Diabete

. 29/04/17

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Diabete, Diagnosi, Dialisi, Diarrea
     

Diabete

Il diabete mellito è caratterizzato da iperglicemia, glicosuria, poliuria (molte urine), polidipsia (cioè molta sete) e fame.
    
Ci si riferisce qui al diabete mellito o zuccherino, quantunque sia chiamato diabete ogni affezione in cui si verifica una notevole perdita di sostanza organica attraverso le urine: diabete biliare, diabete azoturico, diabete insipido.

Diabete insipido, invece, è quello in cui si secerne molta urina e si ha molta sete, per un’insufficiente secrezione di ormone antidiuretico. Nel diabete renale si emette molto zucchero pur avendo una glicemia normale.

Nel diabete mellito si distinguono 
il diabete di tipo 1  consiste nell’incapacità di utilizzare il glucosio da parte delle cellule e di immagazzinarlo come glicogeno per insufficiente produzione d’insulina da parte del pancreas.

In esso il sistema immunitario attacca il pancreas. 

Nel 5% dei casi c’è anche celiachia.

Anche il latte vaccino e la soia hanno dimostrato una correlazione col diabete di tipo 1. Il nemico peggiore è il latte vaccino.

Nel libro THE CHINA STUDY   (vedere la pagina CHINA-STUDY nel blog libertadicura) si afferma che si può ottenere una riduzione del fabbisogno di insulina evitando gli alimenti suddetti e magari passando all'alimentazione con vegetali integrali.

il diabete di tipo 2 in cui il pancreas produce insulina, ma vi è insulino-resistenza 

      La medicina afferma che la perdita di zucchero ed elettroliti porta a perdita di peso e che l’organismo trasforma le proteine in glucidi. Ciò porta alla produzione di corpi chetonici (acetone) che oltre certi limiti causa il coma e consiglia un regime alimentare molto vario per evitare carenze, moderato in grassi e un adeguato quantitativo di glucidi. Se, però, ciò non è sufficiente a far regredire il diabete bisogna ricorrere all’insulina sotto controllo medico per evitare di cadere nell’ipoglicemia.

      Secondo l’igienismo:
      - Il diabete è favorito dall’ereditarietà, dall’alimentazione della madre durante la gestazione, da uno stato di stress (per troppo lavoro o insufficiente riposo) o da alimentazione eccessiva o ricca di carboidrati raffinati, zucchero bianco, dolci (SADEAI p139, grassi, proteine (Ig33p30).
      - Anche la mancanza di sole e di attività fisica e il consumo di cibi cotti (che favorisce la mancanza di cromo disponibile) predispongono al diabete (CD1 12ª C).
      - Sintomi premonitori sono debolezza generale, stanchezza cronica, vista cattiva, grande voglia di cibi feculenti e di dolci.
      - Tuttavia bisogna sapere che la presenza di glucosio nelle urine non significa necessariamente che si è diabetici, poiché può derivare da eccessivo consumo di carboidrati o da disfunzioni di altre ghiandole come il fegato, l’ipofisi, la tiroide, le surrenali, ecc. (Ig68p17).
      - Tale glicosuria temporanea non diabetica può inoltre manifestarsi in una varietà di condizioni ivi compresi i tumori, lo shock cerebrale e la gravidanza” Ig68p14).
      - Infatti, le autopsie su parecchi malati ritenuti diabetici hanno rivelato che in realtà avevano un pancreas sano e che, quindi, avevano ricevuto insulina senza ragione (Ig68p17).
      - A sua volta la glicemia alta può essere causata da un ipertiroidismo leggero o da surrenali troppo attive. Il sottoporre tali pazienti all’insulina può fare dei grandi danni e anche causare la morte negli stati avanzati. Tali malati consumano troppo rapidamente lo zucchero sanguigno così che l’azione di accelerazione con l’insulina è assolutamente controindicata (Ig68p20).
      - Anche dopo uno stress emozionale insolito o l’aver ingerito parecchio zucchero il livello dello zucchero nel sangue può innalzarsi molto (200 mg).
      - Un controllo su 334 pazienti ai quali era stata somministrata l’insulina, rivelò che la metà di loro non erano diabetici: i test avevano dato risultati errati (HS 2° p106).
      - Si può sperare di guarire col digiuno - non solo per rimettere il pancreas ma abbastanza lungo per liberare il corpo dal suo fardello di tossine - seguito da un’alimentazione con verdure crude, frutta (anche noci varie) e semi, insieme a esercizio fisico moderato, sole e sonno sufficiente, aria pura, ecc. sotto l’assistenza di un igienista di professione. Bisogna diminuire la quantità totale di cibo e soprattutto gli idrati di carbonio (Ig68p25). Tutte le influenze e le abitudini irritanti devono essere corrette o soppresse. È essenziale concedersi abbastanza riposo per restaurare l’energia nervosa.
      - Invece un menù destinato semplicemente a fare sparire lo zucchero dall’urina può uccidere presto il paziente.
      - è falsa l’affermazione della medicina ufficiale secondo la quale una volta diventati diabetici lo si è per sempre: i patologi studiano il pancreas delle persone morte, quando esso è stato già completamente distrutto, ma inizialmente esiste solo un disturbo funzionale, che poi diventa organico col tempo e gradualmente. Si potrebbe, quindi, in molti casi guarire eliminando le cause della malattia (Ig68p13). Ciò dovrebbe consentire di ridurre gradualmente l’insulina, anche se non sempre si potrà riuscire a farne a meno completamente. Il digiuno dovrà essere interrotto con pompelmi, pomodori e yogurt, non con la frutta, per via degli zuccheri. Una volta ritornati all’alimentazione completa, si dovranno evitare i farinacei e i dolci. La frutta essendo acquosa fornisce degli zuccheri diluiti che non richiedono grandi quantità di insulina. Tuttavia non se ne dovrà abusare (JPR p43).
      - Al contrario l’=> Insulina danneggia il cuore e la circolazione e causa gradualmente l’atrofia del pancreas rendendo definitivamente incurabile il diabete (SADEAI p14) e non diminuisce affatto la mortalità da diabete.
      - Infatti le statistiche della città di New York rivelarono che a dispetto del preteso trattamento con l’insulina, la mortalità col diabete mellito dal 1930 al 1944 era aumentata del 65% (Ig68p17).
      Per altre conseguenze vedere => Insulina.
      - Possibili complicazioni del diabete: foruncoli, carbonchio, balanite (infiammazione della mucosa del glande) o pruriti vulvari, eczema, cancrena, polmonite, tubercolosi o cancrena polmonare, arteriosclerosi, nevrite periferica, con camminata atassica o paraplegia, zona, ulcera perforante plantare, impotenza o concepimento raro, abitualmente aborto, cateratta, atrofia del nervo ottico, retinite, cecità improvvisa, nevrite e coma diabetico, ma tutte queste complicazioni sarebbero dovute al trattamento medico e agli alimenti non specifici all’uomo (LA 1° p156).
      - I dolcificanti artificiali (tra cui i ciclammati) causano seri danni alla salute tanto da essere stati più o meno proibiti. La saccarina può causare il cancro alla vescica (Ig66p29).
      Casi: un ex-pugile soffriva di diabete, borsite e ipertensione. Adottata la => Dieta essenziale igienista e abbandonati i prodotti caseari e cerealicoli e la carne oltre al vino, nel giro di un mese ebbe una glicemia normale mentre i suoi fratelli morivano di diabete (Ig41p1 - 2).
      Un uomo soffriva di diabete e i suoi sintomi erano: sete intensa, labbra superiori secche, urine molto frequenti e maleodoranti, gran voglia di dolci, molta sonnolenza, perdita di forze tale da non poter lavorare.
      Col tempo ebbe anche foruncoli, arteriosclerosi, cancrena, cataratta, coma e odori corporali putridi.
      Le sue ferite non si cicatrizzavano e si trasformavano in ulcere.
      Anche la sua circolazione era cattiva e già a trentuno anni ebbe la prima crisi coronarica. La sua circolazione peggiorò e cominciò ad avere angine di petto ogni giorno.
      Egli soffriva anche di gotta, di colite e stitichezza. I medicinali non riuscivano a guarirlo; anzi egli andava peggiorando.
      Infine il figlio gli inviò dei libri sull’igienismo e gli diede dei consigli.
      Allora egli abbandonò i medicinali e mangiò solo frutta e ortaggi crudi. In capo a sei settimane poté smettere anche l’insulina.
      Dopo di allora non ebbe più zucchero nel sangue, si sentì ringiovanito di venti anni e le sue ferite tornarono a cicatrizzarsi (LA 1° p217 - 220).
      Risp.: Provare alimentazione tutta cruda (frutta fresca e ortaggi).
      Come fonte di grassi e proteine usare solo noci varie crude. Niente prodotti animali.
      Inoltre bagni di sole, sonno adeguato, aria pura, ecc.
      Sentimenti positivi come amicizia, cortesia, ecc. (Ig33p30) e camminare tutti i giorni. Cercare di svezzarsi dai medicinali, salvo l’insulina che però andrà ridotta (Ig68p27).


     

Diagnosi

      Secondo la medicina, la diagnosi è la definizione di una malattia e la sua classificazione in base ai sintomi, al fine di stabilire il trattamento terapeutico più appropriato.
      Secondo gli igienisti:
      - sono spesso errate; il dottor Charles Mayo, sulla base delle autopsie si vantava che nella sua celebre clinica si era raggiunta la “fenomenale” percentuale del 50% di diagnosi esatte. E in una ricerca, pare successiva, si ammetteva che la percentuale delle diagnosi sbagliate era addirittura del 70% (Ig43p5). Ora, se la diagnosi è così spesso sbagliata, nonostante i test clinici, quando la malattia è talmente grave da condurre il malato alla morte, quanto più sarà sbagliata quando si tentano le diagnosi precoci sulla base di sintomi leggeri, come si vuol fare per i tumori?!
      - comunque la diagnosi non rivela le cause ma solo gli effetti.
      Come l’esame delle ceneri non spiega la causa del fuoco, così gli esami diagnostici rivelano le conseguenze, non le cause della malattia.
      Cioè rivelano che:
      uno stomaco è ulcerato ma non dicono perché si è ulcerato,.
      vi sono dei calcoli biliari ma non rivelano perché si sono formati,
      c’è zucchero nelle urine, ma non perché esso sta lì,
      eccetera (HS 3° p65).
      - Di conseguenza, gli esami clinici servono ad assegnare un nome alla malattia, ma non indicano cosa occorre per guarirla veramente.
      - I medici ricorrono ad essi piuttosto che esaminare i malati accuratamente, per fare più visite e aumentare i loro guadagni, ma in tal modo le diagnosi sbagliate sono anche più frequenti che in passato, contrariamente a quanto pensano i malati.
      Il dottor Shelton raccontava che un ricco paziente sofferente di artritismo si era fatto curare da eminenti specialisti che lo avevano sottoposto a ogni sorta di esami in America e in Europa, ma senza riuscire a guarirlo. Egli lo interrogò piuttosto sulle sue abitudini e gli consigliò di digiunare a letto. Dopo alcune settimane il paziente poté abbandonare le sue stampelle e tornare dai suoi familiari (HS 3° p64).
      - Nell’igienismo la diagnosi non è essenziale data l’unità della malattia e del rimedio poiché la à Tossiemia è la causa base di tutte le malattie.
      In esso si cerca di conoscere lo stato attuale del paziente attraverso la diagnosi fisica e la cronistoria, le malattie dei suoi familiari e l’osservazione del malato durante il digiuno; ma si cerca soprattutto di individuare le cause della malattia, poiché per portare il paziente alla guarigione bisogna individuare ed eliminare le cause di malattia - che di solito sono nell’alimentazione o nelle abitudini del malato - e fornire tutte le condizioni della salute secondo i bisogni attuali e le capacità del malato.
      Con l’igienismo si dedica il tempo a pilotare i malati verso il mondo meraviglioso della salute e non a far tacere i pazienti scorbutici con veleni, sieri, brodini e altre pozioni del paiolo della strega (Ig43p11).
      - É l’organismo che esegue la guarigione, quindi usando il digiuno e il riposo non si fa danno e si previene l’aggravamento della malattia che sta per manifestarsi.
      - É superfluo attendere sintomi inequivocabili, per avviare l’opera di guarigione (Ig45p5).
      - Secondo Shelton la prima domanda da porre al malato è se ha appetito (e se dorme bene) poiché all’appetito è commisurata l’attività di riparazione, costruzione e capacità di ristabilirsi dalle malattie (HS 1° p5).
      - molti esami clinici finiscono col portare ad interventi chirurgici o terapeutici superflui; ed inoltre sono essi stessi capaci di produrre malattie e a volte perfino la morte.
      Ad esempio Goscigny, autore di Asterix e Obelix, morì a cinquantuno anni durante il test da sforzo per il cuore (Ig50p36).
      Ancora (L4SDLM p10 - 73):
      - i raggi X possono causare leucemia, mieloma multiplo, cancro osseo, danni ai gameti se colpiscono testicoli od ovaie e sono ritenuti responsabili di 1000 morti per cancro all’anno negli Stati Uniti.
      Specialmente nelle apparecchiature vecchie o inadeguatamente controllate la quantità di radiazioni emesse può essere fino a trenta volte superiore rispetto al necessario;
      andrebbero fatti solo se ce n’è un serio motivo e se le operazioni che li seguirebbero danno buone probabilità di successo;
      il liquido al bario (per esami allo stomaco, ecc.) causa radiazioni pari a quelle terrestri di 3 anni e mezzo;
      la radiografia è infine interpretata in modo discordante nel 30 - 50% dei casi.
      Prendere nota dei raggi X subiti ed evitare di ripeterli.
      Infine il dottor Shelton affermava di avere seri dubbi sull’affidabilità delle diagnosi con i raggi X poiché aveva avuto vari casi di persone cui era stata diagnosticata la tubercolosi più o meno estesa e che erano guarite in poco tempo con le sue cure (Ig56p8).
      Le diagnosi con i raggi X sono poco affidabili soprattutto con i tessuti molli, più valide per le ossa (TEC p105).
      - la pressione “alta” può essere dovuta all’indurimento delle arterie per l’età;
      - la TAC rispetto ai raggi X dà un’immagine migliore degli organi interni, ma utilizza dosi molto più forti di radiazioni e spesso è usata con l’iniezione di prodotti di contrasto che possono causare pruriti, eruzioni cutanee, respirazione asmatica o la morte;
      - lo striscio o paptest è di dubbia utilità e può far più male che bene. In una ricerca la metà dei casi di anomalia si normalizzò da sé e nessuno evolse verso il cancro invasivo;
      - la puntura lombare produce guai nel 20% dei casi;
      - nelle mammografie, per avere immagini più precise, si applicano dei pesi che possono causare rottura delle cisti e disseminare cellule cancerose;
      - con la biopsia per cercare tumori del seno in 104 donne si sono avuti ventisei casi d’infezioni ed ematomi, otto tumori (benigni) sotto la cicatrice entro sette anni, otto casi di dolore per sei anni e sette casi di brutte cicatrici; in un’altra ricerca sono risultati 133 casi di pneumotorace per perforazione del polmone su 74.000 biopsie; e le diagnosi fatte con le biopsie risultano errate molto più spesso di quanto si creda (LA 2° p136);
      Shelton ha avuto un caso di biopsia positiva diventata negativa dopo solo tre giorni di digiuno; pertanto si deve pensare a un errore di diagnosi poiché non è possibile guarire da un tumore così in fretta (LA 1° p212);
      - le ecografie sono fatte con gli ultrasuoni: danneggerebbero anche il feto e pare possano causare ritardo della parola nel bambino; negli esperimenti su topi hanno causato ritardo nello sviluppo neuromuscolare e alterazioni emotive. Farle solo in casi gravi. Se si ha malessere alla schiena, piuttosto abbandonare pane e cereali (che ne sono la causa più comune) dopo un digiuno.
      Nell’ecografia del cuore si fanno assumere farmaci come la dobutamina o l’atropina. Su 2949 casi si sono avuti: un caso di morte, due attacchi cardiaci, cinque casi di allucinazioni per parecchie ore: Igpuri27p21);
      - l’elettrocardiogramma ha dato dei falsi negativi nel 20% dei casi in malati sicuri e dei falsi positivi nel 20 - 50% di persone sane; inoltre possono essere poi proposti altri test pericolosi per conferma, come la radiografia al tallio o i raggi X o l’arteriografia coronarica o il test dello sforzo.
      - la risonanza magnetica fa subire un campo magnetico 50.000 volte più potente di quello terrestre; le conseguenze a lungo termine sono sconosciute e un terzo dei pazienti prova claustrofobia e interrompe il test; parecchi pazienti con peacemaker sono morti; il feto può esserne danneggiato; può causare formazione di cellule cancerose e perdita di memoria;
      - la radiografia della prostata dà spesso dei risultati errati e fa più male che bene; sono pochi coloro che muoiono di cancro alla prostata per non essere stati operati;
      - i test delle ovaie (anche con ultrasuoni) sono spesso imprecisi e pericolosi;
      - Anche Le analisi del sangue possono ingannare.
      Un malato aveva un tasso di acido urico pari a 17 mg/l, ben al di sotto del limite di 70, ma avendo dei dolori reumatici fu sottoposto ad un digiuno di 15 giorni, seguito da una settimana di regime di frutta e verdure che lo fecero sentire rimesso a nuovo e, curiosamente, il suo livello di acido urico risalì a 65! (Prima l’acido urico finiva nelle articolazioni e nelle spalle).
      - i mielogrammi con liquido di contrasto hanno causato, in una percentuale notevole, l’aracnoidite - dolore implacabile che impedisce qualunque movimento - oppure la paraplegia;
      - HIV (per l’AIDS): si usa il test ELISA (ha dato il 99% di falsi positivi) seguito dal test BLOT. Né l’uno né l’altro è specifico per il virus, al punto che sono state trovate altre 66 sindromi che fanno reagire positivamente il test, tra cui l’influenza, infezioni respiratorie, raffreddore, infezione virale recente, vaccinazione, ecc. (Ig36p31);
      - la radiografia uterina darebbe numerosi falsi positivi;
      - la rettoscopia presenta qualche rischio di perforazione dell’intestino: è meglio evitarla se non c’è sangue nelle feci né dolore;
      - l’angiografia si fa con un liquido di contrasto e i raggi X e presenta i rischi corrispondenti;
      - il test del colesterolo comporta soprattutto il rischio di finire col prendere medicine che non riducono il rischio di attacco cardiaco e potrebbero causare calcoli biliari o il cancro all’apparato digerente o al fegato;
      - il test della densità delle ossa è molto impreciso e, comunque, di dubbia utilità pratica (per irreversibilità).
      Pertanto si consiglia di non fare tali test semplicemente per routine e di non fidarsi ciecamente di un solo medico o chirurgo e di informarsi sull’utilità degli esami e degli interventi (L4SDLM p55 - 57).
      Un altro rischio della ricerca della diagnosi è di perdere tempo prezioso o di essere poi sottoposti a forza - perfino col ricorso del medico all’autorità giudiziaria - alle terapie tradizionali (LJMRDLN p23).
      A Shelton, un medico confessò che lui guadagnava con esami radiologici inutili quasi quanto con le visite, grazie alle “commissioni” versategli dal radiologo (HS 3° p66).
      Infine sarebbe saggio tener presente che i laboratori di analisi non sono super partes: come il resto della lobby medico- farmaceutica, anch’essi hanno interesse a spaventare i loro clienti almeno usando un linguaggio oscuro affinché facciano altri esami, ecc.


     

Dialisi

      La dialisi è un metodo extrarenale di depurazione del sangue dalle sostanze tossiche, soprattutto dall’urea.
      Secondo l’igienista Mosséri:
      - la dialisi causa un’atrofia crescente dei reni e non salva vite umane ma semplicemente permette al malato di continuare a consumare cibi intossicanti;
      - se si ricorresse al digiuno seguito dal semidigiuno e poi da un cambiamento radicale di alimentazione con l’abolizione di tutti gli alimenti azotati (carne, pesce, uova, formaggi fermentati, noci varie, leguminose) e di tutte le sostanze nocive ai reni (caffè, tabacco, cioccolato, medicine, ecc.) si guarirebbe in tutti i casi, poiché basta una piccola parte di reni funzionante per vivere bene;
      - I medici invece danno la carne al dializzato (LA 2° p170);
      - la dialisi contribuisce a far atrofizzare ancor più i reni e la continuazione del consumo di cibi nocivi porta a distruggere totalmente i reni.
      Risp.: Consiglia di evitare i cibi azotati per ridurre il lavoro dei reni e distanziare così le dialisi (Ig24p35).
      Ritiene che anche durante il digiuno sarà probabilmente necessario fare la dialisi.


     

Diarrea

      Feci frequenti e liquide. (Se le feci contengono sangue e molto muco si chiama dissenteria).
      Secondo l’igienismo:
      - l’effetto di un’azione di autodifesa intestinale per liberare gli intestini da materie indesiderabili: medicinali (ad esempio i purganti), alimenti putrefatti o non adatti.
      - É anche causata dall’alterazione della flora batterica (ANMDI p252) o da cattive combinazioni, tra le quali la frutta a fine pasto (CD1 7ª C).
      - Spesso è dovuta a indigestione o a sovraccarico del tubo digerente, magari per bevande durante i pasti o bevande ghiacciate o per eccesso di alimenti, per di più molto conditi, oppure ad intestini irritati da troppi cibi crudi.
      - Durante l’inverno questi errori alimentari possono portano anche a raffreddori, influenze, bronchiti, polmoniti, ecc.
      - Il caldo e il freddo non sono la causa di tali problemi, ma rendono più difficile superare gli eccessi alimentari a chi è già debole.
      - Non sono i germi a causare la diarrea, ma il cibo mal digerito a permettere ai germi e alle amebe di vivere e di moltiplicarsi.
      - Il rimedio appropriato è di riposare a letto e digiunare fino a 24 ore dopo la cessazione della diarrea.
      - La pratica di prendere qualcosa contro la diarrea è dannosa, perché trattiene le sostanze nocive nell’intestino.
      - Continuando a mangiare, si rischia di far cronicizzare la diarrea.
      - Non Tentare di abbassare la febbre.
      - Dopo la diarrea si possono calmare gli intestini con un piatto di riso bianco (Ig25p12 - 14) oppure succo di mirtilli, carote, ecc. All’occorrenza si può ricorrere ad essi anche subito (ANMDI p252).
      - La diarrea fa sentire più deboli del digiuno perché causa la perdita dei succhi gastrici che sono costati cari all’organismo (LJMRDLN p164).
      - Una volta in mancanza di frigoriferi si mangiavano molti alimenti andati a male; oggi le putrefazioni avvengono all’interno del tubo digerente.
      - Chi soffre di diarrea deve evitare tutta la frutta “acida” cioè le arance, i pompelmi, le fragole, le pere acide, le mele acide, le ananas, ecc.
      - Le prugne vanno evitate, anche secche.
      - Viceversa, le mele dolci sono eccellenti, anche come succo.
      - Tutti i frutti semiacidi sono accettabili: ciliegie, uve, manghi, pere dolci, albicocche dolci, fichi.
      - Il melone e il cocomero sono privi di acidità, quindi buoni.
      - Prendere le crudità, per le loro vitamine (cetrioli, carote, sedano- rapa o coste, peperone rosso o verde, finocchio, ecc.) in forma di succo.
      - Altri ortaggi vanno lessati (due bicchieri d’acqua basteranno per una cottura rapida di quindici minuti): zucchine, cavolo, cavolfiore, sedano, navoni, fagioli, carciofi, ecc…(LGDS p193).
      - Per i bambini al primo segno di grumi di latte, ridurre il cibo. Se c’è indigestione, sospendere il cibo e dare riposo e tranquillità (AIAB p278).
      - La medicina distingue:
      la diarrea semplice o dispeptica con feci putride e poco muco, febbre 38 - 39°C ed emaciazione ridotta.
      l’ileocolite con sintomi di solito più violenti. Le possono far seguito la polmonite e la nefrite acuta.
      La prognosi è grave e può esservi la morte dopo apatia estrema, stupore e coma.
      - Con l’igienismo non si avrebbero tali malefatte. Sarebbe assai sbagliato dare cibo o medicinali contro la diarrea.
      - Niente olio di fegato di merluzzo, magnesia, soda, clistere, ecc.
      - In caso di febbre somministrare solo acqua, altrimenti succhi di frutta.
      - Se c’è muco e sangue occorre riposo totale, calma, caldo, digiuno, niente medicine (Ig47p9 - 10).

 

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