO


Jordan Rubin racconta che il suo bisnonno emigrò dalla Russia in America dove intraprese l’attività di dentista. Limando i calchi di ponti e dentiere produceva molta polvere. Ciò finì per causargli bruciori e un’ulcera allo stomaco. Infine gli fu diagnosticato un cancro allo stomaco, ma i medici non gli offrivano alcuna soluzione. Si rivolse allora a un medico tedesco che curava il cancro con un programma dietetico. Dopo pochi mesi il cancro era sparito.
Al nonno di Rubin fu diagnosticato il morbo di Chron, anch’esso senza speranza secondo i medici. Pure lui guarì, utilizzando cibi genuini basati sulla Bibbia.
Anche sua nonna dopo essere stata operata per il cancro, decise di affidarsi a lui che, per rinforzarle il sistema immunitario, le prescrisse succhi crudi, alimenti fermentati e terapie per la detossificazione, inoltre funghi medicinali e probiotici. In pochi mesi sua nonna guarì e visse il resto della vita piena di energie.
Lo stesso Rubin è guarito da un cancro con un cambio di alimentazione e la disintossicazione.
Egli afferma che il libro di Ty Bollinger fa scoprire un mucchio di possibilità per rinforzare il sistema immunitario, ridurre le infiammazioni e sostenere la battaglia per la vita.


INTRODUZIONE
Cento anni fa solo un Americano su 80 si sentiva diagnosticare il cancro. Oggi ciò succede a una persona ogni due o tre.
Ty Bollinger ha perso sette congiunti a causa del cancro, tra cui i genitori. Fu allora che cominciò a dare ricerche su tale argomento tramite libri e riviste e con viaggi per tutto il pianeta incontrando medici e pazienti riguardo ai protocolli terapeutici. Ha così scoperto l’incredibile efficacia delle terapie alternative. Tuttavia, ha anche scoperto che l’industria medica sopprime queste cure e perseguita i medici indipendenti che le hanno messe a punto.
Purtroppo la gran parte della popolazione non sa nulla di esse.
Questo libro è suddiviso in tre parti:
1)        storia della medicina e delle terapie oncologiche;
2)        diagnosi, scoperta e cause del cancro;
3)        protocolli di cura che si sono dimostrati efficaci. Essi possono essere usati anche insieme ai protocolli tradizionali per renderli più efficaci.
L’autore consiglia di rivolgersi a un medico aperto a queste terapie integrative.





PARTE I - LA STORIA DELLA MEDICINA E LA POLITICA DEL CANCRO

CAPITOLO I - IPPOCRATE, JENNER E PASTEUR
Fino a circa 2.400 anni fa la medicina era un miscuglio di credenze, superstizione e magia e si credeva che le malattie fossero una punizione degli dei e che non ci fosse altro da fare che pregare.
Non si immaginava che la dieta, l’esercizio fisico, l’igiene e le abitudini di vita potessero avere un legame con la salute.
Poi, Ippocrate portò alla standardizzazione nella pratica medica, ma disgraziatamente l’interesse ai profitti portò alla gestione delle malattie, piuttosto che alla loro guarigione.
Secondo Ippocrate, considerato il “padre della medicina”, il nostro corpo contiene sangue, flemma, bile gialla e bile nera. Nel loro squilibrio sarebbe la causa di tutte le malattie. Inoltre, parlava di quattro elementi: calore, freddo, secchezza, umidità.
Era una concezione unitaria della salute, anziché un insieme di parti. Da essa si è ereditato il concetto di guarigione olistica, che è essenziale sia per la prevenzione che per la guarigione del cancro.
Ippocrate affermava che il compito del medico era quello di agevolare il lavoro di riparazione del corpo ad opera della natura, agendo in collaborazione col paziente per fornire alla natura gli strumenti necessari alla guarigione.
Dopo di lui venne Asclepiade, che pur rifiutando qualcosa di ciò che Ippocrate aveva detto, era sostanzialmente d’accordo con lui, sia pure adottando un metodo più gentile e naturalistico introducendo i massaggi, le erbe medicinali e l’attività fisica.
Egli distinse le malattie in acute e croniche e sostenne l’importanza di far sentire il malato amato e felice.


Il codice etico di Ippocrate – curare il malato al meglio, non arrecare danno alla sua salute, difenderne la privacy, trasmettere le conoscenze alle future generazioni - è rimasto inalterato, ma col tempo la concezione della malattia cambiò e si cominciò a credere che fossero i germi a causarla e che le condizioni ambientali, la dieta, il clima, ecc. non influissero.
Così, Jenner constatò che le mungitrici non si ammalavano di vaiolo, che a quei tempi imperversava, e pensò che ciò avvenisse a causa del contatto con piccole quantità di pus. Pertanto, cominciò a iniettarne piccole quantità e con gli esperimenti individuò metodi appropriati di preparazione e somministrazione dei vaccini.
Anche in Cina vari secoli prima si erano fatti dei tentativi di “vaiolazione”, ma con un metodo rozzo che causava gravi effetti collaterali e perfino la morte.

LA MEDICINA DIVENTA SEMPRE PIU’ ANTIBATTERICA
A sua volta, Louis Pasteur inventò un metodo, detto poi pastorizzazione, che consisteva nel portare gli alimenti ad alte temperature in modo da uccidere tutti i germi in essi contenuti e consentirne la conservazione per parecchio tempo.
La pastorizzazione fu presto usata per la conservazione del latte, anche per il swill milk (latte prodotto dalle vacche nutrite con gli scarti patogeni delle fecce delle distillerie) eliminando così gli agenti patogeni della febbre tifoide e della difterite che penetravano nel latte a causa degli scarsi standard di igiene.
Così si considerarono nocivi anche i batteri che si usavano da secoli per fare le fermentazioni.

NON È QUESTIONE DI BATTERI, MA DI TERRENO
Altri ricercatori, però, affermarono che non erano i germi a rendere malate le persone ma che esse avevano un terreno favorevole allo sviluppo dei germi.
Tali ricercatori erano Béchamp e Claude Bernard.
Il primo aveva dimostrato che i germi non sono costanti, ma pleomorfi, cioè cambiano forma e dimensione a seconda delle condizioni ambientali.
Il terreno non è costituito solo dal sistema immunitario ma anche dallo stato nutrizionale e dalla tossicità chimica dell’organismo.
La prima priorità è mantenere un terreno interno sano e la seconda è di rafforzare il sistema immunitario.
Ciò vale anche per la prevenzione e la cura del cancro, invece la medicina ufficiale pensa solo a distruggere le cellule cancerogene con sostanze tossiche invece di riparare il terreno danneggiato in cui si sono insinuate.
Inoltre esistono anche batteri buoni e occorre che vi sia un equilibrio tra essi e quelli cattivi e mantenere l’alcalinità intestinale perché le cellule cancerose proliferano solo nell’ambiente biologico acido.



CAPITOLO 2 – IL RAPPORTO FLEXNER
IL rapporto Flexner, voluto dalle fondazioni Rockfeller e Carnegie, riferiva i metodi di insegnamento usati nel 1910 negli Stati Uniti:
dal rapporto uno a uno tra medico e studente per fornire un’istruzione pratica,
a istituzioni private in cui i medici istruivano a pagamento gruppi di studenti,
ad accademie collegate a ospedali che combinavano la formazione didattica e la formazione clinica.
C’era un gran numero di scuole di pensiero e ognuna apportava i suoi benefici.
Non esisteva un controllo esercitato dall‘alto a opera di pochi. Le idee che resistevano a un esame rigoroso venivano poste in primo piano in quella che veniva considerata solida scienza medica.
Ma poi le fondazioni Rockfeller e Carnegie ebbero interesse a stabilire un unico approccio e da allora finì l’interesse per la ricerca scientifica.

LA GRANDE TRUFFA DELLA MEDICINA VOLUTA DALL’IMPERO PETROLIFERO DEI ROCKFELLER.
Per convincere il pubblico ad accettare un sistema centralizzato i Rockfeller e i Carnegie accusarono le facoltà di medicina di derubare gli iscritti per i loro profitti privati. Inoltre l’insegnamento era molto differenziato da una scuola all’altra e qualcuna di esse rappresentava chiacchiere senza senso. Pertanto, se ne approfittò per eliminare anche medicine che avrebbero potuto competere col nuovo sistema volto a imporre farmaci creati partendo dal petrolio, come materia prima.

PROFESSIONALITÀ: UNA COPERTURA DI COMODO PER UNA MEDICINA CORPORATIVA
Il piano dei Rockfeller si realizzava imponendo che vi fosse nelle scuole di medicina un certo livello di finanziamenti e di attrezzature, per assicurare così la professionalità. Le altre scuole venivano accusate di ciarlataneria.
In cambio dei finanziamenti si richiedeva alle scuole di insegnare solo materie orientate all’impiego dei farmaci senza attribuire alcuna importanza alla medicina naturale.
Così da un lato per mancanza di finanziamenti e dall’altro per carenza di iscritti, le altre scuole mediche si erano praticamente estinte dopo il rapporto Flexner, mentre precedentemente erano prevalenti.
All’inizio del 20° secolo c’erano 22 scuole di medicina omeopatica, nel 1923 ne erano rimaste due e nel 1950 erano state chiuse tutte. Alla fine, un medico che non si fosse diplomato in una scuola di medicina approvata dal rapporto Flexner e non avesse ottenuto una laurea specialistica in medicina e chirurgia non avrebbe potuto trovare lavoro da nessuna parte.

QUANDO IL DENARO PARLA, LA MEDICINA AZIENDALE RISPONDE
Gli obiettivi del rapporto Flexner del miglioramento dello standard didattico, dell'indagine clinica e dell'istruzione pratica in un ambiente ospedaliero furono raggiunti ma mancava il rigore scientifico e soprattutto la concorrenza.
Inoltre si era deciso che i ricercatori non avessero contatti con i malati, sicché diventavano dei rigoristi clinici, lontani dalla realtà e dagli intricati dettagli della vita dei pazienti.
A loro volta i medici applicavano nelle cure dei pazienti solo ciò che apprendevano nei corsi e che era incentrato pressoché esclusivamente sull'utilizzo di farmaci ad alto profitto.

Verso la metà del XX secolo l’eliminazione di quasi tutti i programmi concorrenziali di formazione medica, il nuovo sistema americano era sul punto di ottenere il dominio totale. Perciò non restava che lanciare una crociata contro le cure effettive delle malattie.

BIG MEDECINE RIDUCE AL SILENZIO LA CURA DI RIFE PER IL CANCRO E ALTRE MALATTIE
Uno degli esempi più funesti del clientelismo medico dopo il rapporto Flexner fu la persecuzione dello scienziato Royal Raymond Rife, il quale aveva scoperto la particolare firma elettronica dei germi patogeni, la quale può essere devitalizzata per curare la malattia causata dal microbo stesso.
In aggiunta, egli fece numerose invenzioni tra cui:
inoltre un microdissettore
e un micomanipolatore,
Il primo di questi strumenti consentiva di vedere virus e batteri vivi con i loro profili cromatici e di permettere una ricerca avanzata. Essi potevano essere eliminati con l’energia delle radiofrequenze appropriate. Con esso furono guariti nel giro di tre mesi sedici pazienti terminali di cancro senza che nessuno riportasse effetti collaterali nocivi.

FDA, AMA E NCI IMPONGONO LA CHIUSURA DELLE CLINICHE HOXSEY
Hoxsey era un pronipote di un veterinario il quale una volta aveva portato un cavallo malato al pascolo a morire, ma l’animale dopo qualche tempo si era ristabilito dopo aver brucato alcune piante erbacee. Allora il veterinario raccolse quelle erbe e ne fece tre preparati, uno liquido, uno in polvere e un unguento per uso topico.
La formula di Hoxsey era una miscela di trifoglio rosso, radice di liquirizia, corteccia di ramno, radice di bardana, di stillingia, di veratro verde, di crespino, di uva dell’Oregon, corteccia di cascara, di aralia spinosa e di indaco selvatico. In seguito, fu aggiunta anche alga laminaria a integrazione dello ioduro di potassio che veniva somministrato insieme al tonico stesso.
Harry Hoxsey pensava che ciascuno degli ingredienti di quel tonico lavorasse di concerto con gli altri per ristabilire l’equilibrio della chimica corporea la cui mancanza può dar luogo a tossicità sistemica, a malattie croniche e perfino al cancro.
Egli fu incarcerato molte volte per esercizio abusivo della professione medica, ma ne uscì spesso presto perché anche politici e magistrati avevano tratto benefici dalle sue cure. Tuttavia la FDA riuscì a chiudere tutte le cliniche Hoxsey. Ne sono rimaste alcune con un nome diverso. Una di esse è in territorio messicano, poco oltre il confine di San Diego, con il nome diverso di Bio Medical Center.

FITZGERALD METTE A NUDO IL CLIENTELISMO DELLA MEDICINA
Nel 1953 fu costituita una commissione per indagare sul ruolo dell’AMA (American Medical Association) l’uso della terapia Hoxsey e di tante altre cure praticabili negli USA. Fu Benedict Fitzgerald a investigare sulle presunte scorrettezze e a redigere un rapporto.
Ne risultarono prove schiaccianti riguardo alle scorrettezze dell’AMA che era stata del tutto disonesta nel dichiarare inefficaci le cure di Hoxsey e anche quelle di altri.
Fitzgerald manifestava invece i suoi dubbi sull’utilità delle radioterapie e auspicava una medicina libera, non monopolistica.
Definì l’attacco AMA-ACA contro le terapie anticancro della concorrenza la più grande truffa dell’epoca.
Concludeva dicendo che esiste una cospirazione per arrestare la libera circolazione e l’uso di farmaci nel commercio interstatale che hanno un solido valore terapeutico e che si era di fronte a una manifestazione del potere e del privilegio di pochi a spese di molti.

WILK VS AMA: UNA TESTIMONIANZA DI COME LA FORZA DELL’UNIONE POSSA SCONFIGGERE LA TIRANNIA.
Anche la professione chiropratica ha subito un burrascoso attacco da parte dell'AMA che si dedicava alla sistematica distruzione della chiropratica minando pubblicamente la legittimità della professione, occultando le prove della sua correttezza e manipolando le agenzie governative affinché vedessero questa disciplina sotto una luce negativa.
Il dottor Palmer nel 1895 aveva dimostrato il ruolo chiave del sistema nervoso nel processo di guarigione, fornendo le prove di come il disallineamento delle vertebre, da lui chiamato sublussazione, a seconda della sua collocazione interrompe la comunicazione nervosa in vari organi, privandoli dell'energia necessaria alla guarigione.
Alla fine l'AMA fu condannata per i suoi comportamenti contro la libera concorrenza previsti dalla legge antitrust e dovette rivedere i suoi Principi di etica medica stabilendo la libertà dei medici di scegliere i pazienti da curare, gli ambienti in cui prestare servizio e soprattutto i professionisti con cui collaborare (c'erano medici attaccati dall'AMA perché inviavano i loro pazienti dai chiropratici).







CAPITOLO 3 – FUMO NEGLI OCCHI
Finora si è palato del “lato dell’offerta” in campo medico.
In questo capitolo si parla della “domanda” ossia dell’accettazione del cambio di cure da parte della popolazione.
Esso è stato possibile solo per mezzo di una campagna di disinformazione qualificando “cure da strapazzo” quelle della concorrenza e “cure accettabili” quelle della medicina ufficiale, che si servono dei medicinali e di interventi chirurgici, con l’aiuto di studi falsi, di appoggi sleali e di scaltre pubblicità.

LA PROPAGAMDA DIVENTA “MARKETING”: L’EFFETTO EDWARD BERNAYS
L’autore afferma che fin dall’infanzia era stato ingannato sulla natura della malattia e credeva che essa fosse un frutto del caso. Nessuno gli aveva detto chiaramente che fosse importante ciò che mangiava, per proteggersi dalle malattie. Solo quando vide i suoi genitori e altri suoi parenti morire di cancro nonostante le cure mediche cominciò a mettere in discussione parecchie delle sue convinzioni rispetto al sistema medico americano.
Si rese conto che l’idea che l’apparato medico voglia curare le malattie e mantenere la gente sana è solo fumo negli occhi.
Gran parte di queste illusioni ruota intorno a un’abile strategia di marketing insegnata da Edward L. Bernays, nipote di Sigmund Freud per portare la gente a sostenere idee nuove, facendo leva su emozioni, paure e desideri. Egli ha lasciato scritto che le nostre idee sono plasmate da uomini di cui non abbiamo mai sentito parlare e che tirano i fili della mente delle persone.
Così con le tecniche di Bernays l’industria farmaceutica ha potuto smerciare più facilmente i suoi prodotti come gli unici legittimi per combattere le malattie.

GRAZIE A UN LAVAGGIO DEL CERVELLO DI MASSA I FARMACI DIVENTANO LA “MEDICINA CONVENZIONALE”
D'altro lato, essi si adoperano anche per il dissenso costruito nei confronti delle persone e delle idee fv che si oppongono al pensiero di gruppo.
Così quei medici che non si attengono alle direttive provenienti dall'alto sono definiti "ciarlatani" e le masse sono invitate dall'AMA a stare alla larga da loro.
Inoltre il messaggio pro-farmaci veniva propagandato non solo nelle facoltà di medicina, ma anche in televisione, alla radio, sui rotocalchi e perfino tramite agenzie sanitarie governative, alcune delle quali erano state fondate con l'unico scopo di dare una parvenza scientifica e autorevole al nuovo sistema medico.
Un altro trucco è quello di far redigere articoli da scrittori-fantasma che dicono ogni bene di un nuovo farmaco e degli studi che sarebbero stati fatti su di esso. Poi ci si rivolge a un medico molto noto e gli si chiede se vuole mettere il suo nome su quell'articolo e se il luminare accetta, l'articolo viene pubblicato su una rivista prestigiosa e i medici leggendo che il farmaco non presenta, o quasi, effetti indesiderati lo raccomandano ai loro clienti.

I PRODOTTI FARMACEUTICI E I VACCINI DERIVATI DALLE ARMI CHIMICHE
L’industria farmaceutica vuole farci credere che un corpo malato ha bisogno di sostanze chimiche. In realtà esso ha bisogno di sostanze nutritive, ma Big Pharma è riuscita a farci dimenticare questa verità.
In seguito è emerso che molti medicinali sono i derivati di armi chimiche sviluppate durante i due conflitti mondiali e alcuni di essi sono stati testati sui prigionieri dei campi di concentramento nazisti.
Si tratta degli antidolorifici come la fenacetina, il fenazone e l’acido acetilsalicilico (aspirina) o dei programmi di eutanasia o per la guerra chimica (tabun e sarin) in seguito chiamati agenti nervini.
 Da essi derivò la chemioterapia che fu proclamata la nuova terapia contro il cancro, ma che in realtà è un altro intervento tossico che danneggia il DNA umano e provoca ancora più cancro.

I PRODOTTI FARMACEUTICI IMITANO E SOSTITUISCONO LA NATURA
L’industria farmaceutica imita i prodotti della natura per poterli brevettare ed esserne la padrona, ma per l’organismo non sono la stessa cosa e possono procurare danni. L’autore la chiama bio-pirateria e la considera una tirannia che in prosieguo analizzerà punto per punto.




CAPITOLO 4 – VACCINAZIONI OBBLIGATORIE? CHEMIO OBBLIGATORIA? CURE MEDICHE IMPOSTE CON LA FORZA
Tutto sommato l'introduzione nel mercato di un nuovo farmaco anti- cancro o altre malattie richiede un importo superiore ai 5,5 milioni di dollari (tra i due milioni da pagare alla FDA e i costi per la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione), sicché solo una piccola élite può permettersi di pagarlo. Invece i prodotti naturali non rendono tanto da poter pagare una simile somma.
Ormai l'idea che solo i farmaci guariscano le malattie da un semplice mantra è diventato un diktat e gli stessi medici non solo subiscono pressioni ad accettare il modello di medicina fondato su farmaci e interventi chirurgici ma sono anche minacciati di perdere la licenza o peggio ancora se non lo fanno.

CURE MEDICHE IMPOSTE CON LA FORZA: LA COSPIRAZIONE DELLA MEDICINA CONVENZIONALE
Negli ultimi anni si sono verificati sempre più episodi di questo genere: bambini sottratti ai genitori perché si erano rifiutati di sottoporli alla chemioterapia, o cliniche che hanno subito irruzioni per aver prescritto terapie alternative non approvate dalla FDA. Si è assistito a episodi di famiglie distrutte e persone incarcerate. I farmaci sono troppo redditizi per essere lasciati al caso, soprattutto quando le alternative sono meno costose e più efficaci. Perciò devono essere imposti anche con la forza, altrimenti tutto il castello di carta è destinato a crollare e il sistema lo sa.
Ogni anno 100.000 persone muoiono negli Stat Uniti per aver ingerito dei farmaci, non per overdose ma alle dosi prescritte per reazioni terribili durante il trattamento con farmaci approvati dalla FDA.
Un medico del Regno Unito è stato radiato dall'albo per il semplice fatto di aver consigliato ai genitori di sottoporre a vaccinazioni separate contro morbillo, parotite e rosolia, invece del vaccino trivalente e di aver pubblicato una ricerca che metteva le malattie croniche intestinali in relazione col vaccino trivalente.
Ecco come il sistema si comporta di fronte alle minacce alla sua esistenza.

VACCINI OBBLIGATORI: DOVE FINIRA' LA LIBERTA' DI SCELTA?
Almeno in California ora solo la necessità medica è ammessa e gli studenti californiani sono costretti a subire un fuoco di fila di vaccinazioni a meno che non riescano a procurarsi un certificato medico attestante una patologia che dia diritto alla dispensa. Tutti i vaccini comportano il rischio di una reazione avversa e nessuno dovrebbe essere obbligato a vaccinarsi contro la sua volontà.
Invece si sta facendo passare l’idea che tutti devono vaccinarsi per assicurarsi la salute immunitaria e la cosiddetta “immunità di gregge”.
I genitori rischiano di essere accusati di negligenza nei confronti di minore e di vedersi sottrarre i figli.
Una coppia del Colorado è stata costretta a vaccinare la figlia contro l’epatite B, alla presenza di poliziotti armati, perché la madre era risultata positiva al test di questa malattia, test che è dichiaratamente sbagliato nel 50% dei casi, e contro la volontà dei genitori che vi si opponevano per motivi filosofici e religiosi.
L’Accademia americana di pediatria ha annunciato che non curerà più i bambini non vaccinati in ottemperanza al programma emanato dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli USA col pretesto che i bambini non vaccinati mettono in pericolo gli altri bambini.
Sottomettere i figli ai vaccini non mette al riparo dai guai: essi sono soggetti al rischio di SIDS (sindrome della morte infantile improvvisa) e di SBS (sindrome del bambino scosso) che le autorità mediche considerano due quadri clinici misteriosi, ma la ricerca ipotizza che entrambe siano collegate con i vaccini.
Nel 2014 alcuni ricercatori hanno pubblicato un articolo che:
chiama in causa la vaccinazione esavalente come possibile responsabile della SIDS;
che affermava che la combinazione dei sei vaccini era correlata sia all’encefalite iperacuta acquisita sia alla “sindrome del bambino scosso”, così chiamata perché i signori della medicina attribuiscono a maltrattamenti dei bambini per discolparsi loro stessi.
Invece un medico diplomatico del Consiglio americano di medicina ambientale, dopo l’osservazione di numerosi casi, li giudicava probabilmente dovuti alla somministrazione simultanea di vaccini molto potenti (epatite B, Haemophilis influenzae, tetano e pertosse).
E dopo che devono assistere alla sofferenza del proprio figlio alcuni genitori si sono dovuti difendere in tribunale dall’accusa di maltrattamenti e qualcuno è finito anche in galera, perché i medici avevano trascurato di esaminare le cartelle cliniche ignorando l’evidente collegamento tra i gravi problemi del bambino e i vaccini che gli erano stati somministrati.
Sono vietate anche alcune esternazioni contro le vaccinazioni come il film Vaxxed che non fa che dire la verità della presunta corruzione criminale all’interno del CDC di cui il dottor William Thompson ha fatto pubblica denuncia.

L’ARGOMENTAZIONE SCIENTIFICA CONTRO LA CHEMIOTERAPIA
Allo stesso modo si cerca di imporre la chemioterapia, cominciando dalla propaganda nelle facoltà di medicina in cui si insegna che l’iprite è l’unico farmaco per gestire il cancro. Dicono che un giorno troveranno una cura per il cancro, ma in realtà non lo faranno mai, perché ciò ridurrebbe drasticamente il racket multi-miliardario del cancro di cui fanno parte.
1)        La chemioterapia provoca il cancro, poiché rafforza le cellule cancerose trasformandole in staminali che sono le cellule “maestre” da cui hanno origine tutte le altre.
2)        Quasi tutti gli oncologi rifiutano la chemioterapia per sé stessi e per i loro familiari.
3)        I farmaci chemioterapici sono un grosso affare; i chemioterapici sono l’unica categoria di farmaci che sono somministrati direttamente al paziente dai medici senza passare per il farmacista. Se li somministrano nonostante la loro sfiducia in essi è semplicemente per denaro.
4)        La chemioterapia ha una percentuale di successi molto bassa ed è stato dimostrato più volte che la percentuale dei sopravvissuti per più di cinque anni alla chemioterapia in Australia è stata del 2,3% e negli Usa del 2,1%.

FAI LA CHEMIOTERAPIA, ALTRIMENTI…
A una diciassettenne del Connecticut a cui era diagnosticato il morbo di Hodgkin, si voleva imporre la chemioterapia, ma né lei né sua madre erano d’accordo. Allora la ragazza fuggì, ma poi temendo che la madre finisse in prigione tornò a casa, fu prelevata con la forza., portata all’ospedale, legata a un tavolo e sottoposta alla chemioterapia.
Un bambino di quattro anni aveva un neuroblastoma. Anche lui fu sottoposto a forza alla chemioterapia.
I genitori riuscirono con una battaglia giudiziaria a ottenere di sottoporre il bambino alle cure del dottor Stanislav Burzynski (se ne parlerà in un altro capitolo) che aveva ottenuto buoni risultati contro i tumori cerebrali. Disgraziatamente, il bambino morì a 6 anni in conseguenza dei danni causati dalla chemioterapia.
Jared Bucey, un ragazzo col morbo di Hodgkin, ebbe maggiore fortuna. Dopo aver accettato la chemioterapia, si rese conto che i veleni lo stavano distruggendo. Allora si sottopose all’alimentazione biologica e verdura cruda, agli estratti, alle vitamine e alla detossificazione mediante una sauna a infrarossi, a regolari enteroclismi di caffè e altre cose di cui si dirà in un altro capitolo riuscì a ottenere una guarigione completa.




CAPITOLO 5 - NOZIONI DI BASE E STATISTICHE SUL CANCRO
Molti sanno che a parecchi viene il cancro, ma non sanno perché viene e come curarlo.
Ciò avviene perché l'industria medica ha chiuso in cassaforte il libretto di istruzioni per mantenerci in salute e ha gettato via le chiavi.
L'autore di questo libro ha fatto di tutto affinché gli uomini possano evadere dalla prigione dell'ignoranza e sapere ciò che è necessario per mantenersi sani e in forma e non essere più vittime del sistema sanitario.

SALUTE CELLULARE, IMMUNITA' E CANCRO
Le cellule del nostro corpo hanno svariate funzioni fisiologiche, alcune cellule regolano la respirazione, altre il sistema immunitario, altre ancora raccolgono e eliminano le scorie, mentre tutte rielaborano e convertono in energia l'ossigeno e il glucosio del sangue.
Le cellule sane sono quelle che esistono in condizioni aerobiche, ossia che producono in modo efficiente energia sotto forma di ATP. In assenza di esso i processi indispensabili come la riparazione cellulare, la sintesi delle proteine e dei neurotrasmettitori e degli ormoni non avrebbe più luogo, così come la riproduzione cellulare e la riparazione del DNA.
A questo fine sono necessarie una dieta sana e l'eliminazione delle tossine.
Quando scarseggiano tali due fattori, il sistema immunitario è compromesso e ne deriva un'invasione patogena e talvolta la crescita e la diffusione delle cellule cancerose.
Le cellule cancerose se sono troppo numerose si appropriano di troppo glucosio e ne lasciano poco per quelle sane. Inoltre avendo poco bisogno di ossigeno producono poca anidride carbonica e così l'organismo avrà meno possibilità di estrarre ossigeno dall'emoglobina e di produrre ATP, sicché ne deriva debolezza in tutto il corpo e impedisce di produrre enzimi antiossidanti come superossido dismutasi, glutatione perossidasi, catalasi e reduttasi.
Inoltre, crea una carenza sistemica di ossigeno non solo per le cellule sane ma anche per quelle cancerose che per tale motivo procedono all'angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) per ottenere più ossigeno e glucosio.
Anche questo fatto priva le cellule sane di ossigeno, oltre che di energia.
Quando la normale catena respiratoria si blocca a causa di una carenza enzimatica o per altri motivi che portano al collasso, le cellule aerobiche si trasformano in anaerobiche e si ha la fermentazione dello zucchero.
Tuttavia queste lesioni sono completamente reversibili e le cellule cancerose possono ridiventare sane. È la distruzione o l'inattivazione del citocroma ossidasi, o più esattamente del citocroma a/a3 - principale enzima della catena respiratoria - a scatenare la formazione delle cellule cancerose.
Più avanti si parlerà delle soluzioni a questo problema.



Non è vero quello che la medicina ufficiale ci racconta, cioè il cancro è sempre esistito.
In realtà, la prima prova di un caso di cancro risale a quattro secoli fa. Precedentemente il cancro non esisteva o era molto raro. Nelle antiche mummie egizie solo in un caso si è trovata qualche traccia di cancro e a quell’epoca non c’era la chirurgia che potesse asportare i cancri.
Gli esperti affermano che ciò avviene perché anticamente si mangiavano cibi incontaminati e non si era esposti alle sostanze chimiche tossiche e all’inquinamento con cui si devono fare i conti nell’era post-industriale.
Negli Stati Uniti si verificano più di 500.000 decessi per cancro ogni anno e il 10% dei nuovi cancri colpisce persone di meno di 20 anni. Nei Paesi sviluppati il cancro è la seconda causa di morte e in quelli sottosviluppati è la prima.
Ogni anno la situazione va peggiorando. Nel 1940 negli USA una donna su 22 si ammalava di cancro al seno nel corso della sua vita, nel 2004 una su 7, nel 2007 una su 8 e questa lieve flessione è bastata per affermare che stanno vincendo la guerra contro il tumore mammario.
Anche gli altri tumori sono in crescita.

IL CANCRO È IL PIÙ GRANDE SALASSO ECONOMICO PER LA SOCIETÀ
Negli Stati Uniti, la spesa per la cura anticancro per un malato supera i 200.000 dollari l’anno. Alcuni farmaci contro il cancro della pelle sono molto più costosi, addirittura 141.000 dollari per una cura di tre mesi e riescono solo a ridurre il cancro del 60%.
Inoltre il cancro è molto costoso anche in termini di produttività e di vite umane.
Nel 2010 si sono spesi complessivamente 124 miliardi di dollari per le cure contro il cancro e per il 2020 si prevede di spendere 157 miliardi. A questo importo si devono sommare i costi sostenuti dalle famiglie per lavoro non svolto, trasporti, pasti speciali, attrezzature all’avanguardia e altro.
E a questo si aggiunge la beffa che molti malati muoiono, secondo Bollinger, non per il cancro ma a causa delle terapie anticancro.
Di questo passo si finirà al crollo finanziario, è ora di ammettere che l’attuale sistema è allo sfascio e di lavorare per cercare soluzioni reali per il cancro che non siano di proprietà di nessuno e che non comportino costi proibitivi.
In aggiunta il monopolio a favore delle industrie farmaceutiche fa sì che il medesimo farmaco negli Stati Uniti costi 70.000 dollari e in India 2.500.
Nel Canada il tamoxifene costa un decimo del prezzo pagato negli Stati Uniti, per colpa del Congresso che rifiuta di negoziare per conto di quel popolo che dovrebbe tutelare.
È la normativa vigente a far alzare il prezzo e a impedire la competizione.
Bollinger conclude affermando che bisogna anche aprire il mercato alle altre scuole terapeutiche e reintrodurre la vera competizione in medicina.



CAPITOLO 6 – LE CAUSE DEL CANCRO… IL CANCRO È GENETICO?
e che noi non possiamo fare nulla, o quasi, per contrastare questo processo, salvo evitare il fumo delle sigarette e di esporci al sole. Proprio questo afferma pur essendo il sole la nostra principale fonte di vitamina D.
Così tali signori incoraggiano un atteggiamento fatalistico e un conseguente comportamento stolto.
In realtà, la maggioranza delle anomalie genetiche è dovuta a un’alimentazione scadente o all’ambiente in cui vive il singolo individuo.

IL CANCRO NON È GENETICO. È IL RISULTATO DI UN’INSUFFICIENZA IMMUNITARIA
È normale che ogni giorno siano in circolazione numerose cellule anomale, ma il sistema immunitario può distruggerle, a patto che non sia già impegnato a combattere contro virus o troppe sostanze chimiche o di altro tipo presenti nel nostro organismo.
Se, invece, il nostro sistema immunitario è già compromesso, allora le cellule cancerose possono continuare a riprodursi fino a distruggere il nostro corpo.
Una dottoressa racconta che molti dei pazienti che visita soffrono di un’immunodeficienza causata dai virus persistenti (HPV, Herpes, Epstein-Barr, malattia di Lyme) o da parassiti (come la candida, funghi e lieviti).
Lei condivide l’idea espressa nel capitolo precedente che il cancro derivi da un insufficiente apporto di ossigeno ai mitocondri cellulari (e conseguente scarsa produzione di ATP) in aggiunta al blocco immunitario.

PESTICIDI, ANTIBIOTICI, ORMONI DELLA CRESCITA E INQUINAMENTO: L’EFFETTO AMBIENTALE
La maggior parte dei decessi non è dovuta al cancro primario, ma alle metastasi che si formano in organi vitali.
Ciò rende importante la prevenzione o almeno la diagnosi precoce.
Bisogna conoscere i fattori e gli influssi che contribuiscono alla formazione del cancro.
I principali sono i pesticidi, i diserbanti, gli antibiotici, gli ormoni artificiali della crescita e altre forme di inquinamento. Un’apposita commissione   ha riconosciuto che nel 2009 erano presenti sul mercato statunitense quasi 80.000 sostanze chimiche poco o per nulla studiate che rappresentano potenziali carcinogeni ambientali.
Un tipico abitante di un’area urbana è esposto ogni giorno a 20.000 sostanze chimiche industriali.
1)        PRODOTTI CHIMICI PER L’AGRICOLTURA.
In passato, contro le erbe infestanti e i parassiti, gli agricoltori usavano sostanze naturali: lo zolfo, si bruciavano foglie o sfalcio di potature o il fumo di concime animale oppure estratti di lupini amari e di cetriolo selvatico o la poltiglia bordolese, mentre verso la metà del secolo scorso si sono introdotte molte sostanze chimiche che in seguito si sono mostrate sostanze nocive per l’ambiente e per la salute umana.
Le sostanze chimiche possono innescare il cancro in molti modi creando scompensi ormonali, danneggiando il DNA, provocando infiammazioni ai tessuti e disattivando i geni. I più danneggiati sono i bambini - magari anche al tempo della gestazione - e gli agricoltori che si ammalano di cancro alla prostata, o alle ovaie, e alla pelle.
Tali sostanze si accumulano nei tessuti umani. Uno di essi è il glifosato che è un chelante di minerali e oligoelementi presenti nel terreno e al pari di altri agrochimici, riduce nel corpo la presenza di magnesio che è necessario per oltre trecento funzioni, tra cui la produzione di energia.

2)        ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI (OGM).
La FDA li considera equivalenti ai prodotti naturali, (ma non quando si tratta di difendere i brevetti…) però ricerche indipendenti ne hanno mostrato i grossi rischi per la salute: infertilità, disregolazione del sistema immunitario, invecchiamento precoce e disregolazione dei geni associati alla sintesi del colesterolo, alla regolazione dell'insulina, alla segnalazione cellulare e alla formazione delle proteine e con alterazioni in fegato, reni, milza e apparato gastrointestinale.
Un bacillo ingegnerizzato nel mais altera la flora batterica intestinale al punto da renderla capace di produrre anch'essa la tossina Bt che causa infiammazione e altri disturbi tra cui, forse, la permeabilità intestinale e il cancro.

3)        TOSSINE AMBIENTALI
Ne sono esempi le aflatossine, l’acido aristolochico, arsenico, amianto, benzene, benzidina, berillio, 1,3 butadiene, cadmio, catrame di carbon fossile e pece di carbon fossile, emissione di gas di cokeria, silice cristallina, formaldeide, oli minerali, composti del nichel, radon, fumo passivo di sigaretta, fuliggine, acido solforico, torio, cloruro di vinile e polveri di legno.
Inoltre: triclosano, acido perfluoroottanoico (PFOA), composti organici volatili (COV), parabeni, alchilamidi, alluminio, ossibenzone, poliacrilato di sodio.
Infine le varie micotossine che sono metaboliti di microfunghi, presenti negli alimenti e che comportano rischi per la nostra salute; le fumonisine presenti nel mais convenzionale e i tricoteceni che crescono sui cereali e inibiscono la sintesi delle proteine e interferendo con le funzioni cellulari producono il cancro.

4) I VACCINI
Questi “miracoli” della sanità pubblica sono pieni di conservanti e di eccipienti chimici che sono noti cancerogeni e di virus vivi che in molti casi compromettono e indeboliscono le difese immunitarie (formaldeide, alluminio, mercurio. Quest’ultimo è vietato dal CDC da parecchi anni ma è ancora utilizzato. È stata dimostrata la correlazione tra mercurio e autismo, disturbi del linguaggio e altri disturbi dello sviluppo neurologico dei bambini. Anche l’alluminio favorisce l’autismo oltre che la miofascite macrofagica (MMF). L’SSV40 estratto dai reni del macaco e contenuto nel vaccino Salk contro la poliomielite aumenta del 1300% il rischio di tumore cerebrale.

5) I TELEFONI CELLULARI E I CAMPI ELETTROMAGNETICI
Al pari dei forni a microonde che emettono radiazioni capaci di riscaldare le molecole dell’acqua, così i telefoni cellulari possono riscaldare le cellule cerebrali.
Secondo un fisiologo le onde a RF producono proteine di “stress”. Esistono prove di una connessione tra un intenso uso dei cellulari e l’aumento di rischio di tumori cerebrali (soprattutto glioma).

6) FUORURO
Dicono che previene la carie dentaria, ma quello con cui si addiziona l’acqua potabile è noto come agente mutageno.
Quantunque venga aggiunto in quantità modeste, il fluoro è bioaccumulabile. La rivista “Cancer, Causes and Control” ha affermato che si è notato un aumento del rischio di osteosarcoma nei ragazzini, soprattutto nel periodo prepuberale (6-8 anni).
Il fluoro è in competizione con lo iodio nelle cellule. Nella tiroide il fluoruro si sostituisce allo iodio causando il cancro. Il fluoruro è stato messo in relazione anche col cancro dell pelle, della vescica e dei polmoni.

7) MATERIE PLASTICHE
Non c’è nulla di buono da dire della plastica, ma alcuni tipi di plastica sono peggiori degli altri, poiché contribuiscono ad aumentare le probabilità di cambiamenti ormonali e di vari tipi di cancro.
Esse contengono sostanze per renderle flessibili e durature, sono molto tossiche e molte anche carcinogene.
Ad esempio il bisfenolo A (bottiglie), gli ftalati (DEHP), il cloruro di polivinile (PVC: imballaggi, pellicole per alimenti), il polietilene tereftalato (PET: bottiglie, moquette, gomma da masticare), l’urea-formaldeide (compensati e truciolato), la schiuma poliuretanica (materassi, cuscini)

8) SCIE CHIMICHE
Da non confondere con le normali scie rilasciate dagli aerei. Non si dissolvono ma tendono a formare un manto di foschia bianca nel cielo. Sono composte di alluminio, boro e altre sostanze chimiche dannose alla salute, quali vetroresina, torio radioattivo, spore di muffe, cadmio e sangue essiccato. In una contea si è 0riscontrata una percentuale di tumori quasi tripla.

9) CARNI TRASFORMATE
Il cibo migliore è quello fresco e meno sostanze chimiche contiene e meglio è. Secondo uno studio è sufficiente il consumo di 50 grammi di salumi il giorno per aumentare del 18% il rischio di cancro colon-rettale. I tumori più comuni sono quelli dello stomaco, del pancreas e del colon-retto a causa degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e dei nitriti usati come conservanti.
Anche la cottura della carne a temperature elevate catalizza ammine eterocicliche (HCA) che contengono gli IPA cancerogeni.
Molti protocolli di cure alternative considerano i cibi incontaminati altrettanto importanti quanto i potenti rimedi terapeutici che prescrivono.




CAPITOLO 7 – COSE DA FARE E COSE DA EVITARE PER LA DIAGNOSTICA PREVENTIVA
Assistendo al deperimento dei suoi genitori negli ultimi giorni della loro vita, Bollinger riteneva senza senso curare una malattia con noti carcinogeni e veleni chimici, come pure il diagnosticare il cancro con metodi che potrebbero perpetuare la malattia.
In altre parole, sia per i falsi positivi, sia quando causa gli stessi tumori che vorrebbe individuare, è solo un espediente per arruolare più persone per la chemioterapia e la radioterapia.

NEL CANCRO, MALATTIA E CURA COINCIDONO
In realtà il cancro è un mezzo per salvarci la vita, cioè quando c’è un eccesso di tossine nel corpo, esso le racchiude in un sacco e lo chiude ermeticamente per salvarci la vita.
La medicina ufficiale con i suoi test intralcia il sistema immunitario e rischia di causare la diffusione delle cellule cancerose.

L’azione meccanica di compressione del tessuto mammario tra due piastre rigide oltre che dolorosa, se la donna ha già un cancro può causare la diffusione delle cellule cancerose nei tessuti circostanti e potenzialmente anche nel sangue.
Piuttosto è utile fare un’analisi del sangue ad alta risoluzione (o HRB) che ingrandisce il sangue fino a 18.000 volte allo scopo di individuare il danno dei radicali liberi, le disfunzioni immunitarie, la detossificazione dai metalli pesanti e altro ancora.
Inoltre, il 93% dei test positivi o sospetti è costituito da falsi positivi.
Si rischia, pertanto, di avviare la donna ad esami ancora più pericolosi e a inutili cure, come la chemioterapia e la radioterapia.
Infine, la mammografia ha fatto triplicare le donne colpite da carcinoma duttale in situ.

IL TEST DEL PSA È LA MAMMOGRAFIA DEGLI UOMINI
Un valore alto del PSA può significare molte altre cose oltre al cancro, eppure quasi ogni uomo viene esortato a sottoporsi a una biopsia della prostata.

L’industria chimica ha inventato campagne per far eseguire a tutti i test diagnostici. Così è stato il colosso AstraZeneca, produttore del tamoxifene – farmaco per il cancro al seno – ad istituire l’NBCAM (mese della consapevolezza del tumore al seno) per promuovere la mammografia.
In questo modo si fa coincidere la prevenzione con la diagnosi precoce e si installa l’idea che non si possa fare altro che individuare la presenza del tumore prima possibile. Inoltre le radiazioni ionizzanti utilizzate nell’esame sono esse stesse un fattore di rischio per lo sviluppo di questo tumore, al punto che la compressione del seno e la radiazione ionizzante aumentano del 200% il rischio del tumore.

ALTERNATIVE AI TEST DIAGNOSTICI PER LA RILEVAZIONE DEL CANCRO
I protocolli seguenti non sono approvati dall’industria del cancro ma sono molto più sicuri della mammografia e del PSA.

1) TERMOGRAFIA
I fattori della salute delle mammelle sono i cibi incontaminati, la regolare detossificazione, l’equilibrio energetico, la riduzione dello stress e altre cose tra le quali non sono compresi l’irradiazione devastante in forma di mammografia che accresce il rischio di cancro al seno.
I termografi rilevano gli eventuali punti caldi e freddi, che sono indici di malattie, in modo innocuo e molto prima della mammografia. In questo modo si possono fare modifiche alla propria dieta, alle proprie convinzioni e allo stile di vita per trasformare le cellule prima che diventino cancerose. Questa è la vera prevenzione.

2) AMAS
Il test degli anticorpi maligni nel siero è un metodo diagnostico estremamente efficace che è in grado di individuare qualsiasi tipo di cancro con una percentuale di accuratezza del 95% al primo test e del 99% al secondo.
L’AMAS è un anticorpo che assume un valore elevato nel siero del sangue quando qualunque tipo di cancro comincia a proliferare e a diffondersi nell’organismo. Un valore superiore a 135 indica che il nostro sistema immunitario non riesce a eliminare tempestivamente le cellule tumorali e che il cancro è in atto.
Esiste un kit, che sarebbe offerto gratis da Oncolab – per l’esecuzione del test AMAS che oltre alla diagnosi precoce consente di valutare l’efficacia della terapia e del cambio di dieta e stile di vita per riportare nella norma il valore dell’AMAS.

3) DOSAGGIO IMMUNOLOGICO DELLE GONADOTROPINE CORIONICHE UMANE (HCG) NELL’URINA
Questo ormone è rilasciato normalmente dagli embrioni umani ma anche dalle cellule tumorali come travestimento per non essere individuate dal sistema immunitario. Più elevato è il livello di HCG nell’urina – che è più preciso del valore rilevato nel sangue - e maggiore è la malignità del tumore che si sta formando o è in atto. Secondo il tipo di tumore questo test consente di rilevarne la presenza fino a 27 mesi prima della comparsa dei primi sintomi.

4) TEST ONCOBLOT
Il test Oncoblot scopre precocemente una proteina che è presente solo sulla superficie esterna delle cellule cancerose e oltre al tipo di cancro indica, a differenza del test AMAS, anche l’organo in cui esso è insorto. Questo test ha un tasso di accuratezza del 99,3% senza falsi positivi e con meno dell’1% di falsi negativi.
Il costo - ovviamente soggetto a variazioni - era (il libro è stato stampato nel 2016) di 830 dollari presso il Cancer Center for Healing di Irvine (California).


5) TEST DELLA TIMIDINA CHINASI
L’enzima timidina-chinasi 1, o TK1, ripara il DNA danneggiato all’interno dell’organismo e di solito è associato con la proliferazione delle cellule cancerose maligne, in particolare per i tumori di seno, polmoni, colon, pelle, tratto gastrointestinale e sangue.
Anche questo test può essere usato pure per monitorare la progressione del tumore e l’efficacia dalla terapia intrapresa.
Questo test era usato per i cani e altri animali domestici ma sembra che sia valido per tutti i mammiferi.
Una rivista ha scritto che il kit per il test della timidina chinasi dovrebbe essere disponibile a costi bassi e potrebbe servire come prova efficace ed economica per la diagnosi e il monitoraggio di molti tipi di cancro umano.

6) TEST DELLA NAGALASI
I macrofagi che localizzano, attaccano e sterminano le cellule cancerose devono essere prima attivate dal GcMAF (fattore di attivazione dei macrofagi derivato dalla proteina Gc). Le cellule cancerose, però, producono l’enzima nagalasi che blocca la produzione del GcMAF, sicché i macrofagi diventano incapaci di distruggere le cellule maligne.
Disgraziatamente, anche i virus producono la nagalasi (e, quindi la sua presenza non garantisce che sia presente un tumore), però i virus col tempo diminuiscono mentre i tumori crescono sempre più velocemente. Pertanto, ripetendo il test a distanza di settimane o di mesi si potrà capire se si è in presenza di virus o di un tumore.
La soluzione alla nagalasi è quella di introdurre il GcMAF nell’organismo con iniezioni. Secondo alcune ricerche, si potrebbero evitare le iniezioni introducendo nello yogurt delle speciali colture capaci di produrre il GcMAF.

7) ANALISI DEL SANGUE AD ALTA RISOLUZIONE (HRB)
Il dottor Raymond Hilu dell’Hilu Institute di Malaga (Spagna) dal 2008 fa diagnosi precoci del sangue ad alta risoluzione tramite un ingrandimento di 65000 volte. Ciò gli consente di vedere alcune anomalie tipiche del cancro e di tentare di porvi riparo con un programma terapeutico individualizzato molto tempo prima dello sviluppo in cancro conclamato.







CAPITOLO 8 – COME POSSO PREVENIRE IL CANCRO?
La prevenzione attiva del cancro consiste nell’adozione di uno stile di vita olistico anticancro che sia di supporto alla salute delle tre componenti fondamentali dell’uomo: mente, corpo e spirito, poiché anche i nostri pensieri e le nostre convinzioni sono importanti esattamente quanto ciò che mangiamo e quanto il nostro impegno in termini di prevenzione attiva del cancro.
Il cibo è letteralmente il carburante del nostro organismo per eseguire la riparazione e la manutenzione delle cellule, sviluppare le difese immunitarie, produrre energia e tenere lontane le malattie. Se ci ingozziamo di cibi sbagliati il nostro organismo rischierà sempre di più di subire un crollo funzionale.

IL RADICAMENTO SPIRITUALE ED EMOZIONALE PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO
Bollinger afferma che la fede cristiana della sua famiglia la tiene radicata nella pace anche quando imperversano le tempeste della vita e li aiuta a tenere basso il livello dello stress. Sapere che le sofferenze terrene sono momentanee e lievi e che servono a uno scopo più grande che travalica la semplice esistenza temporanea dona alle nostre vite una sensazione di stabilità spirituale, che si ripercuote nell’ambito emozionale e fisico eliminando ansia, preoccupazioni e stress.
Di tutto ciò sono sempre più consapevoli gli stessi operatori sanitari.

ATTIVITÀ FISICA PER OSSIGENARE E DISINTOSSICARE LE CELLULE
L’inattività fisica è una conseguenza o una causa della sedentarietà? Sono i malanni fisici a causare il cattivo stato mentale o il contrario? Bisogna, comunque, interrompere questo circolo vizioso.

1) SUDANDO SI DISINTOSSICA L’ORGANISMO DALLE SOSTANZE CHE ALTERANO LO STATO DI COSCIENZA
La sudorazione è uno dei mezzi dell’organismo per espellere le tossine, le quali oltre a essere cancerogene, interferiscono con la neurochimica cerebrale, alterando i nostri pensieri e la percezione del mondo e arrivano a causare confusione mentale e calo di memoria.
Le ghiandole sudoripare contribuiscono a regolare il sistema nervoso autonomo, al controllo della temperatura in caso di aumento e all’espulsione delle tossine. La sudorazione rilascia sostanze antimicrobiche come la dermicidina che tiene sotto controllo la flora cutanea e aiuta a prevenire le infezioni della pelle, che sia abbinata all’attività fisica o al calore (terme).
La sudorazione espelle sostanze tossiche come l’arsenico, il cadmio, il piombo, il mercurio, le sostanze ignifughe persistenti e il bisfenolo A.

2) L’ATTIVITÀ AEROBICA MIGLIORA LA CIRCOLAZIONE E L’OSSIGENAZIONE
La pratica di un’attività fisica per almeno venti minuti tre volte la settimana con il battito cardiaco almeno al 60% della frequenza massima cardiaca massimizza l’apporto di ossigeno, con effetti positivi su cuore, polmoni e vasi sanguigni e aiuterà a stare meglio, a dormire e a pensare meglio.
Si devono dedicare almeno 150 minuti alla settimana a una moderata attività aerobica, come una camminata, o 75 a un’attività aerobica vigorosa, come una partita di calcio.
In ogni caso si devono raggiungere fra i 130 e i 150 battiti al minuto in un ventenne e tra i 104 e 120 in un sessantenne.
L’ossigeno è indispensabile per la nutrizione delle cellule, per la produzione di energia, per la decomposizione e l’eliminazione delle sostanze di scarto, per il metabolismo delle sostanze nutritivo, per l’equilibrio del pH e per la protezione immunitaria.




3) IL REBOUNDING PER LA SALUTE DEL SISTEMA LINFATICO
Il rebounder è un mini-trampolino.  Praticandolo per soli 10-20 minuti al giorno si aumenta di trenta volte la funzione linfatica e si quintuplica il movimento dei linfociti.

4) FATE LAVORARE QUEI MUSCOLI
Si tratta di passare da una macchina isotonica all’altra per non più di 45 minuti usando pesi più leggeri, per poter eseguire un più alto numero di ripetizioni, intorno alle venti per esercizio. Ogni esercizio va eseguito lentamente, concentrandosi sull’aspetto “negativo”, cioè del movimento verso il basso con manubri, per ridurre lo stress ossidativo, ossia l’ipossia (minor afflusso di ossigeno) agli organi vitali.

5) EVITARE PER QUANTO È POSSIBILE L’AFFLUSSO DI SOSTANZE CANCEROGENE
Sono in circolazione molte sostanze artificiali immesse negli alimenti di cui non si conoscono gli effetti sul nostro corpo. Quelle sospettate di essere cancerogene e da evitare assolutamente sono soprattutto le seguenti.

A) OLI VEGETALI IDROGENATI O PARZIALMENTE IDROGENATI
Essi distruggono la nuvola di elettroni che circonda le cellule che si lega all’ossigeno. Tali acidi grassi sono contenuti soprattutto negli spuntini pronti (biscotti, patatine fritte, muffin e anche in alcuni tipi di cereali).

B) ZUCCHERI RAFFINATI
Tempo addietro le industrie immettevano lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio (HFCS) in quasi tutti i prodotti. Quando la gente ha cominciato ad evitarli, le industrie sono passate all’uso di zucchero di canna naturale che è meno tossico perché non inibisce la secrezione dell’insulina da parte del pancreas, ciononostante è ancora uno zucchero trasformato che incide pesantemente nell’organismo.
Secondo alcuni ricercatori, lo zucchero contribuisce a 35 milioni di decessi l’anno a livello mondiale, che supera abbondantemente la mortalità complessiva dovuta a molte altre frequenti cause di morte.
Infine lo zucchero contribuisce anche come combustibile delle cellule cancerose, alimentandone la spinta anaerobica a fermentare. Lo zucchero nutre i tumori ed è anche una causa di cancro. Qualunque protocollo terapeutico anticancro attendibile sconsiglia di usare lo zucchero.

C) ASPARTAME. GLUTAMMATO MONOSODICO (MSG) ED ECCITOSSINE
L’MSG o glutammato monosodico esalta il sapore dei cibi, ma è peggiore dell’alcool, della nicotina e di molte sostanze farmaceutiche, perché attraversa la barriera ematoencefalica, raggiunge le cellule del cervello e causa danno cellulare per via delle sue eccitossine che eccitano i neuroni fino a causarne la morte e intanto causano mal di testa, depressione e problemi cardiaci.
L’MSG causa obesità poiché fa produrre insulina in quantità tripla del normale. Alcune aziende nascondono l’MSG sotto altre diciture:
acido glutammico, glutammato, idrolizzato, con proteine, o fortificato con proteine o testurizzato, calcio e caseinato di sodio, con lievito di birra, con enzimi o modificato con enzimi, fermentato, proteasi, gelatina, salsa di soia o estratto di salsa di soia. aromi naturali.
L’aspartame è un’eccitossina che danneggia le cellule cerebrali.
Grazie a un abile stratagemma ha ottenuto l’approvazione della FDA come dolcificante chimico e ora è presente in bibite, gomma da masticare, mentine, caramelle e altro ancora.
Tra i suoi componenti ha il metanolo che viene trasformato nell’organismo in formaldeide che è cancerogena.
È una possibile causa anche di demenza, diabete, ritardo mentale, sclerosi multipla, sindrome di affaticamento cronico, difetti congeniti, malattia di Parkinson, fibromialgia, tumore al cervello e ai linfonodi.

D) OGM E PESTICIDI
Innumerevoli studi condotti su animali hanno messo il consumo di OGM in relazione a vari disturbi gastrointestinali e alla disfunzione immunitaria. Inoltre alcune tecnologie OGM come il Bt (bacillus thuringiensis) sembra riprodursi all’infinito.
In meno di dieci anni di uso di OGM il numero di individui affetti da tre o più malattie croniche - allergie alimentari, autismo, disfunzioni riproduttive e problemi digestivi - si è più che raddoppiato.
Pesticidi e diserbanti chimici con cui si irrorano gli OGM sono stati messi in relazione con crescite tumorali sia di organi interni che della pelle.
Nessuno dei geni estranei introdotti negli OGM è stato testato negli esseri umani insieme alla loro dieta.
Negli Stati Uniti quasi tutto il mais, la soia, il cotone, la barbabietola da zucchero, la colza e la papaia sono geneticamente modificati.
Altre fonti di esposizione a sostanze tossiche sono:
LE PENTOLE E LE PADELLE ANTIADERENTI. Esse sono state messe in relazione con elevati livelli di colesterolo, disturbi della tiroide, abbassamento delle difese immunitarie e infiammazione epatica.
I FORNI A MICROONDE. Essi snaturano gli alimenti e la struttura molecolare delle sostanze nutritive.
LE FARINE SBIANCATE, RAFFINATE E “ARRICCHITE”. Sono private di tutti i loro nutrienti e “fortificate” con sostanze sintetiche fra cui l’acido folico che in realtà è un folato tossico.
I PRODOTTI AGRICOLI CONVENZIONALI. Su di essi sono spruzzati diserbanti e pesticidi cancerogeni: fragole, mele, nettarine, pesche, sedano, uva, ciliegie, spinaci, pomodori, peperoni dolci, pomodori ciliegini e cetrioli.
I PRODOTTI TOSSICI PER L’IGIENE PERSONALE. Vedere il database dell’EWG per conoscerne gli ingredienti specifici da evitare. (Il loro nome finisce con le lettere paraben).
LA SOIA. È un veleno, è un fagiolo proliferativo come i suoi derivati. Sono estrogenici e distruggono le sostanze nutritive.
LE MATERIE PLASTICHE. Che si tratti di policarbonati (PC), di bisfenolo A (BPA), cloruro di polivinile (PVC) o di qualche materiale plastico o sostanza plastica derivata dal petrolio è molto probabile che non facciano bene alla salute.
I NITRITI. Consentono di conservare la carne ma nutrono anche le cellule cancerose.
IL FLUORURO. È spesso immesso nelle acque potabili pubbliche ed è stato messo in relazione col cancro delle ossa, della vescica e dei polmoni.
GLI ORGANOCLORURATI. Sono i sottoprodotti della clorazione dell’acqua. Filtrare l’acqua potabile e nuotare nell’acqua salata.

ALIMENTAZIONE E STILE DI VITA SANI
Un’alimentazione adeguata è caratterizzata da cibi ricchi di vitamine e minerali, privi di contaminanti tossivi e il più possibile naturali, cioè biologici, frutta e verdura senza OGM e carne di animali allevati secondo natura, ovvero a erba e non a mangimi.
 Si tratta di adottare alimenti e erbe che hanno dimostrato a livello scientifico di contribuire al nostro equilibrio interno e a creare condizioni sfavorevoli allo sviluppo del cancro.
La dieta arcobaleno realizza questo concetto, raccomandando molta frutta e ortaggi di colori vivaci e ricchi di sostanze nutritive, semi e frutta a guscio di diversi tipi, molto olio extravergine di oliva e pesce azzurro, molti grassi sani e anche un moderato consumo di vino, mentre esclude i carboidrati di basso valore nutritivo e lo zucchero raffinato. Bollinger aggiungerebbe il consumo di carni rosse purché di animali allevati nei pascoli e nutriti a erba che contengono elevate quantità di grassi omega3 e il latte crudo di capra, o pecora o cammella. Il latte crudo è ricco di probiotici ed enzimi che favoriscono la digestione del cibo, l’assimilazione dei nutrienti e la salute generale dell’intestino, un fattore chiave per la prevenzione del cancro.
Inoltre, assumere ogni giorno una grande quantità di acqua pura, priva di fluoro e cloro, poiché il rischio di cancro è inversamente proporzionale all’assunzione di liquidi.
Lo stesso discorso è valido per il sonno che è necessario per le più importanti operazioni di manutenzione del corpo, per mantenere il ritmo di sonno e veglia e permette la normale produzione di insulina che è necessaria al metabolismo e a prevenire il diabete e l’insulino-resistenza che favorisce il cancro.

NON DIMENTICATE GLI ENZIMI
Gli enzimi sono necessari per scomporre gli alimenti, ma l’alimentazione moderna ne è povera.
Essi sono naturalmente presenti in molti cibi, ma disgraziatamente sono distrutti dalle alte temperature, dalle sostanze chimiche, dalla lavorazione e da altri fattori.
Bisogna, perciò, incentrare l’alimentazione sugli alimenti naturali crudi, incontaminati e privi di sostanze chimiche, particolarmente nella cura del cancro.





PARTE III – PROTOCOLLI TERAPEUTICI EFFICACI

Fino qui si è parlato di come prevenire il cancro. Ora si parla di come curarlo.
Anzitutto bisogna cercare di individuare le cause del cancro e fare gli opportuni cambiamenti nel proprio stile di vita per evitare che la malattia si aggravi. Poi bisogna affrontare il cancro in modo aggressivo affinché esso non prenda il sopravvento sull’organismo.
I rimedi qui proposti sono di tipo erboristico. Si tratta di piante che possono essere coltivate in proprio, però per ottenere un risultato ottimale è consigliabile la supervisione di un medico.
In seguito si parlerà di altre terapie alternative: suono, luce, ossigeno, calore, frequenze elettromagnetiche, oli essenziali, enzimi e così via. Essi non garantiscono la guarigione ma rappresentano la migliore opzione disponibile. I risultati clinici ne confermano l’efficacia nell’eradicare i tumori e i marcatori ad essi collegati in un’ampia percentuale di casi.

ESSIAC
(È probabilmente il cognome, letto alla rovescia, dell’infermiera che ha divulgato questa cura).
Una nonna di Bollinger aveva un cancro in fase terminale (non specificato) e si curava con un decotto che le consentì non solo di vivere altri 10 anni e di morire vecchia, mentre i medici le avevano pronosticato altri due mesi di vita, ma anche di continuare a essere attiva.
Si trattava di un rimedio che uno sciamano aveva insegnato a una paziente assistita dall’infermiera canadese Renée Caisse. Costei lo divulgò e infine ne vendette la ricetta alla Resperin’s Original Caisse Tea col patto che continuasse a distribuirlo.
Anche la madre dell’infermiera era stata guarita con quel decotto da un cancro al fegato e pure alcuni medici ne avevano constatato i benefici, ma la petizione popolare per il riconoscimento ufficiale di quella terapia non fu accolta dal Governo canadese.
L’ESSIAC è il decotto di quattro erbe:
-     6 misurini da 250 ml di radice di bardana. Anche l’OMS ha riconosciuto l’efficacia di questa radice nella terapia dei virus dell’AIDS/HIV.
. 450 gr. di romice acetosella in polvere (compresa la radice). Essa è in grado di dissolvere i tumori e contiene l’aloe emodina che combatte la leucemia. Inoltre contiene un gran numero di antiossidanti.
-     un quarto di misurino di corteccia di olmo rosso canadese, che è un potente antinfiammatorio usato per curare il mal di gola, diarrea e problemi urinari e contiene il beta-sterolo che regola l’assorbimento del colesterolo e riduce il rischio di cancro.
-     30 gr. di radice di rabarbaro turco (ma è chiamato anche cinese o indiano) che allevia i sintomi associati con l’ipertensione, menopausa, problemi gastrointestinali, febbre e altro ancora. Contiene anche sostanze antinfiammatori e antiossidanti e l’emodina che evidenzia un forte potenziale anticancro.
Le istruzioni per preparare correttamente l’ESSIAC:
mettere in una pentola di acciaio inossidabile, munita di coperchio, 250 gr. della mistura di erbe con quattro litri di acqua senza cloro e far bollire 10 minuti;
spegnere la fiamma e lasciare in infusione per 12 ore;
passato questo tempo riscaldare nuovamente l’infuso finché sarà fumante ma senza farlo bollire e lasciarlo riposare per qualche minuto;
filtrare il liquido caldo e versarlo in barattoli di vetro sterilizzati. I residui delle erbe possono essere usati per preparare dei cataplasmi curativi;
riporre il decotto in frigorifero. Per una conservazione a lungo termine, sterilizzare i barattoli col metodo a bagnomaria e riporli in un luogo fresco, buio e asciutto.
A scopo preventivo, mescolare 30-60 ml di ESSIAC con 125 ml di acqua e farne uso ogni giorno. Bere quotidianamente almeno due litri di acqua per eliminare le tossine dall’organismo.
Se si ha già il cancro consumare tale dose tre volte il giorno e non mangiare meno di un’ora prima o dopo l’assunzione. L’ESSIAC è compatibile con le terapie alternative salvo il Protocel.
È consigliabile acquistare il libro The Essiac book di Mali Klein e leggerlo durante la terapia.
(Nel catalogo del sito www.Macrolibrarsi.it sono presentati tre libri sull’essiac. Solo uno di essi attualmente è disponibile ed è quello che costa più caro, 12 euro. Il suo titolo è LA FORMULA DI RENÉ CAISSE un rimedio per difendersi dal cancro e dalle malattie degenerative, di Ludovico Guarneri, Anima Edizioni, pagine 128, pubblicato nel 2000).
Per le sue proprietà disintossicanti Il decotto può avere effetto lassativo e diuretico, causare mal di testa, gonfiore alle ghiandole, pelle arrossata e infiammata e altri sintomi come quelli dell’influenza.
Nota: questa ricetta permette di ottenere 8-10 tazze di erbe secche, sufficienti a preparare 60-75 litri di decotto Essiac.
Conservare la mistura in un contenitore ermetico di vetro in un luogo buio e fresco.

TONICO DI HOXSEY
Inoltre, utilizzava:
10 mg di radice di uva turca – che potenzia il sistema immunitario, aumenta il numero dei linfociti e delle immunoglobuline;
10 mg. di radice di bardana che riduce la mutagenicità;
10 mg. di crespino comune che contiene un potente antitumorale;
20 mg. di corteccia di frangola che contiene un potente antitumorale;
10 mg di radice di stillingia che ha proprietà antinfiammatorie e anestetiche;
5 mg di corteccia di frassino spinoso che aiuta la circolazione e scalda il corpo oltre ad alleviare i disturbi dello stomaco e degli organi digerenti;
20 mg di fiori di trifoglio rosso per la sua ricchezza di isoflavoni che bloccano i tumori.
Una dottoressa naturopata aggiunge poi anche 20 mg di radice di liquirizia che ha proprietà emollienti per la pelle e le mucose e al tempo stesso rilassa i muscoli, è espettorante e sostiene le ghiandole surrenali.
Pamela Kelsey testimonia di essere guarita in un anno col tonico di Hoxsey da un tumore al pancreas dichiarato incurabile dai medici. Si era ricoverata in una clinica messicana, dove le prescrissero quel tonico e gli integratori. Dopo un anno era guarita. Parecchi anni più tardi ebbe un cancro al fegato, tornò al Bio Medical Center (a Tijuana? in Messico) e in circa quattro mesi col medesimo programma guarì.
Tenere presente che tale tonico può causare feci morbide e disidratazione e conseguente squilibrio degli elettroliti. La frangola e la cascara possono impoverire le riserve di potassio. Pertanto, consultare il medico per monitorare i livelli nutrizionali e mantenere un buon equilibrio.

I semi e l’olio della canapa venduti legalmente sono ricchi di omega3, proteine vegetali incontaminate e altri nutrienti importanti. L’olio contiene fino al 5% di acido gamma-linolenico puro. Queste sostanze sono anticancro ma in misura molto più modesta di quelle psicoattive che regolano pensieri ed emozioni e contengono il THC (tetraidrocannabinolo).
Magari il THC rende pigri ma induce al suicidio le cellule tumorali e rende superate la chemioterapia e la radioterapia. Ciò è stato riscontrato in numerosi tipi di cancro.
Inoltre il THC ha effetti benefici anche sulla SLA, Alzheimer, ansia, artrite, effetti collaterali della chemioterapia, malattia di Chron, dolore cronico, fibromialgia, neuropatia periferica da HIV, malattia di Huntington, incontinenza, insonnia, sclerosi multipla, prurito, apnea notturna e sindrome di Tourette.
A sua volta il CBD presente nella componente non psicoattiva della cannabis ha un effetto fisico, contro le infiammazioni e le rispettive malattie. Esso è usato contro l’acne, ADD, artrite, depressione, diabete, sindrome di Dravet, epilessia, disturbi dell’umore, glaucoma, malattia di Huntington, infiammazione, sclerosi multipla, dolore neuropatico, malattia di Parkinson, schizofrenia e malattie neurodegenerative - come l’Alzheimer - e blocca la diffusione delle cellule cancerose.
Inoltre aiuta a controbilanciare le sensazioni di “sballo” del THC e insieme a questo consente all’organismo di prendersi una pausa contro lo stress e intanto distruggere le cellule cancerose.
Nella letteratura medica non si trova neanche un caso di decesso dovuto alla cannabis, mentre si trovano centinaia di casi ogni anno dovuti all’aspirina.
La marijuana nella sua forma naturale è una delle sostanze più sicure tra quelle note all’uomo e contenenti principi terapeutici attivi.
Sarebbe irragionevole opporsi all’uso terapeutico di questa sostanza sotto controllo medico.
Un modo per trarre vantaggio dalle virtù terapeutiche della cannabis è di usarla come alimento.
Il dottor Wiliam Courtney afferma che il THCA, forma acida preriscaldata del THC, può essere assunto in dosi dell’ordine delle centinaia di milligrammi, invece dei 10 milligrammi del THC, psicotropo.
Sua moglie ha trovato sollievo da svariate malattie croniche da quando ha cominciato ad usare quotidianamente il THCA.
Il dottore consiglia di assumere quotidianamente il succo di quindici foglie e due germogli miscelato a succo di frutta e verdura a piacere.
La cannabis fornisce proteine globulari digeribili e bilanciate, in quanto esse contengono tutti gli aminoacidi essenziali, offre un rapporto ideale tra grassi omega 3 e omega 6 ed è l’unica fonte nota di acidi cannabinoidi essenziali.
La migliore varietà di cannabis per la cura del cancro è il Phoenix Tears, un ricco olio messo a punto da Rick Simpson, un canadese che l’ha usato per curare il suo carcinoma basocellulare e ha avuto un tale successo che ora molti dispensari di cannabis per uso terapeutico lo producono e vendono direttamente ai loro pazienti.
È comunque opportuno aumentare gradualmente la quantità di tali sostanze se sono usate a scopo terapeutico.
Bollinger auspica che si allarghi sempre più il movimento a favore della cancellazione della cannabis dall’elenco delle sostanze proibite.

DISINTOSSICAZIONE
Pertanto, si consiglia a tutti di disintossicare periodicamente l'organismo con un protocollo depurativo, che sia mirato soprattutto agli organi preposti all'eliminazione delle sostanze di scarto.
Le tossine riducono il pH del sangue, rendendolo acido e questo favorisce la moltiplicazione dei microbi che si impossessano delle cellule aerobiche sane trasformandole in cellule anaerobiche cancerose.
Le tossine ci privano dell'energia e causano sgradevoli odori, alito cattivo e tossiemia.
Secondo il dottor Buttar le sette tossicità sono:
metalli pesanti,
sostanze inquinanti organiche persistenti,
gli "opportunisti" (batteri, virus, spirochete, micoplasmi e lieviti),
la radiazione elettromagnetica, l'energia delle microonde e la radiazione dei telefoni cellulari,
la tossicità psicologica emozionale,
la tossicità degli alimenti
e la tossicità spirituale.
Secondo i medici è importante seguire la disintossicazione secondo un ordine corretto, cioè

A) LA PULIZIA DEL COLON
Il sistema immunitario è concentrato per il 90% nel colon ed è in esso che si annidano le sostanze tossiche. Bisogna perciò provvedere a pulirlo periodicamente per ottenere una salute ottimale. Si può acquistare un ottimo prodotto chiamato Optimoxx all'indirizzo www.epigeneticlabs.com/optimoxx.
Bollinger, inoltre, consiglia di mantenere in buono stato la flora batterica integrando la dieta quotidiana con un buon probiotico.

B) TERAPIA ANTIPARASSITARIA
I parassiti sono probabilmente la causa concomitante con le tossine più decisiva della formazione del cancro. Essi si nutrono di zucchero, di carboidrati semplici e altri cibi-spazzatura, come pure del nostro sangue e di micotossine, come l'aflatossina. Secondo un medico i vermi sono gli agenti più tossici nell'organismo umano.
Per liberare l'organismo dai parassiti e dalle loro uova occorrono queste tre cose:
mallo di noce nera;
assenzio maggiore (artemisia absinthium);
chiodi di garofano che uccidono le uova, mentre i primi due uccidono i parassiti.
L'artemisina è anche un efficace inibitore dell'angiogenesi, sicché fa morire le cellule tumorali per mancanza di sangue.
Per ridurre l'esposizione alle micotossine è utile lavare i cibi con acqua ozonizzata per neutralizzarle e uccidere i parassiti e le loro uova.

C) PULIZIA DEI RENI
Quando c'è un accumulo di tossine che vanno a sovraccaricare i reni, possono formarsi dei calcoli renali o perfino un blocco renale.
Per la manutenzione quotidiana dei reni, Bollinger consiglia di mangiare molta anguria e bere tisane di semi di sedano. Per un intervento più incisivo per la pulizia dei reni e del fegato utilizzare il prodotto creato dal dottor Daniel Nuzum e venduto da Epigenetic Labs.

D) PULIZIA DI FEGATO E CISTIFELLEA
Un fegato sano ci protegge da tutte le malattie. Ecco un protocollo di depurazione del fegato e della cistifellea:
1) bere un litro il giorno per tre giorni di succo di mela bio (l'acido malico contenuto nella mela scioglie le aderenze e ammorbidisce gli scarti del fegato e della cistifellea e ne favorisce l'eliminazione).
2) la sera del terzo giorno bere circa 250 ml di extravergine di oliva biologico spremuto a freddo, aggiungergli il succo di un limone, mescolare e bere tutto di un fiato.
3) coricarsi sul fianco destro in posizione fetale per 30 minuti, tenendo a portata di mano un catino nel caso la nausea inducesse il vomito.
4) la mattina dopo, andando in bagno la prima volta, si vedranno dei sassolini neri e verdi nelle feci che sono calcoli biliari.
Un altro modo per depurare il fegato è di fare un enteroclisma al caffè. (Però, non basta farlo una volta sola: vedere la testimonianza della signora guarita da un cancro al seno e alla cervice uterina, nel paragrafo TERAPIA ENZIMATICA DEL CANCRO del capitolo 13).
Un altro ancora è quello di usare il preparato del dottor Nuzum di cui si è parlato sopra.

E) LAVAGGIO DEL SANGUE
Quando il sangue è pieno di scarti, essi si depositano sulle pareti delle arterie e ostacolano la circolazione dei nutrienti e dell'ossigeno.
Usare un depurativo a base di parecchi degli ingredienti dell'ESSIAC, del tonico di Hoxsey e Richard Schulze, ovvero trifoglio rosso, radice di bardana, chaparral (Larrea tridentata), radice di uva turca e romice acetosella.
* * *
Jared Bucey è guarito dal cancro puntando sulla disintossicazione tramite vitamine, integratori, saune a raggi infrarossi, succhi biologici e verdure crude, dopo aver rischiato di morire con la chemioterapia.

TERAPIA GERSON
I migliori approcci terapeutici tengono conto sia della disintossicazione che dell'alimentazione. Così fa la terapia Gerson messa a punto negli anni Trenta per curare l'emicrania ma che è usata ancora oggi per qualunque patologia, compresa la tubercolosi cutanea, il diabete, le malattie autoimmuni e il cancro, per mezzo della lotta alla tossicità e alla carenza di sostanze nutritive.
La terapia prescrive una dieta a base di alimenti vegetali biologici, estratti crudi, enteroclismi di caffè e integratori naturali. C'è un profluvio di sostanze nutritive ricavate da 7-9 chili al giorno di frutta e ortaggi provenienti da agricoltura biologica. Si dà fino a un bicchiere di estratti crudi freschi per un massimo di 13 volte il giorno e l'ossigenazione viene più che raddoppiata.
Si stimola il metabolismo con integratori tiroidei, di potassio e altro e si evitano i grassi animali, eccesso di proteine, sodio e altre tossine.
La terapia Gerson è somministrata nella Gerson Clinic di Tijuana (Messico)  e nel Health Center Gerson di Budapest (Ungheria).
Inoltre il Gerson Institute fornisce informazioni gratuite online per chi desidera la somministrazione delle terapie a casa.

UNA DIETA PER LA VITA
Tutto ciò che introduciamo nel nostro corpo combatte il cancro o lo alimenta.
Gli alimenti che alimentano il cancro sono quelli che riducono il pH e sono carenti a livello nutrizionale, contaminati dalle tossine e favorevoli alla crescita cellulare.
Invece contrastano il cancro gli alimenti che bilanciano il Ph e sterminano le cellule cancerose. Di solito sono i cibi ricchi di vitamine, minerali, ormoni ed enzimi (ortofrutticoli biologici, carni e latticini da animali allevati con l'erba al pascolo, ortaggi delle crocifere (broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles), frutta a guscio e semi, grassi saturi, erbe officinali e acqua incontaminata e ricca di minerali. Inoltre:

a) Curcuma
Ha proprietà anticancerogena e riparatrice del DNA, protettrice dagli xenoestrogeni spesso cancerogeni. L'epigenatic labs vende il Tumeric D3 che contiene vitamina D3, curcuma fermentata, ashwaganda e zenzero.

b) Aceto di sidro di mele.
È straordinariamente depurativo e disintossicante, ricco di antisettici e antibiotici e rappresenta un eccellente complemento di ogni programma di disintossicazione perché aiuta a dissolvere i depositi di muco e catarro, a depurare il fegato, i reni e la vescica e a ossigenare e fluidificare il sangue. È usato per curare indigestione, polmonite, scorbuto e altre malattie.

c) Enzimi.
Per digerire occorrono gli enzimi. Oggi, purtroppo gli alimenti sono poveri di enzimi, perciò Bollinger consiglia il Vitalzym Cardio della World Nutrition Inc., il VeganZyme del Global Healing Center e il Wobenzym N della Garden of life.

d) Succhi ed estratti crudi.
Specialmente se si ha la possibilità di procurarsi frutta e verdura da agricoltura biodinamica senza pesticidi e diserbanti chimici, essa contiene molte sostanze nutritive facilmente assimilabili.
Una signora ne ha fatto uso per cinque giorni senza ingerire nient'altro e il suo corpo ha espulso un tumore grande quanto una pallina da golf, con vasi sanguigni che sembravano appena tagliati.
Uno dei succhi più gustosi è quello di erba di grano, è uno dei cibi più ossigenanti che esistano, ricco di selenio e laetrile, contenuto anche nei noccioli di pesca e utilizzato per curare il cancro nella clinica Oasis of Hope.


e) Funghi medicinali.
La maggior parte dei funghi contiene polisaccaridi (zuccheri complessi) detti "glucani" che aumentano il DNA e l’RNA nel midollo osseo, il tessuto in cui si formano le cellule immunitarie, come i macrofagi e i linfociti T. In Giappone i funghi reishi sono usati come medicine da più di quattromila anni come terapia anticancro.
Il 7M+ è un integratore che contiene 7 tipi diversi di funghi medicinali fermentati ed è venduto dalla Epigenetic Labs.

f) Alimenti fermentati e germogliati.
Il processo di ammollo permette di trasformare i semi in piccole centrali energetiche nutrizionali, ricche di vitamine, minerali e proteine facilmente biodisponibili, nonché di benefici enzimi e composti fitochimici. Inoltre decompone gli antinutrienti, come l'acido fitico.
Anche la fermentazione è un processo benefico che, oltre a consentire un periodo di conservazione più lungo, consente di trasformare amidi, zuccheri e proteine in acidi organici, come l'acido acetico e lattico rendendoli più facili da digerire e assimilare.

g) Grassi saturi.
I grassi saturi negli ultimi 50 anni sono stati ingiustamente messi insieme ai grassi trans nel valutarne l'impatto negativo sulla salute.
In realtà vi sono dei grassi saturi come quelli contenuti nell'olio di cocco, nel burro, nel ghee (N.d.R.: sarebbe il latte di bufala indiana) e nello strutto che sono un cibo per il cervello e anche un elemento necessario per produrre ormoni. Essi facilitano la comunicazione nervosa nella regolazione del metabolismo e del rilascio dell'insulina.
In particolare l'olio di cocco è una fonte ricca di acidi grassi a catena media, stimola l'appetito e fa perdere peso. L'acido laurico del cocco distrugge agenti patogeni, lieviti (candida) e muffe, sicché è utile nei protocolli di disintossicazione.

Altri grassi importanti, che però non sono saturi:
l'olio di pesce. È ricco di omega3 che sono benefici alla salute cardiovascolare e alla regolazione cellulare;
l'olio extravergine d'oliva, ricco di antiossidanti. Bilancia il colesterolo;
gli avocado. Contengono alquanto acido oleico che aiuta a proteggere dal cancro mammario.

COSA OCCORRE SAPERE
Se si soffre già di una malattia cronica seguire protocolli fitoterapici come l’Essiac, il tonico di Hoxsey o la cannabis o il protocollo di Gerson e contemporaneamente un protocollo di disintossicazione.
La cosa più importante è la dieta che includa cibi e integratori altamente nutritivi, salvo diversa prescrizione di un medico qualificato.







CAPITOLO 10 – SUONO, LUCE, ELETTRICITÀ, FREQUENZA E CALORE
Due sono le differenze tra le terapie alternative e quella ufficiale. Una è il riconoscimento dai Governi di cui gode solo la terapia ufficiale, l’altra è l’efficacia e innocuità delle prime a differenza della seconda, che causa gravi danni alla salute e giova ad arricchire alcune persone a spese e danno di tutte le altre.
Secondo un mito, Apollo - il dio greco-romano della medicina - sfrecciava ogni giorno nel cielo col suo carro di fuoco, il sole, portando luce e calore causando guarigione e malattia.
In realtà, occorre poter ricevere in modo adeguato la luce del sole, cioè se la pelle è povera di antiossidanti la luce del sole può esserci nociva, altrimenti aiuta a guarire anche il cancro.

IL POTERE TERAPEUTICO DELLA MEDICINA “ENERGETICA”
Si possono intendere varie cose con la dicitura medicina “energetica”.
Questo tipo di medicina usa - per curare - le stesse tecnologie utilizzate dalla medicina convenzionale per diagnosticare le malattie.
In alcune cliniche di tutto il mondo tali metodi sono usati per curare, ad esempio nel rinomato Hope4Cancer Institute della Baja California in Messico dove si utilizza una combinazione di energia luminosa, o sonora o entrambe per ottenere il massimo effetto.
Ai pazienti oncologici si somministra un agente sensibilizzante – ma innocuo, estratto di clorofilla di alga marina – che viene assorbito quasi esclusivamente dalle cellule maligne. Tuttavia, generalmente la parte assorbita dalle cellule sane, viene espulsa nel giro di 24-36 ore. A questo punto si somministra la terapia, che avendo carica positiva attrae le cellule cancerose. Essa risveglia l’agente sensibilizzante che a questo punto comincia a emettere radicali dell’ossigeno che portano le cellule tumorali all’apoptosi.
L’uso della luce è più efficace sui tumori superficiali – prostata, seno e pelle.
Anche il suono, all’opportuna frequenza può uccidere le cellule cancerose.
Comunque, la sostanza sensibilizzante ha bisogno di accedere all’ossigeno per uccidere la cellula cancerosa la quale prospera solo in ambiente anaerobico. A questo scopo entra in azione la camera iperbarica che porta la pressione da 0,6 - che è la norma - a 1,8-2 kg per centimetro quadrato.
Un’operatrice sanitaria è guarita da un cancro alle ovaie al quarto stadio, presso l’Hope4Cancer.
Charles Daniel a sua volta è guarito da un cancro alla vescica dopo aver tentato le cure convenzionali, che avevano dato risultati positivi ma temporanei.

ENERGIA ELETTROMAGNETICA: È TUTTA NEGATIVA?
Esiste l’energia elettromagnetica dannosa (cellulari, televisori, forni a microonde) ma ve n’è una che è benefica, quella costituita dai campi elettromagnetici pulsati (PEMF) se utilizzati in maniera corretta. Essi sono generati dalla Terra durante la rotazione intorno al sole e sono indispensabili per la vita sulla Terra.
La capacità di assorbimento dell’ossigeno, la produzione dell’energia, ecc. si bloccano se questa fonte di energia viene a mancare. E il cancro è uno dei sintomi di tale carenza. La capacità di sfruttare quell’energia richiede che gli elettroliti stiano al posto giusto per catturare l’energia e trasmetterla alle cellule e agli organi.
Per vari motivi oggi è sempre più necessario ricorrere alla terapia PEMF.
Le scarse prestazioni a livello di membrana cellulare sono ritenute dagli esperti quantomeno il fattore principale delle malattie autoimmuni.
Il potenziale di transmembrana (TMP) rivelerebbe la capacità di ogni cellula di produrre ATP. Un TMP normale è compreso tra 70 e 90 mV.
  Se è di 50 ci si sente stanchi o affetti da stanchezza cronica e se scende a 15-30, le cellule sono meno capaci di accogliere ossigeno ed è molto probabile che diventino cancerose, trasformandosi da aerobiche in anaerobiche, in tumore conclamato, con eventuale produzione di metastasi.
I campi magnetici terapeutici sono usati per indurre voltaggi simili a quelli presenti naturalmente e ottengono risultati positivi in una miriade di situazioni.
Le cellule in questo modo ritornano piuttosto rapidamente al loro stato aerobico, a produrre ATP e a spostare i loro elettroliti all’esterno o all’interno della cellula secondo il bisogno.
Marcel Wolfe afferma che quando la frequenza è corretta non c’è niente di paragonabile, né infrarossi, né laser o ultrasuoni che le stiano alla pari. Avviene una riparazione fisiologica migliore, in tempi molto più brevi rispetto a qualsiasi altro tipo di cura e non si sono mai constatate reazioni avverse.

Al pari di quanto avviene con i PEMF, le radiofrequenze non uccidono direttamente i patogeni, ma mettono le cellule in condizione di aggredire i loro ospiti, sicché le cellule possono ritornare al loro normale stato precanceroso.
Bollinger afferma che, comunque, un’appropriata dieta è la parte più importante delle terapie.

L’ENERGIA DELL’ACQUA È ATTIVATA NEL NOSTRO CORPO?
Allora, insieme ad altri scienziati, mise a punto la tecnologia a effetto di risonanza molecolare (MRET) la quale genera un campo energetico sottile a bassa frequenza molto simile al campo energetico naturale per modificare l’acqua a livello molecolare per l’uso quotidiano.
Per la verità il nostro organismo preferisce l’acqua di sorgente e minerale energeticamente carica, che scorre attraverso vari strati di rocce laviche. Tale acqua non cura il cancro, ma rende le cellule capaci di farlo loro stesse. In una cellula disidrata i virus possono facilmente moltiplicarsi.  
Comunque, l‘acqua MRET ha una capacità tripla di idratare le cellule in confronto all’acqua normale e incrementa la funzione cellulare e circolatoria, la comunicazione tra le cellule, la flora intestinale e la capacità di combattere il cancro.
Si può farla anche in casa propria servendosi di sistemi di attivazione MRET per mantenersi sempre idratati e ossigenati. (MRET Water Activator, Healing water technology acquistabile tramite www.healingwatertechnology.com/order.php/ ma in Italia forse occorre rivolgersi al sito www.amazon.com, attualmente al prezzo di 232 euro).

L’IPERTEMIA E IL POTERE DEL CALORE
È un errore cercare di abbassare la temperatura con le medicine dopo aver preso un colpo di calore. La reazione ipertermica è il metodo dell’organismo per combattere naturalmente l’infezione.
A quanto pare, l’ipertermia è benefica anche per combattere il cancro. Basta portare le cellule cancerose a circa 42° C per un’ora per farle morire.
Già nel 1893 un medico aveva scoperto che la reazione ipertermica al calore poteva uccidere le cellule cancerose. Un altro medico aveva iniettato il vaccino batterico misto (MBV) a malati di linfoma non Hodgkin ottenendo il 93% di remissioni contro il 29% dei soggetti di controllo che erano stati sottoposti alla chemioterapia.
L’ipertermia è efficace per uccidere le cellule cancerose a 42°, mentre le cellule sane muoiono a temperature assai più elevate e quindi è un metodo assolutamente sicuro e selettivo. Per di più dilata i vasi sanguigni aumentando la funzione delle cellule sane.
È l’energia delle microonde un metodo potente per riscaldare i tumori che sono pieni di acqua. Per di più si può concentrare il calore sui tumori risparmiando i tessuti circostanti sani.
Si può anche immergere tutto il corpo in acqua molto calda, oppure usare gli ultrasuoni o la sauna a infrarossi.
Un altro produceva calore interno con zenzero, curcuma, peperoncino piccante e con essa è guarito da gravi problemi intestinali e da un carcinoma basocellulare, ma la ricetta è troppo complicata per riportarla qui.
Il dottor Josef Issels ha affermato che la febbre indotta artificialmente ha il massimo potenziale nella cura di molte malattie, cancro incluso.
Inoltre l’ipertermia aiuta a eliminare le tossine di vecchia data e gli scarti acidi.
Anche l’ipertermia va associata a un’appropriata alimentazione, con adeguate quantità di macronutrienti e micronutrienti - ottenuti per spremitura, fermentazione e germogliazione – di antiossidanti, vitamine e minerali ottenuti da alimenti integrali, carboidrati complessi, proteine, grassi sani e, ovviamente, acqua pura.
* * *
Parmenide, medico e filosofo antico, disse: “Datemi il potere di produrre la febbre e guarirò qualsiasi malattia.







CAPITOLO 11 – TERAPIE BIO-OSSIDATIVE
Tina Baird aveva un cancro mammario al secondo stadio. Fu sottoposta alla chemioterapia, alla radioterapia e a un intervento chirurgico. Non mangiava quasi nulla, stava male e aveva perso la voglia di vivere. 
Poi sentì parlare della clinica del dottor Buttar il quale utilizzando la disintossicazione e la terapia bio-ossidativa la rimise in salute.

PERCHÉ L’OSSIDAZIONE È COSÌ IMPORTANTE PER LA SALUTE
Non si deve pensare solo ai danni dei radicali liberi. L’ossidazione è buona o cattiva secondo la sostanza coinvolta.
Quando respiriamo, ossidiamo il sangue e le cellule. Questa è l’ossidazione buona che tiene lontani batteri, virus, lieviti e parassiti.
Oltre alle camere iperbariche di cui si è già parlato esistono cure incentrate sull’apporto di perossido di idrogeno o di ozono.
Se l’apporto di ossigeno è insufficiente a causa della dieta inadeguata, l’inquinamento ambientale, mancanza di esercizio fisico o altri fattori l’organismo si ammalerà.
Le terapie bio-ossidative colmeranno questa lacuna e pare che esse sappiano distinguere le cellule vive e fornire ossigeno solo alle cellule anaerobiche, malate.

L’OZONO, OSSIGENO “ATTIVATO” SUPERCARICO
La molecola dell’ozono ha tre atomi di ossigeno - anziché due - e una volta entrato nel nostro corpo libera un atomo di ossigeno che può legarsi a molecole del nocivo monossido di carbonio trasformandolo in innocua anidride carbonica, oppure a virus, batteri, lieviti, cellule anomale, ecc. e causarne la morte.
L’ozono accelera la glicolisi nei globuli rossi, il che favorisce un maggior rilascio di ossigeno, l’aumento di ATP e della produzione di enzimi importanti neutralizzatori di radicali liberi e protettori delle pareti cellulari, riduce lo stress ossidativo, disattiva i virus dell’HIV, potenzia il sistema immunitario e debella le infezioni batteriche.
L’ozonoterapia si può somministrare:
per via endovenosa,
autoemoterapia,
sauna.
La sauna è il metodo meno invasivo, il più semplice, efficace, depura il sistema linfatico ed è utilizzabile anche a casa.
Prima che entrassero in scena i farmaci, l’ozono veniva usato per molte malattie.
Esso genera gli enzimi – perossido dismutasi e glutatione perossidasi protettivi - delle cellule sane mentre è operata la distruzione di quelle malate e dei germi.
L’ozono inibisce al 90% la crescita delle cellule tumorali e meno del 50% di quelle sane.
Mentre la FDA riconosce la capacità dell’ozono di purificare l’acqua, è vietato negli Stati Uniti condurre esperimenti sull’ozono, ma si può utilizzarlo in casa propria senza incorrere nelle persecuzioni del sistema sanitario.

PEROSSIDO DI IDROGENO: LA LINFA VITALE DEL SISTEMA IMMUNITARIO
Secondo il dottor Charles H. Farr - sostenitore di farmaci a base di perossido di idrogeno da introdurre per via endovenosa - tutte le cellule dell’organismo sono in grado di produrre perossido di idrogeno per svariati motivi fisiologici.
Esso aumenta il tasso metabolico, dilata le arterie, elimina le tossine, innalza la temperatura corporea e stimola la produzione dei globuli bianchi. Il perossido di idrogeno in vendita nei supermercati è al 3%, ma Farr lo utilizzava in concentrazione fino al 30%.
In un esperimento, altri medici hanno aggiunto l’acqua ossigenata per uso alimentare, cioè dal 3 al 35% in piccola dose – qualche goccia - all’acqua potabile somministrata a ratti malati di cancro e nel giro di due settimane il tumore era svanito.
Il perossido di idrogeno può essere anche vaporizzato nell’ambiente.
Il dottor Kurt Donsbach della Donsbach Clinic di Santa Monica ha scritto che 30 ml di perossido di idrogeno al 35% in 4 litri di acqua in un vaporizzatore azionato nella notte nella stanza dei pazienti enfisematosi permetteva loro di respirare liberamente. Lo usava anche con i pazienti con cancro polmonare.
Quantunque il perossido di idrogeno sia prodotto anche dalle cellule del corpo, può verificarsene la carenza e allora è necessario un intervento mediante integratori per iniezioni o orali.
Sembra che tutti siano d’accordo che la maniera più efficace sia la terapia per via endovenosa di 50 – 100 ml in forma pura diluita allo 0,0375% o meno aggiunta a una soluzione salina o zuccherina in un arco di tempo tra un’ora e tre ore una volta alla settimana per la maggior parte delle malattie croniche, ma può essere somministrata anche ogni giorno.
Questa terapia, però, non si può fare a casa ma va eseguita da un operatore sanitario che possa monitorarne accuratamente i progressi.
L’unico tipo di H2O2 utilizzabile per uso interno è quello alimentare al 35%. Ogni altro tipo è potenzialmente tossico. Senza supervisione medica prenderne solo 2 gocce diluito in acqua poiché può danneggiare le pareti dello stomaco.

INIEZIONI DI VITAMINA C AD ALTO DOSAGGIO
Linus Pauling aveva scoperto che si può iniettare la vitamina C ad altissimi dosaggi per combattere le malattie croniche.
La vitamina C è un pro-ossidante, ossia produce perossido di idrogeno nelle cellule, uno dei modi più efficaci per il processo di ossigenazione delle cellule. Dal momento che le cellule cancerose sono prive, completamente o quasi, di catalasi - cioè dell’enzima che distrugge il perossido di idrogeno, - esso le uccide, specialmente se è associato con l’acido alfalipoico.
Bisogna iniettare in una sola volta nel flusso sanguigno dosaggi sufficientemente elevati da provocare l’effetto desiderato.
Al contrario, immettendo la vitamina C nell’apparato digerente, solo una parte verrà assorbita e in percentuale via via minore man mano che si aumenta la dose.
Pertanto la vitamina C è la soluzione migliore se si ha il cancro o altre malattie croniche che richiedono un’ossigenazione rapida e frequente.
Il fenil-ascorbato è tre volte più efficace dell’ascorbato di sodio.
Si sta utilizzando un nuovo approccio, quello della terapia pulsata endovenosa della vitamina C (o PIVC) somministrando 20 grammi di vitamina C in 2-3 minuti anziché di 60 in 80 minuti. In questo modo si ottiene un aumento dieci volte superiore del livello di vitamina C nelle cellule.
Tuttavia tali dosaggi possono provocare una forte reazione infiammatoria. Pertanto, i pazienti oncologici a rischio complicanze dovrebbero optare per un programma modificato sotto la supervisione di un medico qualificato.

IRRADIAZIONE DEL SANGUE CON RAGGI ULTRAVIOLETTI
L’irradiazione del sangue con raggi ultravioletti o UBI è un metodo indolore, rapido e sicuro per la cura di molte malattie che si esegue prelevando circa 200 cc di sangue che viene fatto passare attraverso una bacinella di quarzo ed esposto a luce ultravioletta – della stessa lunghezza d’onda della luce solare - e poi reimmesso in circolo.







CAPITOLO 12 – CURARE IL CANCRO CON I VIRUS E OLI ESSENZIALI
Esistono batteri buoni e batteri cattivi. Oggi assumiamo pochi batteri buoni, che stanno nei cibi fermentati come i latticini (yogurt, formaggio, ricotta, kefir), le verdure (kimchi, crauti, sottaceti), gl’infusi (kombucha) e le alghe (spirulina, clorella, klamath).
Essi ci aiutano a mantenere forte il sistema immunitario e a difenderci dai batteri cattivi (escherichia coli, salmonella, ecc.).
Esistono anche virus benefici, che possono essere usati contro il cancro.
Il muco sano contiene molte sostanze complesse tra cui i batteriofagi o fagi che combattono le malattie e formano una sorta di matrice protettiva intorno alle cellule.

VIRUS GENETICAMENTE MODIFICATI. È DAVVERO QUESTA LA RISPOSTA?
L’industria farmaceutica si sta impegnando a sviluppare dei virus geneticamente modificati, per continuare a fare soldi a palate ora che il brevetto dei vecchi farmaci sta per scadere.
Uno di essi, detto T-VEC, già approvato dalla FDA deriva dal virus dell’herpes e gli si attribuisce la capacità di provocare una reazione immunitaria contro il cancro.
In realtà esso – a differenza dei virus naturali - non ha capacità di distinguere le cellule sane da quelle cattive e potrebbe anche causare l’herpes.
Solo il 16,3% dei pazienti affetti dal melanoma e curati con il T-VEC ha ottenuto qualche miglioramento del suo stato patologico e quelli che avevano già sviluppato delle metastasi non hanno ottenuto alcun beneficio.
(Ciò mostra che un alto numero di virus cattivi è un segno di carenza dei virus buoni che darebbero in grado di contrastarli e che basterebbe immetterne nell’organismo, anziché ricorrere a dei veleni, pericolosi anche per il malato, per ucciderli).




RIGVIR: UNA VIROTERAPIA NATURALE PER LA CURA DEL CANCRO
Il RIGVIR non solo impedisce la crescita del tumore, ma uccide le sole cellule tumorali, senza danneggiare le cellule sane. Più esattamente il RIGVIR rende riconoscibili le cellule cancerose al sistema immunitario, - così che possano essere distrutte - mentre normalmente esse si mimetizzano.
A Riga, in Lettonia esiste il Centro internazionale di viroterapia al quale da tutto il mondo affluiscono persone col cancro a volte all’ultimo stadio e ne escono guarite, senza riportare gravi danni agli organi.

IL RIGVIR NON È UN VACCINO
Il vaccino consiste nell’inoculazione di una proteina per attivare il sistema immunitario contro di essa.
Al contrario il RIGVIR va alla ricerca delle cellule cancerose, entra al loro interno e comincia a replicarsi utilizzando i meccanismi in dotazione alle cellule stesse.
Non essendo utilizzate proteine estranee, il rischio di complicazioni da RIGVIR è praticamente uguale a zero.

LA VIROTERAPIA PROVOCA UNA REAZIONE IPERTERMICA
Dal momento che il RIGVIR contiene un virus vivo, spesso occasiona un leggero aumento della temperatura che dimostra la reazione del sistema immunitario e comunque aiuta il corpo a sbarazzarsi della malattia.

TESTIMONIANZE DI GUARIGIONE GRAZIE AL RIGVIR
Bollinger afferma di aver ascoltato le testimonianze di persone che si sono sottoposte al RIGVIR dopo essere state sul punto di perdere le speranze e invece sono guarite col RIGVIR.
Una donna ucraina si era sottoposta alla chemioterapia per un cancro al fegato senza risultati e le erano stati pronosticati altri 6 mesi di vita.
Col RIGVIR riuscì a guarire.
Una russa aveva il sarcoma al 3° stadio. Era quasi morta con le terapie usuali. Il suo sangue, secondo un medico di Riga, era peggiore di quello di un morto. Prima di sottoporsi al RIGVIR, dovette fare due settimane di terapia dopo le quali poteva alzarsi dal letto e camminare. Poi col RIGVIR in poco tempo tornò in piena salute.
Poi Bollinger accenna ad altri cinque casi di guarigioni di malati da lui intervistati e dichiara inaccettabile che - nel Paese fondato sulla libertà e sulla giustizia per tutti - si debba attraversare un oceano per potersi sottoporre a una terapia vera, efficace e sicura.

E GLI OLI ESSENZIALI?
Un altro metodo per migliorare i meccanismi del nostro sistema immunitario è costituito dagli oli essenziali, i quali sono il sistema immunitario delle piante per difendersi dalla minaccia di virus, funghi, batteri, insetti e altri invasori, inibire la crescita di piante concorrenti, ecc.
Gli oli essenziali estratti dalle foglie di alcune piante possiedono anche proprietà anticancro. In alcuni luoghi si usano gli oli essenziali degli agrumi, in altri quelli della menta piperita, oppure della malaleuca (o albero del tè), dell’eucalipto.
Tutti questi oli essenziali bloccano l’angiogenesi e quindi la possibilità del cancro di rifornirsi di sangue.
Quando si estrae un chetone o un estere da un olio essenziale si scopre che può uccidere alcune linee tumorali, ma usando l’olio essenziale si adotta un approccio sinergico. E quando si combinano più oli essenziali si fa piazza pulita.

SOMMINISTRAZIONE ORALE, TOPICA E AROMATERAPIA
L’aromaterapia è il metodo più efficace per trarre beneficio dagli oli essenziali, poiché le nostre mucose nasali assorbono subito i vari composti organici e li inviano al cervello, dove l’ipotalamo li usa per scopi terapeutici.
La madre del dottor Axe, chiropratico, aveva un cancro al 4° stadio e ne guarì usando l’olio di origano insieme al consumo quotidiano di succhi e integratori alimentari a base di probiotici. Il dottor Axe ha realizzato il sito DrAxe.com.
L’olio essenziale di incenso è ancora più efficace dell’olio di origano per ridurre i tumori. In esperimenti in vitro si sarebbe dimostrato efficace nella cura del tumore del pancreas, vescica, seno, colon-retto, pelle e altri ancora.
Sembrerebbe molto promettente per il cancro del cervello, poiché ha una molecola piccolissima tale da poter attraversare la barriera ematoencefalica e assorbire l’infiammazione neurale persistente innescando la risposta immunitaria al fine di eliminare le cellule cancerose.
A un uomo col tumore al cervello considerato in fase terminale erano stati dati tre mesi di vita. Gli vaporizzarono l’olio in casa e glielo frizionarono sul palato. Guarì ed era ancora vivo dopo 6 anni.
Alcuni esperti ritengono che l’estratto dell’olio di incenso sarebbe ancora più potente dell’olio contenendo dal 40 al 60% di acido boswellico, anziché l’1%.
Il dottor Axe giudica potente la mirra perché agisce direttamente sull’ipotalamo e sul fegato per ridurre l’infiammazione e capace di riequilibrare il sistema ormonale, decisivo nella lotta contro il cancro dipendente dall’estrogeno, quale è quello mammario.
Anche le crocifere contengono una sostanza che ripulisce l’organismo dall’eccesso di estrogeni o xenoestrogeni presenti nella soia, nella plastica e nei parabeni.
Esistono molti altri oli essenziali, ciascuno con le sue proprietà anticancro, fra cui quelli di lavanda, aghi di abete, sandalo, limone, citronella, lino, gaulcheria.
Una ragazza soffriva di un tumore del tronco encefalico dall’età di 13 anni. Il suo chiropratico riteneva che quel tumore, che colpisce solo i maschi, le fosse stato causato dalla vaccinazione DPT (difterite, pertosse e tetano).
Abbinando l’olio di incenso all’olio dei chiodi di garofano e di altre piante e a un’alimentazione disintossicante, il tumore cominciò a ridursi e dopo tre anni la ragazza fu dichiarata completamente guarita.







CAPITOLO 13 - TERAPIA ENZIMATICA E METABOLICA/MITOCONDRIALE
Oltre all’apoptosi, l’organismo ha un altro meccanismo per liberarsi delle cellule malate. È quello dell’autofagia (il mangiare le cellule morte), anch’esso molto importante per il mantenimento dello stato di salute e la prevenzione delle malattie e consiste nel riciclaggio o nella distruzione delle cellule morte da parte dell’organismo stesso.
L’autofagia è di importanza fondamentale anche per la funzionalità del sistema neurologico. Essa protegge anche l’apparato di comunicazione tra le cellule, la cui interruzione può portare all’Alzheimer, alla demenza e anche al cancro, all’invecchiamento - attraverso l’aumento della produzione dei radicali liberi - e alle disfunzioni cellulari.
Ciò capovolge la corrente teoria del cancro, cioè non è l’alterazione del DNA a causare i tumori, ma è il blocco dell’autofagia ad alterare il DNA, ed occorre ristabilire la normalità metabolica invece di bombardare le mutazioni con terapie sbagliate.
Questa teoria è stata proposta da Otto Warburg già nel 1924.
Le mutazioni sono diverse perfino da una cellula all’altra e cercare di colpirle è come sparare a un bersaglio mobile. Il sequenziamento del DNA si è rivelato un fiasco colossale.
Il metabolismo cellulare viene sconvolto piuttosto da carenze alimentari, da un sovraccarico di tossine e dallo stress cronico.

TERAPIA ENZIMATICA DEL CANCRO
Il dottor Gonzalez propugnava l’uso della terapia degli enzimi proteolitici per curare i pazienti oncologici.
In uno studio su 11 pazienti oncologici con cancro al pancreas, due erano vissuti oltre 4 anni, mentre con la chemioterapia nessuno aveva superato i 19 mesi.
Sostanzialmente la terapia comprende la dieta, l’impiego aggressivo degli integratori e la disintossicazione.
La dieta è studiata per le esigenze specifiche di ciascun paziente: da una dieta vegetariana a una con carne rossa grassa due o tre volte il giorno.
Gli integratori alimentari sono somministrati con 130-175 capsule il giorno che contengono oligominerali, minerali, vitamine ed estratti ghiandolari animali.
Tali enzimi funzionano con qualsiasi tipo di cancro, anche con quello al pancreas, considerato generalmente incurabile.
Una signora è sopravvissuta al cancro al seno e alla cervice uterina, utilizzando gli enteroclismi al caffè per la disintossicazione del fegato e 143 compresse di vari integratori cinque giorni su sette ogni settimana. Dopo trent’anni stava ancora benissimo.

LA TERAPIA METABOLICA: LIBERARSI DALLE SOSTANZE DI SCARTO CHE CAUSANO IL CANCRO
Esistono terapie metaboliche (di Gonzalez, Kelley, Gerson, Issels, Contreras, ecc.) che cercano di rinforzare la capacità dell’organismo di tenere lontane le malattie.
Un elemento che le accomuna quasi tutte è l’adozione di una dieta a base di cibi integrali e incontaminati con l’assunzione di integratori vitaminici e minerali.

In particolare la terapia Gerson
inonda ogni giorno l’organismo con le sostanze nutritive ricavate da 7-9 chili di frutta e verdura da agricoltura biologica consumata sotto forma di succhi freschi nella misura di 13 bicchieri il giorno uno ogni ora.
Ciò porta a una migliore ossigenazione del sangue e a una completa eliminazione delle tossine.
Si aggiungono integratori tiroidei, di potassio ed altro ancora, mentre si evitano i pesanti grassi animali, eccesso di proteine sodio e altre tossine. Si utilizzano pure gli enteroclismi a base di caffè che massimizzano l’eliminazione delle tossine che alimentano il cancro.

Il protocollo di Issels
usa terapie specifiche e non specifiche per prendere di mira ed eliminare le cellule cancerose.
Le tre componenti dell’immunoterapia di Issels sono:
vaccini anticancro,
protocolli per il potenziamento del sistema immunitario,
trattamento immunobiologico di base completo.

La dieta macrobiotica
propugna un’alimentazione di cibi vivi e privi di tossine per evitare e curare le malattie croniche. Essa usa
un 50% dell’alimentazione quotidiana di cereali integrali biologici (riso, orzo, avena e grano saraceno);
un quarto di frutta e verdura biologica a chilometri zero;
un quarto di zuppe a base di ortaggi, alghe. ceci, fagioli, lenticchie e miso (soia fermentata).
Bollinger non raccomanda questa dieta, poiché secondo alcuni potrebbe favorire il cancro per via di tutti quei cereali ma, comunque, afferma che essa ha aiutato diverse persone a sconfiggere il cancro.

Il dottor Contreras
nella clinica Oasis of Hope a Tijuana, in Messico, usava due protocolli, a seconda delle esigenze del paziente. In una utilizzava anche la chemioterapia, nell’altra si serviva di iniezioni di vitamina C ad alto dosaggio. La sua cura comprendeva:
la terapia di regolazione redox cellulare;
il pre-condizionamento dello stress ossidativo;
la terapia di immunostimolazione;
la terapia di trasduzione del segnale;
la terapia citotossica;
il supporto emozionale e spirituale.
Nel cancro entrano in gioco talmente tanti fattori che l’approccio personalizzato è l’unica soluzione logica per affrontarlo.
Non basta distruggere le cellule cancerose – bombardandole con veleni - poiché esse possono adattarsi e insediarsi in un altro punto del corpo, tanto più se con quelle si distrugge anche il sistema immunitario. Bisogna piuttosto potenziarlo, specialmente se il cancro si è già metastatizzato.


ENZIMI PROTEOLITICI PER LA PREVENZIONE QUOTIDIANA DEL CANCRO
Occorre mantenere una corretta funzionalità mitocondriale, per prevenire il cancro per mezzo della fornitura dell’energia alle cellule, ossia una buona alimentazione e disintossicazione e gli enzimi proteolitici.
Essi, oltre a depurare il sangue e a migliorare la funzione linfatica:
controllano l’infiammazione sistemica in tutto l’organismo,
riparano e ricostruiscono il sistema cardiovascolare,
migliorano la circolazione sanguigna,
depurano e ottimizzano il sistema immunitario,
prevengono e dissolvono i coaguli e le placche arteriose,
ottimizzano la capacità aerobica e i tempi di recupero,
decompongono le proteine degenerate nei tessuti molli e nel sangue.
In aggiunta a quelli digestivi, esistono molti altri enzimi proteolitici che servono a decomporre gli scarti del metabolismo.
Ne fanno parte anche la proteasi, la pancreatina fungale, la nattochinasi, la seaprose, la papaina, la bromelina, l’amilasi, la lipasi.
Gli enzimi proteolitici vanno usati insieme a una dieta che contenga più alimenti crudi e vivi e meno alimenti cotti e trasformati.


DIETA CHETOGENICA E IPOCALORICA
Si chiama anche R-KD e consiste in una dieta che esclude quasi completamente i carboidrati (e in misura inferiore le proteine, a seconda del tipo di cancro) e al loro posto prevede molti grassi.
Quando i carboidrati non sono più disponibili per la produzione di energia, l’organismo comincia a utilizzare i grassi trasformandoli in chetoni. Le cellule sane sono in grado di utilizzarli al contrario delle cellule tumorali, che sono conseguentemente spinte all’apoptosi. Inoltre i chetoni impediscono anche l’angiogenesi.
La dieta chetogenica è utile contro il cancro unita ad altre cure, come l’ossigenoterapia iperbarica.


IL DIGIUNO INTERMITTENTE
Non si tratta di fare digiuni estenuanti fino a ottenere risultati, ma anche semplicemente di rivedere gli orari dei pasti per riattivare il metabolismo. Si tratta di mangiare, ad esempio solo dalle 12 alle 20.
Le cellule sane si adattano rapidamente alla momentanea carestia mettendosi in stato di ibernazione. Invece le cellule cancerose restano in stato di attivazione e questo le rende più suscettibili al collasso.
Tutti i tipi di cancro sono curabili con la terapia metabolica sia che comprenda il digiuno intermittente, la dieta R-KD, la terapia enzimatica o una combinazione di esse. 

CONCLUSIONI
Ty Bollinger spera di averci fatto rendere conto che il cancro non deve essere per forza una condanna a morte e che esistono alternative naturali alle “magnifiche tre” (chemioterapia, radioterapia e chirurgia).
Ci avverte di “guardarci dai lupi travestiti da agnelli”, poiché spesso gli ospedali e gli altri fornitori di servizi sanitari che offrono i cosiddetti programmi “basati sull’alimentazione” o “olistici” o “integrati” rispondono solo a parole alle richieste di cure anticancro naturali da parte dei pazienti, con l’unico scopo di trasformarli in loro clienti per poi cercare di convincerli che le terapie convenzionali sono l’unica speranza.
Ora sappiamo che non è così e la scelta di come curarci dipende solo da noi.


Titolo originale del libro
THE TRUTH ABOUT CANCER

stampato nel 2016

Nessun commento:

Posta un commento