Stitichezza

, 04/03/17

Indice delle voci di questa pagina:
Stitichezza, Stomaco, Stomatite, Succhi di frutta, Sudori notturni, Svenimenti, Tabacco, Tahin
    

Stitichezza

      La stitichezza è generalmente guaribile in modo durevole col metodo igienista. Essa consiste nell’evacuazione difficile delle feci che sono dure, talvolta fetide, con gas ed eventualmente con dolori o disagio nell’addome.
      Si può parlare di stitichezza quando le feci sono dure e secche oppure quando sono eliminate solo in parte, oppure si producono a distanza di oltre due giorni dal pasto.
      La defecazione normale richiede 5 - 10 secondi, lascia una sensazione piacevole, non ha alcun odore; le feci normali non sono liquide, né disfatte, dure, o a forma di nastro o di biglia o abbondanti.
      Paure infondate: Contrariamente alla paura che dalla stitichezza possa derivare ogni sorta di malattie, secondo gli igienisti, non ha senso usare rimedi per la stitichezza (come lassativi, clisteri, irrigazioni) poiché l’organismo ordinariamente non riassorbe sostanze dal colon che devono solo essere evacuate all’esterno, allo stesso modo in cui non c’è pericolo di riassorbire l’urina dalla vescica.
      In genere, le feci non si appiccicano alle pareti poiché le secrezioni mucose del colon lo impediscono.
      É errato pensare che la stitichezza sia la causa del mal di testa: si tratta piuttosto di due effetti di una causa comune. Non sono le feci normali a causare la buona salute, ma la buona salute a causare feci normali.
      Danni dei rimedi: Alcuni dicono di sentirsi meglio dopo l’evacuazione, ma ciò è dovuto solo alla diminuita pressione sul retto.
      In realtà diventano pallidi e deboli.
      Le purghe spesso causano molti anni di invalidità: esse impediscono l’assorbimento completo degli alimenti, irritano il tubo digerente e ne diminuiscono le capacità secretorie (per il mancato recupero di una parte delle secrezioni digestive) e favoriscono ulcere, polipi e cancri.
      I medicinali favoriscono emorroidi, ulcere, infiammazione del colon fino a produrre la colite, rottura della parete intestinale o dell’appendice, restringimenti, ptosi e prolassi, dolori violenti nei casi di appendicite, ecc. e sono spesso la causa del cedimento delle difese naturali (Ig25p7 - 10), Ig46p13).
      Anche i clisteri vanno evitati se possibile perché portano via la flora intestinale.
      La crusca ha degli aghi microscopici atti a pungere la mucosa intestinale e a causare sanguinamenti occulti. Oltre ad irritare l’intestino, la crusca può anche ostacolare l’assorbimento dei nutrienti quali calcio, zinco e ferro e causare un’anemia da carenza di ferro (Ig46p19).
      Si può stare anche 10 giorni senza evacuare, se non ci sono disturbi (Ig31p32).
      Tuttavia è meglio usare il clistere quando c’è occlusione intestinale, emorroidi o le feci diventano troppo dure o il malato si fissa nella preoccupazione per la mancata evacuazione (Ig46p29).
      Un intestino stanco ha bisogno di più energie, non di più rifiuti da trasportare; di lavorare di meno, non di più.
      Tutte le fibre necessarie all’essere umano possono essere date da un menù di frutti e di verdure crude e fresche. Tali fibre nei frutti e nelle verdure si trovano in una forma mucillaginosa, cioè tendono a gonfiare e a diventare come una spugna. Ciò è efficace per indurre una buona peristalsi e un’azione intestinale vigorosa (Ig46p19). Però un eccesso di fibre produce perdita di peso, gas, flatulenza ed energia debole.
      Le cause della stitichezza, secondo l’igienismo sono:
      enervazione e tossiemia;
      debolezza dei muscoli addominali;
      mancanza di fibre nell’alimentazione. Veramente c’è chi fa presente che il neonato ha fino a tre defecazioni il giorno quantunque il latte materno sia privo di fibre (CD1 5ª C).
      Secondo Mosséri, in generale la stitichezza è favorita principalmente dal pane e da tutti i derivati dei cereali, tra cui le pappe, dal formaggio (Ig43p36), dal latte e dagli altri alimenti animali (LADNPF p11), da zucchero bianco, alcol, caffè, tè, cacao, bevande gassate, alimenti fritti o in scatola e salse;
      uso di rimedi contro la stitichezza;
      un tale in ottima salute, temeva di ammalarsi se non si fosse sbarazzato della sua stitichezza, per la quale prendeva dei lassativi. Su consiglio del dottor Shelton smise di usarli. Presto cominciò ad avere ben due evacuazioni il giorno (Ig25p21);
      eccesso di cibo: può produrre un ritardo da uno a tre giorni nella defecazione o porta alla diarrea, seguita da stitichezza che induce il soggetto a ricorrere ai lassativi e ad avviare il circolo vizioso lassativi-stitichezza.
      La sovralimentazione è la causa prima e ultima della stitichezza dei bambini;
      la cattiva combinazione degli alimenti, la quale finisce col produrre fermentazioni e putrefazioni, che generano tossine capaci di paralizzare l’intestino.
      Rimedi igienisti.
      T. C. Fry consigliava:
      - un digiuno di una o due settimane, che riposa e ringiovanisce anche il resto del corpo (Ig46p27).
      - Non mangiare mai la frutta con le verdure, altrimenti la stitichezza sarebbe garantita.
      -- Eliminare o ridurre fortemente gli alimenti che causano la stitichezza.
      - Un pasto quotidiano dovrebbe comprendere dei frutti freschi maturi, con uva passa, fichi secchi, datteri, banane o albicocche secche.
      -- una grande insalata verde e delle crudità dovrebbero essere consumate almeno una volta il giorno.
      - Dopo l’insalata cruda e le crudità, si possono prendere delle verdure cotte leggermente, con una patata al forno, riso integrale, lenticchie o un avocado.
      - Il sonno e il riposo sono consigliati per ristabilire l’energia nervosa, perché la vitalità arriva solamente quando l’organismo funziona lentamente.
      - Esercitare un poco l’addome tutti i giorni.
      - Camminare un’ora al giorno per aiutare l’attività degli intestini e anche la funzione del fegato e del sistema circolatorio.
      - Il sole e l’aria pura sono molto importanti per la salute generale e il tono di tutti i muscoli (Ig46p22).
      Nei bambini la stitichezza è causata da tossiemia, eccesso di alimentazione, debolezza.
      Attendere almeno due giorni.
      Poi eventualmente ricorrere a un clistere con acqua calda (AIAB p274).
      Casi: Una donna soffriva da anni di stitichezza e di un ventre gonfio, di evacuazioni dolorose e aveva consultato invano molti medici, sia allopatici che omeopatici.
      Infine provò la dieta igienista e in due giorni riebbe feci giornaliere normali; e anche il suo ventre si normalizzò (Ig40p32).
      Un bambino sofferente di stitichezza era stato sballottato per cinque anni da uno specialista all’altro senza ottenere risultati. Era svogliato e non giocava coi suoi coetanei. Allora il medico di famiglia si decise a sottoporlo ad una radiografia ed – essendone risultato il colon abbassato – pronosticò che il bambino avrebbe dovuto prendere i lassativi per tutta la vita.
      Allora la madre portò il bambino da un igienista che gli prescrisse un cambiamento di dieta e di fare degli esercizi fisici. Nel giro di due settimane il bambino sentì di nuovo il bisogno di evacuare. Dopo un altro mese riprese a giocare con i suoi compagni.
      Due anni dopo, la donna incontrandosi col medico gli riferì che il bambino non aveva più problemi di stitichezza e precisò che era stato curato da un igienista.
      - Ah, l’ha portato da uno di quei ciarlatani igienisti! E come lo ha guarito?
      -- ha fatto fare degli esercizi al bambino e gli ha prescritto una dieta. perché non lo ha fatto lei?
      Chi era dunque il vero ciarlatano? Shelton affermava che agli studenti di medicina non sono insegnati né lo sport, né la dietetica, ma, semmai, che queste sono cose da ciarlatani (Ig20p23).


    

Stomaco

      A causa dell’alimentazione moderna, di miscugli di ogni genere e di alimenti non naturali oggi lo stomaco è molto disturbato ed è causa di molte malattie, le quali si manifestano anche in organi lontani, in quelli più deboli dell’organismo (debolezza dovuta a cattive abitudini proprie o dei propri ascendenti, cioè ereditata), perché non è più in grado di fornire una buona nutrizione agli altri organi ma manda loro alimenti impuri oppure in eccesso rispetto alle loro capacità di elaborarle.
      Viceversa lo stomaco può anche essere vittima di malattie o eccessi di altre parti del corpo, in particolare del cervello, cioè di preoccupazioni, passioni varie, dello spreco di energie in eccessi di qualunque genere: -> Enervazione.
      I calli infiammati e i piedi sensibili possono derivare anche da alimenti malsani.
      Una gestione saggia della tavola può alleviare ogni malattia, se non guarirla (Ig34p18 - 21).


    

Stomatite

      -> Malattie della bocca.


    

Succhi di frutta

      In linea di massima è meglio mangiare il cibo intero come ce lo offre la natura poiché i succhi attraversano l’intestino troppo in fretta per essere digeriti e perché vitamine e minerali vanno in buona parte perduti per ossidazione durante l’estrazione del succo.
      Ancor più sconsigliati sono i succhi di ravanello nero, piccante e quindi tossico (Ig35p35).
      Caso mai, è meglio fare succhi freschi da sé con la centrifuga, poiché quelli del commercio contengono conservanti.
      Inoltre i succhi di limone, arance, pompelmi, ecc. potrebbero essere fatti anche con le bucce le quali contengono un olio tossico, oltre ai fungicidi e ai pesticidi. Ciò può produrre sintomi di avvelenamento come capogiri, nausee, disturbi della vista, ecc. (Ig33p2, Ig64p34).
      I succhi di frutta vanno considerati alimenti e non bevande.
      Gli igienisti non condividono l’entusiasmo per la dieta di succhi poiché ritengono che i progressi registrati per mezzo di essi siano dovuti alla loro minore dannosità rispetto alle diete precedenti, non perché rappresentino la dieta ideale. È sempre l’organismo che pulisce sé stesso, non i succhi (Ig49p39).


    

Sudori notturni

      Caso: Una ragazza di 14 anni aveva il viso, le spalle, le orecchie e il collo coperti di pustole piene di pus e inoltre soffriva di mestruazioni irregolari, abbondanti e dolorose. Le fu suggerito di cambiare dieta adottando un menù tutto crudo o una monodieta. Intanto le furono tolti i punti neri e furono pulite le pustole. I sudori notturni cessarono durevolmente, le mestruazioni si regolarizzarono e la sua pelle divenne chiara (Ig42p1).


    

Svenimenti

      Mosséri ha scritto:
      “In caso di svenimento, bisogna lasciare il soggetto steso per terra con le membra ben allungate. In capo ad alcuni minuti egli si risveglierà senza perfino sospettare di nulla. Non bisogna rialzare subito il paziente e nemmeno sollevargli la testa.
      La posizione orizzontale stanca l’organismo meno della posizione verticale. Quando la natura requisisce le sue energie per un lavoro di eliminazione urgente, essa mette il soggetto per terra (svenimento) per economizzare le forze. Infatti, quando occorre al cuore di pompare il sangue dai piedi alla testa gli è necessaria un’energia considerevole.
      Il solo caso di coma di cui io abbia conoscenza è quello del dottor Roger, colpito dall’AIDS e che prendeva, prima di subire il semidigiuno, una dozzina di tazze di caffè il giorno. L’interruzione del caffè tra gli altri stimolanti, gli provocò un coma. In queste condizioni, bisogna attendere che il malato si rimetta da sé. Non spaventarsi, non inviarlo all’ospedale, come fu il caso.
      Tutti questi attacchi furono provocati da un’eliminazione molto intensa che riversa nel sangue una quantità di tossine considerevole e che disturba, per un momento, il sistema nervoso, giusto il tempo di essere a loro volta eliminate dai reni. In questo momento bisogna forzare l’ingestione di acqua per attenuare gli attacchi. Se al malato ripugna di bere, aggiungere nell’acqua succo di limone o d’arancia” (SRPLJ p221).


    

Tabacco

      Il fumo del tabacco è nocivo al cuore, causa il cancro polmonare, ambliopia, malattia di Burger, ulcera gastrica, ostacola la cicatrizzazione delle ferite e può causare freddo a mani e piedi per il suo effetto dannoso sulla circolazione (Ig60p2, LMC p76 - 77).
      "Il digiuno è il mezzo più radicale per interrompere il tabacco. In capo a 24 ore, si perde la voglia di fumare e non ci si pensa più! Ma quando si smette di fumare senza digiunare, occorre uno sforzo di volontà sovrumano che supera spesso la possibilità dei fumatori che sono tutti schiavi della loro droga." (JPR p258).


    

Tahin

      Crema di sesamo, buona fonte di sostanze azotate (Ig58p38).

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