Tosse

, 04/03/17

Indice delle voci di questa pagina:
Tosse, Tossiemia, Tranquillanti, Trasfusione, Tremori, Trisma, Trombosi coronarica
    

Tosse

      La tosse è un sintomo che può accompagnare qualsiasi malattia respiratoria.
      Si sviluppa quando si cova un‘influenza.
      Se si mangia in tali circostanze, si può sviluppare la polmonite.
      Uno stato irritabile della mucosa della gola senza sintomi polmonari significa irritazione dello stomaco, magari un abituale stato acido dello stomaco a causa dell’indigestione.
      Tale tosse peggiora con l’esercizio, il gioco violento, la respirazione forzata, il tabacco, l’aria fredda, l’aria secca e la respirazione dalla bocca.
      Essa cesserà dopo l’evacuazione degli intestini e se ci si astiene dal cibo per 24 ore.
      Se invece non cessa neanche dopo aver interrotto l’alimentazione per 48 ore, allora è indizio di un’altra malattia: forse una polmonite o una pleurite o un’infiammazione delle tonsille o un’elongazione degli ovuli o un disordine di naso, denti, orecchio, alla base del cervello oppure cardiaco (Ig41p20, CD1 15ª C).
      É un segno di congestione o irritazione (ASN p102).
      È pericoloso sopprimerla con i medicinali (o altro): i polmoni rischierebbero di annegare nel catarro (Ig36p23).


    

Tossiemia

      La tossiemia, secondo gli igienisti:
      - è un accumulo di tossine nel sangue, il più delle volte dovute a scarti metabolici del corpo stesso e trattenute generalmente a causa di enervazione, eccesso alimentare o degli alimenti malsani che si depositano nei tessuti connettivi (Ig36p9).
      - È da attribuire a tossiemia ogni disturbo che si manifesta dopo un’operazione, un sovraffaticamento, forti emozioni o altre malattie o un eccesso di caldo o di freddo o dopo una serata o una cena a tarda notte. La tossiemia produce pigrizia, noia, sensazione di stanchezza, debolezza; essa priva della salute radiosa e dell’entusiasmo. (Ig29p16).
      - è distinta in parecchie categorie:
      - tossiemia naturale, endogena, costituita dai rifiuti cellulari;
      - tossiemia intestinale, esogena, dovuta alla decomposizione degli alimenti non digeriti;
      - tossiemia organica, dovuta al pus, ascessi non drenati;
      - tossiemia chimica, esogena, dovuta ai medicinali, prodotti chimici, vaccini, sieri, coloranti, insetticidi (LA 2° p29).
      - Per permettere al corpo di destinare tutte le sue energie all’eliminazione delle sostanze tossiche, generalmente occorrono digiuno e riposo e anche di superare l’ -> Enervazione.
      - A chi afferma che la tossiemia non è dimostrata scientificamente, gli igienisti rispondono che:
      - ad esempio l’anidride carbonica in eccesso si nasconde combinandosi con altri minerali, in attesa dell’eliminazione;
      - i valori da considerare normali dovrebbero essere calcolati su persone in salute eccellente, anziché su quelle di salute media (SRPLJ p160 - 161).


    

Tranquillanti

      Termine generico per farmaci che hanno un’azione sedativa sul sistema nervoso centrale. Oggi sono chiamati ansiolitici (tranquillanti minori) o antipsicotici, i tranquillanti maggiori).
      Sono sintomi di eliminazione quelli contro cui la gente combatte con i tranquillanti. Perciò non andrebbero combattuti, ma sopportati con pazienza. Secondo un igienista, tranquillanti e sonniferi procurano pace all’ambiente ma causano malattie cardiache, paralisi e altri gravi disturbi a chi ne fa uso (SRPLJ p144 - 145).


    

Trasfusione

      Secondo gli igienisti:
     
      - la trasfusione del sangue, favorendo malattie del fegato, indebolisce il sistema immunitario.
     
      I testimoni di Geova rifiutano le trasfusioni e tuttavia, in genere, si riprendono rapidamente.
     
      In un esperimento su cani salassati quasi a morte, il digiuno si è rivelato molto più utile della nutrizione o delle trasfusioni per accelerare la produzione di nuovo sangue attingendo alle riserve dell’organismo (Ig49p3).
     
      - Non basta la compatibilità del gruppo sanguigno e del fattore Rh: si tratta pur sempre dell’immissione di sostanze estranee che producono reazioni nell’organismo.
     
      - I sintomi dovuti alle trasfusioni sono: brividi, nausee, vomiti, cianosi (lividi dovuti alle difficoltà cardiache e circolatorie), orticaria, itterizia anche mortale, mal di testa, emolisi fatale (disintegrazione dei globuli rossi), spasmi dei muscoli involontari non striati, sintomi asmatici, incontinenza dell’urina e delle feci, edema dei polmoni, emorragia, embolia, morte (Ig53p29).
     
      - A sua volta l’esercito americano è passato dal plasma sanguigno al destrano, che è una sostanza ricavata dallo zucchero, perché si era notato che il plasma causava l’epatite, mentre il destrano non la causava.
     
      - In realtà qualsiasi proteina estranea introdotta nel corpo, senza essere prima ridotta in aminoacidi dalla digestione, è un veleno.
     
      Quindi non è onesto attribuire a sangue infetto le conseguenze delle trasfusioni (Ig53p28).
     
      - Si sono verificati casi di emolisi fatale anche nei casi in cui “uno studio preliminare del sangue lo aveva dimostrato totalmente soddisfacente” (Ig53p30).
      - Secondo Mosséri, la flebite deriva dalla trasfusione stessa e non dal riposo prolungato a letto, giacché nessuno, digiunando anche più di un mese presso la sua casa di cura, si è mai ammalato di flebite (LGDS p95).
      Vedere -> Epatite (Casi di trasfusi in cui l’epatite era stata prevenuta con alte dosi di vitamina C).


    

Tremori

      Parlando di bevande, un autore affermava che le ragazze centellinano delle bevande tiepide tutti i giorni e diventano deboli e flaccide. E che inoltre l’abuso di tè, di caffè e di bevande simili le innervosisce talmente che arrivano appena a trascinarsi, e parecchie sono colpite da apoplessia e da tremori (Ig60p18).


    

Trisma

      È il blocco della mascella a causa di una contrattura dei muscoli della masticazione.
      Caso: una donna aveva una nevralgia a un dente del giudizio, ma il suo dentista era in ferie e avrebbe dovuto aspettare una settimana per essere curata da un altro. Intanto l’infezione si estese fino a provocarle un trisma cioè una dolorosa contrazione della bocca. Su consiglio di un igienista iniziò un semidigiuno con solo succhi di carote e sedano a coste (non di frutta poiché le avrebbero aggravato il problema). Dopo una decina di giorni l’infezione era stata eliminata senza bisogno di terapie, potette aprire la bocca e mangiare regolarmente (Ig27p40).


    

Trombosi coronarica

      É costituita da coaguli di sangue che ostruiscono un vaso del cuore.
     
      Se accade nel cervello, porta a una paralisi parziale o totale.
     
      Sintomi: prostrazione, caduta per terra, pallore grigio, dolore al torace, polso veloce, irregolare e debole, respiro superficiale e debole, traspirazione fredda e adesiva.
     
      La causa immediata di formazione di coaguli è la stasi del sangue (varici, fibrillazione auricolare, ferite ai vasi sanguigni o ferite da aghi ipodermici, flebite e alcune malattie cardiache).
      Secondo l’igienismo:
     
      - la causa di base è il cambiamento della composizione chimica del sangue a causa delle abitudini alimentari malsane, negli alimenti acidificanti, devitalizzati, demineralizzati come lo zucchero bianco, i derivati della farina bianca, i cereali in genere,
     
      - I grassi saturi e i fosfolipidi, diminuendo la fibrinolisi, favoriscono la formazione di coaguli.
     
      - L’uso degli anticoagulanti non guarisce i malati perché non rimuove le cause, fa rischiare l’emorragia interna e danneggia i vasi sanguigni (Ig27p14 - 26, Ig44p22).
     
      - Occorrono digiuno e riposo, poi frutta cruda, verdure, noci varie, frutta dolce come uva passa, fichi secchi, datteri (Ig27p22 - 25).

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