Vaccinazioni

, 04/03/17

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Vaccinazioni, Vaginite atrofica, Vaiolo, Varicella, Varici
   

Vaccinazioni

      Secondo gli igienisti, a seguito di vaccinazioni sono stati rilevati numerosi casi di malattie deturpanti o invalidanti e anche la morte in bambini che stavano benissimo (DCDVES p71 - 89).
      Stando alle statistiche, negli Stati Uniti d’America dal 1847 al 1851 erano morti 6.600 bambini su ogni milione di bambini nati, a causa del vaiolo e 20.500 erano morti a causa delle otto malattie infantili più comuni.
     
      Invece dal 1874 al 1878, in seguito a vaccinazione antivaiolosa, i bambini morti per le otto malattie più comuni erano saliti a quasi 41.500 per ogni milione.
     
      Tilden ne traeva la conclusione che, quand’anche tutti i bambini fossero stati salvati dal vaiolo, per ogni bambino salvato, ne erano morti tre in più per le otto malattie infantili più comuni. A sua volta l’editore di tale libro affermò di avere sofferto di vaiolo due volte, - al pari di altri due componenti della sua famiglia - e sempre dopo essere stato vaccinato (LTCPDM p74).
     
      In Australia il 75% della popolazione non è mai stata vaccinata, eppure le temute epidemie di vaiolo non si sono mai verificate (DCDVES p34).
     
      In Inghilterra dal 1872 - 1881 al 1932 - 1941 a un calo della percentuale dei bambini vaccinati corrispose un calo del numero dei morti per vaiolo DCDVES p48). Nel 1924 in seguito a vaccinazione generalizzata vi fu il triplo di casi di encefalite letargica e di altre malattie rispetto alla media dei nove anni precedenti (DCDVES p33).
     
      Esaminando i dati della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, nei Paesi in cui si facevano le vaccinazioni contro il vaiolo si rilevava una maggiore diffusione dell’ ->AIDS (ANMDI p156).
     
      Alcuni sospettano i vaccini come possibile causa di leucemia e sclerosi multipla (ALRDUSP c6).
     
      Si racconta anche un caso di ->Pazzia.
     
      Altre malattie che si sono riscontrate in seguito a vaccinazione sono: emiplegia, ascessi, desquamazioni, cellulite, erisipela, infezioni settiche generali, eruzioni orticarie, sifilide, lebbra, tubercolosi, malattie mentali, tetano, paralisi, meningite, encefalomielite, ecc. (AIAB p371 - 391).
     
      E' stato scritto che “nei Paesi in cui non si pratica la vaccinazione su tutta la popolazione, la paralisi generale è rara” (AIAB p379).
      Anche ai sieri “immunizzanti” sono attribuiti molti casi di malattie (febbre, orticaria, eritema, linfadenoma, artralgia, anche infiammazione cardiaca, paralisi e morte (DCDVES p59).
     
      Su 21 bambini inoculati con la tossina -antitossina ben 18 si ammalarono con sintomi simili la notte successiva e 12 morirono entro 48 ore (DCDVES p60).
     
      Gli igienisti affermano che è pericoloso anche l’uso dei sieri contro la -> Rabbia (DCDVES p61): farebbe rischiare la malattia del sonno e la paralisi (Ig27p15).
     
      Secondo Tilden, se si abolissero vaccinazioni e sieri ci sarebbero meno malattie della pelle e meno poliomieliti, meningiti, epilessie e reumatismi (AIAB p290).
     
      Uno dei principali costituenti abituali dei vaccini detti antiinfluenzali è la formaldeide (formolo), un necrosante e cancerogeno noto.
     
      Il vaccino contro l’influenza stagionale fa, peraltro, verosimilmente ricorso ad un coadiuvante come l’alluminio.
     
      All’efficacia più che incerta, questo vaccino, come ogni altro, comporterà un edema cerebrale più o meno transitorio, così come una diminuzione più o meno importante dei linfociti T4 e T8 (Ig53p5).
     
      “Sono occorsi degli anni durante i quali delle false epidemie spaventose furono annunciate per preparare il terreno per far accettare il vaccino SALK. Si sa il modo fraudolento col quale i test erano stati condotti, i risultati riferiti, la manipolazione delle statistiche e il cambiamento del criterio per cui migliaia di casi prima diagnosticati come poliomielite, furono esclusi da questa categoria dopo l’adozione del vaccino Salk”(Ig52p16).
      
             Si può leggere anche che nel 1925 nell’armata del Reno si vaccinarono 305 reclute su mille. Nell’intervallo tra le due vaccinazioni, tra i vaccinati si ebbero 11 casi di difterite, mentre tra gli altri circa 700 se ne verificò solo uno, ma nel redigere le statistiche si inclusero quegli 11 casi tra i non vaccinati e in questo modo si giudicò la vaccinazione come innocua e benefica e si auspicò l’obbligatorietà di essa.
      Inoltre nella Patologia medica si può leggere che esiste oggi il crup virale, una malattia che porta ugualmente alla morte per soffocamento a causa di una membrana che si forma nella gola, come avviene nella difterite (PMEC 1° p9). Non si tratterà per caso di un nuovo nome per una difterite modificata dalla vaccinazione per continuare così la pratica dei vaccini antidifterici?
     
      “La peste, il colera e la lebbra che imperversavano in Europa nel Medio Evo sono completamente scomparse senza vaccinazioni. I vaccinatori non avrebbero mancato di attribuire questa vittoria alla vaccinazione se essa fosse esistita”. – Dr. G. BUCHWALD (SRPLJ p177).
      Secondo gli igienisti la vera prevenzione, anziché con i vaccini e i sieri o con l’asportazione precoce di presunti tumori, si ottiene con un’ -> ALIMENTAZIONE adatta all’uomo, uno -> STILE di vita sano e liberando l’organismo dalle tossine per mezzo del digiuno, affinché sia più resistente alle malattie e il processo patologico sia invertito prima di arrivare alle peggiori malattie.
     
      Secondo Shelton “l’insalata è di gran lunga superiore a sieri e vaccini nella prevenzione delle malattie” (LFCDA, p95).
     
      Le autorità mediche preferiscono rinviare all’ultimo momento la vaccinazione di parenti e amici, riconoscendone così la pericolosità (DCDVES p54).
     
      Infine il -> Vaiolo non era poi così temibile.

      Caso: In un ospedale un medico e due infermiere, nonostante fossero stati vaccinati e rivaccinati con successo, si ammalarono di vaiolo dopo aver trattato i loro primi due pazienti (Ig51p13).


   

Vaginite atrofica

      La vaginite atrofica è un problema di cui soffrono alcune donne in seguito alla menopausa e che procura fastidi in occasione dei rapporti sessuali.
      Secondo la dottoressa igienista Vetrano può essere guarita per mezzo del digiuno (LH11p4).


   

Vaiolo

      Il vaiolo è una malattia caratterizzata dall’eruzione di vescicole e poi di pustole in tutto il corpo, sintomo iniziale è una sensazione di freddo o, nei bambini, una convulsione, dolore intenso alla schiena e ai reni, vomito, sfogo transitorio come quello del morbillo o della scarlattina.
     
      Il quarto giorno appare il vero sfogo cutaneo: macchie di colore rosso chiaro su pancia, dita e fronte e poi su tutto il corpo, febbre alta, pulsazioni rapide e anche delirio.
      Gli igienisti consigliano:
     
      - digiuno, riposo, solo acqua finché c’è febbre, poi se il malato chiede di mangiare, dargli arance, ananas o pompelmo fresco, tenerlo in una stanza ben arieggiata e illuminata, accertarsi che i suoi piedi siano caldi e lasciarlo riposare, “Col digiuno, il vaiolo è una malattia leggera” (IDT p72).
     
      - pulire il corpo del bambino due volte il giorno con una spugna imbevuta di acqua tiepida, solo così si potrà evitare un prurito insopportabile. Impedire che il malato si gratti.
     
      - Nella convalescenza la prima settimana dare frutta a colazione e a pranzo; molta insalata verde e ortaggi non amidacei cotti a cena.
     
      - La settimana successiva dare frutta a colazione, insalata e vegetali cotti a pranzo, proteine a cena (AIAB p310).
      - La vaccinazione sotto i due anni è alquanto più pericolosa (AIAB p309).
      - Vedere anche -> MALATTIE (dei bambini).


   

Varicella

      La varicella è una malattia acuta che inizia con sensazione di freddo, vomito, febbre, dolore alla schiena e piccole papule rosse sulla pelle che poi diventano vesciche ma, al contrario del vaiolo, non è presente l’infiammazione della pelle circostante. Poi il liquido delle vesciche si trasforma in pus, si formano croste scure.
      Gli igienisti consigliano le stesse cure del -> Morbillo e del -> Vaiolo.
      La varicella è uno dei migliori processi depuratori dell’organismo e in qualche caso ha guarito la tubercolosi (AIAB p312). Vedere anche cap. -> MALATTIE (dei bambini).


   

Varici

      Le varici sono costituite da dilatazione e ingrossamento delle vene, specialmente delle gambe (a quelle dello scroto si dà il nome di varicocele, a quelle del retto si dà il nome di emorroidi).
      Si possono formare dei rigonfiamenti in cui il sangue ristagna, si coagula, si possono avere eruzioni cutanee seguite da ulcere varicose, idropisia.
      Inoltre si formano edemi, dolenzia e fitte dolorose (ILCDV p512).
      Si possono formare aperture delle vene con violente emorragie oppure dei coaguli che possono raggiungere altri organi e causare seri problemi.
      Le varici sono dovute alla debolezza delle pareti venose, compromesse da denutrizione, tossiemia, snervamento, obesità e mancanza di esercizio energico (EEVEP p41), al sangue denso per alimenti troppo concentrati o per gli scarti (Ig20p28), al mangiare troppo nelle donne incinte o allo stare a lungo in piedi o seduti (Ig51p33); ad un elevato consumo di alimenti acidificanti che l’organismo neutralizza formando sali di calcio che poi possono depositarsi tra l’altro lungo le vene -> Artritismo.
      Le complicazioni più frequenti sono la flebite, pruriti violenti, decolorazione della pelle.
      Il riposo a letto con i piedi sollevati procura un sollievo immediato, ma temporaneo.
      Secondo gli igienisti, per una guarigione durevole occorrono digiuno (IDT p68), riposo, ristabilimento della salute generale con -> l’ALIMENTAZIONE SANA, esercizio energico delle gambe: marcia veloce, corsa, salto, salire le scale ed esercizi sulla tavola inclinata ( -> Ernia), Vedere anche -> Artritismo.
      Casi: Una ventenne riuscì a guarire dalle vene varicose in sei settimane facendo una corsa in campagna ogni giorno (E p322).
      Un donna affetta da varici morì per asfissia pochi minuti dopo l’iniezione di sodium morrhuale – farmaco usato nella scleroterapia delle varici - per alleviare i suoi dolori (Ig33p29).
      Risp.: Menù consigliato ad un lettore della rivista di igienismo:
      MATTINA: Frutta.
      MEZZOGIORNO: Lattuga, crudità, avocado o tahin o mandorle.
      SERA: Verdure cotte e patate cotte (Ig54p33).
      Varici durante la gravidanza: la causa è l’enervazione e la tossiemia, o l’uso di mangiare per due.
      Il ricorso al bendaggio o alle calze contenitive non farà altro che nascondere le varici.
      Sfilare le vene non rappresenta affatto una “guarigione radicale”, perché è seguito dall’ingrossamento di altre vene (Ig50p13).
      Occorrono la moderazione alimentare e uno stile di vita che prevenga l’enervazione e la tossiemia; inoltre, nei casi gravi, il digiuno fino al sollievo totale (Ig50p13).

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