Cancro


AVVISO

Il libro

LA VERITA' SUL CANCRO 

di Ty Bollinger  

parla dei migliori metodi di prevenzione, diagnosi e cura dei tumori

Ne sto riportando una sintesi sulla pagina laveritasulcancro.html
di questo blog col link sottostante raggiungibile 
https://igienismo2013.blogspot.com/p/laveritasulcancro.html


E' ora disponibile un altro blog che fornisce notizie utili per la prevenzione e la cura dei tumori. Esso ha l'URL seguente: https://https://potassioascorbato.blogspot.com




29/04/17

Indice delle voci di questa pagina:
Cancro, Capogiri, Carezze
 

Cancro

      Si dovrebbe chiamare così solo il tumore maligno.
      Secondo l’igienista Fry quello che viene chiamato cancro nel 95% dei casi è un tumore benigno che potrebbe essere curato con l’igienismo, magari con uno o più digiuni lunghi e anche una metà dei veri cancri potrebbero essere sconfitti con molta perseveranza (Ig40p27).
      Secondo un altro igienista, a volte i medici diagnosticano bugiardamente il cancro per indurre i familiari alla rassegnazione in previsione dell’insuccesso di un intervento chirurgico o di una terapia.
      Così fu nel caso di un conduttore televisivo che, secondo l’articolista, non aveva mai presentato i sintomi del cancro ma piuttosto quelli dell’artrosi (LH16p1 - 4).
      (Oltre tutto passare per capace di guarire il cancro procura molto prestigio e lavoro alla classe medica e quindi le conviene diagnosticare il cancro ad ogni minimo sintomo.
      Vari decenni fa una rivista pubblicò un articolo intitolato "Quel paziente sta benissimo: operiamolo!" In esso si raccontava che alcuni medici diagnosticavano falsamente ai loro pazienti un tumore e li indirizzavano verso una clinica privata, in cui lavoravano dei chirurghi "bravissimi", poi si dividevano equamente il guadagno, finché non finirono tutti in tribunale).
      Shelton piuttosto affermava che la medicina ufficiale non sa curare neanche il raffreddore e tuttavia afferma di poter curare il cancro (Ig53p8).
      Un libro di patologia mostrava delle formazioni cancerose a forma di palline; poi i medesimi organi senza le palline, dopo un trattamento medico. Vedendo tale cambiamento anche un igienista può avere un momento di crisi e pensare: "Perbacco! Ma allora la medicina riesce a fare qualcosa di serio contro il cancro…" Ma subito dopo, ricordando come vanno le cose in questo campo, ridimensiona la sua sorpresa pensando che quelle palline erano un sintomo e che sono state fatte sparire come tanti altri sintomi dalla medicina ufficiale senza rimuovere le vere cause del tumore; e che, probabilmente, dopo un po’ di tempo le palline ricompariranno e il malato si sentirà peggio di prima delle terapie.
      Elaborando i dati della mortalità per tumore negli anni 1980 - 2002, con l’ipotesi di classi di età invariate, è risultata effettivamente una diminuzione della mortalità per tumore, sia pure solo dell’11,32% per la popolazione complessiva, ma con una forte diminuzione nelle classi di età più giovani e un aumento nelle ultime classi, come se la medicina fosse riuscita a guarire alcuni malati o a rinviare di parecchi anni la loro morte.
      Rielaborando i dati della mortalità per cancro in Italia dal 1980 al 2002 secondo l’ipotesi che le classi di età fossero restate invariate (come è riportato nel libro "L’igienismo potrebbe guarirti veramente") effettivamente c’è stata una diminuzione dell’11,32%.
      Tuttavia si presentano almeno tre interrogativi:
      - sono state le terapie a causare la diminuzione di mortalità per tumore - o almeno ad allungare la vita dei malati - o sono stati il periodo di riposo, una dieta migliore e la maggiore attenzione alle misure preventive individuali e sociali (cioè, per esempio, l’abbandono del fumo da parte delle persone avvertite più tempestivamente del loro tumore al polmone e, rispettivamente, l’inquinamento ambientale)?
      - Non sarà che la diminuzione di mortalità per tumore è stata più che compensata da un aumento di morti - magari in anticipo rispetto a ciò che sarebbe avvenuto non curando il cancro - per altre malattie non tumorali, ad esempio per nefrite, anemia (Ig56p23 - 24), emorragia, infezioni, malattie cardiache, ecc. visto che la chemioterapia procura danni ai reni, al midollo osseo, al cuore, ai nervi, ecc.? Vedere quello che successe a proposito di => Vaccinazioni negli Stati Uniti dal 1874 al 1878 riguardo alle otto malattie infantili più comuni.
      - Al Memorial Hospital di New York si era praticato il trattamento dei raggi X e del radio prima e dopo gli interventi radicali del cancro del seno: le pazienti sopravvivevano poco tempo, ma dopo che fu abbandonata ogni radiazione, vivevano molto di più (Ig53p10).
      Non sarà allora che le terapie attuali contro il cancro anziché essere più efficaci sono solo meno devastanti di quelle precedenti?
      E quando si vanta l’allungamento del periodo di sopravvivenza dalla diagnosi di cancro alla morte, quello potrebbe essere dovuto all’aver diagnosticato un tumore inesistente o al solo fatto di aver diagnosticato il cancro più precocemente - cioè quando mancava più tempo al malato per morire - anziché alla maggiore efficacia delle terapie.
* * *
 

CANCRO FATTORI, DUBBI, SOFFERENZE, METASTASI, RISCHI DELLE TERAPIE

      Fattori favorenti.
      Secondo il dottor Shelton i principali fattori che favoriscono il cancro, ancor più dell’alluminio o dell’amianto, sono:
      - l’elevato consumo di proteine animali (soprattutto la carne, poi le uova, un poco meno il pesce, pochissimo i formaggi) che creano uno stato di anafilassi o allergia permanente, particolarmente nelle persone già affette da tossiemia (chi ha un’eliminazione efficiente riesce a sbarazzarsi dell’eccesso di proteine).
      Infatti, tra gli animali vegetariani il cancro è rarissimo, anche tra le scimmie le quali mangiano le noci, ricche di proteine.
      Una delle scoperte più orribili di questi ultimi anni è il prevalere del cancro tra i pesci, soprattutto tra quelli degli allevamenti (magari nutriti con la soia, ricca di proteine).
      Anche tra le piante sono più soggette alla formazione di tumori quelle che crescono sui terreni più ricchi di sostanze azotate come il colaticcio o le acque di fogna (Ig53p16).
      - le spezie forti: favoriscono il cancro, soprattutto allo stomaco (TEC p114);
      -altre sostanze irritanti come il tabacco, il caffè, ecc.;
      - i mezzi di diagnosi, le cure mediche contro i tumori (biopsie, raggi X, chemioterapia, interventi chirurgici su tumori benigni) che causerebbero ulteriore irritazione ai tessuti tumorali favorendo così la loro degenerazione maligna;
      Vedere sopra quanto avvenne al Memorial Hospital di New York (Ig53p10).
      - le sostanze chimiche irrorate sugli ortaggi e prodotti agricoli o introdotte negli alimenti per conservarli o ad altro fine (tra cui molti coloranti derivati dal catrame: Ig66p32).
      - Un’altra causa sarebbero i radicali liberi e i perossidi che si formano dagli acidi grassi polinsaturi se non si fa un uso adeguato di vitamina E, la quale ha azione protettiva in quanto antiossidante. È stata riscontrata una correlazione tra il consumo di grassi e oli e il numero di decessi per leucemia, cancro del seno, delle ovaie o del retto in persone oltre i 55 anni (ILCDV p422 - 423). I tumori si svilupparono in misura molto maggiore nei ratti femmina e soprattutto in quelle che non ricevevano supplementi di vitamina E.
      Evitando i suddetti fattori del cancro si favorirebbe anche la propria guarigione o almeno si allungherebbe la vita.
      La stessa biologia sembra smentire l’idea che i virus siano sufficienti a causare il cancro. Infatti, si può leggere che il virus di Epstein -Barr (E -B -virus) è il caso più notevole di virus che potrebbe essere la causa più importante di un tumore, il linfoma di Burkitt; e che tuttavia anche nelle zone dove compare tale tumore vi sono molte persone che hanno il virus mentre poche si ammalano di linfoma e che anche negli Stati Uniti l’E -B virus è molto comune ma causa solo malattie blande (BO p62).
      Ciò dimostra che occorrono anche altri fattori perché si abbia il linfoma e che quindi è meglio occuparsi di essi, invece di somministrare veleni ai malati per uccidere il virus E -B.
      Dubbi sui successi contro il cancro: Oltre al fatto che generalmente non si tratta di un vero cancro, a volte non c’è neanche un tumore benigno ma solo uno stato infiammatorio: Shelton raccontava che era stato addirittura diagnosticato come cancro, da quattro medici, l’ingrossamento di una ghiandola del seno, poi guarito con tre giorni di digiuno e una settimana di dieta (TEC p71).
      In un altro caso era stato diagnosticato da due medici il cancro e raccomandata l’urgente asportazione degli occhi di una bambina che aveva solo un’infiammazione.
      Guarita da questa in un centro specializzato, la bambina dopo molti anni era divenuta una donna e stava ancora benissimo (TEC p69).
      Neanche la biopsia sarebbe molto affidabile per le diagnosi: un medico che era stato ricoverato nella Casa di cura del dottor Shelton affermava che se si mandano pezzi di tessuto della medesima escrescenza a diversi patologi, si possono avere dei referti totalmente differenti gli uni dagli altri (Ig40 p13).
      In un congresso medico uno specialista del Massachusetts affermò che, all’autopsia, le diagnosi si erano rivelate sbagliate in 470 casi su 1000. Ad analoghi risultati portò una ricerca in un ospedale di New York (Ig56p5).
      Inoltre, se le diagnosi si rivelano così spesso sbagliate quando la malattia è così grave da condurre il malato alla morte, sarà molto più facile ancora che si prendano lucciole per lanterne quando si fanno le diagnosi precoci: la percentuale di errori sarà molto più alta, magari del 94%...
      Piuttosto, secondo Shelton, tante morti attribuite al cancro andrebbero imputate agli interventi chirurgici e alle terapie contro il cancro.
      Secondo Mosséri nel vero cancro avviene un’improvvisa rilevante perdita di peso in poco tempo, senza ragione, accompagnata da gangli (Ig40p10) linfatici ingrossati.
      Sofferenze: Secondo Shelton il vero cancro non può essere guarito, ma è possibile allungare la vita del paziente e ridurre al minimo le sue sofferenze: esse sarebbero dovute al trattamento medico (radiazioni, interventi, sedativi) e all’alimentazione.
      Potrebbero, quindi, essere prevenute rifiutando terapie e interventi e, inoltre, digiunando quando si soffre, pur bevendo acqua tiepida a volontà, e riprendendo poi l’alimentazione con succhi di frutta, nei primi giorni, seguiti poi da frutta e ortaggi crudi in quantità moderata e facendo bagni e movimenti fisici.
      Se tornano i dolori, riprendere il digiuno (TEC p121).
      Tuttavia per l’igienismo sono irrimediabili solo i casi di malattia in cui si sono verificate alterazioni irreversibili, le quali stanno ben oltre i casi definiti terminali dalla medicina ufficiale che in tale affermazione si basa sulla sua esperienza e sui suoi farmaci.
      Cioè ricorrendo all’igienismo si potrebbe ancora sperare per una parte dei casi cosiddetti terminali (Ig48p25).
      Le cosiddette metastasi secondo Shelton non derivano da trasferimento dei tessuti tumorali da una parte all’altra dell’organismo, ma sono tumori che si sviluppano in molti punti del corpo quasi contemporaneamente (TEC p108).
      Rischi delle terapie tradizionali: I raggi X e il radio, anche se possono distruggere il tumore, non ne rimuovono le cause e quindi esso facilmente si riformerà; inoltre essi causano quell’indurimento dei tessuti che favorisce il cancro (TEC p57).
      Anche a giudicare dalle statistiche parrebbe sconsigliabile sottoporsi a interventi e a terapie. Hardin Jones ha dichiarato davanti all’American Cancer Society che i suoi studi "hanno definitivamente provato che le vittime del cancro non trattate vivono quattro volte più a lungo di quelle che sono trattate" (Ig40p28, Ig53p27).
      Tra l’altro anche interventi chirurgici apparentemente poco pericolosi, come l’asportazione del seno o dell’utero, a volte riducono la paziente all’invalidità permanente o causano la morte o inducono il marito a rifiutare rapporti coniugali (TEC p91).
      Inoltre interventi e terapie generano uno stato d’ipereccitabilità morbosa capace di causare molte sofferenze al malato (TEC p120).

      CANCRO: LE OPINIONI IGIENISTE.
      Anziché riporre fiducia nelle terapie, si dovrebbe piuttosto pensare alla prevenzione del cancro, per mezzo di un’alimentazione e di uno stile di vita sani e col ricorso al riposo e al digiuno per disintossicare l’organismo, quando ci si ammala, anziché sopprimere i sintomi della malattia e intossicarsi ulteriormente con i farmaci.
      Infatti, alcuni esperimenti condotti da ricercatori mostrerebbero che i soli virus non bastano per produrre il cancro, se i tessuti non sono cronicamente infiammati: ciò dà ragione agli igienisti i quali sostengono che è lo stato anormale dei tessuti dell’organismo a causare le malattie, anziché i germi o i virus (TEC p48).
      Il cancro non entra nel corpo come un virus o come un intruso misterioso, ma è uno stato che si sviluppa gradualmente a causa delle abitudini di vita malsana (Ig52p26).
      (D’altra parte proprio lo stato di isolamento dei tessuti tumorali di cui si è già parlato, porta al risultato che proprio i tessuti tumorali, che si vorrebbe distruggere, sono quelli che vengono meno raggiunti dai farmaci).
      Inoltre, la Biologia stessa riconosce il sistema immunitario è capace di individuare e distruggere anche le cellule maligne (BCEM p755 - 757).

      Secondo gli igienisti:
      - il ricorso a dei lunghi => DIGIUNI assistiti generalmente riesce ad eliminare o a ridurre il tumore, purché esso non sia ormai isolato dalla circolazione sanguigna e non sia iniziata la decomposizione dei tessuti.
      - il digiuno presenta numerosi vantaggi sulle terapie tradizionali, anche chirurgiche:
      - non comporta eccessivi rischi;
      - elimina la causa del tumore (le sostanze tossiche o eventuali turbe dismetaboliche), rendendo assai meno probabile la recidiva;
      - e non mutila il paziente, risparmiandogli quindi i relativi danni psicologici e funzionali (TEC p164).
      - Se i tumori sono molto grossi, possono essere necessari vari digiuni lunghi alternati a diete rigorose. Tuttavia se il deflusso della linfa è ostacolato, può succedere che il tumore non possa essere ridotto.

      - Durante il digiuno:
      - medicinali, purghe e iniezioni sono pericolosi;
      - eventuali crisi di eliminazione vanno accolte con gioia e non devono essere curate, altrimenti vi è pericolo;
      - bisogna starsene a letto;
      - il digiuno deve essere interrotto lentamente con piccole dosi di frutta intera o in succhi: sarebbe pericoloso fare altrimenti (TEC p166).
      Casi: Un malato al quale era stato diagnosticato un melanoma maligno e pronosticato poco tempo da vivere, si sottopose all’asportazione chirurgica, ai raggi, al radio, ecc. che aggravarono il suo stato.
      Poi scoprì l’igienismo e adottò uno stile di vita igienista. A poco a poco la sua salute migliorò fino a diventare molto buona. E dopo nove anni non aveva ancora avuto recidive (Ig40p12).
      Un altro paziente, di trentacinque anni, soffriva di un carcinoma intestinale che lo aveva reso emaciato e debolissimo tanto che fu collocato tra gli invalidi dall’Amministrazione Britannica.
      Gli restavano solo pochi mesi di vita, secondo quanto il medico aveva detto a un suo congiunto.
      Invece, curato dall’igienista dottor Thomson si era ripreso, tornò a fare una vita da atleta e non si sentiva mai stanco.
      Si sottopose allora a molti esami clinici, fu trovato sano e riebbe il posto di lavoro che occupava prima di ammalarsi.
      Disgraziatamente, gli capitò di leggere che il carcinoma è una forma di cancro; e dai suoi genitori aveva sentito dire che dal cancro non si guarisce.
      Invano il dottor Thomson gli disse che ora stava bene e che doveva dimenticare tali storie.
      Egli non volle saperne e si mise a letto sconsolato con la faccia rivolta al muro e, nel giro di dieci giorni, morì (LA 1° p87).
      (Ciò mostra quanto sia importante avere un atteggiamento positivo e che le persone più influenzabili muoiono letteralmente di paura e di disperazione quando credono di avere una malattia mortale).
      A una donna di ottant’anni fu diagnosticato un cancro ma a causa della sua età non fu sottoposta ad alcun trattamento. Aveva un occhio sporgente per un tumore dietro di esso. Pensando che la sua ora fosse arrivata, volle rivedere tutti i suoi figli. Poi, per anticipare la morte, smise di mangiare. Dopo alcuni giorni il suo occhio cominciò a rientrare nell’orbita. Infine essa chiese di mangiare zuppa e altri alimenti. Con sorpresa di tutti, guarì e visse in buona salute per altri quattro anni (Ig40p3 - 4).
      A un’altra donna era stato detto che aveva un rene canceroso da asportare d’urgenza, altrimenti le restava poco da vivere; ma lei rifiutò, adottò una dieta crudista di frutta e verdura e col tempo superò i suoi problemi (Ig45p6).

      Secondo esperienze della dottoressa Di Fazio, un’appropriata alimentazione può far tornare nella norma i marcatori tumorali (vedere la pagina regime-di-fazio di questo blog).


      VARI CANCRI:
     

Cancro del fegato

      Il cancro del fegato è segnalato da disturbi digestivi, cachessia marcata (cioè grave deperimento organico) spesso noduli lisci e duri, eventuale ascite.
      È favorito da cause come quelle della cirrosi.
      Shelton diceva che è il cancro che porta più rapidamente alla morte.
      Mosséri ritiene addirittura dannoso il ricorso al digiuno (LA 2° p14).
      (Tuttavia può darsi che sarebbe utile il semidigiuno e la dieta sana, quantomeno nelle fasi non troppo avanzate).
     

Cancro della pelle

      Caso: Un uomo aveva una macchia sul naso, che fu diagnosticata come cancro da una dozzina di medici.
      Con due digiuni di una settimana ciascuno, intervallati da tre settimane di dieta, la macchia sparì.
      Shelton ne traeva la conclusione che:
      - o i cancri della pelle sono curabili;
      - o i medici si sbagliano spesso nelle loro diagnosi sul cancro della pelle (L4SDLM p107).
     

Cancro della prostata

      Il cancro della prostata nel 90% dei casi sarebbe tumore benigno.
      L’igienista Willix affermava che tutti i malati visti da lui si pentivano di essersi lasciati operare poiché soffrivano più di prima. Inoltre, secondo una ricerca, il 34% era diventato impotente, il 6% era diventato incontinente, erano rimasti resti di tumore nel 10% dei casi e il 25% dei pazienti era morto dopo l’operazione.
      Secondo Mosséri: bisogna abbandonare gli alimenti ricchi, lo zucchero e i cibi feculenti; inoltre solo chi non ha subito l’operazione trae eccellenti risultati dal digiuno e deve bere almeno un litro d’acqua il giorno (se necessario con il limone) per non rischiare la ritenzione urinaria.
      (Gli operati possono ricorrere al semidigiuno) (LA 2° p133).
      Casi: Un uomo aveva fosfati acidi prostatici alti e quindi gli erano stati diagnosticati vari cancri alla prostata e gli era stata consigliata una terapia con i raggi esterni. Tuttavia egli rifiutò ricordando l’esperienza di sua madre di ottant’anni col tumore dietro un occhio, di cui si è riportata sopra la storia.
      Si sottopose alle cure della naturopatia e a quelle suggerite da un chiropratico, senza risultati soddisfacenti.
      Allora si recò in una casa di cura igienista, digiunò due settimane e i suoi tumori risultarono quasi completamente scomparsi. Poteva così urinare senza avere più alcun bisogno dei cateteri (Ig40p4).
      Un altro uomo di ottantanove anni era stato dichiarato bisognoso di asportazione di prostata (dura e sensibile, per un probabile cancro), di un testicolo (pesante, sensibile, doloroso e duro) e della gamba destra (gonfia e scolorita).
      Tuttavia il paziente preferì ricorrere all’igienismo. Fu messo a cibi crudi per tre giorni. Poi digiunò per undici giorni, in seguito ricevette succhi di frutta freschi e infine alimenti solidi.
      La gamba, la prostata e il testicolo erano ridiventati normali (Ig40p3 - 5).
      Nel 1974 a Dirk Benedict, uomo di spettacolo, fu prevista la morte dopo poche settimane per cancro della prostata. Allora abbandonò tutto e se ne andò in montagna come un eremita, dove consumò solo succo di carote e verdure. Dopo sette anni, guarito e in ottima salute tornò al suo lavoro (LH20p8).
      Vedere anche Prostata ingrossata.
     

Cancro della tiroide

      Caso: Una donna diabetica prendeva l’insulina da venticinque anni. In una visita di controllo le furono scoperti un tumore alla tiroide e anche macchie nei polmoni.
      Allora si sottopose ad asportazione parziale della tiroide seguita da una terapia allo iodio radioattivo. Acquistò nove chili di peso e si sentiva molto male.
      Visto il fallimento delle cure mediche, provò a seguire i consigli igienisti cominciando con un breve digiuno e poi mangiando solo frutta e ortaggi crudi, qualche volta succo d’arancia o di pompelmo, inoltre diminuì il dosaggio dell’insulina.
      Nel giro di sole tre settimane guarì dall’acne, ritrovò l’energia - tanto da poter alzarsi presto e lavorare fin dalla mattina, - si liberò dei disturbi di vista consistenti nella visione di mosche e non ebbe più continuamente fame. Inoltre gli esami clinici non presentavano più tracce di cancro alla tiroide e di macchie nei polmoni (LA 1° p207 - 209).
     

Cancro dell’esofago

      Il sintomo principale del cancro dell’esofago è la difficoltà a deglutire.
      Secondo l’igienismo:
      - Una sua causa potrebbe essere il tannino, che si trova tra l’altro nel vino e nel tè. Esso può alleviare una gola irritata, ma all’università di Miami, Julia Morton ha segnalato un caso atipico di cancro all’esofago a Curacao, in Caroline del Sud e in altri luoghi, dove gli abitanti consumano grosse quantità di bevande in cui il tannino è concentrato. Gli inglesi mettono del latte nel tè perché neutralizza il tannino.
      - Il tannino ha prodotto il cancro negli animali quando è stato iniettato loro, ma nessuno studio è stato fatto sui suoi effetti quando gli animali di laboratorio lo bevono.
      - Julia Morton ritiene il tannino non pericoloso se consumato con prudenza. Tuttavia, ha smesso di bere del tè da parecchi mesi. La sua bevanda preferita è l’acqua (Ig62p12).
      - Tentare la cura di un lungo digiuno, sperando che la diagnosi sia troppo pessimista.
      - Si può prevenire il cancro dell’esofago con la vita sana (LA 2° p106).
     

Cancro dello stomaco

      Il cancro dello stomaco è la tappa finale di un’evoluzione patologica che comincia con l’irritazione, poi la gastrite e l’ulcera oppure il cancro.
      Secondo l’igienismo:
      - Una delle cause del cancro dello stomaco si ritiene sia il consumo di cibi fermentati o in salamoia: i Giapponesi ne fanno molto uso e sono il popolo che è più colpito da tale cancro (Ig62p8).
      - I suoi sintomi sono: dolore al fondo dello stomaco, vomiti, emorragia, possono esservi anche i sintomi dell’ulcera gastrica e duodenale.
      - Raggiunto lo stadio terminale del cancro (avvelenamento settico - cachessia cancerosa), il digiuno è inutile e anzi accelera la fine.
      - Negli stadi precedenti, invece, il digiuno seguito da una dieta rigorosa compirebbe meraviglie (LA 1° p171).
     

Cancro del pancreas

      Il cancro del pancreas presenta disturbi digestivi, rapida perdita di peso, anemia, dolore profondo nella regione dello stomaco spesso la notte a parossismi, frequente l’ingrossamento della cistifellea, feci grasse e con troppe fibre non digerite.
      - Ciò avverrebbe all’ultimo stadio del cancro in cui l’igienismo non può fare nulla, mentre agli stadi precedenti potrebbe portare alla guarigione con i soliti metodi (LA 2° p108).
      - Una delle cause sarebbe la caffeina (Ig65p34).
     

Cancro dell’utero

      Secondo l’igienismo, il cancro dell’utero:
      - può essere causato da uno stato infiammatorio protratto per alimentazione malsana, eccesso di alimenti, stile di vita malsano, prodotti chimici, pillola contraccettiva, lacerazioni da parto non completamente rimarginate, cattiva digestione, meteorismo,
      - I sintomi del cancro dell’utero sono emorragia, dolori e perdite, che però si possono presentare anche in altre circostanze.
      - Spesso è preceduto da leucorrea (Ig50p15).
      Caso: una donna di venticinque anni, che credeva di essere incinta, aveva invece un tumore all’utero che appariva benigno, ma fu sottoposta a esami di controllo ogni due settimane e infine le dissero che il tumore stava diventando maligno e le raccomandarono di sottoporsi a piccole dosi di chemioterapia.
      Poi le diedero dosi più forti e in seguito più forti ancora. La donna andava di male in peggio. Le raccomandarono ed eseguirono l’asportazione dell’utero. Tuttavia non ne ebbe alcun beneficio. Allora le praticarono altre sedute di chemioterapia, preavvertendola che avrebbe perso i capelli.
      Dopo cinque giorni i medici le dissero che non si era ottenuto nulla e che bisognava continuare.
      Tuttavia a quel punto lei, su consiglio del fratello, si rivolse a una casa di cura igienista.
      Il direttore le disse che era troppo debole perché fosse sottoposta al digiuno e le prescrisse una dieta di alimenti crudi a casa propria. Si sentì un poco meglio ma i suoi capelli cominciarono a cadere.
      Proseguì il programma raccomandatole dall’igienista, che prevedeva anche jogging, nuoto e grossi pesi. I suoi capelli cominciarono a ricrescere.
      Tornò nella casa igienista e digiunò venticinque giorni affrontando delle sofferenze, ma minori di quelle della chemioterapia e la giudicò un’esperienza meravigliosa.
      Si trovò così sbarazzata dal suo cosiddetto cancro e anche dalla stitichezza sentendosi bene come non si era mai sentita in vita sua (LA 2° p202).
      L’igienista Art Andrews faceva le seguenti affermazioni:
      - ciò che è diagnosticato come cancro, può non esserlo per niente o magari è solo un tumore benigno. La cosa peggiore è che il tumore da benigno possa diventare maligno a causa delle cure mediche.
      - Il vero cancro non può essere guarito, qualunque cura si faccia.
      - In ogni caso solo le cure igieniste possono guarire, se ve n’è la possibilità. Le varie terapie, siano esse ufficiali o della naturopatia, sono nocive (Ig40p8).


 

Capogiri

      Secondo l’igienismo possono essere presenti in varie patologie, ad esempio anemia, congestione epatica, gastrite, ipertensione, ecc. o potrebbero essere causati dall’uso di => Antibiotici o di => Integratori oppure anche da intossicazione, ad esempio per consumo di => Succhi di frutta e verdura, prodotti dalle industrie (Ig33p2).
      Caso: Un’insegnante soffriva di capogiri, che la costringevano ad appoggiarsi al muro e le avevano causato anche diverse cadute. Inoltre aveva difficoltà a trovare le parole durante le sue lezioni e soffriva di dolori articolari che si andavano facendo sempre più forti.
      Fu sottoposta per anni a ogni sorta di esame medico e alle cure corrispondenti senza ottenere i risultati sperati, anzi era ingrassata e sempre più depressa. Si mise in ferie -malattia ma fu mandata in pensione perché non era considerata in grado di riprendere il lavoro.


Carezze

      L’eccesso di carezze è snervante sia per i bambini che per gli adulti, quindi va evitato (Ig27p33).
contenente un piccolo elenco di igienisti peraltro riferito al 2010.
         Tale elenco, però, sta anche in fondo alla pagina Bibliografia di questo blog.

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