Palpitazioni cardiache

04/03/17

Indice delle voci di questa pagina:
Palpitazioni cardiache, Pancreatite, Pane, Paralisi, Paraplegia, Parassiti, Paresi, Parotite, Patate, Pazzia, Penicillina, Periartrite, Peritonite, Pertosse, Piorrea, Placca dentaria, Placebo, Pletora, Pleurodinia, Poliartrite, Polimiosite
    

Palpitazioni cardiache

      Sono azioni cardiache forzate e irregolari. Possono durare dei minuti o anche ore e ritornare dopo lo sforzo o la sovreccitazione. Si prova agitazione, senso di vuoto, distensione cardiaca oppure pelle rossastra, pulsazione violenta delle arterie superficiali, polso veloce, difficoltà a respirare, nervosismo.
      Sono una nevrosi e provengono da stimolazione del sistema nervoso per isteria, emozioni violente, tè, caffè, alcol, tabacco, abuso alimentare, dilatazione dello stomaco, abusi sessuali, anemia.
      Bisogna eliminare la causa, controllare le emozioni, cessare la sovralimentazione, gli eccessi sessuali, gli stimolanti, restaurare la digestione normale e riposare i nervi (Ig45p25).


    

Pancreatite

      La pancreatite acuta si manifesta con dolori improvvisi che cominciano con coliche violente nella parte superiore dell’addome, con nausea e vomito di muco colorato dalla bile o sanguigno, distensione addominale, molta debolezza, leggero ingiallimento.
      Può portare rapidamente alla morte, ma anche evolvere in forma suppurante con dolore addominale e disturbi digestivi.
      Secondo gli igienisti, è causata da infezione settica, cioè da putrefazione intestinale degli alimenti azotati, oppure da un trauma in soggetto molto tossiemico.
      La prognosi non è molto favorevole.
      Un grosso rischio è rappresentato dallo scoppio dell’ascesso o di un tumore.
      Se il digiuno entro tre giorni non allevia rapidamente i disturbi, chiamare il chirurgo.
      La pancreatite cronica procura dispepsia, dolore parossistico allo stomaco, gas, tendenza alla diarrea, ingiallimento leggero, emaciazione progressiva, eventuali sintomi di diabete.
      Deriva da tossiemia catarrale o settica, o da catarri intestinali o da ulcera pilorica, da cronicizzazione della pancreatite acuta, ostruzione del canale pancreatico per calcoli, alcolismo o sclerosi delle arterie pancreatiche.
      Secondo l’igienismo,
      -in tutti i casi vi sono tossiemia e intossicazione, magari con l’aggiunta di alcol, caffè, tè, tabacco, ecc.
      -- i catarri derivano soprattutto dai cereali.
      -- digiunare finché si sentono dolori e fastidio.
      - Inoltre riposo, alimentazione sana, abbandono delle sostanze tossiche e delle medicine (LA 2°p108 - 111).
      Caso: lo scoppio di un ascesso è la bestia nera degli igienisti. Il dottor Gian Cursio, igienista, finì in prigione per 5 anni per un incidente di tale tipo.
      Nessun medico sarebbe stato molestato per un fatto del genere, poiché egli è protetto dalle leggi (inique) sull’esercizio della professione medica (LA 2° p111).


    

Pane

      Definito da altri “sostegno di vita”, dal dr. Densmore fu chiamato sostegno di morte.
      In generale gli igienisti considerano i cereali inadatti all’uomo e responsabili di numerose malattie -> Vegetalismo.
      Per sostituire il pane, Mosséri consiglia il seguente piatto di crudità: cetrioli, lattuga, pomodori, finocchio, sedano coste o rapa, prezzemolo.
      Si possono aggiungere datteri, fichi secchi a pezzetti, ecc. (LSPLACp155), yogurt (ALRDUSP c47). Si può usare provvisoriamente il Pane esseno.
      Caso: Un fornaio di 50 anni, che mangiava 1 - 2 chili di pane il giorno, soffriva di flebite e arterite e non poteva camminare senza sentire forti dolori. Messo a dieta di frutta, crudità, ortaggi e patate cotte, dopo due settimane poté camminare per chilometri senza dolori alle gambe (ALRDUSP c47).
      Pane esseno: Si fa germogliare il grano due giorni, si schiaccia e se ne fanno delle focacce da cuocere a 100°.
      In questo modo l’amido si trasforma in glucidi facili da digerire e il pane conserva i suoi elementi nutritivi.
      Si può farlo sia col grano sia con riso, orzo, avena, mais, saraceno, ecc.
      È ottimo per la transizione al menù ideale.
      Si può fare qualcosa del genere anche con le fave bollendole poi a 100° (andranno consumate in convalescenza nel limite di 7 – 8 al giorno come le noci).
      Se ne possono fare anche delle gallette al forno, sempre a 100° (L4SDLM p125 - 127).


    

Paralisi

      La paralisi si può verificare, tra gli altri casi, in seguito all’ -> Embolia oppure per la calcificazione delle guaine nervose in seguito all’ -> Artritismo.
      Caso: Un parrucchiere rimasto paralizzato totalmente dal lato destro del corpo e al quale i medici non avevano lasciato speranze di guarigione fu sottoposto a un digiuno di 30 giorni. Riprese l’uso del braccio e della gamba e tornò al lavoro (HS 1° p81).
      Risp.: Un turista era rimasto paralizzato, ciò perché era stato colpito da un virus sconosciuto, secondo i medici. Mosséri piuttosto attribuiva la paralisi alle cure mediche (Ig22p38).



    

Paraplegia

      (Esperimenti sugli uccelli fanno pensare che in alcuni casi essa, - al pari della paralisi o della morte - è dovuta a carenze nutritive a causa di un’ -> ALIMENTAZIONE di soli cibi cotti o raffinati).


    

Parassiti

      Amebe: è sufficiente il digiuno per sbarazzarsene. -> Amebe.

      Scabbia: É dovuta a piccoli vermi che penetrano sotto la pelle. Applicare una lozione a base di zolfo sulla pelle (LA 2° p113).

      Bilarzia: Verme che si può prendere da acque infette, ad esempio quelle del Nilo. Può raggiungere il fegato o il cuore e causare la morte.
      Sembrano essere utili i raggi ultravioletti. I medicinali violenti spesso uccidono il malato ancora prima dei vermi.

      Caso: Una sopravvissuta ai medicinali è tornata quasi alla normalità con un digiuno di quaranta giorni e un altro di sette (LA 2° p114).

      Filaria: Provare raggi ultravioletti e una lozione a base di zolfo.

      Pidocchi: Usare lozione farmaceutica, oltre alla pulizia (LA 2° p114).

      Vermi: sospettare il menù e lo stile di vita come causa. Poi fare un lungo digiuno sotto l’assistenza di un igienista. I medicinali antielmintici uccidono i vermi ma sono nocivi neanche all’uomo che li prende (Ig64p23).


    

Paresi

      Secondo l’igienismo:
      - la paresi proviene dalle stesse cause che generano l’apoplessia, l’atassia, il cancro, l’insufficienza cardiaca, ecc. cioè lo spreco insensato delle forze vitali.
      - La sola prevenzione e l’unico rimedio sono di riorganizzare le abitudini mentali e fisiche vivendo in modo normale.
      - Ciò riporterà a uno stato quasi normale tutti i casi che non sono arrivati al di là della possibilità di recupero (Ig63p22).


    

Parotite

      La parotite epidemica, detta anche orecchioni, è un’infiammazione e gonfiore delle ghiandole salivari e della parotide con dolore al momento di inghiottire, febbre e malessere generale.
      Secondo l’igienismo:
      -- è favorita da enervazione e tossiemia e magari da abuso di carboidrati.
      - Si mette il malato a riposo a letto, al caldo e a digiuno (se il malato rifiuta di digiunare, dargli dei succhi di frutta) finché non sarà sparito il gonfiore: occorrono da sei a dieci giorni (IDT p72).
      - A tal punto gli si dà frutta fresca per tre giorni, per poi tornare gradualmente alla normale alimentazione (AIAB p317 - 318). -> cap. MALATTIE (dei bambini).
      - Le complicazioni possibili secondo la medicina ufficiale sono disturbi cardiaci, malattie renali, artritismo e meningite.
      - Shelton affermava che con le cure igieniste non avvengono complicazioni (Ig47p23).
      - Ironicamente aggiungeva che la parotite è talmente contagiosa che si può averla anche da un solo lato del viso…(AIAB p317).


    

Patate

      Sono un compromesso accettabile.
      Alcune tribù stanno benissimo mangiando per il 90% patate cotte su pietre.
      Si può benissimo fare il purè con patate e latte di soia (Ig31p35).
      É consigliabile cuocerle a meno di 100°C (Ig28p33).
      Conservarle al riparo dalla luce affinché non germoglino (HS 2° p134).
      Secondo Ehret, sono migliori dei prodotti a base di farina perché contengono più vitamine e sali minerali e perché fanno una colla meno appiccicosa. Le patate dolci sono quasi dei dolci naturali, ma sono troppo ricche (ISDGDDSM p140).


    

Pazzia

      Caso: un giovane andando a fare il militare fu sottoposto alla vaccinazione.
      Fu allora colpito da pazzia furiosa per 15 giorni.
      Nonostante la somministrazione di un calmante ebbe allucinazioni, disturbi oculari, gesti anormali di cui era pienamente cosciente ma che non riusciva ad impedire.
      Si disperava e piangeva.
      Sottoposto a un digiuno per tre giorni, ma senza mettersi a letto, non ne ebbe alcun beneficio.
      Ripetuto il digiuno a letto, di nuovo per tre giorni, invece recuperò il controllo di sé. (Ciò mostrerebbe l’importanza del riposo insieme al digiuno per guarire).
      Mosséri avverte che in altri casi occorreranno parecchie settimane e che alcuni non guariranno mai perché la tossiemia ha danneggiato irreparabilmente il loro sistema nervoso (LA 1° p195).


    

Penicillina

      Mosséri afferma che non gli risulta l’esistenza di studi sugli effetti della penicillina nel lungo periodo e che un suo cliente sviluppò una setticemia mortale parecchi anni dopo una cura di antibiotici per via orale: essi avevano distrutto la flora batterica intestinale che è la sede dell’immunità (Ig25p12).
      Caso: Un’infermiera che soffriva d’influenza si fece iniettare la penicillina. Dopo un minuto urlò che si sentiva bruciare, si sentì mancare l’aria e morì (HS 1° p113).
      Vedere anche caso di -> Ascesso (sul viso).


    

Periartrite

      Vedere ->Reumatismi.


    

Peritonite

      La peritonite acuta è un’infiammazione del peritoneo, locale o generalizzata.
      Procura dolore addominale acuto e indolenzimento, respirazione poco profonda o costale, fisionomia piena d’angoscia e ansietà, addome dilatato e con pareti rigide, il soggetto sta disteso sul dorso con gambe e cosce piegate, temperatura di 39 - 40°C, polso rapido, nervoso, debole, costipazione, vomito, singhiozzo, abbassamento della temperatura, pelle fredda e madida.
      Si distingue in:
      primaria (deriva da una ferita o trauma o da uno stato reumatico).
      o secondaria che è l’estensione di un’infiammazione incominciata in qualunque altra parte del tronco.
      Secondo Mosséri:
      - In tutti i casi, deriva dalla tossiemia provocata dal consumo di alimenti acidificanti.
      - Bisogna curare le affezioni primarie (LA 2° p118).
      -La peritonite è un’infezione settica e va curata come la setticemia, cioè con calore, digiuno e riposo.
      - Il dottor Hay affermava di aver curato centinaia di malati di appendicite in questo modo e tra essi 13 casi con perforazione e che tutti erano guariti (LA 2° p119).
      La peritonite cronica presenta febbre leggera o assente, dolori deboli ma spesso parossistici, indolenzimento diffuso, spesso anemia pronunciata, emaciazione, addome dilatato.
      Mosséri afferma: - Può essere presente in soggetti tubercolotici o cancerosi, o in seguito a peritonite acuta, estensione dell’infiammazione al bacino.
      - La peritonite semplice guarisce quasi sempre, quella tubercolare spesso, quella cancerosa mai.
      - Curare l’affezione primaria: cancro, tubercolosi, infiammazione uterina od ovarica, ecc. (LA 2° p117 - 119).


    

Pertosse

      La pertosse o tosse asinina/canina/convulsa è una tosse parossistica, secca e irritante seguita da una lunga inspirazione. Nei casi più gravi si può avere anche l’enfisema o l’esplosione dei polmoni, o una broncopolmonite fatale.
      Nei casi curati male, si possono avere emorragie della pelle, della congiuntiva o del cervello, l’epistassi, sputi di sangue e la tubercolosi.
      Secondo l’igienismo:
      - Non è un disturbo di tipo catarrale bensì nervoso da avvelenamento putrescente insieme a enervazione e tossiemia metabolica e affaticamento mentale (Ig47p16).
      - I parossismi sono favoriti dall’alimentazione troppo ricca.
      Shelton consigliava:
      - riposo assoluto al caldo a letto ma all’aperto o vicino a una finestra aperta, tenendo caldi i piedi, digiuno, aria fresca e acqua a volontà.
      -- può essere Anche molto pericoloso far mangiare il malato.
      - Raggiunto il completo rilassamento, dare spremute di frutta tre volte al giorno; in seguito frutta fresca.
      - Se ritorna la tosse durante il pasto, sospenderlo subito.
      - Nella convalescenza molta frutta e verdura fresca, inoltre prendere il sole, esercizio fisico, riposo e sonno.
      - Con le medicine spesso la tosse diventa cronica (Ig47p16).
      - Con le cure igieniste raramente la malattia supera le tre settimane e non presenta sintomi preoccupanti (AIAB p314 - 317, Ig47p16).
      Vedere -> Difterite, MALATTIE dei bambini.


    

Piorrea

      La piorrea o denti traballanti è un’infiammazione del periostio dentario con scolo di pus.
      Una delle principali cause era l’assunzione di mercurio, che si usava in passato; oggi ferite, tossiemia e setticemia, e soprattutto, secondo Mosséri, alimenti azotati concentrati.
      Mosséri consiglia:
      - di fare pressione dolce sulle gengive per far uscire il pus e sciacquare la bocca con l’acqua,
      - la pulizia locale è essenziale,
      - un digiuno di 15 - 20 giorni seguito da semidigiuno,
      - di non usare più lo spazzolino da denti;
      - e di eliminare dall’alimentazione amidi, zuccheri, dolciumi e sciroppi (LSCC 6° p37), gli alimenti azotati concentrati (compresi pane e pasta) e alcuni medicinali (LA 1° p59).
      Vedere anche -> Carie.


    

Placca dentaria

      Secondo T. C. Fry:
      -- la placca dentaria deriva dagli alimenti cotti.
      -- mangiando frutta e verdura cruda non si producono carie né denti sporchi.
      - É la bocca sporca a causare la moltiplicazione dei batteri, non viceversa (Ig39p35).


    

Placebo

      Finto farmaco che si somministra generalmente ad un gruppo di malati, mentre ad un altro gruppo si somministra il farmaco vero e poi si confrontano i risultati dei due gruppi.
      Secondo Tilden anche l’uso dei placebo è nocivo perché mantiene nelle persone la fede nelle medicine (HS 3° p29).
      Tuttavia, se gli igienisti non avessero avuto la presunzione di poter facilmente rimuovere dalla testa delle persone la fissazione che siano le medicine a guarire le malattie, l’igienismo non starebbe più al palo. Non sarebbe meglio che la gente - in attesa di arrivare a capire che è l’organismo il vero artefice della propria guarigione - si curasse con l’igienismo e i placebo, piuttosto che con palliativi dannosi?


    

Pletora

      È un eccesso anormale di sangue nei vasi sanguigni e questo aumenta la tossiemia. È dovuta a eccesso di alimenti e bevande. L’eccesso di fluidi porta all’obesità e questa causa l’ipertensione.
      Secondo J. Tilden, le persone robuste, dal doppio mento, viso rosso, collo spesso, ecc. la cui respirazione è interrotta dopo aver salito alcuni scalini sono affette da iperemia e talvolta da ipertensione. Morranno presto per apoplessia, malattia cardiaca o disturbo renale (Ig44p31).


    

Pleurodinia

      Secondo l’igienista Shelton, è una malattia che colpisce i muscoli intercostali ed è analoga all’ -> Artrite reumatoide.


    

Poliartrite

      Caso:Vedere -> Herpes zoster (caso).


    

Polimiosite

      Infiammazione di vari muscoli.
      Caso: guarigione da parte di medici classici con la vitamina E dopo il fallimento di tre farmaci immunodepressori. (ILCDV p379. Le dosi però non sono precisate sul libro, il quale fa riferimento al Journal of American Medical Association, 10 gennaio 1972).

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