Poliomielite

04/03/17

Indice delle voci di questa pagina:
Poliomielite, Polipi, Polmonite, Porpora emorragica, Premito, Proctite, Prolasso, Prostata ingrossata, Prostatite, Proteine, Prurito, Pseudo - leucemia, Pseudoxanthoma elasticum, Psicanalisi, Psicosi, Psoriasi, Purga, Pus, Pustole
    

Poliomielite

      La poliomielite o paralisi infantile è l’infiammazione della materia grigia del midollo spinale. Provoca paralisi estese dei muscoli corrispondenti alla zona del midollo colpita dalla malattia.
      Sintomi: febbre, stanchezza, mal di testa, dolori alla schiena, agli arti, ai muscoli e paralisi atrofica di vari muscoli.
      Secondo gli igienisti:
      - è causata da putrefazione intestinale, originata dall’abuso di proteine animali come carne e uova, da abuso di cibo in persone particolarmente affette da tossiemia e debilitazione, magari dovuta a medicine, caffè, troppa eccitazione, troppo gioco o l’esposizione troppo prolungata al caldo (AIAB p335), alimenti artificiali.
      - Occorre curare il malato col digiuno, acqua solo a richiesta del malato e riposo assoluto dal primo dolore o febbre fino a quando non tornano le secrezioni, aria fresca sia di giorno sia di notte e tuttavia tenere il malato caldo, se necessario anche con borse calde ai piedi.
      - Ripresa dell’alimentazione con spremute di frutta (mezzo bicchiere ogni ora dalle 8 alle 18).
      - Poi frutta intera per tutta la prima settimana. In seguito adottare la dieta essenziale igienista ( -> ALIMENTAZIONE).
      Shelton affermava che:
      - nei casi da lui esaminati senza il ricorso ai medicinali, non si è mai manifestata paralisi (AIAB p345) e che, comunque, nel 98% dei casi le paralisi non causate dai medicinali scompaiono in poche settimane durante il digiuno o poco dopo (IDT p62).
      - È pericoloso somministrare medicine per calmare il dolore, far abbassare la febbre, eliminare l’infiammazione o altro.
      - la prevenzione si ottiene con l’alimentazione e lo stile di vita sano che assicurano una salute resistente, non con vaccini o sieri (AIAB p343).
      - I malati di poliomielite in cui le strutture nervose sono degenerate, non possono essere guariti; in altri casi invece le strutture nervose sono intatte ma non funzionano per qualche motivo e allora si può recuperare una normale funzionalità con la ginnastica correttiva (E p354).
      Mosséri afferma:
      - ”Il paziente comincia a sentire i primi sintomi di eliminazione, quali febbre, difficoltà a camminare, pesantezza delle gambe, ecc. Se rispettando le indicazioni della Natura, rimane a letto e si astiene da qualsiasi alimento, l’eliminazione termina nel giro di parecchi giorni senza complicazioni e SENZA POLIO.
      Tuttavia se si spaventa e va a consultare un medico, questi dà dei medicinali o un vaccino e l’eliminazione si arresta, ma diviene cronica.
      È LA POLIO IRREVERSIBILE, poiché i nervi saranno danneggiati.
      La tossiemia che il corpo cercava di eliminare con la febbre e gli altri sintomi, s’insedia nel corpo e distrugge definitivamente certi nervi. La polio si instaura per la vita e diviene incurabile, salvo se essa è presa all’inizio” (LGDS p53).


    

Polipi

      Si hanno polipi:
      - intestinali, che si sviluppano nella colite molto cronica.
      - uterini, che sono escrescenze lisce della mucosa dovute a infiammazione locale prolungata.
      Sono uguali a quelli che si vedono nel naso negli stati catarrosi o nella colite cronica.
      Sono il risultato di un’infiammazione cronica da tossiemia.
      Il digiuno e uno stile di vita sano possono rimediare ai polipi nel retto e nel colon, come nel naso e nella vagina e anche prevenirli. In seguito con una dieta sana i polipi non ritornano (LA 2° p69).
      Eliminare tutti i prodotti animali (Ig50p17, HS 3° p108, Ig33p6).
      Non basta invece utilizzare gli alimenti che spazzano gli intestini, se la causa dei polipi persiste (Ig33p6).
      Caso: un ragazzo aveva dei polipi intestinali e sangue nelle feci. I chirurghi volevano asportargli una parte degli intestini.
      Secondo gli igienisti l’operazione è una follia per il motivo che non essendo eliminata la causa, poi i polipi si ripresentano. Il ragazzo fu sottoposto a un digiuno di 20 giorni e i polipi scomparvero (LA 2° p69).

* * *

      La poliposi familiare è una malattia considerata ereditaria, nelle quale sulle pareti interne del colon si sviluppa un gran numero di polipi o escrescenze, passibili di degenerare in tumori maligni.
      In passato si asportava l’intero colon magari lasciando il solo retto che veniva collegato all’intestino tenue. Ma poi i polipi si ripresentavano nel retto. In un esperimento con 3 grammi di vitamina C il giorno su 8 pazienti (sotto forma di capsule a lento assorbimento affinché non venissero assorbite prima di arrivare all’intestino) si ebbe che in 5 di essi i polipi scomparvero o si ridussero di numero.
      Questo effetto è attribuito all’effetto antiossidante della vitamina C (ILCDV p494).


    

Polmonite

      La polmonite è un’infiammazione dei tessuti polmonari, che insorge all’apparenza in modo improvviso accompagnata da dolore acuto al lato del petto, brividi, febbre, tosse ed espettorazione di sputi di color ruggine, difficoltà di respiro.
      Secondo gli igienisti:
      - la vera causa della polmonite è nelle putrefazioni intestinali, soprattutto degli alimenti inadatti all’uomo (i polmoni sono usati come via supplementare per l’eliminazione delle tossine).
      - Le epidemie di polmonite che avvengono a gennaio sono dovute agli eccessi che si compiono durante le festività (Ig25p13).
      - La polmonite dei bambini può derivare anche da cereali mescolati al latte (ANMDI p241).
      Shelton consigliava:
      - di aprire la finestra e la porta o portare il paziente all’aperto (secondo Mosséri basta un piccolo spiraglio per assicurare il ricambio d’aria) ma tenerlo ben caldo con l’aiuto di una borsa calda ai piedi.
      - Eventualmente usare una borsa calda anche sul petto per alleviare il dolore (ANMDI p251).
      - - Lasciare il malato solo a riposare.
      - Essendo nullo il potere digestivo, qualsiasi nutrimento aumenta le sofferenze del malato, la sua temperatura e la tosse. Qualsiasi cibo può portare alla morte.
      Quindi occorre il digiuno, finché la febbre non cessa (anzi per altre 24 ore, per una maggiore disintossicazione).
      - A tal punto, dare al paziente succo d’arancia il più a lungo possibile, poi frutta fresca fino a tornare alla dieta normale (AIAB p287).
      (Mosséri, per la fine della febbre, consigliava, invece, brodo caldo di verdure, poi tre giorni di minestra di verdure (ANMDI p251)).
      - - Evitare i medicinali e i sieri.
      - La più grande fonte di pericolo sta nel somministrare farmaci per calmare dolori o tosse, poiché essa è necessaria per mantenere la via d’aria libera perché il malato respiri.
      - I medicinali per sopprimere il dolore, potrebbero arrestare il cuore.
      - Perché cercare un virus come causa? È semplice. La medicina non guadagna niente nel dire alla gente di interrompere il consumo dell’alcol, ma guadagna somme pazzesche con i vaccini e i trattamenti contro i cosiddetti virus, ecc. Non si può dire che tutto ciò sia onesto (LGDS p190).
      La polmonite può avere come complicazioni più frequenti la pleurite, l’empiema, l’endocardite, l’artritismo acuto, la meningite e l’itterizia; e, come postumi, la polmonite cronica, l’ascesso, la cancrena, la tubercolosi, l’enfisema, le bronchiettasie, la dilatazione del cuore, soprattutto del ventricolo destro.
      - È una malattia che guarisce facilmente con l’igienismo, almeno nel 95% dei casi, senza complicazioni né postumi. Alcolisti e vecchi sono i più soggetti a morire (Ig41p17 - 18).
      - Secondo gli igienisti gli antibiotici non hanno salvato nessuno: essi sono solo molto meno omicidi dei medicinali precedenti. Trall e Flint curarono molti malati di polmonite senza medicinali e nessuno di essi morì (Ig33p22).
      - Siccome i sintomi sono violenti, si ha tendenza a somministrare medicinali potenti e a dosi massicce. Ecco dove sta il pericolo (LGDS p164 - 165).
      - Inoltre gli antibiotici danneggiano la flora batterica intestinale e il midollo osseo, e così possono portare anche all’anemia o ad altre gravi malattie (Ig33p21).
      A sua volta il prof. -> Ehret affermava che il rialzo della temperatura e il muco espulso preoccupano il medico che prescrive farmaci per impedirlo e inducendo il malato a mangiare. In questo modo interrompe il processo naturale di guarigione a rischio che la malattia faccia morire il malato o diventi cronica trasformandosi in -> Tubercolosi (ISDGDDSM p38).
      Caso: un malato di polmonite preferì evitare le cure mediche e scelse di digiunare e riposare otto giorni - nonostante la preoccupazione di familiari e amici - e ottenne un rapido miglioramento. I medici certificarono la sua guarigione (Ig37p5).


    

Porpora emorragica

      La porpora emorragica è la filtrazione del sangue vascolare in vari tessuti del corpo. Può essere procurata con gli estrogeni e - secondo un ricercatore della medicina ufficiale - guarita o prevenuta con vitamina E a dosi massicce (200 - 300 UI al giorno).
      Caso: un uomo con porpora emorragica e insufficienza cardiaca per il quale il medico proponeva l’asportazione della milza, fu guarito con la vit. E dalla porpora e si evitò anche il collasso cardiaco (vedere => Vitamina E).


    

Premito

      è un impulso doloroso ad andare di corpo che si prova ogni 10 - 15 minuti, quando si forma un tappo cioè un ammasso duro di feci negli intestini che non si riesce ad evacuare.
      Succede a volte durante un digiuno o alla fine di esso.
      La formazione del tappo va prevenuta:
      - con la settimana di preparazione al -> Digiuno;
      - o, in mancanza di essa, somministrando una -> Purga, una o più volte all’inizio del digiuno.
      Altrimenti occorre togliere il tappo:
      - con l’aiuto di un dito ricoperto da un guanto chirurgico oleato;
      - oppure con una pinza ricurva acquistabile dai parrucchieri (JPR p91). Ovviamente queste operazioni sono fatte anche in ospedale.


    

Proctite

      -> Colite.


    

Prolasso

      Il prolasso uterino è la discesa dell’utero verso il basso.
      Provoca ingorgo meccanico, deviazioni e deformazioni delle viscere pelviche, aderenze.
      La causa è nell’indebolimento dei muscoli addominali favorito da indigestione, malnutrizione, eliminazione difettosa (Ig20p8), busti, cinture, abiti stretti e altro.
      Secondo gli igienisti:
      - l’intervento chirurgico procura benefici più o meno temporanei.
      - L’introduzione di corpi estranei, per sostenere l’utero al suo posto, causa irritazione, rischio di ulcera, di ostruzioni, di incurvamento dell’utero, ecc. di impatto sul sistema nervoso, di varici, di ristagno della circolazione sanguigna, fonte di molte patologie, tra cui flussi eccessivi, ulcere, tumori.
      - Anche il ricorso a rimedi locali (sanguisughe, scarificazione, caustici, ecc.) dà solo sollievo temporaneo.
      - È consigliabile piuttosto un trattamento generale della salute: digiuno per un giorno la settimana, fare il pranzo con frutta di stagione o secca, la sera alternare una cena azotata a una farinacea; bagni di sole, esercizi previsti per l’ -> Ernia e alleviare il fastidio riposando mezz’ora al giorno sulla panca inclinata (EEVEP p45 - 58: Consultare tale libro per maggiori dettagli). Vedere anche =>Visceroptosi.


    

Prostata ingrossata

      -> Adenoma prostatico.


    

Prostatite

      La prostatite è l’infiammazione della prostata. Può essere:
      Acuta: I sintomi sono voglia frequente di urinare, sensazione di pressione nella zona della vescica,
      ostacolo e bruciore all’emissione dell’urina, dolore alla schiena, depressione, febbre, e a volte anche una dolorosa evacuazione di feci.
      Secondo l’igienismo.
      - si cura col digiuno e il riposo a letto fino alla sparizione di tutti i disturbi e a riuscire a trattenere l’urina per tre ore.
      - In caso di ritenzione dell’urina:
      ricorrere a bagni caldi;
      se ciò non basta, occorre mettere un catetere di gomma morbida con molta delicatezza e fare eventuale irrigazione della vescica con sola acqua tiepida, senza usare medicinali e borace che sarebbero molto nocivi.
      Cronica: i sintomi sono più leggeri, si può avere scolo catarrale - che può imbiancare l’orina e prostatorrea.
      Secondo l’igienismo:
      - Deriva da gonorrea o congestione per eccitazione sessuale frequente, ritenzione dello sperma (coito riservato), iniezioni irritanti, restringimenti, calcoli vescicali e altri fattori locali.
      - - Le cure consistono nel digiuno a letto fino alla cessazione dei sintomi.
      - L’eccesso di acqua, anche se calda, aggrava il problema (Ig40p30 - 31).
      - Se mal curata, porta all’ingrossamento della prostata (Ig49p22 - 23).


    

Proteine

      Le proteine sono sostanze alimentari complesse contenenti azoto, che devono essere scomposte attraverso la digestione nei loro componenti più semplici detti aminoacidi.
      Solo questi sono utilizzabili dall’organismo senza causare fenomeni di allergia.
      Secondo gli igienisti più recenti, a differenza di quanto insegnano altri:
      - occorrono poche proteine. Perciò essi ritengono opportuno evitare gli alimenti ricchi di proteine - quali sono quelli di origine animale - i legumi secchi, le noci, ecc. ed anche i cereali. -> Vegetalismo.
      - L’eccesso di proteine è irritante per l’organismo. Ciò produce un effetto di stimolazione che alla lunga favorisce molte malattie.
      - In anni successivi al 1950 si ritenne che il latte di donna non contenesse abbastanza proteine e furono date molte più proteine ai bambini, ma presto si verificarono danni ai reni, iperacidità con osteoporosi, tenore elevato di fenilalanina e tirosina e una conseguenza sulla crescita fisica e mentale (Ig49p9).
      - Inoltre gli alimenti ricchi in proteine causano ipermetabolismo e problemi sia al mare sia ai monti. Ciò avviene anche nei topi.
      - Un ricercatore ha scoperto nella Nuova Guinea uomini primitivi il cui consumo quotidiano di proteine era di 10 grammi - derivate da un elevato consumo di patate alle quali erano aggiunti pochi altri alimenti - e, tuttavia, essi eliminavano ogni giorno nelle loro feci circa 15 volte più proteine di quelle che ingerivano. Si poteva dedurne che le proteine erano sintetizzate nel corpo, secondo un processo sconosciuto. Tali uomini avevano nel loro colon una coltura di microbi capaci di produrre anche aminoacidi e perfino acidi essenziali dall’azoto sotto forma gassosa (ALRDUSP c35).
      - La cottura, l’essiccamento e la conservazione delle proteine riducono significativamente gli aminoacidi essenziali .
      - Durante la cottura, secondo qualche igienista le proteine vanno perdute per l’80%, quindi mangiandole crude, ne bastano assai meno (con ciò non si intende consigliare la carne cruda, ma i vegetali crudi).
      - Un’altra precisazione è che i semi hanno generalmente due proteine i cui aminoacidi si completano a vicenda (LSCC 2° p8, NS p54). (Pertanto sarebbe superficiale, se non ipocrita, affermare che solo le proteine animali contengono tutti gli aminoacidi essenziali).
      - Alcune combinazioni di proteine vegetali (55% di grano e 45% di fave) uguagliano le proteine della carne. Oppure 500 grammi di patate e 50 grammi d’uovo possono mantenere la salute con meno di 25 grammi di proteine il giorno.
      - Si ottengono proteine superiori unendo il grano intero con verdure verdi (Ig49p8).
      - - è stato constatato che gli atleti vegetariani realizzano prestazioni migliori.


    

Prurito

      Spesso è collegato a patologie del fegato (Ig51p22).
      Nelle ferite può essere dovuto alla presenza di sangue e di secrezioni da espellere. Distruggendo la crosta, si ristabilisce il necessario drenaggio (Ig60p8).
      Risp.: il prurito della pelle ai primi freddi è un sintomo di eliminazione che scomparirà col tempo (Ig52p35).


    

Pseudo - leucemia

      -> Linfoma di Hodgkin.


    

Pseudoxanthoma elasticum

      Rara malattia della pelle. Lo scrivente non ha trovato nulla riguardo a tale malattia nella letteratura igienista, ma ritiene plausibile che si possa curarlo secondo gli insegnamenti generici previsti per le malattie della pelle nel capitolo Malattie.

* * *

      Caso: i disturbi cutanei e visivi di una donna scomparvero quasi totalmente guariti da medici classici dopo la cura con vitamina E per un anno (ILCDV p379: le dosi però non sono precisate sul libro che fa riferimento ad Archives of dermatology, 60, 310, 1951).


    

Psicanalisi

      La psicanalisi è rifiutata dagli igienisti che la considerano una truffa (Igpuri27). Essi affermano:
      - che non serve a niente raccontare all’infinito la propria vita passata, anche perché, tanto, non è possibile cambiare il proprio passato.
      - E che, comunque, dei problemi di salute come le crisi di -> Angoscia possono essere spesso risolti con il metodo igienista, capace di aiutare l’organismo ad espellere le tossine che sono alla loro base.
      (Non si può, però, escludere che dei soggetti più vulnerabili emotivamente o che hanno vissuto gravi traumi ne abbiano tratto serie conseguenze sulla salute e che possano trarre beneficio dalla psicanalisi. Non è il caso, tuttavia, di generalizzare alla maniera del dottor Hamer che presenta tutte le malattie come conseguenza dei traumi psicologici).


    

Psicosi

      Secondo Mosséri spesso le psicosi derivano da uno stato di intossicazione e guariscono col digiuno (JPR p220).
      Caso: Uno studente di medicina di 24 anni soffriva di ansietà, nevrosi e pessimismo, depressione nervosa, sensazione di fallimento e d’incapacità scoraggiamento, tentativi di suicidio. "
      Trattamenti e psicanalisi per anni senza risultato. Aveva ingerito medicinali in abbondanza da parecchi anni. Un digiuno di 60 giorni di cui 20 giorni su un digiuno quasi integrale all’acqua non fu sufficiente a disintossicarlo totalmente. Infatti, alla fine di questo digiuno lungo, la sua lingua era ancora troppo bianca e il suo alito fetido. In capo a 40 giorni, fu aggiunta all’acqua da bere due dita di succo di carote per rilanciare l’eliminazione che si era indebolita. Le crisi di fegato si sono così succedute la notte per alcune ore con, al tempo stesso, depressioni nervose profonde, per sparire la mattina. Facemmo notare al nostro digiunatore che le fasi di depressione erano accompagnate da dolori epatici violenti, da lingua carica e urine forti, dunque da eliminazione intensa. Infatti, è la notte che il corpo riposato trova le forze necessarie per eliminare. Ora le tossine eliminate dal fegato sono rigettate nel sangue in quantità, poi sono rigettate con l’orina. Ora la presenza di queste tossine in troppo grandi quantità sono dunque dei sintomi di eliminazione che si possono attenuare bevendo un poco più di acqua per lavare i reni ed evitare che la concentrazione delle tossine sia troppo elevata e perturbi il sistema nervoso. Si sa, per analogia, che un mezzo troppo acido permette il passaggio dell’elettricità nei fili elettrici più rapidamente. è la medesima cosa per lo stato nervoso del paziente (JPR p220).


    

Psoriasi

      La psoriasi è un’affezione cronica della pelle con placche infiammate, irregolari, rossastre, coperte di squame argentate.
      Secondo l’igienismo:
      - analogamente alle micosi, è una forma di eliminazione supplementare quando non sono sufficienti i reni, gli intestini, i polmoni (Ig36p15).
      - Una delle principali cause è l’alimentazione malsana con troppi alimenti acidificanti, (sono la farina bianca e lo zucchero i principali colpevoli).
      La soluzione, non solo per la pelle ma anche per avere una buona salute, secondo l’igienista americano T. C. Fry è:
      - abbandonare i medicinali;
      - disintossicarsi attraverso un digiuno di tre o quattro settimane presso una casa di digiuno,
      - poi ripresa alimentare con pasti costituiti da frutta di un solo tipo per volta (meloni, arance, uva, ecc.) per una settimana; poi a cena sostituire la frutta con insalata, avocados e noci varie;
      - aria pura, riposo, sonno, esercizio (camminare almeno mezz’ora il giorno), 5 o 6 ore la settimana di bagni di sole, un gioco costruttivo di ricreazione;
      - il regime alimentare dovrebbe essere costituito da frutti maturi crudi e non conditi; da verdure; da noci diverse; da pochi semi germogliati che non sia necessario cuocere. Mangiare solo cibi crudi;
      - niente cereali e prodotti o sottoprodotti animali e nemmeno i cibi conservati dell’industria; niente condimenti, sale, aceto, spezie, erbe, pepe, ecc. (Ig38p7 - 10).
      A chi si vuole curare da sé, Robert Gross, un altro igienista, consigliava:
      - digiuni di non oltre tre giorni, poi per 5 o 6 giorni succo di frutta e verdure, poi di consumare con prudenza frutti e verdure fresche, insalate con noci varie.
      - Con le insalate verdi si possono mangiare patate cotte, riso integrale, lenticchie, avocado, datteri freschi.
      - Pasti piccoli ben masticati; abolire sale, zucchero, alimenti grassi.
      - Prudenza con gli agrumi, poiché si ha un corpo già acidificato (Ig38p16).
      Spesso la psoriasi è collegata all’artrite (Ig51p22).
      “La psoriasi rappresenta senza dubbio uno stato tossico e dovrebbe essere trattata come tale” (Ig51p22). -> capitolo LE MALATTIE della pelle.
      Casi: un paziente affetto da psoriasi, artrite e sinusite, curato invano per decenni in tutti i modi, afferma di essersi ristabilito quasi completamente e in poco tempo con l’igienismo, ma non fornisce altri particolari (Ig38p7 - 10).
      Uno studente di circa venti anni aveva gli arti, il viso, le labbra, le palpebre e il corpo coperti da una massa di eruzioni squamose. Aveva provato ogni sorta di cure. Allora si decise a entrare in una casa igienista e in poche settimane la sua pelle ritornò pulita, grazie al digiuno e ai bagni di sole (IDPSLV p241).


    

Purga

      Secondo l’igienista Mosséri l’effetto purgante deriva dalla tossicità dei lassativi: l’organismo reagisce per espellerli svuotando l’intestino. I lassativi dolci non producono l’effetto desiderato. Quindi, è indifferente che siano sostanze naturali o minerali. Si possono benissimo usare le prugne secche, ma sono anch’esse nocive.
      Egli usava le purghe, se necessario, particolarmente negli obesi, in sostituzione della preparazione al digiuno ritenendo che esse siano un male minore rispetto ai disturbi di cui il paziente soffrirebbe per i rifiuti presenti nel suo intestino, se cominciasse il digiuno senza preparazione né purghe (JPR p66 e JPR p84). Tuttavia Mosséri recentemente ha cominciato ad usare la purga all’inizio del digiuno e poi ogni 15 giorni (negli obesi, la seconda volta dopo 8 giorni), per evitare le sofferenze spesso prodotte dalla putrefazione dei cibi negli intestini, poiché essa produce più danni della purga (JPR p86).


    

Pus

      Mosséri affermava che gli ascessi, il pus, i gonfiori provengono dagli alimenti proteici: carne, pesce, pollame, ostriche, noci varie, formaggi, uova e che quindi è necessario sopprimere questi alimenti. Limitare in seguito le varie noci a 10 grammi il giorno. In tal modo, gli ascessi dentari o altri scompaiono senza che vi sia bisogno di farsi strappare stupidamente le parti infette. Il pus trae le sue provviste dagli alimenti proteici citati, che provocano l’infezione nei tessuti. Mai accettare di farsi strappare i denti infetti e traballanti (JPR p211).


    

Pustole

      Secondo il prof. -> Ehret, le pustole (come pure altre terribili malattie della pelle, quali la lebbra) si verificano il più delle volte nelle persone che fanno molto uso di riso. (Lasciava quindi pensare che la sua dieta senza muco, cioè fatta di frutta ed ortaggi fosse il rimedio appropriato a guarire da tali problemi: ISDGDDSM p140).
      Caso: una ragazza aveva il viso, il collo e le spalle coperti di pustole piene di pus con grossi punti neri; inoltre soffriva di sudori notturni che inzuppavano le lenzuola e di mestruazioni lunghe, irregolari, abbondanti e accompagnate da crampi.
      Era stata visitata da dermatologi, internisti e ginecologi che non le avevano prescritto alcuna terapia e le avevano detto che sarebbe guarita col tempo.
      Un igienista invece le consigliò una dieta di cibi crudi o una monodieta e di abbandonare l’uso del sapone per il viso e il corpo. (Intanto cominciò a togliere i punti neri e a pulire le pustole).
      Quasi immediatamente i suoi sudori notturni cessarono, il suo ciclo diventò regolare e alla fine dell’anno scolastico il suo colorito era il più chiaro di tutta la classe. Tanto la ragazza che i suoi genitori ne erano lietissimi, ma sua madre chiese fino a quando la figlia avrebbe dovuto continuare quella dieta folle (Ig41p1 - 2).
      (La risposta dell’igienista non è stata riportata nella rivista. ma si può immaginarla facilmente: se la ragazza fosse tornata alla dieta precedente, non avrebbe dovuto attendere molto per riavere i medesimi disturbi di cui aveva sofferto).

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