Ferite

04/03/17

Indice delle voci di questa pagina:
Ferite, Fermentazione, Ferro, Fibrillazione auricolare, Fibroma, Fibromialgia, Fibrosi cistica, Fistola anale, Flatulenza
    

Ferite

      Queste informazioni sulle ferite vanno bene anche per morsi , abrasioni, tagli.
      Secondo l’igienismo:
     
      - è sufficiente lavare accuratamente una volta le ferite con acqua pura (per togliere le sostanze estranee) ma poi lasciarle sanguinare liberamente, smettendo di bagnarle, poiché guariscono meglio stando all’aria.
     
      - Solo se sta in un punto in cui è facile urtarla, coprire la ferita con una benda non stretta e senza applicare prodotti chimici su di essa o sulla pelle (Igpuri27).
     
      - Se è necessario, avvicinare i lembi della ferita e fermarli con uno scotch, però senza impedire il drenaggio.
     
      - Assicurato il drenaggio del pus, si previene il tetano (LA 2° p166).
     
      - Se invece la ferita è chiusa, il drenaggio è impossibile e i germi causano l’infezione settica. “Quando il drenaggio è perfetto, non c’è morte” (Ig37p16).
     
      - Se la ferita non suppura, succhiarla con le labbra o con una pompa.
     
      - Gli animali feriti cicatrizzano velocemente le loro ferite, senza antisettici e spesso in condizioni antigieniche (Ig49p30).
     
      - Nei vegetariani le ferite guariscono molto più rapidamente (LADNPF p21).
     
      - È importante restare immobili finché la ferita non sia ben chiusa: centinaia di feriti ogni anno muoiono a causa dell’essere stati mossi o a causa degli sballottamenti delle ambulanze. Ciò vale anche per i sanguinamenti interni.
     
      - Se la ferita è alquanto estesa o vi è stato shock è consigliato anche il riposo di tutto il corpo. Pure il digiuno accelera la cicatrizzazione ed è necessario se la ferita è grave o c’è stato shock.
     
      - Utili i bagni di sole grazie ai loro effetti sul sangue.
     
      - il caldo fornito con Le coperte o col riscaldamento accelera la guarigione.
     
      - Niente acqua calda, né stimolanti, compresi gli alcolici o il tabacco (che ostacola la circolazione).
     
      - Le ferite guariscono più In fretta se si cura la salute In generale.
      Il dottor Shelton consigliava di non usare -> Antisettici, né antibiotici, né analgesici (piuttosto digiunare in caso di dolore forte, poiché non si digerirebbe), né antitetanici, né vaccini, né trasfusioni ritenendoli inutili e anche dannosi, anziché benefici alla guarigione (Ig60p1 - 10).
      Casi: Vedere -> Avvelenamento del sangue.
      Il dottor Thomson raccontava che nella prima guerra mondiale alcuni rimasero semisepolti per giorni sotto le macerie delle loro abitazioni bombardate. Quando furono soccorsi, parecchi morirono durante il trasporto in ospedale a causa del movimento e dello sballottamento nelle ambulanze (Ig60p5).
      Risp.: Nel caso di morso di animali velenosi non mettersi a correre per non favorire la diffusione del veleno ma fare un laccio emostatico con un fazzoletto, o uno stelo flessibile o uno spago e applicarlo. Poi aspirare il veleno con una pompetta. I sieri non farebbero che aggiungere altro veleno nel corpo (Ig46p37).


    

Fermentazione

      Si tratta di yogurt, formaggi, siero o latticello, panna acida, crauti, salsa di soia, tamari, miso, birra, aceto, sottaceti, ecc.
      Secondo gli igienisti:
     
      - è falsa l’affermazione che la fermentazione arricchisca gli alimenti di sostanze benefiche, anzi essa distrugge le qualità nutritive del cibo, lo rende indigesto sicché esso è rapidamente espulso dall’organismo, col risultato che anche gli altri alimenti escono più rapidamente dal corpo senza essere stati digeriti e assimilati.
     
      - L’affermazione che la fermentazione aumenta la vitamina B12 è smentita da alcune ricerche: ce n’è tanta di meno quanto più dura il processo di fermentazione, perché è consumata dai batteri.
     
      - E non è mai stata provata l’affermazione che il consumo di alimenti fermentati allunghi la vita -> Yogurt.
     
      - Inoltre i batteri che producono la fermentazione emettono, come scorie, alcol, acido acetico (uccide i globuli rossi e irrita le mucose), acido lattico (il quale causa rigidità muscolare e indolenzimento), acido carbonico, ammoniaca (la soia fermentata ne contiene almeno il 15%).
     
      - Inoltre a tali alimenti sono aggiunte altre sostanze nocive quali il sale, l’aceto, lo zucchero.
      Anche i formaggi sono alimenti fermentati, nient’affatto necessari secondo gli igienisti. Mosséri ritiene accettabile - per chi non digerisce le noci - usare quelli a pasta cotta come emmental, contea, saint - nectaire, ecc. (Ig62p1 - 8).


    

Ferro

      Secondo gli igienisti è inutile prendere compresse di ferro poiché l’organismo non è in grado di assimilare sostanze chimiche, ha bisogno di alimenti.
      Essi consigliano piuttosto:
      - un digiuno assistito,
      - poi di consumare alimenti ricchi di ferro: carciofi, sedano, ciliegie, datteri, fichi, pesche, prugne.
     
      - Circa il 70% di frutta, 25% di ortaggi e 5% di noci varie e un cucchiaio di tahin (Ig41p38).
     
      Le feci possono contenere più ferro di quello ingerito col cibo: questo significa che il ferro in eccesso è a volte eliminato attraverso gli intestini.
     
      L’organismo non è in grado di impedire l’assorbimento del ferro assunto in forma cristallina come integratore, a differenza di quanto avviene col ferro alimentare che è in stato colloidale.
      Secondo il dottor Ralph Cinque:
     
      - il ferro degli integratori è molto tossico e i sintomi prodotti sono: stitichezza grave, nausea, vomiti, crampi addominali, malori, mal di testa, anoressia.
     
      - Potrebbe derivarne una grave malattia del fegato.
      - Le donne incinte sembrano subire danni soprattutto dal solfato di ferro (Ig35p9).


    

Fibrillazione auricolare


      Caso: un ricercatore testimonia che una donna affetta da ipertensione con fibrillazione auricolare permanente, era peggiorata nonostante il riposo e la digitale, con estremo gonfiore delle gambe e respiro roco.
      Con la terapia a base di vitamina E cominciò a migliorare lentamente, finché un giorno iniziò ad urinare abbondantemente e in 48 ore perse otto litri di liquido, con conseguente scomparsa sia delle difficoltà respiratorie che del gonfiore alle gambe.
      Dopo una settimana di vitamina E zappava il giardino e visse altri nove anni morendo per una malattia diversa da quelle del cuore (vedere -> Vitamina E).


    

Fibroma

      Secondo gli igienisti:
      - è un errore farlo asportare poiché raramente è maligno. Lo stesso vale per i miomi.
      - è dovuto a infiammazione e iperemia cronica ed è curabile col digiuno seguito da alimentazione sana (Ig50p18).
      - La mortalità deriverebbe piuttosto dall’intervento chirurgico o dalle terapie col radio o i raggi X (Ig20p11). Inoltre l’intervento e le terapie non rimuovono le cause, per cui il tumore tende a tornare, spesso in forma maligna.
      - Invece ricorrendo al digiuno il tumore di solito si scioglie e il rischio del suo ritorno è molto ridotto (Ig53p24).
      - Spesso i dolori dovuti ad indigestione intestinale sono diagnosticati come fibromi (Ig53p22).
      Il dottor Shelton affermava di aver guarito in pochi giorni centinaia di donne alle quali erano stati diagnosticati tumori o cancri e concludeva che, evidentemente, esse non avevano né gli uni né gli altri (Ig53p25).
      Il dottor John Tilden affermava che il fibroma ha le seguenti cause:
      - abuso alimentare seguito da putrefazione intestinale, flessione dell’utero e indurimento;
      - ferite durante il parto;
      - gas intestinali (da abusi alimentari o da infiammazione catarrale) che causano pressione e ostruzione;
      - stitichezza (causa pressione o ostruzione nella circolazione).
      Caso: Una donna aveva un fibroma della grandezza di un grosso limone e la diagnosi era stata fatta dal miglior chirurgo della città. Rifiutò di farsi operare e si rivolse ad un igienista che la fece digiunare per 19 giorni e ciò ridusse il tumore notevolmente. A tal punto la donna ebbe fame. Allora fu nutrita per qualche tempo, poi digiunò di nuovo per 21 giorni e il suo tumore scomparve (Ig20p14). Vedere se è lo stesso caso di JPR p264).


    

Fibromialgia

      è una sindrome caratterizzata da una tensione costante, che può colpire tutti i muscoli del corpo, dalla testa ai piedi, è accompagnata da stanchezza facile, spesso anche da colite e gastrite, mal di testa, vertigini, sonno leggero e non riposante.
      Già descritta nella prima metà del 1800, fu poi considerata una malattia infiammatoria dei muscoli (fibrosite), ma nel 1940 fu ritenuta una malattia a base psicologica. Tratto dal sito web:
      http://www.fibromyalgia.it/fibromialgia_che_tipo_di_malattia.htm.
      Lo scrivente non ha trovato menzionato alcun caso di fibromialgia nei libri degli igienisti. Tuttavia, se è vero che è una malattia di tipo reumatico, ritiene che possa esssere affrontata igienicamente con gli accorgimenti previsti per il reumatismo in generale e soprattutto per quello muscolare.

* * *

      Secondo alcuni ricercatori la fibromialgia può essere dovuta ad una carenza di vitamina D (IPCDVD p123).


    

Fibrosi cistica

      È ritenuta - dalla medicina ufficiale - una malattia ereditaria caratterizzata da insufficiente secrezione di succhi digestivi da parte del pancreas, ciò che porta a cattivo assorbimento e a disturbi intestinali, ad accumulo di muco nelle vie aeree e a facili infezioni batteriche.
      Secondo un igienista è dovuta ad acidità dell’organismo e andrebbe curata con alimentazione alcalinizzante e rivitalizzante, cioè ricca di alimenti specifici all’uomo (ortaggi e frutta) e crudi (DDSN p98 - 99).
      Risp.: Senza dare indicazioni particolari, Mosséri ritiene che l’alimentazione igienista e uno stile di vita sano – a differenza dei metodi distruttivi di altre scuole mediche - possa essere senz’altro di aiuto, come ha portato buoni risultati ad un giovane affetto da -> Mononucleosi.
      Egli afferma altresì che non sono trasmesse ereditariamente le malattie, ma solo la predisposizione ad ammalarsi (Ig56p38).


    

Fistola anale

      Una fistola è un’ulcera profonda che produce spesso un organo cavo o interno.
      Si forma vicino all’ano e a volte comunica col retto.
      Si hanno dolori nel retto (soprattutto durante l’evacuazione), infiammazione e pus.
      Si possono avere parecchie fistole.
      Le fistole si sviluppano dagli ascessi che si formano a causa di un’infiammazione.
      S’incontrano soprattutto nella proctite (colite del retto) e nelle emorroidi.
      Secondo Shelton:
      - Le fistole si cicatrizzano quando la tossiemia sottostante è eliminata.
      - Il digiuno e il riposo così come uno stile di vita sano costituiscono l’essenziale di quanto occorre (Ig46p14).
      Caso: un uomo guarito eliminando alcol, vino e formaggi fermentati e poi adottando una dieta più sana. Il dottor Shelton guarì vari casi di fistola col digiuno (LA 2° p61).
* * *
      Alcuni ricercatori hanno riscontrato che le fistole si verificano in persone che hanno livelli molto bassi di vit. C nel sangue, ancora più bassi di quelli che avevano l’enterite regionale (ILCDV p497).


    

Flatulenza

      Vedi Meteorismo.

Nessun commento:

Posta un commento