Vitamina C

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Vitamina C, Bioflavonoidi
     

Vitamina C

      E’ detta anche acido l-ascorbico.
      Idrosolubile, non resistente agli alcali, alle sostanze ossidanti, a molti metalli, alla cottura.
      Presente in prezzemolo, peperoni verdi, radicchio verde, rape, succo d’arancia, limone,pompelmo, e in tutti i tessuti vegetali e animali.
      Stimola l’intero metabolismo cellulare, aumenta la resistenza alle infezioni, collabora alla formazione del sangue e delle ossa, favorisce l’assorbimento del ferro nell’intestino.
      Sintomi di carenza: emorragie, scorbuto, disturbi digestivi e della crescita, stanchezza, esaurimento generale, malattie infettive.
      Secondo gli igienisti:
      - ve n’è molta nei peperoni (dolci), nei pomodori, nelle foglie verdi e non c’è motivo di cercarla nelle pasticche (Ig34p31).
      - Ce n’è 20 volte di più nel cavolo crudo rispetto a quello cotto (bere anche l’acqua di cottura). Il bicarbonato di sodio e altri alcalini la distruggono (LADNPF p33).

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      Molte specie animali sono in grado di produrre da sé la vitamina C o acido ascorbico in quantità massicce equivalenti a diversi grammi il giorno nell’uomo, addirittura 30 grammi in caso di stress.
      Si sa che la vitamina C combatte lo scorbuto ma secondo alcuni autori, a dosi molto più alte è utile contro molte altre malattie: (un medico la usava ad alte dosi anche contro la polmonite, lo shock, le ustioni (esternamente), intossicazione da CO (alla dose di 0,5 gr. ogni chilo di peso corporeo trasforma il monossido di carbonio in anidride carbonica CO2), forti dosi di barbiturici, contro i crampi della gravidanza, le emorragie post-partum).
      Altri ricercatori l’hanno trovata utile nel diabete per evitare l’insulina o ridurne la quantità, per guarire le ferite che non si rimarginano, per evitare la produzione del 600% di colesterolo in più da parte del surrene, per trasportare il colesterolo al fegato dove viene trasformato in acidi biliari che aiutano la digestione dei grassi, contro la granulomatosi cronica (incapacità dei globuli bianchi di distruggere i batteri dopo averli fagocitati), per prevenire la cataratta, per potenziare la vitamina E contro i radicali liberi.
      L’hanno anche trovata utile e prevenire il cancro in generale, formare il collageno che mura le cellule al loro posto (altrimenti è il caos), per l’arteriosclerosi, per uccidere l’Escherichia Coli meglio di altri composti, ridurre l’assenteismo dal lavoro del 40%. La vitamina C ha azione antistaminica, riduce il rischio di calcoli biliari, di fistole, enterite regionale, di polipi, di emorragie interne (tra cui le macchie rosse sulla pelle).
      C’è maggior fabbisogno di vitamina C nella fase della crescita ma anche negli anziani, nei forti fumatori, nei consumatori di alcolici, di aspirina o prednisolone e nei diabetici.
      Alla dose di 2 grammi il giorno insieme a 50 grammi di germe di grano sarebbe molto utile per prevenire il raffreddore (ILCDV p239 - 322).
      Ora una sintesi del libro Guarire con la vitamina C:
     
      - a) la vitamina C è prodotta da quasi tutti gli animali, salvo i primati tra cui l’uomo e pochi altre specie, in misura elevata. In proporzione al suo peso l’uomo ne dovrebbe produrre vari grammi e anche oltre 15 grammi il giorno in caso di stress.
      - b) Tale vitamina è benefica in tutte le malattie, a dosi elevate. Si consiglia di procedere gradualmente fino a raggiungere la soglia della propria tolleranza intestinale che è quella alla quale si comincia ad avere feci molli o addirittura l’evacuazione, e poi ridurre di un grammo la dose per il futuro. Qualora fossero necessarie dosi più alte, ricorrere all’assunzione endovena oppure all’uso degli opercoli.

      - c) La sua vita media, cioè il tempo in cui una dose assunta si dimezza nel sangue, è di mezz’ora. Perciò conviene usare dosi frequenti piuttosto che una dose unica al giorno, anche perché più alta è la dose assunta e minore è la percentuale di essa che viene assorbita, che mediamente è pari al 100% se se ne assumono solo 60 mg,, il 75% se se ne assume un grammo, il 16% se se ne assumono 12 gr.

      - d) È meglio usarla da sola piuttosto che con eccipienti che ad alte dosi potrebbero procurare fastidi. Le forme consigliabili sono l’acido ascorbico puro, tenendo presente che a lungo andare può intaccare lo smalto se viene a contatto coi denti. Assumerlo, quindi, con la cannuccia o in forma di compresse o di opercoli che però costano molto di più ma ne consentono un assorbimento assai maggiore.
      Altrimenti usare la forma di ascorbato di sodio (è il cloruro di sodio che è nocivo, non il sodio), o di ascorbato di magnesio o di palmitato di ascorbile invece non è consigliabile che parzialmente l’ascorbato di calcio o potassio o zinco poiché con le megadosi si finirebbe con l’ingerire troppi minerali. Il sodio rappresenta 131 grammi su un chilo di ascorbato di sodio.

      - e) Tra le forme più economiche ci sono quelle offerte dalla LEF tramite il sito: http://eu.lef.org che costano circa 64 euro al chilogrammo in tempi di offerte speciali, mentre la vitamina in Italia si trova in circolazione a prezzi superiori a 500 euro al kg.
      (allo scrivente non risultano prezzi così favorevoli. Salvo che si diventi membri - il che costa 90 euro l’anno - la vitamina C in forma di palmitato costa euro 22, circa per 100 capsule da 500 mg, che contengono solo 200 mg di acido ascorbico).
      - f) Sembra che la vitamina C possa riprogrammare le cellule adulte in staminali (p88).
      - g) La vitamina C, ad alte dosi si è rivelate capace di risolvere moltissime situazioni, tra cui:
      - h) salvare la vita a individui morsi dalla vedova nera, dal serpente mocassino, oppure che hanno ingerito funghi velenosi (in una dimostrazione un Francese mangiò 65 - 70 grammi di amanita phalloides, mentre ne bastano normalmente 20 grammi per uccidere un uomo), ecc.
      - i) ridurre drasticamente la mortalità infantile, in particolare dalla sindrome di morte improvvisa (SIDS);
      - j) prolungare molto la sopravvivenza di malati di cancro, o di ridurre le dimensioni dei tumori. È stata constatato una relazione inversa tra cancro e consumo di vitamina C;
      - k) ridurre la tossicità di radiazioni, dei pesticidi, della stricnina, della tossina tetanica, ecc.
      - l) ridurre i danni da metalli come mercurio, piombo, cromo, arsenicali, cadmio, vanadio, nichel, alluminio, fluoruro;
      - m) guarire poliomielite, epatite virale, morbillo, parotite, encefalite virale, varicella e infezioni erpetiche, polmonite virale, influenza, rabbia, AIDS/HIV, raffreddore comune, ebola;
      - n) ridurre drasticamente la mortalità infantile (tra cui la SIDS, sindrome di morte infantile improvvisa) dal 50% al 20 per mille tra i bambini degli aborigeni australiani.
      - o) disintossicare dalla droga, senza effetti collaterali e sintomi di astinenza, insieme ad altre vitamine e nutrienti.
      - p) far sopravvivere quattro neonati gemelli sottopeso;
      - q) guarire malattie virali, allergie, malattie della pelle, cardiovascolari e infiammatorie nell’ordine;
      - r) ridurre il numero dei raffreddori del 66% alla dose di 0,5 grammi;
      - s) ridurre di un terzo il rischio di malattie circolatorie alla dose di 0,5 grammi il giorno e di due terzi usandone da 3 a 8 grammi il giorno.
      La vitamina C è denigrata dalla grande industria farmaceutica, che teme per la vendita dei suoi prodotti, e allo scopo commissiona esperimenti con dosi ridicolmente ridotte di vitamina C affinché falliscano; e caso mai dovessero dare ugualmente esito positivo, fa dichiarare che occorrono ulteriori studi per accertare l’utilità della vitamina C.


     

Bioflavonoidi

      (o flavoni o flavononi o vitamina C2 o rutina o vitamina P).
      Sembra che senza di essi la vitamina C non riesca a fare nulla, mentre insieme fanno meraviglie.
      I bioflavonoidi più attivi sono la tangeretina, la nobiletina e la sinensetina.
      Funzioni: I bioflavonoidi conferiscono la giusta forza e permeabilità ai capillari sanguigni affinché essi lascino uscire i componenti del sangue per nutrire i tessuti e viceversa permettano l’ingresso di ossigeno, sostanze nutritive (dagli intestini) e rifiuti cellulari nel sangue.
      Si sono rivelati efficacissimi in sostituzione degli ormoni nelle emorragie interne femminili e anche per impedire l’emorragia in occasione dell’inserimento di un contraccettivo meccanico.
      La pressione osmotica che realizza tale passaggio è assicurata dalle proteine presenti dentro i capillari, i quali sono gli unici vasi sanguigni permeabili.
      I bioflavonoidi alleviano molto il disagio, il dolore e il gonfiore delle gambe delle donne che soffrono di vene varicose. Anche le emorroidi possono guarire con i flavoni e questo risparmia la formazione di molti trombi ed emboli.
      Negli esperimenti ciò si verificava anche se i problemi suddetti non erano causati dalla gravidanza.
      Le donne che avevano avuto una storia di aborto abituale avevano un notevole incremento di nati vivi se usavano una dieta ricca di bioflavonoidi (p328 - 329).
      Dopo una cura di 3 capsule di flavoni al giorno la percentuale degli atleti che avevano ecchimosi scese al 3% mentre precedentemente era del 40% (p329).
      La nobiletina rende meno adesive le piastrine del sangue, assicurando così la microcircolazione e prevenendo la formazione di coaguli, trombosi ed embolia in soggetti trattati con l’ADP, (adenosin -trifosfato) (p330 -p332), senza tuttavia ritardare granché la guarigione delle ferite.
      In ciò la nobiletina è molto più efficace dell’eparina che però è necessaria contro la fibrina, causa di altre trombosi. Comunque la nobiletina e l’eparina si possono usare insieme.
      Fonti: Si trovano solo negli alimenti, soprattutto nella polpa e nel torsolo bianco degli agrumi (scorza e polpa bianca) - o nei loro estratti - e nel succo di mandarino, nelle albicocche, ciliegie, pepe verde, uva, pomodori, papaya, broccoli, melone (ILCDV p323 - 333). Ne è invece relativamente povero il succo d’arancia surgelato o in barattolo.



 

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