Amebe

Indice delle voci di questa pagina:
Amebe, Amenorrea, Amputazione, Anasarca, Anchilosi delle giunture, Anchilostomi, Anemia, Clorosi, Anemia perniciosa, Anemia aplastica, Anemia splenica, Anemia emolitica, Anemia cerebrale, Angina di gola, Angina di petto, Angiocolite, Angoscia, Animali domestici, Anoressia, Ansietà



    

Amebe

      Le amebe sono microganismi di un ordine di protisti, oggi generalmente raggruppati nel clade degli amebozoi. Nelle classificazioni precedenti viene considerato un genere di protozoi appartenenti alla classe dei rizopodi.
      L’amebiasi è una malattia infettiva dell’intestino causata dalla presenza di un’ameba e si manifesta con ulcerazione e dissenteria.
      Secondo l’igienista Shelton:
      - la vera causa della dissenteria amebica non sono le amebe, ma i fattori della vita che rompono la resistenza e che procurano un habitat favorevole per le amebe.
      - I medicinali per uccidere le amebe aumentano l’alterazione sistemica e non restaurano la salute del paziente.
      - Questi medicinali causano infiammazione, favorendo la colite ulcerosa e la proctite. Poi i parassiti sono accusati di essere la causa dell’ulcera.
      - “Quando i catarri intestinali hanno raggiunto lo stadio ulcerativo, i parassiti diventano una minaccia per la vita del paziente” (Ig54p20). Vedere anche =>Anchilostomi.
      - La dissenteria amebica guarisce in 2 - 3 settimane se il paziente è curato correttamente e se nessun amebicida è somministrato per via orale né rettale, poiché i parassiti periscono in un colon vuoto, privo di alimenti in decomposizione su cui prosperare.
      - Cioè il mezzo più sicuro per liberare il tubo digerente dai parassiti è il digiuno.
      - In seguito, uno stile di vita e un cibo sano mantengono un tubo digerente in cui i parassiti non possono alloggiare.


    


Amenorrea

      L’amenorrea è l’assenza di mestruazioni e può essere fisiologica - durante la gravidanza e l’allattamento - o patologica - in presenza di malattie endocrine, infettive, dell’apparato genitale o in occasione di squilibri neurovegetativi.
      Si può distinguere in primaria, qualora la donna non abbia mai avuto mestruazioni al compimento del sedicesimo anno di età, o secondaria, in caso di interruzione delle mestruazioni per almeno sei mesi consecutivi in una donna con cicli regolari (nel caso in cui le mestruazioni si verifichino ma non ci sia una fuoriuscita del sangue per cause di varia natura come presenza di ostacoli, ad esempio obliterazione della vagina, dell’imene o del collo dell’utero, allora si parla di criptomenorrea). Fonte: Wikipedia.
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      L’amenorrea primaria si può avere per difetti anatomici delle vie di efflusso; anomalie congenite della vagina, setti va ginali trasversi, sinechie intrauterine.
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      oppure per Insufficienza ovarica, alterato sviluppo delle ovaie, sindrome dell’ovaio resistente
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      per galattosemia, anovulazione cronica, o in assenza di estrogeni (ipogonadismo ipogonadotropo isolato o sindrome di Kallmann, iperprolattinemia)
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      L’alimentazione igienista, producendo pochi scarti, riduce la quantità di sangue mestruale o addirittura fa sparire le mestruazioni (l’ovulazione, però, rimane: Ig27p34). => Mestruazioni.
      Le mestruazioni tendono a tornare se si consuma parecchio amido (Ig25p38).
      Tuttavia la loro assenza di solito deriva, da incapacità dell’organismo di liberarsi degli scarti metabolici.
      In tal caso si può rimediare con un breve digiuno (Ig43p17).


    


Amputazione

      L’amputazione è un intervento chirurgico col quale si asporta interamente un arto o un organo o una porzione di esso.
      Casi: Una donna aveva un dito gonfiato il doppio del normale, rosso, tendente al nero, doloroso e rigido come un bastone. Il chirurgo le aveva detto che occorreva amputare subito le prime due falangi. Ma la donna si ricoverò in una casa igienista, dove fu messa a letto e a digiuno. Il suo dito cominciò presto a migliorare e piano piano ridiventò normale. Tutto ciò avvenne senza ricorrere ad alcuna medicina: né penicillina né siero antitetanico o antisettici, ma solo acqua e aria (Ig57p10). Vedere anche Infarto (casi).


    


Anasarca

      Esso è costituito da edemi generalizzati, cioè da un aumento anormale dei liquidi presenti nei tessuti e si verifica nell’infiammazione e alterazione dei reni (ma anche nell’insufficienza cardiaca, nella cirrosi e negli stati cachettici). I costituenti dell’urina diminuiscono e restano nel sangue invece di essere eliminati.
      Essendo necessario eliminare dalla circolazione i sali, eccetera, e che questi rimangano in una soluzione diluita finché restano nel corpo, e infine essendo necessario rigettarli dalla circolazione, un’idropisia si sviluppa in diversi luoghi del corpo, "soprattutto nei tessuti immediatamente sotto la pelle.
      Può raccogliersi anche nelle cavità del corpo. Quando la funzione dei reni è ristabilita, il fluido dell’idropisia è assorbito a poco a poco nella circolazione ed eliminato (Ig70p15).
      (Se ne può immaginare che la cura è quella della nefrite. Pertanto, si riporta la storia di una guarigione ripresa da tale voce).
      Caso: una bambina di nove anni, gonfia d’acqua dalla testa ai piedi e per la quale i medici prevedevano solo sei settimane di vita, messa a digiunare lasciandole bere poca acqua, nel giro di due settimane diventò pelle e ossa.
      Fu allora alimentata con sola frutta e verdure fresche; solo in seguito le furono dati amidi, zuccheri e proteine.
      Guarì perfettamente in nove mesi (IDPSLV p266).


    


<Anchilosi delle giunture

      La medicina tradizionale distingue:

      anchilosi ossea o vera, caratterizzata dalla fusione delle ossa di un’articolazione per proliferazione del tessuto osseo (sinostosi);

      anchilosi fibrosa o falsa, secondaria a proliferazione di tessuto fibroso all’interno di un’articolazione;

      anchilosi legamentosa o extracapsulare, provocata dalla rigidità dei legamenti e della capsula articolare. Font:Wikipedia.

      Per gli igienisti, l’anchilosi è la perdita permanente della mobilità di un’articolazione. A volte è congenita ma di solito deriva da un’infiammazione (artrite) o da un trauma (frattura articolare) ed è possibile guarirne.
      Caso: una donna di 69 anni aveva sofferto per 30 anni di raffreddori cronici, diarree, anchilosi delle giunture del ginocchio, varici, ecc.
      Era stata curata invano dai migliori specialisti. Dopo il semi - digiuno di 3 settimane durante il quale aveva preso solo succhi di frutta e aveva perso 24 chili di peso, tutti i suoi sintomi scomparvero (JPR p212).


    


Anchilostomi

      Vermi che si moltiplicano nell’intestino quando i succhi gastrici sono deboli e alterati.
      Secondo l’igienismo, affannandosi a distruggere gli anchilostomi si allevia solo temporaneamente la situazione del malato e si aggrava la sua situazione intestinale.
      Il rimedio giusto è il digiuno che fa mancare il cibo ai vermi e tra l’altro elimina anche i catarri intestinali.
      In seguito, stile sano di vita e cibo sano manterranno un tubo digerente in cui i parassiti non potranno alloggiare (Ig54p22).


    


Anemia

     
      La medicina definisce l’anemia come riduzione patologica dell’emoglobina al di sotto di certi livelli che determina una ridotta capacità del sangue di trasportare l’ossigeno. Ne deriva sensazione di stanchezza, mancanza di respro e l’incapacità di compiere esercizi.
      Se l’anemia si verifica rapidamente, può causare stato confusionale, sensazione di svenimento e aumento della sete.
      Vi sono tre cause principali per l’anemia:
      perdita di sangue, per traumi o sanguinamenti gastrointestinali;
      ridotta produzione di globuli rossi, per carenza di ferro, di vitamina B12, talassemia, neoplasie del midollo osseo;
      maggiore distruzione di globuli rossi, per anemia falciforme, infezioni come la malaria o alcune malattie autoimmuni.
      Se i globuli rossi sono piccoli l’anemia è detta microcitica, se grandi, anemia macrocitica.
      L’anemia colpisce un quarto della popolazione mondiale, la carenza di ferro è presente in un settimo della popolazione.
      L’anemia aumenta i costi delle cure mediche e riduce la capacità lavorativa delle persone.

      Secondo gli igienisti:
      L’anemia si manifesta con carenza di globuli rossi o di emoglobina che produce debolezza, bisogno di ossigeno, pallore, nervosismo, sudori notturni.
      - le anemie sono causate da emorragie, antibiotici, sovralimentazione (catarri e putrefazione), alimentazione scorretta o mancato assorbimento dei nutrienti, stile di vita malsano, drenaggio imperfetto che causa assorbimento di setticemia da intestino, utero chiuso, cancro, ascesso che complica la tossiemia, massiccio uso dell’aspirina (Ig55p17).
      - è errato pensare che gli anemici abbiano bisogno di ferro poiché essi ne hanno molto nei loro tessuti. Il problema è che il loro organismo non riesce a utilizzarlo (Ig33p15 - 18).
      - Le => Trasfusioni non restaurano la capacità di produrre sangue.
      - “L’errore commesso correntemente in queste circostanze è di mangiare molto, mentre non si ha potere di digerire e di assimilare gli alimenti. La sovralimentazione produce risultati esattamente opposti a quelli che si ricercano” (Ig56p20).
      - Il digiuno è valido in tutti i tipi di anemia; esso consente all’organismo di utilizzare meglio le sue riserve (AIAB p236 - 237).
      - Magari nelle prime due settimane il numero dei globuli rossi continua a scendere, ma poi cominciano a comparire nuovi globuli rossi senza irregolarità e il loro numero ritorna normale (IDT p60).
      - Poi un programma generale per costruire la salute deve essere seguito dopo il digiuno (Ig56p22): => Dieta igienista leggera con alimenti naturali, calore, riposo, sonno, esercizio, ecc. al fine di ricostituire una flora batterica intestinale, capace di produrre la vitamina B12 (Ig33p15 - 16, Ig35p35).
      - Per i bambini: digiuno da tre a sette giorni, secondo l’età oppure alcuni giorni di dieta di succo d’arancia e poi dieta corretta e bagni di sole quotidiani.
      - Sono stati fatti esperimenti salassando quasi a morte alcuni cani.
      Essi sono stati nutriti con diversi tipi di diete per determinare quali sono gli alimenti che producono il rinnovo più veloce del sangue.
      Una parte dei cani fu privata di ogni cibo, salvo l’acqua.
      Si è visto che i cani che hanno digiunato si sono ristabiliti molto più rapidamente.
      La rigenerazione del sangue più veloce è stata compiuta con le risorse interne dell’organismo, se si permetteva loro di riposarsi e di proteggersi da altri shock.
      Lo stesso è avvenuto nei conigli tenuti a digiuno che hanno ricostituito il sangue in due o tre settimane, mentre quelli nutriti o che avevano ricevuto trasfusioni impiegavano 12 settimane (Ig56p28).
    


Clorosi

      La principale causa di questo stato è la tossiemia insieme all’infezione settica (HS 3°p23).
      Sintomi: colore verdastro della pelle, colore e debolezza senza eccessiva perdita di peso, dispepsia con perversione dell’appetito, disordini delle regole specialmente in assenza di mestruazioni e crisi di isteria. Diminuzione moderata dei globuli rossi e riduzione marcata dell’emoglobina.
      Le complicazioni sono rare: ulcera peptica, tubercolosi, ipertiroidismo, trombosi nei seni cerebrali o nelle vene delle estremità.
      Una ritenzione del sangue delle regole, a causa di un osso storto o della flessione del collo dell’utero è una sorgente molto frequente di setticemia.
      La setticemia intestinale deriva anche da abuso di alimenti, pasti troppo frequenti e alimenti malsani. Parecchie ragazze clorotiche sono avvelenate dallo zucchero. Sembrano avere perso ogni voglia di mangiare salvo per i cakes, i dolci, le salamoie ecc.”.
      Una nevrosi sessuale reale (masturbazione) con i suoi postumi è presente in numerosi casi.
      Il sovraffaticamento, le camere male arieggiate, gli alimenti malsani e altre cause che rompono il sistema nervoso aiutano a disintegrare il sangue.
      La prognosi è buona e le ricadute, così frequenti con i trattamenti attuali, non si sviluppano se si cura correttamente il corpo (Ig56p19).
    


Anemia perniciosa

      L’anemia perniciosa è caratterizzata da una diminuzione estrema dei globuli rossi, del numero dei neutrofili polinucleati e da cambiamenti nei globuli, mancanza di acido cloridrico, talvolta di secrezioni gastriche, grande stanchezza, pelle giallastra, debolezza progressiva, svenimenti, pallore, palpitazioni, fiato corto, parestesia simmetrica, formicolii, bruciori, pruriti, insensibilità (ma non del dolore e della temperatura). Inoltre non si conosce la posizione delle proprie membra, perdita di odorato e gusto, atassia, spasmi muscolari, apatia, irritabilità, barcollamento a piedi uniti e occhi chiusi, disturbi visivi, febbri ricorrenti, dolore nella regione epigastrica, lingua brillante, liscia ed eventualmente rossa come la carne, con ulcere e vescichette, ecc. (Ig56p33).
      Secondo l’igienismo:
      - Il drenaggio imperfetto da qualsiasi parte del corpo finisce con l’assorbimento della setticemia e produce l’anemia perniciosa (Ig33p15).
      - Su 101 casi di anemia perniciosa, novantatre guarirono (sia pure con qualche ricaduta momentanea) col digiuno, dieta corretta e irrigazioni del colon: quindi l’anemia generalmente non era dovuta a carenze negli alimenti (Ig56p20, AIAB p236).
      - Hay riferì che durante le prime due settimane di digiuno il numero di eritrociti continuò ad abbassarsi, prima che gli organi che fabbricano il sangue si rigenerassero, poi a poco a poco l’immagine microscopica cominciò a mostrare degli eritrociti rotondi coi bordi regolari e si vide presto un aumento del loro numero con la scomparsa graduale delle cellule avventizie presenti (Ig56p36).
      Caso: una donna di 74 anni soffriva di anemia perniciosa da 6 anni e assumeva vitamina B12 e ferro da 5 anni. Prendeva anche acido cloridrico - non avendone nello stomaco - insieme agli enzimi digestivi. Soffriva di dolori, gonfiori a ginocchia e piedi, stanchezza estrema, colite, acufeni, infiammazione all’orecchio interno. Allora, entrò in una casa di cura igienista, dove fu sottoposta ad una dieta. Dopo otto settimane ne uscì, stupita di aver recuperato così in fretta le forze e di sentirsi molto meglio (Ig56p30).
    


Anemia aplastica

      L’anemia aplastica è una forma, secondo la medicina ufficiale, rapidamente fatale dell’anemia perniciosa.
      Presenta assenza di globuli rossi e percentuale alta di linfociti, midollo osseo giallo, ripieno di grasso.
      Secondo gli igienisti:
      - è probabilmente dovuta a setticemia intestinale (non è il ferro a mancare ma la sua assimilazione), a troppa alimentazione o ad alimenti malsani.
      - Altre cause sono gli antibiotici, l’amminopirina e altri medicinali, composti di benzene presenti nei prodotti chimici sintetici utilizzati nell’industria alimentare, ecc. (Ig54p25).
      - Giovano anche qui il digiuno e alimenti sani.
      - Sono solo i soggetti col cuore degenerato e una condizione d’idropisia da molto tempo a non guarire (HS 3° p23 - 25).
      - Gli esperimenti effettuati su alcuni topi con diete che contengono ferro chimico, scarti alimentari ferrosi, farina alla quale si è aggiunto del rame, eccetera, hanno rivelato che non si può superare l’anemia con nessuna cosa, né nessun espediente. I topi dovevano ricevere alimenti reali che provengono dai laboratori della Natura - cioè dal regno vegetale - per ristabilirsi (Ig56p21).
      Caso: un parrucchiere di settantacinque anni - che soffriva di difficoltà di respiro, capogiri, piccole emorragie cutanee e milza ingrossata, - credeva che la sua anemia aplastica derivasse dai prodotti sintetici usati nel suo lavoro.
      In realtà aveva subito molte volte radiazioni sulle ossa piatte, che producono il sangue. Dopo un digiuno di due settimane egli risultò praticamente guarito (Ig56p23 - 30).
    


Anemia splenica

      L’anemia splenica (o malattia di Bant) è una forma di anemia perniciosa caratterizzata da: sensibilità e ingrossamento della milza fino a dieci oltre il normale, eventuale accumulo di liquidi nell’addome, emorragie, debolezza e pallore pronunciato, spesso guasti al fegato.
      Secondo gli igienisti è causata da tossiemia e intossicazione intestinale, ed è curabile come le altre anemie perniciose, senza bisogno di asportare la milza (HS 3° p27).
    


Anemia emolitica

      L’anemia emolitica può derivare dalla distruzione dei globuli rossi a causa di una carenza di vitamine antiossidanti, come le vitamine C ed E. Il perossido di idrogeno - che si forma a causa di tali carenze a partire dai radicali liberi - indebolisce la membrana dei globuli rossi fino ad abbreviare la loro vita al punto che gli organi emopoietici non fanno in tempo a rimpiazzarli con globuli nuovi (ILCDV p414 - 415). => Vitamine.
      Casi: alcuni medici salvarono dall’anemia vari neonati prematuri con la somministrazione di 75 - 100 mg di vitamina E, in seguito all’insuccesso della sola somministrazione di 15 - 30 mg. di ferro il giorno (ILCDV p414 - 415).


    


Anemia cerebrale

      Scarso afflusso di sangue nel cervello.
      I suoi sintomi sono: viso pallido, vertigini, idee confuse, ronzio nelle orecchie, pupille dilatate, svenimenti, convulsioni, coma.
      Secondo gli igienisti:
      - Si verifica nello svenimento o nella sincope da choc, nella perdita di molto sangue, in un improvviso ritiro di liquidi dalla cavità addominale o dopo legatura dell’arteria carotide nei casi chirurgici.
      - La cura si fa con riposo e aria pura, niente stimolanti.
      - Di solito si ha guarigione rapida.
      I suoi sintomi sono: presenta vertigini, mal di testa, carattere irritabile, sonno disturbato, perdita di memoria e di capacità di concentrarsi, intolleranza alla luce, tendenza allo svenimento.
      La cura è diversa a seconda che la causa sia l’indurimento arterioso, le affezioni cardiache, o l’anemia generale (HS 3° p103).


    


Angina di gola

      L’angina di gola è un ascesso che si forma nei tessuti o al di sotto della gola.
      I sintomi sono quelli della tonsillite e quelli degli ascessi (catarri, raffreddori, infiammazione dei seni paranasali, nell’antro e nelle narici posteriori, gli ascessi dentari, ecc.).
      Secondo gli igienisti:
      - Deriva da indigestioni gastrointestinali per abuso di cibo (come latte, cereali e dolci, cakes, gelati, conserve, sciroppi, caramelle, ecc.) o cibo tra i pasti o cattive combinazioni alimentari o da una tonsillite curata male.
      - A nulla giova asportare le tonsille, non eliminando la causa dell’infezione.
      - La cura è il digiuno fino alla scomparsa dei sintomi, poi 5 - 7 giorni di dieta a base di frutta.
      - Qualche volta può essere necessario fare un’incisione chirurgica.
      - Nei casi cronici si riprende l’alimentazione con i succhi di frutta, poi frutta da sola o insieme alla verdura, infine anche moderate quantità di proteine e di farinacei (Ig47p15).
      - Se le tonsille sono ipertrofiche, il digiuno le riduce alla dimensione normale, salvo che siano abitualmente grosse (Ig47p14).


    


Angina di petto

      Si manifesta con dolore precordiale intenso, spesso irradiato alle spalle e alle braccia, dispnea e senso di costrizione retrosternale.
      Secondo gli igienisti si sviluppa in soggetti con stimolazione costante del cuore attraverso tabacco, caffè, tè, combinazioni alimentari sbagliate ed eccessi alimentari (particolarmente di carboidrati), stimolanti (alimenti o farmaci) o eccessi in tutto.
      Secondo Shelton:
      - il digiuno alleggerisce molto il lavoro del cuore e gli permette di tornare alla normalità più rapidamente (IDPSLV p217).
      - Inoltre è necessario riposo, poi dieta di frutta tre volte il giorno fino al ristabilimento, frugalità e moderazione.
      - L’angina isterica invece deriva dai nervi e la pseudoangina da abuso di tabacco (Ig45p8).
      Mosséri, in generale, nelle malattie cardiache ritiene più appropriato il semidigiuno.


    


Angiocolite

      Infiammazione dei canali biliari. Si distingue in due varietà:
      1) angiocolite catarrale che presenta catarri delle vie biliari.
      Si distingue in:
      - acuta, che presenta i sintomi dei catarri gastrointestinali (lingua pastosa, perdita di appetito, dolori nella regione stomacale, vomiti, talora diarrea) che di solito precedono i sintomi dell’itterizia ostruttiva (giallo della pelle e congiuntiva, feci chiare e urina scura), a volte leggera febbre e gonfiore e dolore del fegato.
      Secondo Mosséri è dovuta per lo più ai cereali.
      - e cronica: dovuta a compressione o ostruzione dei canali biliari e presenta itterizia e ingrossamento della cistifellea.
      2) angiocolite suppurante, che segue di solito l’ostruzione dei canali biliari.
      Secondo Mosséri:
      - è dovuta all’infezione da alimenti azotati.
      - L’angiocolite è prodotta dalla tossiemia catarrale e dall’indigestione e dalle loro conseguenze.
      - La forma acuta guarisce in una o due settimane mentre quella cronica può richiedere anni.
      - Occorrono il digiuno, il riposo e la soppressione dei cereali e degli alimenti azotati. Ciò spesso è sufficiente anche nell’angiocolite suppurante (LA 2° p19 - 20).


    


Angoscia

      L’angoscia è uno stato penoso di ansietà causato da sofferenza fisica o morale, incubi, ecc.
      Caso: Una giovane donna era affetta da angoscia e depressione e le era stato consigliato di rivolgersi a uno psicanalista, ma Mosséri le disse:
      - che non sarebbe servito a nulla andare a raccontare la storia della sua infanzia per decine o centinaia di volte allo psicanalista;
      - che le angosce derivano dal sangue pieno di tossine e che molti le superano solo momentaneamente ricorrendo al caffè;
      - e che il vero rimedio è costituito dal digiuno.
      Quella giovane donna accettò allora di digiunare.
      Fu ben presto presa da nausee e vomiti che durarono due o tre giorni e che furono attenuati dal succo di limone nell’acqua. Attenuatisi i vomiti, tornò a bere solo acqua.
      Secondo Mosséri, non avrebbe avuto vomiti se avesse fatto un periodo di almeno sette giorni di preparazione al digiuno.
      Al diciassettesimo giorno di digiuno ebbe un dolore sotto l’orecchio e nausea.
      I vomiti ripresero più forti.
      Poi il dolore si attenuò ed ebbe un gonfiore sotto l’orecchio: era il ritorno degli orecchioni che la giovane aveva avuto a tre anni.
      Dopo quattro giorni il gonfiore scomparve completamente.
      In seguito non tollerava né arance, né pompelmo, e altro (trovandoli troppo acidi) ma solo il brodo di ortaggi.
      Poi fece sette giorni di semidigiuno che comprendeva 200 grammi di succo di frutta in un litro d’acqua il giorno.
      A uno a uno, i suoi sintomi scomparvero (nervosismo, sapore cattivo, lingua carica, sensibilità alla luce, niente rilassamento, sputi continui, bruciori di stomaco, urine rare e maleodoranti, gola secca, singhiozzo, sete e secchezza nella bocca, congestione alla testa, sensazione di tensione, assenza di fame).
      Le angosce e la depressione cessarono; e a poco a poco le forze ritornarono (LA 1° p198 - 203).


    


Animali domestici

      Risp.: Anche gli animali domestici possono essere fatti digiunare per guarirli dalle loro malattie, però ricordandosi di dare loro acqua da bere ed evitando che siano visti dagli estranei, per prevenire guai (Ig41p35).
      Potrebbero trasmettere malattie anche gravi o parassiti come le zecche.
      Consiglia di non accarezzarli senza guanti e di non toccare le loro cucce (Ig27p37).


    


Anoressia

      L’anoressia è una perdita patologica dell’appetito che spesso deriva da una malattia infettiva o da un cancro allo stomaco, ma esiste anche un’anoressia mentale frequente soprattutto in donne che hanno difficoltà nei rapporti interpersonali.
      Per l’anoressia, secondo un igienista non si possono garantire i risultati, poiché potrebbe essere un problema più psicologico che fisico, ma una ragazza in quattro mesi, tra digiuno e menù igienista, salì da 33 a 42 chili di peso (Ig37p37).
      A sua volta Mosséri afferma:
      - che un bambino perde l’appetito quando è malato o stanco e ciò non si dovrebbe chiamare anoressia;
      - e che i genitori fanno un grosso errore a forzare i bambini a mangiare, poiché così gettano le basi della loro cattiva salute. Inoltre danno loro cibi inadatti alla loro età, o in combinazioni errate, li eccitano troppo e li tengono troppo caldi (LA 1° p184).
      - Mentre per quelli che abusano di cibo, è un tipo di ricompensa, invece in quelli che sono anoressici è una punizione che infliggono a loro stessi davanti ai loro genitori. Si astengono dal mangiare a causa d’insufficienze reali o immaginarie. è un metodo per punire soprattutto i genitori, perché il rifiuto di mangiare è il rigetto del rapporto bambino -genitore, quello di nutrire e di allevare (Ig64p14).
      Shelton scriveva che molti genitori si lamentano che il loro bambino non vuole mangiare le verdure crude o cotte, che vuole mangiare solamente del pane, di preferenza bianco, dolciumi, cakes, crema ghiacciata, un poco di latte e occasionalmente un frutto. Questo bambino adora la colazione ai cereali con molto zucchero bianco e del latte. I genitori diranno " ha così poco appetito, è allora magro, noi lo lasciamo mangiare tutto ciò che vuole se no morrebbe di fame. E talvolta danno regolarmente al bambino un tonico (Ig69p18).
      Ci sono due fatti importanti che i genitori dovrebbero sapere:
      - il primo è che un regime come quello che ho appena descritto genera un appetito debole e porta il bambino a diventare difficile nella scelta degli alimenti. Questo regime è carente e uno dei primi sintomi di questa carenza è un appetito mediocre. Invece di riconoscere l’appetito mediocre come una misura protettiva, i genitori tendono a spingere il bambino a mangiare di più e a permettergli di mangiare gli stessi alimenti che sono responsabili di questo appetito mediocre, ecco per cominciare. Invece di lasciare il bambino solo e permettergli di aspettare la fame per mangiare, lo spingono, lo coccolano e lo costringono a mangiare. E se essi cercano di portarlo a mangiare alimenti sani, il metodo utilizzato è tale che esso crea un risentimento contro questi alimenti.
      - In secondo luogo, i genitori dovrebbero sapere che i cosiddetti tonici alterano la digestione, i bambini diventano allora meno suscettibili ad accettare gli alimenti sani. In principio, l’irritazione causata dal tonico potrebbe portare il bambino a mangiare di più (abitualmente di più gli alimenti malsani ai quali si è abituato), ma siccome continua a prendere il tonico, la sua digestione si altera sempre più, così come la voglia di mangiare. Facciamo molto spesso di traverso le cose e ciò rovina il nostro scopo. I tonici sono dei medicinali che non dovrebbero trovarsi nello stomaco dei bambini e dei ragazzi.
      Il modo più sicuro e più veloce di svezzare il bambino dalle sue abitudini alimentari malsane, è di rifiutare di fornirgli gli alimenti che non dovrebbe avere. Se richiede tali alimenti e rifiuta di mangiare alimenti sani, lasciatelo senza mangiare finché abbia fame. Quando avrà proprio fame, mangerà e apprezzerà gli alimenti sani. Ciò non è crudeltà. La vera crudeltà è di incoraggiare le sue cattive abitudini alimentari. Date al bambino gli alimenti che dovrebbe avere e se li rifiuta, aspettate che abbia fame (Ig69p19), ciò anche se rifiuta la colazione e poi il pranzo. Vedi anche Caso in => Appetito (perdita dell’ -).


    


Ansietà

      L’ansietà è un’aspettazione inquieta.
      Risp.: può derivare da sangue intossicato che irrita i nervi (Ig33p35).



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