8 - ALCUNE
MALATTIE COMUNI -
SECONDA PARTE
CELIACHIA
O MORBO CELIACO
Consiste nell’intolleranza al glutine.
Secondo Panzironi i cibi senza glutine
contengono più zuccheri e aumentano anche il rischio di diabete 1, Alzheimer,
tumore, malattie cardiovascolari. La soluzione sta nell’adozione della
dieta ancestrale. Secondo una ricerca il riso contiene 30 volte più arsenico
del limite consentito per l’acqua (trasm. Mal di testa). Integratori utili
sono: Orac spice, Vitalife C e Vitalife D.
CELLULITE
La cellulite è la degradazione del
tessuto adiposo sottocutaneo distribuito nelle cosce e sui glutei ed è dovuta
alla ritenzione idrica nella matrice extracellulare e all’eccessiva formazione
di acidi grassi promossa dall’insulina.
Si distinguono tre stadi: cellulite edematosa
(pelle meno elastica e con ristagno di liquidi), fibrosa (pelle a buccia
d’arancia): si può avere ipotermia, perdita di sensibilità e formazione di
micro noduli, e sclerotica (si formano noduli grossi, mobili e dolenti e
uno stato infiammatorio cronico, dovuto alla morte degli adipociti e
all’ipossia dei tessuti, pelle a materasso).
Smettere il consumo dei carboidrati
insulinici, altrimenti non giova andare nei centri estetici.
Integratori:
Radical killer, Aminoday life, Multi vitamineral, Omega 3 life, Vitalife D,
Vitalife C, Orac spice, potassio. Da farmacia: L-ornitina
1000.
CISTI
SEBACEE
Testimonianza di guarigione nella
trasmissione n.4 del 2019.
CISTITE
BATTERICA
Testimonianza
di guarigione in due mesi col life120 dopo vane cure e anche un intervento
chirurgico della medicina ufficiale: trasmissione 14 del 2018.
COLESTEROLO
E TRIGLICERIDI ALTI
L’organismo umano ha bisogno di 7 - 8 grammi di
colesterolo il giorno per le membrane cellulari e per produrre enzimi e ormoni.
Meno colesterolo ingeriamo con la dieta e più ne viene prodotto dal nostro
fegato.
1) Non ha, quindi, senso evitare il consumo di
prodotti contenenti parecchio colesterolo, come le uova.
2) Inoltre, uno dei modi dell’insulina per ridurre il
glucosio nel sangue è la produzione delle VLDL da parte del fegato. Queste
lipoproteine, una volta lasciati gli acidi grassi e il colesterolo alle cellule,
si trasformano in LDL. Invece, quando mangiamo grassi, il fegato produce
colesterolo HDL e lo manda a requisire grassi e LDL per utilizzarli per
fabbricare la bile.
3) L’insulina forza le cellule a utilizzare il
glucosio anziché i grassi; così esse non possono assorbire i trigliceridi e
questi restano nel sangue.
4) In più l’insulina induce la produzione di
colesterolo da parte del fegato per sopperire alla imminente richiesta di
produzione di cortisolo causata dal calo glicemico. Quando due ore dopo un
pasto a base di carboidrati, abbiamo di nuovo fame e facciamo un altro spuntino
a base di carboidrati, attiviamo di nuovo l’insulina, che inibisce la
produzione di cortisolo e quindi tale colesterolo rimane nel sangue. Pertanto,
abbandonare il consumo dei carboidrati insulinici e anche dei latticini (vedere
pure - > Osteoporosi).
Secondo alcuni ricercatori le statine diminuiscono il
numero di morti per infarto ma ne fanno morire anche di più per insufficienza
cardiaca.
Secondo altre ricerche un basso livello di colesterolo
aumenta la mortalità per qualsiasi malattia, invece di diminuirla
(viverelibero.org).
Secondo Panzironi, ciò che conta di più, comunque, è
il rapporto tra LDL e HDL che è desiderabile pari a 1, al massimo 2 a 1 e che
le LDL non siano ossidate (le apoproteine B devono essere meno numerose delle
LDL). Infatti, è soprattutto l’ossidazione delle LDL a causare
l’arteriosclerosi e l’infarto, poiché essa impedisce che il fegato riassorba
tale colesterolo.
DEPRESSIONE
Un medico afferma che nella
depressione si ha perdita di energia vitale, astenia, abulia, apatia, anedonia,
anoressia oppure bulimia.
La medicina distingue tra depressione
maggiore, atipica, distimia, DAS e disturbo bipolare (iperattività maniacale e
irritabilità) e cerca come al solito di combattere gli effetti, piuttosto che
le cause, somministrando medicinali che evitano la distruzione della serotonina
da parte dei recettori.
Secondo Panzironi anche la depressione
è causata soprattutto dalla dieta mediterranea che causa alti e bassi nella
glicemia e correlativamente fa produrre molta serotonina (ormone della calma e
serenità) oppure troppo poca e allora il soggetto si sente depresso.
Se il cortisolo è stabilmente alto,
allora la depressione è continua, come avviene più facilmente negli anziani e
allora essi hanno un atteggiamento riottoso ed esagitato, a causa dell'attivazione
della dopamina.
La guarigione si ottiene adottando la
dieta ancestrale e assumendo Melatonin complex e, se è necessario, anche
Stress killer.
DERMATITE
ATOPICA è analoga alla SNAS ->
ALLERGIA (trasm. 5^ 2018)
DERMATITE SEBORROICA: un caso
guarito col life120 (trasm. 19^ 2018)
DIABETE
Si
distinguono il diabete di tipo 1 (in cui il pancreas non produce
l’insulina e sarebbe dovuto al sistema immunitario) che colpisce quasi sempre
bambini e adolescenti ed è necessario, dicono, prendere l’insulina a vita ma
Claudio Fossacieca, rinunciando ai carboidrati
sta benissimo senza farsi l’insulina a vita e senza aumentare di molto il
rischio di procurarsi i malanni indicati poche righe più sotto. Vedere
testimonianza in trasmissione n.11 (del 2017).
e
il diabete di tipo 2 (riguarda il 90% dei casi di diabete ed è
causato dall’eccesso di glucosio in cui l’insulina è prodotta ma le cellule
fanno resistenza alla sua azione. La glicemia normale (cioè lo zucchero
presente in 100 ml di sangue) è pari a 80 mg a digiuno e a 140 due ore dopo il
pranzo.
Il diabete di tipo 2 accelera tutte
le malattie cardiovascolari causando complicanze come retinopatia,
glaucoma, cataratta, nefropatia (dialisi, trapianto), dolori e amputazione
degli arti inferiori, neuropatie, aterosclerosi, e moltiplica per cinque il
rischio di infarto.
D’altronde se si assumesse il solo fruttosio (presente nella
frutta e nella verdura) come zucchero non si avrebbe un aumento diretto della
glicemia, perché esso deve essere prima elaborato dal fegato e sarà
quest’organo a rilasciare il glucosio nel sangue quando occorre.
Il consumo di carboidrati insulinici e zuccheri semplici è
la causa del diabet-e di tipo 2: perciò facendo a meno di essi si potrà evitare
di avere bisogno dell’insulina e di subire le conseguenze della glicemia
elevata.
I carboidrati insulinici e gli zuccheri semplici, stimolano la
produzione di cortisolo, sia innalzando l’insulina sia aumentando le
infiammazioni sistemiche (disbiosi, malattie autoimmuni, infiammazioni, ecc.).
Tutto ciò finisce col causare il diabete mellito tipo 2. Il ritorno a un’alimentazione
ancestrale permette di eliminare del tutto il rischio di comparsa di tale
patologia.
Ciò rappresenta l’unica soluzione possibile per ridurne gli effetti
devastanti per l’organismo, in chi è già affetto dal diabete mellito.
Integratori per diabete 2: Vitalife D, Multi vitamineral, Aminoday
life, Radical killer, Stress killer, Orac spice (o curcuma e cannella),
Melatonin compl.
DITO A SCATTO (o morbo di Notta)
È una patologia in cui il soggetto si trova con le dita piegate su
loro stesse e magari deve raddrizzarle con l’altra mano. È dovuta allo stato
infiammatorio. Testimonianza di guarigione con l’alimentazione ancestrale
(Trasmissione n.2 del 2018)
DIVERTICOLITE
La
diverticolite acuta è trattata con gli antibiotici, che sono sufficienti nella
maggior parte dei casi, altrimenti si ricorre all’intervento chirurgico per
l’asportazione di un tratto del colon.
La dieta per
la diverticolosi raccomanda fibre e corretta idratazione. Nella diverticolite
no alle fibre.
Panzironi
afferma che vanno piuttosto evitati i carboidrati insulinici poiché producono
la disbiosi intestinali la quale aumenta i batteri che producono gas o acidi.
L’infiammazione produce la diverticolite.
Testimonianza
di guarigione nella trasmissione 21 del 2018: Agostino Travaglia soffriva di
forti dolori addominali dai suoi 17-18 anni. Pochi anno fa, a fine 2016 ha
avuto sangue nelle feci e si è riscoperta la diverticolite. Gli è stato
prescritto un farmaco, dicendogli che doveva prenderlo per sempre e non doveva
mangiare verdure a foglia larga, melanzane, peperoni, pomodori.
Scoperto il
life120, dopo 34 giorni stava benissimo e ha smesso l’antibiotico. Ha mangiato
melanzane, ecc. senza avere più problemi.
EPATITE
B
Ora sono in
diminuzione netta perché, secondo Panzironi, si presta più attenzione alla
sterilizzazione dei ferri dei dentisti e alle vaccinazioni.
Secondo il
professor Carlo Ferrari i mitocondri dei linfociti T (?) presentano,
nell’epatite B una disfunzione mitocondriale con scarsa produzione di energia
in conseguenza di radicali liberi, ai quali si potrebbe ovviare assumendo certi
specifici antiossidanti.
Secondo
Panzironi la disfunzione è dovuta ai soliti carboidrati insulinici che da un
lato portano a una glicemia elevata che attiva i glut 1 che fanno entrare nei
linfociti CD8 un eccesso di zucchero consentendo un’eccessiva produzione di
energia e di lattato che richiederebbe mitocondri efficienti e dall’altro
l’insulina impedisce l’attivazione delle sirtuine che potrebbero generare nuovi
mitocondri.
Il risultato
finale dell’epatite B è la produzione della fibrosi, di insufficienza epatica,
cirrosi e epatocarcinoma.
Carmela
Mangano di Palermo era malata di epatite B, che inizialmente era silente, poi
in un esame si vide che il fegato era disomogeneo e facendo ulteriori esami si
scoprì l’epatite. Le copie dei virus erano salite a 1.000.000. Col life120 in 9
mesi i suoi esami sono tornati normali, la viremia non è più dosabile. C’era
anche fibrosi al 4° stadio. Poteva fare solo la terapia antivirale, poiché
soffriva anche di fibromialgia e l’interferone l’avrebbe aggravata. Ha tratto
beneficio sensibile dal trattamento già dopo 10 giorni di life120. Ha perso
anche 15 chili e si sente un corpo di ragazza.
EPILESSIA
(Nella trasmissione 27 Panzironi afferma che l’epilessia ha degli
aspetti in comune con l’autismo, in particolare la carenza di serotonina, tanto
che il chimico Mainardi di Genova ha guarito una bambina autistica alla
medesima maniera di qualche epilettico, somministrandole alfa – lattoalbumina,
proteina che i bambini ricavano dal latte materno e che è detta unico
precursore della serotonina, oltre al triptofano. Si può, quindi, sperare
qualcosa anche per gli epilettici. Sentire, comunque, i consulenti della
life120).
ERNIA
IATALE
Numerose persone hanno testimoniato di essersi liberate dall'ernia
iatale per mezzo dell'adozione dell’alimentazione ancestrale,
la quale porta alla secrezione di colecistochinina che dà senso di sazietà e
induce a non riempirsi troppo lo stomaco.
FIBRILLAZIONE ATRIALE
La fibrillazione atriale consiste nell’incapacità del cuore di
svuotare l’atrio. Allora il sangue può coagularsi e quando il coagulo esce,
produce ischemia in qualche posto o anche ictus cerebrale.
La causa principale della fibrillazione è la dieta mediterranea
che obbliga le cellule a far uscire a forza il potassio dalle cellule per farvi
entrare il glucosio. Ciò altera il normale potenziale elettrico di riposo della
cellula e causa scariche elettriche con alterazione del normale battito del
cuore.
Il dottor Fusco, cardiologo, testimonia che alcuni suoi pazienti non
hanno più le fibrillazioni parossistiche con la dieta ancestrale e che, viceversa,
altri le hanno avute dopo aver mangiato la pizza (trasmissione 22).
Integratori: Orac spice, Stress killer, Melatonin complex, Radical killer,
Aminoday life, coenzima Q10.
FIBROMIALGIA
Ne soffrono tre milioni in Italia. Mostra parecchi sintomi
apparentemente scollegati: astenia, stanchezza, crampi muscolari, anche
improvvisi, problemi respiratori, mal di testa forti, depressione, ansia,
annebbiamento del cervello, forte infiammazione, citochine infiammatorie e
cortisolo, malattie autoimmuni con troppo Th1. È consigliabile misurare i
radicali liberi.
La fibromialgia colpisce soprattutto l’apparato muscolare ed è
dovuta a insufficiente produzione di energia, a più acido lattico e acido
piruvico.
Sono colpiti anche i neuroni che, così, producono più radicali
liberi e anche acido piruvico. Le donne ne sono affette nove volte di più.
Secondo Panzironi, la principale causa della fibromialgia è la
dieta corrente, ricca di zuccheri, che ostacola la funzione delle proteine AMPK
e la sostituzione dei mitocondri inefficienti. Invece una dieta di carne,
pesce, verdura e poca frutta porta alla guarigione in pochi mesi.
Integratori: Stress killer, Radical killer, Aminoday life, Orac
spice, coenzima Q10 o Multi vitamineral, Melatonin complex.
Infiammazione del sistema venoso, c’è una flebite superficiale e
una flebite profonda. Colpisce il più delle volte le gambe, altre le braccia.
Colpisce per il 65% le donne. Arrossamento, dolore, edema, calore.
La medicina usa gli anticoagulanti, (eparina, glumarin), calze elastiche,
eventualmente gli antibiotici.
Panzironi consiglia di non sottovalutare i sintomi e di farsi
esaminare dal medico, ma poi occorre una cura che combatta le cause.
È un processo infiammatorio a carico della tonaca intima delle
vene. Si attivano alcune cellule del sistema immunitario (i leucociti) che
producono enzimi, le metalloproteasi dette MMP, che permettono la degradazione
del collagene e la migrazione dei leucociti al di fuori del sistema
circolatorio. Le MMP causano l’indebolimento della parete venosa, la
dilatazione delle vene e la disfunzione della valvola venosa. Terminato il
processo infiammatorio, le MMP dovrebbero essere inibite dalle glicoproteine
dette TIMP, che sono anche in grado di causare la proliferazione cellulare e
indurre la ricostruzione dei tessuti. Le cellule presenti nella matrice
iniziano la produzione delle TIMP al termine dell’infiammazione, ma vengono
stimolate anche dalla presenza dell’insulina che si legano a particolari
recettori gli ICFBP7. Quando viene alterato l’equilibrio fra le MMP e le TIMP
si alternano fasi di degradazione della tonaca venosa a fasi di ricostruzione
che inducono una rimodulazione del tessuto della parete venosa che si dilata e
perde la sua elasticità.
Le metalloproteasi sono enzimi che servono a degradare la parete
vasale per permettere ai leucociti. di uscire dal sangue e andare a invadere i
tessuti che sono oggetto di infiammazione, se questa è cronica, la degradazione
è continua. In questo caso sono i leucotrieni (cellule del sistema immunitario)
a produrre le metalloproteasi. Finita l’infiammazione le metalloproteasi
dovrebbero essere inibite dalle TIMP
La flebite è dovuta agli alimenti ricchi di zuccheri che porta
anche a un’eccessiva infiammazione e produzione di collagene.
Testimonianza nella 3^ trasmissione del 2019 di Luciana Ferrara da
Napoli affetta da 36 anni da questa patologia. Stava a letto perché non si
poteva muovere per il gonfiore e cambiava colore.
Anche antibiotici, antiinfiammatori, senza alcun risultato. Life
120 da un anno fa, Dopo un mese e mezzo si era già dimenticata della flebite.
GASTRITE, ULCERA GASTRICA E
REFLUSSO GASTROESOFAGEO
La
gastrite colpisce la metà degli Italiani.
La medicina si occupa solo dei sintomi con antiacidi e inibitori
di pompa.
La gastrite ha per sintomi dolori, fitte, nausea, vomito, gonfiori,
inappetenza, ma a volte è asintomatica.
Se non è curata, produce ulcerazioni e perfino il tumore dello
stomaco.
I tre fattori principali della gastrite secondo la medicina sono
una causa infettiva (helicobacter pylori); agenti chimici, ad
esempio i farmaci antinfiammatori, come l’aspirina, e il meccanismo della malattia
autoimmune.
Panzironi afferma che i medici dimenticano la causa più comune:
l’alimentazione (e lo stress) e mandano in galera un innocente (il batterio)
che ha la funzione, utile all’organismo, di trasformare l’urea in bicarbonato.
Molte persone nei Paesi non civilizzati hanno il batterio senza soffrire di
gastrite.
La medicina ostacola la secrezione dell’acido cloridrico, ma in
tal modo esso non può scindere funghi, batteri, allergeni ed essi fanno
attivare il sistema immunitario. In aggiunta, i farmaci distruggono la mucosa
dello stomaco.
L’acidosi è la causa diretta della gastrite: l’organismo produce
normalmente sia l’acido cloridrico per digerire gli alimenti sia il bicarbonato
per proteggere le proprie pareti. Il bicarbonato serve anche a conservare il
giusto pH del sangue e stimola la secrezione dell’acido cloridrico. Siccome lo
zucchero produce acidosi, l’organismo reagisce producendo bicarbonato e ciò
induce la secrezione di acido cloridrico (anche a stomaco vuoto) ed esso lede
la mucosa gastrica.
La gastrite si risolve con l’alimentazione ancestrale e
combattendo lo stress - che causa il cortisolo e questo la glicemia, quindi
l’acidosi, poi il bicarbonato e l’acido cloridrico. Integratori: Stress
killer, Melatonin complex, Vitalife C, Vitalife D, Orac spice, Radical
killer, calcio. Da farmacia: B9, OKG.
L’ulcera
gastrica deriva dall’acido cloridrico e dalla pepsina, se la secrezione di
bicarbonato non è sufficiente. Può presentarsi anche nel duodeno.
Ricorrere all’alimentazione ancestrale e agli integratori per la
gastrite.
Il
reflusso gastroesofageo può portare anche al tumore. I
medicinali non eliminano la causa e il male si cronicizza.
Panzironi afferma che gli zuccheri permettono che si riempia lo
stomaco ed è questo che favorisce il reflusso. Invece con l’alimentazione di
grassi e proteine lo stomaco produce la colecistochinina che dà senso di
sazietà chimica quando lo stomaco è riempito al 70%.
Il
glaucoma è attribuito all’aumento della pressione interna dell’occhio
(intraoculare) per uno squilibrio della produzione di umor acqueo e una via di
deflusso (attraverso un trabecolato corneo sclerale). Quando la produzione di
umore acqueo è maggiore di quello che defluisce la pressione endoculare
aumenta.
Porta alla
riduzione progressiva del campo visivo e può portare alla cecità per i danni
che ne derivano al nervo ottico.
La
medicina usa i betabloccanti per la pressione oppure l’intervento chirurgico.
Panzironi
afferma che ne soffre un milione di Italiani, magari senza saperlo.
La causa
può anche derivare dai danni al nervo ottico da parte dei radicali liberi
(ROS), senza che ci sia un aumento della pressione endoculare (22-23 è
senz’altro elevata, mentre 16-17 è ancora nei limiti). C’è un’interferenza di
essi con l’ossido nitrico che porta alla produzione dei perossinitriti i quale
causano la contrazione dei vasi sanguigni.
I radicali
liberi si legano all’ossido nitrico e ne impediscono l’attività di dilatazione
delle arterie.
Inoltre,
il glaucoma può essere causato anche dal cortisone. Il glaucoma è la seconda
causa di cecità.
La dieta
mediterranea col suo eccesso di glucosio produce un aumento della produzione
dei radicali liberi, au-menta anche il cortisolo che riduce la noradrenalina e
ciò aumenta favorisce la costrizione.
I radicali
liberi sono responsabili dell’apoptosi delle cellule neuronali del nervo
ottico. Inoltre legandosi all’ossido nitrico ne riducono l’attività producendo
perossinitrito inducono la riduzione dell’uscita dell’umore acqueo.
Il
testimone – Carlo De Sanctis (da Marino) - soffriva di glaucoma simplex in
seguito alla comparsa di altre patologie, tra cui artrosi e rinite, dal 2008
con pressione endoculare pari a 22-23. Gli avevano prescritto un collirio da
mettere 2 volte il giorno, ma gli produceva fastidio come per un milione di
spilli e gli causava anche un’anestesia dell’occhio al punto che non sentiva il
dolore e si era causato dei danni sfregando gli occhi.
Da
settembre ottobre 2017 pratica il life120 e già a dicembre la pressione
endoculare si era ridotta a 16 (aveva sospeso il collirio da 2 giorni), un anno
dopo a 17 dopo averlo sospeso per una settimana. Ora il medico gli ha
consigliato di provare a sospenderlo per 6 mesi.
Testimonianza
di guarigione nella trasmissione n.5 del 2019.
GOTTA, INSUFFICIENZA RENALE
La gotta consiste nel deposito di cristalli di acidi urici nelle
articolazioni (artrite gottosa), “tofi” sotto la pelle o calcoli nei reni (in
questo caso può causare insufficienza renale).
I
sintomi principali della gotta sono dolori articolari intermittenti associati a
gonfiori, eritemi e calore. Nel 90% dei casi la prima articolazione colpita
dalla gotta è quella metatarso-falangea dell’alluce.
Gli
acidi urici sono dei metaboliti prodotti dal processo di degradazione delle
purine, un gruppo di sostanze presenti nelle cellule. Le più conosciute sono l’adenina
e la guanina, sostanze azotate che si trovano nel Dna e Rna del nucleo
cellulare.
L’aumento
degli acidi urici è direttamente collegato:
1)
alla quantità di purine presenti nel sangue
2)
e all’incapacità dei reni di eliminare gli acidi urici.
Solo
il 20% degli acidi urici proviene dall’alimentazione, soprattutto da
frattaglie (fegato, animelle, cervello, reni) e da pesci come le alici,
acciughe e sardine, selvaggina, un poco meno da carni di muscolo, pollame,
crostacei, salami e insaccati in genere, legumi (piselli, fagioli, lenticchie),
asparagi, spinaci, cavolfiori e funghi. È, invece, basso il contenuto di purine
in: latte, uova, formaggi, verdure, ortaggi (eccetto quelli sopra elencati),
frutta, pasta e altri cereali (fatta eccezione per i prodotti integrali).
Il
resto degli acidi urici deriva dalla distruzione delle cellule, dovuta
soprattutto al consumo di amidi e
zuccheri che rappresentano la causa principale delle malattie degenerative.
Lo
stesso si può dire per l’incapacità dei reni di filtrare bene il sangue: è da
imputare all'alimentazione a base di carboidrati insulinici che induce
un'azione infiammatoria ed ossidativa. Non a caso il 65% dei malati di gotta
sono anche diabetici (uno dei problemi del diabete è la nefropatia).
Al
contrario, un'alimentazione ricca di verdure e frutta, con la giusta quantità
di proteine animali (ad esclusione delle frattaglie) può far regredire la
gotta.
L’integrazione può essere un valido aiuto per
prevenire e curare la gotta: Orac spice, Radical killer, Stress killer,
Aminoday life, Multi vitamineral, Vitalife D, Vitalife C, Melatonin complex, Omega
3 life, calcio, potassio.
L’insufficienza
renale, secondo Panzironi, deriva dal consumo di carboidrati, anziché dalle proteine. Infatti, in
esperimenti su animali era fornita una razione di proteine di due grammi e
mezzo per chilo di peso corporeo, mentre la RDA ne prevede un grammo; e
tuttavia tali animali non subivano danni.
Viceversa nutrendo cani e gatti con crocchette
che contengono fino all’80% di carboidrati, tali animali si ammalavano di
insufficienza renale e le loro condizioni miglioravano somministrando loro
proteine.
Inoltre, ad affaticare i reni sono, le
proteine vegetali che sono usate a
fini plastici per meno del 40% e per il resto sono trasformate in glucosio con
produzione di urea e di acidità.
Al contrario le proteine animali
(uova, latte, pesce, carne) sono utilizzate dal 100% al 78% per fini plastici.
In più, i carboidrati costringono i
reni a dare la priorità all’eliminazione
dei rifiuti della glicolisi - acido lattico e acido piruvico - anziché
all’acido urico.
In aggiunta le proteine vegetali
contengono le saponine che
distruggono le cellule del sangue e dei tubuli renali.
Infine, gli zuccheri ossidano anche i
tubuli renali e producono AGES e ALES.
L’azotemia
oltre 40 è considerata un segno di insufficienza renale.
ICTUS
Si
distinguono il tipo ischemico dovuto alla chiusura di un’arteria per un trombo)
e quello emorragico.
Comporta
la morte dei neuroni per mancanza di ossigeno e glucosio.
Sintomi:
intorpidimento a livello del viso o improvvisa debolezza o confusione,
difficoltà a parlare o a capire, forte cefalea o paralisi di un lato della
bocca,
I
colpiti devono essere portati subito all’ospedale, almeno entro 4,5 ore per
trattamenti antitrombotici ed evitare danni irreparabili.
L’ictus
può essere occasionato da pressione alta, diabete e - > fibrillazione atriale.
La
causa di queste tre eventualità è la dieta ricca di carboidrati e la
prevenzione dell’ictus si fa con la solita dieta ancestrale.
Integratori
utili sono: Vitalife C, Radical killer, Stress killer, Melatonin complex.
IMPOTENZA
L’impotenza
può derivare da squilibri ormonali (calo del testosterone libero nel sangue),
da cause nervose (problemi nella trasmissione dell’ordine di erezione, dall’alterazione
dell’ossido di azoto, vasodilatatore) o fisiche (nei centri del midollo spinale
o nei nervi o nelle valvole che dovrebbero trattenere il sangue nei corpi cavernosi)
o psichiche (paura, ansia, problemi personali, depressione) accompagnate dalla
super produzione di cortisolo.
Bisogna combattere
tutte queste cause ed evitare il consumo
di zuccheri e di amidi – che favoriscono il diabete, l’aterosclerosi,
l’accumulo di grasso e una minore produzione di testosterone o la sua trasformazione
in estradiolo o Dht - di latte e
latticini.
Integratori: Melatonin
complex, Stress killer, Radical killer, Aminoday life, Orac spice, Multi
vitamineral, Vitalife C, Vitalife D, calcio. Da farmacia: L-ornitina 1000.
INFARTO CARDIACO
L’infarto cardiaco è
la necrosi di una parte del cuore in seguito a di una delle sue arterie che
impedisce la circolazione. Sintomi principali: dolore toracico, o anche
posteriore, sudorazione profusa, nausea, vomito, ecc.
Le cause dell’infarto
sono: rottura di ateromi, pressione sanguigna alta, coagulazione del sangue.
Secondo Panzironi sarebbe meglio correggere l’alimentazione e lo stile di vita
piuttosto che ricorrere alle medicine che si limitano a tenerne sotto controllo
i sintomi ma non eliminano le cause.
L’alto rischio di
infarto nei diabetici mostra che è il glucosio il maggiore responsabile dell’ossidazione
delle LDL e quindi dell’arteriosclerosi, della pressione alta e dell’infiammazione
dell’endotelio delle arterie che occasiona la produzione della fibrina per
ripararle.
In pochi giorni la
dieta ancestrale diminuisce la pressione e le LDL e, con più tempo, riporta il
sangue alla fluidità normale. Vedere -> COLESTEROLO.
La pressione sanguigna
può causare la rottura degli ateromi e ciò può avvenire per aumento dei liquidi
o per l’indurimento delle arterie. Integratori: Vitalife C, Vitalife D,
Omega 3, Stress killer.
Si
verifica più spesso nelle donne per la maggiore brevità dell’uretra che può
così più facilmente essere infettata dal batterio escherichia coli.
Testimonianza
di guarigione nella trasmissione n.6 del 2019: malgrado gli antibiotici una
signora aveva avuto più volte la cistite e l’infezione si era diffusa anche ai
reni, mentre una volta adottato l’alimentazione ancestrale dopo pochi giorni i
batteri non crescevano più e a distanza di un anno non aveva avuto più cistiti.
INFIAMMAZIONE CRONICA
L’infiammazione è una risposta naturale del corpo per
combattere gli attacchi batteriologici o contrastare danni fisici causati da agenti
esterni al nostro corpo.
L’infiammazione acuta si suddivide in tre fasi: una
fase di difesa (ad opera del sistema immunitario); una fase di ricostruzione
dei tessuti (ad opera delle cellule); una fase di ritorno alla normalità
(parametri che tornano alla norma) e rappresenta la risposta a un’infezione da
virus, batteri, funghi, traumi, corpi estranei, ecc.
In essa è aumentata la permeabilità delle pareti dei vasi sanguigni; con dei segnali chimici (detti citochine) sono richiamate altre
cellule del sistema immunitario; si fa aumentare
la temperatura del tessuto interessato. Terminata l’infiammazione acuta, la matrice sarà riparata grazie ai
fibroblasti; il gonfiore terminerà e i vasi sanguigni riacquisteranno la loro
normale permeabilità.
Quando, invece, la fase acuta dell’infiammazione non
termina con un ripristino delle funzioni, ma semplicemente cala d’intensità, si
trasforma in infiammazione cronica, che, invece, è un processo silente e non ha
delle fasi progressive ma rappresenta uno stato permanente di allarme, la
matrice extracellulare risulterà fortemente idratata; persisterà una maggiore
permeabilità vasale (dei vasi sanguigni) e saranno ancora presenti i macrofagi
attirati da segnali chimici emessi dalle cellule in allerta.
Ciò è dovuto alla persistente
presenza di un elemento scatenante (batterio o fungo) e alla richiesta delle cellule morenti di un
intervento dei macrofagi (che assorbono i residui delle cellule morte).
Le funzioni enzimatiche delle cellule risentono
pesantemente della condizione di stress, peggiorando la funzionalità
dell’intera cellula, in particolare di mitocondri. Un altro elemento che si aggiunge
al quadro esposto è l’intervento
dell’ormone cortisolo al fine d’inibire la produzione dei linfociti T, per
diminuire la risposta immunitaria dell’organismo e abbassare l'infiammazione
cronica. Esso, aumentando la produzione di glucosio endemico, attiva alcuni
fattori che promuovono l’infiammazione.
Un altro fondamentale pilastro dell’infiammazione
cronica è dato dall’- > Obesità,
specialmente quella di tipo androide, che contribuisce in maniera
significativa al fenomeno infiammatorio, poiché i suoi adipociti sono costretti
a immagazzinare sempre più grasso fino a morirne. Ne
derivano l’interleuchina 6 e la proteina C reattiva, misurata nel test
dell’infiammazione.
Il motivo principale della comparsa dell’infiammazione
cronica va attribuita all’azione
dell’istamina. Difatti tale ammina biogena promuove la produzione dei
linfociti Th2 e dei mastociti, inibendo la produzione dei linfociti Th1 ed
inducendo quindi un grave squilibrio nel sistema immunitario.
L’infiammazione
cronica è la concausa di tutte le malattie conosciute, in quanto
rappresenta (insieme all’acidosi tissutale) il terreno ideale per il loro
sviluppo, ed è direttamente responsabile di malattie quali l’aterosclerosi, il
diabete, il tumore, la vasculite, la setticemia, la psoriasi, l’artrite
reumatoide, l’artrosi, le infiammazioni intestinali (Morbo di Krohn), le
emorroidi, la cellulite, etc.
Infine può causare ritenzione idrica. Oltre alla dieta
ancestrale, si consigliano: Vitalife C, Vitalife D, Multi vitamineral, Omega 3
life, Radical killer, Orac spice, Aminoday life (o taurina e N-acetil cisteina),
potassio.
INSONNIA
La melatonina è un ormone necessario per dormire e ha
un andamento circadiano col massimo alle 2- 3 del mattino. È necessario il
triptofano per secernere la melatonina. Esso è contenuto in carne, pesce, uova
e formaggi.
Occorre, però, che il cortisolo si riduca al minimo
affinché la ghiandola pineale possa secernere la melatonina. Anche la luce, il
fumo, l’alcol e il caffè ne ostacolano la secrezione.
Nelle persone anziane la secrezione di melatonina si
riduce fortemente.
La melatonina regola la quantità di altri ormoni:
inibisce il cortisolo e stimola la secrezione del testosterone e del Gh e
quindi la riparazione dei tessuti.
È un potente antiossidante - più delle vitamine C, E
ed A - che protegge le membrane cellulari, le lipoproteine LDL contro
l’ossidazione, le cellule dell’endotelio arterioso e i neuroni cerebrali contro
l’ischemia dovuta a stress o alcol. Riduce gli effetti devastanti di chemio e
radioterapia.
È usata contro i disturbi del cambio di fuso orario.
Diminuisce le possibilità di infarto e di morte
improvvisa per la sua azione vasodilatatrice e antiaggregante.
Aumenta il metabolismo dei grassi e riduce il
colesterolo.
Rafforza il sistema immunitario contro microbi, virus
e cellule neoplastiche.
Nel sonno si
distinguono 5 stadi: addormentamento, sonno leggero, sonno profondo, sonno più
profondo e sonno REM durante il quale si sogna. Chi sogna è arrivato anche al
sonno più profondo.
Usando i farmaci, secondo Panzironi, al più si arriva
per poco tempo agli stadi 3 e 4 che sono quelli più riposanti. Anche qui la
dieta ancestrale.
Integratori:
melatonina, almeno 3 mgr. e, se occorre, anche Stress killer.
Sindrome delle gambe senza riposo: è una patologia in cui il soggetto è costretto ad
alzarsi e solo allora le gambe si calmano, ma appena torna a letto, il disturbo
ritorna. Va curata allo stesso modo dell’insonnia.
IPERPLASIA
PROSTATICA
L'iperplasia prostatica è
l'ingrossamento della prostata e comporta sintomi ostruttivi e irritativi, che
rispettivamente ostacolano lo svuotamento completo della vescica o causano
frequenza ad urinare, la minzione notturna, il bruciore e l’urgenza di urinare.
Infine la ritenzione urinaria diviene
cronica (con l’aumento dell’iperplasia prostatica) provocando la compromissione
rettale e un deficit erettivo.
L’iperplasia prostatica può derivare
da acidosi, disbiosi, candida ed eccesso di cortisolo che portano alla
trasformazione del testosterone in Dht
(diidrotestosterone).
Per contrastare tale trasformazione
occorre eliminare dalla propria alimentazione amidi, zuccheri, latte e latticini freschi. I primi due perché
causano acidosi la quale favorisce la formazione di Gh da cui deriva l’Igf-1,
mentre gli ultimi due contengono l’Igf-1 che è l’ormone della crescita
destinato ai giovanissimi, non agli adulti. Al più, secondo Panzironi, costoro
possono mangiare formaggi stagionati almeno 20 mesi.
L’integrazione suggerita è: calcio, vitamina
B9, Vitalife D, Stress killer, Melatonin complex, Orac spice.
LUPUS
ERITEMATOSO
È una malattia autoimmune favorita dall’acidosi
tissutale che finisce col portare i mitocondri al collasso e arriva a produrre
anticorpi. Si potrebbe, quindi, sperare di fermarla con la dieta ancestrale e
opportuni integratori.
MALATTIE
AUTOIMMUNI
In “tutte le malattie autoimmuni, il
primo responsabile è l’alimentazione a base di alimenti ricchi di carboidrati insulinici.” (da Blog
Salute, articolo sulla tiroide. Possono essere dovute anche a una carenza di vitamina D (blog Salute). Se
è così, si possono probabilmente prevenire, alleviare o addirittura guarire con
la dieta ancestrale e la vitamina D).
Esempi di malattie autoimmuni sono
l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla, la psoriasi, ecc. (In esse il
sistema immunitario è sbilanciato a favore dei linfociti Th1 al punto da finire
con l’attaccare i tessuti del proprio corpo.
MALATTIE INFETTIVE,
INFLUENZA
Secondo Panzironi,
siamo soggetti sempre più alle influenze perché il nostro organismo non è ben
fornito delle sostanze necessarie e al tempo stesso è sfiancato dalla lotta
contro le infiammazioni causate da alimentazione (carboidrati) e stile di vita
errati, errori che tra l’altro fanno aumentare il cortisolo il quale uccide i
linfociti Th1 che hanno il compito di difenderci dai virus, compresi quelli
influenzali. Ciò fa anche moltiplicare i linfociti Th2 che avviano la cascata
infiammatoria e la produzione di istamina.
L’alimentazione a base
di carboidrati porta pure alla secrezione di cortisolo e rende possibile la
moltiplicazione dei virus da parte delle cellule.
Si possono potenziare
le difese dell’organismo con adeguate dosi di vitamine, minerali, aminoacidi,
spezie, ecc. ad esempio con: Vitalife C, Vitalife D, Multi vitamineral,
Aminoday life, Orac spice, Stress killer, Radical killer, Melatonin complex,
calcio. Inoltre OKG.
MALATTIE
INTESTINALI
L’intestino è la parte del corpo
largamente più soggetta agli attacchi dei batteri e delle sostanze nocive.
Nel nostro organismo convivono
centinaia di tipi di batteri diversi. Alcuni di essi svolgono funzioni importanti,
ma a volte causano danni moltiplicandosi eccessivamente.
Infatti dieta, stile di vita errati,
altri fattori esterni e l’assenza di micronutrienti, distruggono il delicato
equilibrio della flora batterica.
1) La disbiosi intestinale indica
un’eccessiva presenza di flora batterica ovvero o un'alterazione dei rapporti
tra quella saccarolitica e quella proteolitica. La causa principale
dell'alterazione della flora batterica è il cibo che ingeriamo, il quale
rappresenta anche il supporto energetico della flora batterica. I batteri
saccarolitici come Bifidobatteri, Lactobacilli, Batteroidi ed Eubatteri si
cibano di amidi e di scarti della digestione della frutta e della verdura che
crescono molto a causa della nostra alimentazione ricca di zuccheri e amidi e
carente di fibre solubili.
Ciò porta a una cattiva digestione delle
proteine che giungono al colon non ancora digerite divenendo cibo per i batteri
proteolitici (Escherichia coli ed Enterococchi). Sono stati identificati tre
tipi di disbiosi intestinale in base al tipo di microrganismo che ha preso il
sopravvento sugli altri:
- La disbiosi intestinale
fermentativa con un’accentuata flora batterica del tipo saccarolitico. I
sintomi sono gonfiori addominali, flatulenza, diarrea alternata con
stitichezza.
- La disbiosi intestinale putrefattiva
con un’accentuata flora batterica di tipo proteolitico e si riconosce dal forte
odore delle feci.
- La disbiosi intestinale da funghi
con eccessiva presenza di saccaromiceti come la Candida. Sintomi: diarrea,
astenia e prurito anale.
In tutte queste forme di disbiosi
l’eccessiva presenza di batteri induce l’attivazione
del sistema immunitario (i linfociti Th2 aumentano) che per difendere
l’epitelio dell’intestino ne causa l’infiammazione.
Le cause sono i cibi poveri di fibre
(pane, pasta, pizza) o ricchi di amido (patate e legumi) e gli antibiotici, lo
stress, i prodotti chimici come i nitrati e l’alcol.
2) Dalla disbiosi, che può essere
momentanea, proviene anche la SIBO
(Sindrome sovra crescita flora batterica nell’intestino tenue) con l’invasione nel tenue dei batteri
proteolitici, che aggrediscono le proteine putrefacendole e causando la
formazione delle ammine biogene.
3) La permeabilità intestinale (Leaky Gut Syndrome) la quale
consiste nella distruzione del muco che dovrebbe impedire il passaggio dei
nutrienti nel sangue senza passare attraverso i villi. In questo modo i macro
nutrienti non ancora digeriti e le sostanze nocive, possono entrare
direttamente nel flusso sanguigno generando una reazione del sistema
immunitario per distruggerli e la conseguente intolleranza a certi alimenti
Anche l’istamina e le altre ammine sono
riversate nel torrente sanguigno, prima che l’enzima Dao (diaminossidasi) e gli
altri enzimi specifici preposti alla loro inattivazione, possano agire.
L’intolleranza più grave è quella nei
confronti del glutine (proteina dei farinacei), rappresentata nella celiachia
(malattia che può causare la morte).
La permeabilità intestinale, il Morbo
di Crohn, la sindrome del colon irritabile, colite ulcerosa e diverticolite
sono i precursori delle seguenti patologie: malattie allergiche, psoriasi,
asma, eczema, Alzheimer, artrite reumatoide, ogni tipo di cancro, fibromialgia
e cefalee. Inoltre tale stato infiammatorio comporta un aumento della
produzione di cortisolo, di radicali liberi e non ultimo, un malassorbimento
dei macronutrienti (proteine e glucidi), dei micronutrienti (vitamine e sali
minerali) e una diminuzione delle vitamine prodotte dall’intestino (complesso B
e K).
La disbiosi intestinale favorisce la formazione delle nitrosammine, che favoriscono
il cancro, aumentando la trasformazione dei nitrati in nitriti (ad opera dei
batteri intestinali nocivi) e legandoli alle ammine biogene.
Infine il consumo di amidi e zuccheri
è la causa principale delle malattie dell'intestino anche perché l’acidosi
promossa dal consumo di carboidrati causa l’inibizione degli enzimi preposti all’inattivazione delle ammine
(Dao, Pao, Mao) che l’intestino non riesce così a distruggere e che quindi si
vanno a sommare a quelle prodotte dalla disbiosi intestinale.
Piuttosto che usare i probiotici dei
quali non si conoscono i rischi, per
favorire i batteri buoni fare buon uso di prebiotici come verdure,
frutta, latte e derivati, topinambur, cicoria, porro, asparagi, cipolla, aglio,
banana.
Integratori: Orac spice,
Radical killer, Stress killer, Multi vitamineral, Vitalife C, Vitalife D, Aminoday life (o solo acetil-cisteina e
glutammina), Melatonin complex, Inoltre OKG.
La
sindrome del colon irritabile (precedentemente detta colite) o IBS
che la medicina cura con antidiarroici, lassativi e antispastici, ma essi fanno
rischiare la cronicizzazione e aumentano il rischio di malattie più gravi:
malattia di Chron, stipsi, diarrea, tenesmo (sensazione di non avere svuotato
bene l’intestino). Deriva da cibi digeriti male o da fattori stressanti.
Secondo Panzironi deriva dalla
disbiosi intestinale e occorre abbandonare i carboidrati insulinici e usare le
spezie (Orac spice). Per guarire spesso occorrono mesi, se non anni.
Il morbo
di Crohn comporta un’infiammazione che può iniziare dalla bocca fino
all’ano, e conduce a un ispessimento della parete intestinale, edema, ulcera,
ascessi, fistole, emorragia, perforazione. Secondo Panzironi, c’è un
collegamento con la candida che fa produrre le metalloproteasi le quali
distruggono l’intestino a causa dei soliti cibi ricchi di carboidrati. Si aiuta
la guarigione con la dieta ancestrale.
La rettocolite ulcerosa comporta un peggioramento generale:
anemia, perforazione del colon, colon tossico, aumentato rischio di tumore al
colon. Anch’essa è collegata alla candida. Ricorrere alla dieta ancestrale e a
Orac spice. (testimonianza di guarigione in sei mesi: 3a
trasmissione 2018).
MAL DI SCHIENA
(o discopatia)
I danni ai dischi intervertebrali non
si riparano finché c’è infiammazione sistemica. La soluzione sta nell’abbandono
dei carboidrati per prevenire l’infiammazione.
Una partecipante al reality risolveva
con i massaggi i suoi mal di schiena, ma solo per 15 gg. Un altro li ha risolti
temporaneamente con la posturale. Ora sono tutti e 7 guariti con la ginnastica,
l’alimentazione e l’integrazione di life120. Possono piegarsi, girare la testa,
non hanno più vertigini, ecc.
MAL DI
TESTA
Nel 90% dei casi si tratta di mal di
testa tensivo (simile a una compressione) o di emicrania.
Quest’ultima è un dolore pulsante
accompagnato da fotofobia, nausea, vomito e ipersensibilità ai rumori e quasi
sempre è dovuto a una carenza
dell’enzima Dao per inattivare l’istamina prodotta dalla disbiosi
intestinale o da alimenti fermentati, ricchi di istamina (vino rosso,
cioccolato).
Secondo Panzironi, ciò si verifica in
conseguenza di alterazioni del
microcircolo cerebrale che in vecchiaia potrà portare all’Alzheimer o
all’ictus.
La cefalea tensiva è dovuta il più
delle volte allo stress che attiva
il cortisolo e ciò modifica l’equilibrio tra i neurotrasmettitori, aumentando
la sensibilità al dolore, con l’aggiunta della tensione che scarichiamo sui muscoli
del collo.
Per entrambi questi tipi di mal di
testa occorre abbandonare l’uso dei
carboidrati che, attraverso la secrezione di cortisolo, alterano la
possibilità dei neuroni di scegliere quale tipo di neurotrasmettitore produrre.
Integratori: Melatonin complex,
Stress killer, Vitalife C, Vitalife D, Multi vitamineral, Orac spice, Radical
killer, Aminoday life, calcio, potassio. OKG.
MCS E
INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO
Deriva dall’inglese e significa
sensibilità multipla ad agenti chimici. Ne sono affetti il 4% degli Italiani e
il 15% degli Americani.
Coloro che ne soffrono, hanno dei
gravi malesseri al semplice respirare il profumo delle persone, o altro e sono
costrette a restare in casa o a portare la mascherina.
Si verifica in carenza di glutatione s transferasi e un esperto la attribuisce a
un gene incompleto, ma Panzironi afferma che è sempre l’alimentazione la
massima responsabile, insieme allo stile di vita.
L’eccesso
di radicali liberi è dovuto a:
a1) disfunzione mitocondriale
causata dall’insulina attraverso la mancata attivazione dell’AMPK, enzima che
riconosce i mitocondri inefficienti e li fa sostituire.
a2) e da eccesso di perossinitrito
che deriva dal perossido di idrogeno combinato con l’ossido di azoto prodotto
dall’organismo per contrastare l’aumento di pressione dovuto al consumo di troppi
carboidrati.
Oltre all’alimentazione ancestrale,
Panzironi nella trasmissione n. 24 consiglia espressamente gli integratori Radical
killer e Aminoday life.
Quanto
all’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO.
Esso è accompagnato da rilascio di
ioni calcio che alterano il potenziale di riposo della cellula e oltre
all’alimentazione ancestrale suggerisce la riduzione dei campi magnetici - ad
esempio tenendo possibilmente lontani i telefonini almeno quando si sta a
letto.
Integratori: Stress killer, Radical
killer, Melatonin complex, Aminoday life.
La menorragia consiste in un flusso mestruale molto abbondante. È
un problema sottovalutato perché molto comune e pertanto viene considerato
quasi normale.
Un metodo approssimativo per valutarla è quello di contare il
numero degli assorbenti utilizzati e la quantità di liquido di cui sono
impregnati.
Le terapie usate dalla medicina sono la pillola contraccettiva a
basso dosaggio, o un dispositivo intrauterino o un progestinico.
Panzironi afferma che la medicina sa che è presente uno squilibrio
ormonale e per risolverlo aggiunge altri ormoni per arrivare al riequilibrio,
invece di eliminare le cause.
C’è una situazione che induce vasocostrizione, troppo progesterone
ed estradiolo ed è favorita dalla solita dieta ricca di carboidrati.
Una testimone (Barbara Ferretti da Roma, trasm. 8/2019) usava due
assorbenti alla volta ogni ora. Provava forti dolori e doveva saltare giorni di
lavoro. Con l’alimentazione life120, già dopo un mese i suoi dolori sono
scomparsi. Ora il suo flusso mestruale è uguale a quello delle sue amiche.
La medicina afferma che è una patologia in cui si possono avere
dolori nei muscoli scheletrici di qualsiasi parte del corpo ed è autoimmune, in
cui il sistema immunitario attacca il recettore nicotinico, il quale è il primo
antigene scoperto di questa malattia, e che media tra nervi e muscoli.
Si ha debolezza muscolare ed esauribilità muscolare.
Bisogna evitare l’esposizione ai virus (ossia fare un’attività
solitaria) o fare i vaccini.
Spesso si manifesta con la diplopia dell’occhio, con la palpebra
che si abbassa.
La produzione degli anticorpi o la reazione o produzione
anticorpale comincia all’interno del timo. Asportandolo cessa la produzione
degli autoanticorpi e migliora la sintomatologia, così si può ridurre almeno
del 50% la terapia farmacologica se non del tutto. Si ammette però che solo nel
20% dei casi si ottiene la risoluzione del problema, per un altro 50% circa si
deve continuare la terapia a dosi ridotte e per il restante 20-30% non si
ottiene alcun beneficio.
Panzironi afferma che la patologia toglie forza sia al nervo che
al muscolo. È definita una patologia rara, ma in realtà attacca 10.000 persone
l’anno e si aggrava fino a paralizzare i nervi respiratori e a rendere
necessario il respiratore.
Per evitare i virus bisognerebbe vivere in una campana di vetro e
l’operazione è una macelleria, mentre il vaccino rischia di alterare ancora di
più il sistema immunitario, già troppo alterato.
Piuttosto ci si dovrebbe domandare perché il sistema immunitario
si altera.
L’alterazione deriva anche qui dalla dieta ricca di carboidrati
insulinici che attraverso l’insulina aumentano la IL6 e questa la IL12 e ciò
stimola ancora di più il Th1, già iperattivo e capace di favorire le malattie
autoimmuni.
L’insulina inoltre costringe le cellule a incamerare e utilizzare
il glucosio causando la disfunzione dei mitocondri e un eccesso di acido
lattico, che fa comparire e mantiene la miastenia gravis.
Testimonianza della signora Agata Muscemi da Modena. Le calava la
palpebra sinistra, si sentiva stanca fin dal mattino e vedeva doppio.
Fu mandata dal neurologo che la rimandò all’oculista. Gli esami
clinici portarono alla diagnosi di miastenia gravis. Il farmaco
immunosoppressore (cortisone?) prescritto faceva effetto per due ore e le fece
prendere 15 chili. Inoltre si sentiva gonfia e provava senso di soffocamento.
Le avevano detto che poteva anche finire sulla sedia a rotelle. Il 23 agosto
2018 fece delle analisi. Tra l’altro aveva una VES altissima. Poi, cominciò il
life120. Dopo 20 giorni ritrovò la speranza, non le occorreva più aprire le
palpebre con le mani. Dopo un mese rifece gli esami e li trovò nei limiti. Ora
non ha più stanchezza patologica
Trasmissione n.22 del 2019).
MORBO DI ALZHEIMER
Il
Morbo di Alzheimer è una forma di degenerazione neuronale progressiva che
diminuisce progressivamente l’autosufficienza delle persone colpite a causa
degli effetti invalidanti e inizialmente presenta fasi di perdita di memoria a
breve, cambiamento della personalità e del carattere, in seguito perdita di
attenzione cognitiva, aumento dell’aggressività, disorientamento, disordini del
linguaggio, allucinazioni e agitazione psicomotoria, fenomeni di vagabondaggio,
disorientamento cognitivo di sé e degli altri (confusione sull’identità
personale), impossibilità di svolgere con sufficiente autonomia anche i compiti
più semplici.
Questa
alterazione è in parte attribuita alla presenza della proteina beta-amiloide che si deposita in forma anomala tra le cellule nervose,
agendo da collante, impedendone la comunicazione e dando inizio a un processo
infiammatorio che causa la distruzione delle cellule nervose.
Altri
agenti che favoriscono questo processo sono lo stress, lo stato infiammatorio, le scorie acide e i radicali liberi,
il diabete. Siccome le cellule
nervose non possono replicarsi è fondamentale mantenerle in buone condizioni,
evitando che siano aggredite dai radicali liberi, scorie acide o subiscano
azioni infiammatorie. Per la verità, il neurologo Carlo Perfetti è riuscito con
esercizi mentali a riabilitare anche le capacità cognitive.
Troppo
o insufficiente glucosio sono una delle cause del Morbo di Alzheimer e ciò
avviene facilmente col consumo di amidi
e zuccheri, poiché esso porta prima a un eccesso e poi alla scarsità di
glucosio e anche a una maggiore produzione di radicali liberi. Inoltre ciò si
accompagna prima alla produzione di serotonina senza noradrenalina e dopamina e
poi al contrario.
Tutto
ciò è deleterio per i neuroni. Adottare la dieta
ancestrale. Inoltre, contrastare il morbo tenendo in attività il cervello.
Integratori:
Vitalife C, Vitalife D, Radical killer, Stress killer, Orac spice, Melatonin
complex, Multi vitamineral, Omega 3 life, Aminoday life, potassio.
MORBO DI BASEDOW
Forma di ipertiroidismo già studiata da Flaiani e Graves di
origine autoimmune. La medicina ufficiale continua a curarla con medicinali o,
peggio, interventi chirurgici o con iodio radioattivo finalizzati alla
distruzione di una parte della tiroide.
Panzironi, invece, ritiene che si possa rimettere in sesto
il sistema immunitario e guarire la tiroide con l’alimentazione ancestrale e ha
portata una testimone che ne è stata guarita nella trasmissione n.23/2019 del
23 giugno 2019.
MORBO DI NOTTA O
DITO A SCATTO
Il dito a scatto, o tenosinovite
stenosante, è una patologia che coinvolge i tendini flessori della mano che
servono a piegare le dita verso l'interno, un po' come il filo del freno della
bicicletta.
Secondo Panzironi, ciò è dovuto
a uno stato infiammatorio, causato dai carboidrati insulinici. Nella 2a
trasmissione 2018 la testimonianza di guarigione con l’alimentazione
ancestrale.
MORBO DI PARKINSON
Nella trasmissione sull’insonnia, Panzironi
accenna alla carenza di dopamina (neurotrasmettitore) in tale morbo,
attribuendolo a un eccesso di cortisolo.
Da esso deriva la difficoltà di trasmissione dei segnali tra i neuroni e le
fibre muscolari. Si può supporre, quindi, che tale morbo sia guaribile con la
dieta ancestrale e con integratori da chiedere ai consulenti life120.
MORBO DI
RAYNAUD
È una malattia in cui si presenta il
cambio di colore delle estremità in seguito a brusche variazioni di temperatura
o a emozioni. Nella prima fase si ha il colore bianco (anzi non si sentono più
le dita o peggio, come afferma il testimone Lucio Massari di Ortona nella 22a
trasmissione del 2017).
Nella seconda fase venendo a mancare
l’ossigeno, le estremità diventano bluastre e nella terza si presenta
vasodilatazione e le estremità si riscaldano e diventano rosse. La medicina
ritiene che si possano solo controllare i sintomi con farmaci che impediscono
la ricaptazione della serotonina.
Il testimone afferma che non giovava
coprirsi. Tre ernie al disco lo bloccavano e gli impedivano l’attività
sportiva. Dopo una settimana di dieta ancestrale i dolori alla schiena erano
quasi scomparsi e in inverno ha fatto lavori al freddo e non si sono ripresentati
episodi di morbo di Raynaud.
Con la vitamina C ad alte dosi, niente
più asma, aritmie e influenza.
OBESITÀ
Si considera peso normale 75 chili per
l’uomo che ha un’altezza pari a 175 cm, peso forma 65, inizio sovrappeso 77,
inizio obesità 93. Per la donna rispettivamente 72, 62, 76, 90.
L’elevato consumo di carboidrati causa
l’aumento di peso sotto la forma di grasso che si accumula sulla pancia negli
uomini (obesità di tipo androide) o sui glutei e gambe delle donne (obesità di
tipo ginoide).
L’obesità decuplica il rischio di
ammalarsi di diabete, malattie cardiovascolari, Alzheimer, tumore. Inoltre
riduce fino a 20 anni l’aspettativa di vita.
In genere il peso perduto con le diete
si riacquista rapidamente con gli interessi. La realtà è che l’organismo riduce il consumo energetico per adattarsi
alla diminuita assunzione di calorie. Inoltre chi interrompe la dieta dovrebbe
farlo con gradualità, per non
stimolare il senso della fame.
Panzironi suggerisce di non privarsi di
alimenti saporiti e gustosi, perché non si può pretendere di non mangiare più
grassi e zuccheri ma di abbandonare piuttosto i soli carboidrati insulinici, premiandosi con tutti quegli alimenti
considerati tabù dalla scienza alimentare, come: formaggi (esclusi i
latticini), salumi e carni grasse, dolci a cucchiaio (panne cotte, creme
pasticcere), ovviamente senza esagerare. Ciò dissolverà la dipendenza verso i
carboidrati.
Un’alimentazione equilibrata con proteine, grassi e pochi carboidrati (provenienti da frutta e molta
verdura), permette l’utilizzazione dei nutrienti man mano che sono ingeriti,
con un deficit di calorie che consentiranno di consumare di notte il grasso,
depositato per anni nelle nostre riserve. Chi adotta la dieta ancestrale perde peso
senza soffrire la fame.
È, invece,
sbagliato:
1) consumare troppe calorie, specialmente se
costituite da carboidrati insulinici, i quali stimolano la produzione di molta
insulina, che accantona il glucosio (o lo fa trasformare in trigliceridi)
facendo diminuire eccessivamente la glicemia e così ci fa provare nuovamente
fame.
2 – È sbagliato anche “saltare i pasti, per poi
esagerare nel pasto serale: il nostro corpo, per il periodo nel quale lo
lasciamo senza cibo, utilizza il cortisolo per cannibalizzare i nostri muscoli
e ricorre solo in parte alle riserve di grasso per coprire il fabbisogno
energetico. Inoltre saltando la colazione, diminuiamo l’attività della tiroide
e col pasto della sera accumuliamo in due ore il grasso dell’intera giornata.
3– Pure il limitarsi alle 2000 calorie nei tre pasti
principali è errato se l’alimentazione è ricca di carboidrati insulinici
poiché essi causano l’intervento del cortisolo che sopperisce ai cali
glicemici, catabolizzando i nostri muscoli e diminuendo nel contempo
l’utilizzazione delle riserve di grasso, oltre a diminuire il metabolismo.
Integratori: Multi vitamineral,
Aminoday life, Radical killer, Orac spice, Vitalife D, Stress killer, Melatonin
complex. Inoltre OKG del Vitamin Center.
Obesità
bariatrica: alcuni obesi sono curati tramite interventi chirurgici col
pretesto di ridurre il rischio di morte o di altre patologie, ma l’effetto non
è durevole. Meglio ricorrere all’alimentazione ancestrale. Testimonianza di
guarigione nella trasmissione n.10 del 2018.
OSTEOPOROSI
L’osteoporosi, secondo Panzironi, è causata dagli alimenti amidacei e da quelli
azotati vegetali i quali sono utilizzati solo in piccola parte per fini
plastici e per il resto per fini energetici. Ciò causa l’acidità del sangue che
è poi neutralizzata con l’utilizzo del calcio delle ossa per formare
bicarbonato di calcio. Disgraziatamente esso è considerato calcio
dall’organismo, perciò non viene secreto il paratormone ma la calcitonina dalla
tiroide con la conseguente eliminazione della vitamina D da parte dei reni,
invece di essere utilizzata per assorbire il calcio dall’intestino e per
fissarlo nelle ossa.
Pertanto, per avere buone ossa, occorrono calcio, vitamina D, vitamina C
(per il collageno), proteine (soprattutto l’aminoacido arginina) e attività
fisica (per stimolare gli osteoclasti a fissare il calcio). È
raccomandabile prevenire l’osteoporosi facendo tutto ciò, fin da giovani.
L’oncologa
Maria Rosa Di Fazio dell’Health Service di San Marino nel libro MANGIARE BENE
PER SCONFIGGERE IL MALE, sostiene sulla base di ricerche epidemiologiche e dell’esperienza
con i malati, che il consumo di latte e derivati peggiora l’osteoporosi
(tanto da peggiorare la MOC, invece le verdure a foglia verde la migliorano),
espone maggiormente ai tumori, soprattutto quelli ormonosensibili (seno, ovaie,
prostata e tiroide), favorisce sia l’ipertiroidismo che l’ipotiroidismo, il
diabete e i dolori ossei, alza il colesterolo e la pressione arteriosa; e aggiunge
che i suoi pazienti migliorano abbandonando i latticini.
Integratori: Vitalife D, Vitalife C,
Multi vitamineral, Aminoday life, Melatonin complex, Radical killer (o il solo
picnogenolo), Orac spice, Omega 3 life, magnesio, calcio, fosforo. Da farmacia:
L-ornitina 1000.
PAPILLOMA
VIRUS
Vedere testimonianza di guarigione
nella trasmissione 17 del 2018.
La medicina somministra il cortisone,
riducendolo via via man mano che aumenta il cortisolo dell’organismo che
secondo la medicina si riduce con l’età. Consiglia anche di bere molto, di fare
molto movimento, proseguire l’alimentazione precedente, ma eliminando i dolci.
Panzironi obietta che gli anziani hanno già
tropo cortisolo e col cortisone si aggrava la situazione. È la solita dieta
mediterranea che produce acidosi, l’alterazione del sistema immunitario.
L’insulina fa entrare lo zucchero nelle
cellule e squilibra il sistema immunitario (tra Th1 e Th2) e la disfunzione
mitocondriale. Il cortisolo catabolizza i muscoli.
Testimonianza nella trasmissione n.20 del
2019: Corrado Ghera era sofferente di polimialgia. Dopo un anno di antibiotici, una mattina non
riusciva più ad alzarsi e andò dal medico, si sottopose ad analisi e fu mandato
da un reumatologo che diagnosticò la polimialgia e lo curò col cortisone che
aveva effetto temporaneo. Poi andò in Svizzera a fare il vaccino che aveva
effetto per una settimana fino a 3 mesi. Ebbe un effetto collaterale, la
ginemastite (e gli fu trovato un eccesso di prolactina). Col life120 la
prolactina è rientrata nei limiti. In occasione dell’esame successivo non aveva
più i sintomi della polimialgia.
PRESSIONE ALTA
Quando una persona incomincia a soffrire di pressione
alta, di solito oltre alla somministrazione di medicinali, il medico consiglia
di diminuire la quantità del sale da cucina (cloruro di sodio).
In realtà, quando ingeriamo carboidrati, l’insulina
attiva anche l’aldosterone, che a sua volta ordina ai reni di trattenere il
sale per costringere così le cellule ad assimilare il glucosio dalla matrice
extracellulare. Questo però, causa la ritenzione idrica e quindi la pressione
alta per l’aumento del volume di acqua nel sangue.
Se, invece, non mangiamo carboidrati, i reni possono
eliminare senza problemi il sale con le urine. È, dunque, insensato consigliare
di mangiare pasta, ma con poco sale. Vedere anche - > Osteoporosi. Non sono precisati gli integratori né su Vivere
120 anni, né nel blog Salute di www.life120.it. Farseli consigliare
dai consulenti di life120.
PSORIASI
Si manifesta con macchie squamose e
desquamanti sull’epidermide. Al Nord ne soffre il 6%, al Sud e nelle isole
l’1,8%. Secondo Panzironi, ciò si spiega col maggior stress e la maggiore
carenza di vitamina D al Nord.
Secondo la medicina le cause sono la
predisposizione genetica, i traumatismi meccanici, chimici, allergici, i
farmaci, i fattori ambientali, i disordini metabolici, le abitudini di vita e
stress. La medicina affronta la psoriasi con farmaci locali, attualmente del
tipo biologico, simili a quelli prodotti dal nostro sistema immunitario, ma
anch’essi capaci di provocare pesanti effetti collaterali, oltre a essere molto
costosi.
Inoltre, non essendo affrontate le
vere cause, queste continuano a causare danni profondi nell’organismo.
Secondo Panzironi, il cortisolo è il
principale fattore scatenante.
Le vere cause della psoriasi sono
rappresentate anche in questo caso dallo stile di vita e dal consumo di
carboidrati, che porta a un eccesso di cortisolo – il quale nelle fasi avanzate
resta permanentemente alto, invece di presentare un picco la mattina e poi
ridursi al minimo la notte.
Porta anche a uno squilibrio tra i
linfociti Th1 e Th2 e a un eccesso dei linfociti Th17 - che producono uno stato
infiammatorio permanente - e all’alterazione della flora batterica intestinale.
Adottare la dieta ancestrale e assumere Melatonin complex, Stress killer, Orac
spice e Vitalife D.
RETTOCOLITE
ULCEROSA
È una patologia in cui si formano
ulcere nell’ultimo tratto dell’intestino e si hanno scariche diarroiche molto
frequenti. Testimonianza di guarigione in meno di sei mesi con la dieta
ancestrale e integratori nella trasmissione n. 3 del 2018. I medici avevano
detto che l’unica soluzione era tagliare una parte dell’intestino.
La rinite
allergica affligge il 10 % degli Italiani.
Si
manifesta con starnuti frequenti, secrezione nasale chiara, naso chiuso,
prurito a gola e orecchie, difficoltà di respiro, a volte anche orticaria,
Panzironi
afferma che c’è un’iperattivazione del sistema immunitaria che entra in azione
ogni volta che entra in contatto con un dato allergene.
La
medicina usa antistaminici, vaccinazione.
Panzironi
afferma che i medici non fanno nulla per eliminare la causa. Bisogna togliere
quei cibi che ne sono la causa: quelli ricchi di carboidrati insulinici.
Il sistema
immunitario è composto di due parti il
sistema Th1 e il Th2, a causa di danni alla parete intestinale, ->
produzione l’interleuchina 33 che mira a riparare i danni e che a sua volta
stimola l’IL4. Gli zuccheri alimentano i batteri, (facendoli diventare troppo
numerosi)
Testimonianza
nella trasmissione dn.2 del 2019 di Enrico Rossetti d Roma
Rinite
allergica alle graminacee dal 1974 e magari anche alle margherite. Crisi di
sternuti variabili, una decina che lo lasciavano stremato, con lacrimazione.
I vaccini
funzionavano poco. Dal settembre 2017 ha cominciato il life120 e nel 2018 non
ha avuto più sternuti.
Problemi
ai tendini nella spalla destra (periartrite): Ha fatto ultrasuoni,
infiltrazioni che non hanno risolto niente. Ha potuto riprendere a nuotare, col
life120.
SARCOPENIA
La sarcopenia è una patologia che
riduce dimensioni e funzionalità della massa muscolare e causa la debolezza e
fragilità dell’anziano che porta anche all’indebolimento delle ossa
(osteoporosi) e alla glicemia alta o al diabete. Essa però è accompagnata anche
dalla morte del 50% dei motoneuroni, che possono solo in parte essere
reintegrati.
La sarcopenia è causata da carenza di
aminoacidi e attività fisica, ma anche di vitamine e ormoni oltre che
dall’inattività fisica.
Integratori: Vitalife C, Vitalife D,
Melatonin complex, Multi vitamineral, Aminoday life, Stress killer, Orac spice.
Da farmacia: L-ornitina 1000.
SCHIZOFRENIA
Il professor Pfeiffer ha riscontrato un insolito bisogno di
vitamina C in questa patologia. Essa è utile anche in caso di paranoia e
depressione. Chiedere consiglio ai consulenti di life120.
SCLEROSI
MULTIPLA
Nella trasmissione 33 Panzironi ha affermato
che la sclerosi multipla ha una patogenesi simile a quella della - > Psoriasi.
Adottare la dieta ancestrale e limitare il consumo del sale. Integratori
consigliati: Vitalife D (almeno 20.000 UI al giorno), Melatonin complex, Stress
killer.
L’orecchio interno è composto dal labirinto
che presiede al senso dell’equilibrio e dalla chiocciola che serve all’udito.
La sindrome di Ménière è dovuta a un accumulo
di endolinfa nei canaletti del labirinto, il che porta a una compressione delle
cellule e a un loro cattivo funzionamento. Panzironi afferma che l’aumento
dell’endolinfa deriva da un fenomeno allergico che causa una fenestrazione nei
tessuti e alla ritenzione idrica. Ciò è dovuto alla solita dieta mediterranea
che causa le allergie e l’aumento del cortisolo e il conseguente aumento della
vasopressina. Inoltre l’insulina aumenta la ritenzione del sodio e la
ritenzione idrica.
Causa vertigini, colpisce l’orecchio interno
ed è dovuto a un eccesso di linfa per sua maggiore secrezione e per ritenzione
del liquido (da vasopressina).
Secondo Panzironi è dovuta a un aumento della
pressione all’interno delle orecchie.
La causa è la solita dieta mediterranea, che
porta a rinite allergica, insulina, cortisolo e vasopressina.
La testimone Caterina De Marco aveva la
sindrome di Ménière, giramenti di testa se si metteva sdraiata (supina): doveva
dormire sul fianco. Aveva un paio di crisi l’anno per 2-3-giorni.
Non girava bene la testa per timore delle
vertigini. Da un anno fa il life120 e non ha più avuto quelle crisi.
SINDROME
DI RETT
Una
bambina ne è guarita grazie al life120. Vedere la testimonianza dei suoi
genitori nella trasm. 23 del 2017.
Sembra
collegata a un’alterazione del microbiota che ha favorito lo sviluppo di un
fungo. La madre doveva toglierle spesso
una massa bianca dalla bocca. Quando la bambina mangiava dei carboidrati aveva
una VES altissima.
Secondo
Panzironi è dovuta alla candida trasmessa dalla madre al momento del parto e
che poi si è sviluppata in occasione di una cura di antibiotici alla bambina.
SPONDILOARTROSI
È una patologia in cui si formano
degli speroni ossei tra le vertebre della spina dorsale a causa dell’acidosi e
dell’obesità proveniente dal consumo de carboidrati insulinici. Nella
trasmissione n.20 della serie 2018 una signora ha testimoniato le sue
sofferenze e gl’interventi chirurgici subiti senza ottenere la liberazione
dalle sue sofferenze e dall’invalidità, che invece ha potuto conseguire dopo
pochi giorni di alimentazione life120.
STEATOSI
EPATICA
È l’accumulo di grasso nel fegato e può
portare alla cirrosi epatica o al tumore. È dovuta al consumo eccessivo di
carboidrati, anche in forma di frutta. Testimonianza di guarigione con la dieta
ancestrale nella trasmissione n. 9 del 2018. Il medico ospedaliero scrisse nel
referto che la guarigione era stata ottenuta con la dieta a basso tenore di
grassi! Ecco come medicina ufficiale continua a dire menzogne per truffare il
popolo e creare “evidenze epidemiologiche” fasulle.
STITICHEZZA
ED EMORROIDI
Le emorroidi sono dei cuscinetti
morbidi e molto vascolarizzati presenti nella parte finale dell’intestino. La loro
funzione è quella di assicurare la continenza fecale, gonfiandosi o
sgonfiandosi in base alle esigenze.
Quando tali cuscinetti danno luogo
alla formazione delle varici (deformazione dei vasi sanguigni), si parla di
“malattia emorroidaria”, comunemente chiamata emorroidi.
Il suo stato patologico è distinto in
quattro gradi, in base alla gravità del fenomeno.
- Nel primo grado le emorroidi
rimangono all’interno dell’ano e sono visibili solo con l’esame anoscopico: il
paziente si accorge della patologia, per una presenza leggera di sangue nelle
feci.
- Nel secondo stadio, le emorroidi
fuoriescono al momento della defecazione per rientrare subito dopo e il
paziente avverte fastidio e sanguinamento.
Nel terzo stadio, le emorroidi
prolassano definitivamente all’esterno dell’ano, ma è ancora possibile
riposizionarle manualmente all’interno. Si avverte molto più dolore, con forte
presenza di sangue.
Nel quarto stadio invece è presente il
prolasso delle emorroidi, che non possono in nessun caso rientrare all’interno
dell’ano.
Nel terzo e quarto grado possono formarsi
dei trombi - che portano all’indurimento delle emorroidi - produrre dolori
lancinanti e infine causare notevoli disagi, fino a rendere quasi impossibile
la defecazione.
Le cause che portano alla
degenerazione del tessuto delle emorroidi sono l’infiammazione del tessuto (di
cui sono composte le emorroidi) e l’azione fisica del passaggio delle feci dure
(problemi di stitichezza e difficoltà a defecare). Difatti lo sforzo addominale
promosso da chi ha problemi di stitichezza, unito all’abrasione delle feci
indurite, provoca a lungo andare il prolasso delle emorroidi già infiammate (le
donne possono essere vittime di tale patologia anche durante il parto).
Il consumo di amidi e zuccheri e di
poche fibre può causare la stitichezza e la malattia delle emorroidi,
assorbendo acqua dall’intestino.
Al contrario un’alimentazione a base
di proteine, grassi e vegetali, permetterà di ritornare a delle funzioni
corporee regolari e naturali. È raccomandato consumare circa 35 grammi di fibre
il giorno: vedere Capitolo 4, lettera d.
Integratori: Vitalife D, Vitalife C, Multi
vitamineral, Radical killer, Stress killer, Aminoday life, Orac spice,
Melatonin complex, calcio.
TIROIDE
I sintomi delle malattie della tiroide sono spesso
vaghi e interessano un po’ tutto il corpo. Le analisi utili, per scoprire se la
tiroide funziona bene o no, sono quella del TSH, del T3 revers (o rT3) e degli anticorpi
anti-tiroide.
I sintomi dell’ipertiroidismo sono:
- Aumento dell’appetito, - Debolezza
muscolare, tremori delle mani, - Aumento della sudorazione, pelle calda, -
Sviluppo del gozzo (rigonfiamento alla base del collo), - Intolleranza a climi
caldi, - Aumentata frequenza cardiaca, aritmie, palpitazioni, ipertensione, -
Ansia, nervosismo, fatica mentale, fiato corto e aumentata frequenza respiratoria,
- Oftalmopatia, occhi sporgenti (morbo di Basedow), - Diarree ed accelerato
transito intestinale, - Anomalie mestruali (flussi ridotti o assenti), calo del
desiderio sessuale e della fertilità. - Difficoltà di apprendimento nei bambini
e disturbi del comportamento.
I sintomi dell’ipotiroidismo
sono in gran parte opposti.
Inoltre, nella tiroide si possono sviluppare dei noduli benigni singoli o multipli che
possono essere anche asintomatici, oppure ingrossarsi fino al punto di formare
il cosiddetto gozzo. Molto più raramente alcuni di questi noduli possono essere
di natura maligna e quindi dare origine a un tumore.
Esiste inoltre una forma di ipotiroidismo più asintomatico, che
coinvolge maggiormente le persone anziane. Chi ne è affetto potrebbe non
rendersi conto di soffrirne. Questa patologia fa accumulare grasso e
aumenta le infiammazioni croniche, la glicemia e la possibilità
della comparsa di tumori.
Tre sono
gli elementi più comuni alla base
dei problemi tiroidei:
1)
La leptina:
è un ormone secreto dal tessuto adiposo che stimola la produzione di ormoni
tiroidei per aumentare il metabolismo. Questo avviene a causa del consumo dei
soliti carboidrati insulinici che favoriscono l’accumulo di grasso e, quindi,
l’insorgenza dell’ipertiroidismo. Col
tempo, però, si finisce con l’esaurire la tiroide e allora si passa
all’ipotiroidismo.
2)
Lo iodio: in passato era abbastanza frequente trovare persone carenti di
iodio che soffrivano di gozzo e perciò si raccomandava di usare il sale iodato.
Al
contrario, oggi è facile arrivare all’eccesso e causare danni alla tiroide continuando a usare il sale iodato, poiché
quasi tutti mangiano pesce a sufficienza per procurarsi lo iodio.
Infatti, in cinque grammi di sale iodato c’è già il quantitativo
di iodio considerato ottimale dalla medicina, mentre gli Italiani consumano in
media ben dieci grammi di sale il giorno. Al più, solo coloro che mangiano quasi
solo carboidrati rischiano di essere carenti di iodio (anche perché in loro lo
iodio potrebbe essere usato per neutralizzare la maggiore quantità di radicali
liberi prodotti dalla glicolisi).
3)
Il cortisolo. Esso stimola la secrezione di ormoni tiroidei T4 e T3, ma quando
esso ha perso la sua circadianità (cioè quando è costantemente elevato anziché
essere alto il mattino e bassissimo la notte), allora inibisce la produzione di
quegli ormoni e porta all’ipotiroidismo.
Anche ciò si verifica a causa del
consumo dei carboidrati.
Oltre alla dieta ancestrale, sia
nell’ipertiroidismo che nell’ipotiroidismo, è importante assumere la vitamina D e Stress killer. Sono utili anche Aminoday
life, Melatonin complex, Multi vitamineral, Orac spice, Radical killer,
Vitalife C, Omega 3 life, (iodio, selenio, tirosina). Da farmacia: OKG.
TUMORI
Sono causati soprattutto dai radicali liberi e dalle nitrosammine che
danneggiano le cellule dell’organismo. Le cellule sane hanno la capacità di
autodistruggersi quando non riescono più a funzionare bene e non si duplicano
se non ci sono spazi liberi intorno a loro. Le cellule tumorali fanno il
contrario, anzi esse creano spazio intorno a loro stesse, svuotando la matrice
extracellulare con enzimi chiamati metalloproteasi.
Si può rallentare lo sviluppo dei
tumori, e magari impedirlo, togliendo
loro l’alimento di cui hanno bisogno che è lo zucchero, ossia i carboidrati.
Un digiuno di cinque giorni per
ridurre la glicemia. (Un digiuno di tre giorni prima e di due giorni dopo la
chemioterapia, ne aumenta l’efficacia). Comunque, la chemioterapia causa nuovi
ceppi di cellule tumorali che potrebbero non essere più uccisi dalle medesime
medicine.
Evitare anche il latte e i suoi derivati, come i formaggi freschi o, meglio
ancora, tutti quelli con stagionatura inferiore a 20 mesi, perché contengono
ancora il fattore di crescita Igf-1, il quale fa crescere i bambini e i ragazzi,
ma ancora di più i tumori. Passabili, al più, ricotta, burro, panna e
mascarpone.
Inoltre il ricorso forzato alla
glicolisi quando si consumano molti carboidrati arriva a impedire la formazione
dell’enzima NADPH che riattiverebbe il glucagone, antiossidante dell’organismo,
capace di neutralizzare i radicali liberi: perciò più che mai, la dieta ancestrale!
È importante assumere anche molta vitamina D e C -> L’INTEGRAZIONE. Integratori:
Aminoday life, Melatonin complex, Multi vitamineral, Omega 3 life, Orac spice,
Radical killer, Stress killer, Vitalife C e Vitalife D. Infine, potassio e
vitamina A in abbondanza, L-ornitina 1000.
La vitamina C – oltre a rinforzare la matrice
extracellulare e aumentare così la resistenza alla diffusione del tumore - è
assorbita senza limiti dalle cellule tumorali e in esse è trasformata in acqua
ossigenata che le distrugge. Va usata in dosi elevate: decine di grammi il
giorno. Invece, le cellule sane scompongono l’acqua ossigenata con l’enzima
catalasi in acqua e ossigeno.
Inoltre, la vitamina C inibisce la produzione
delle metalloproteasi, al pari della curcumina e di altri antiossidanti contenuti
in Radical killer.
In un’intervista, Panzironi riferisce
la guarigione, avvenuta 60 anni fa, di un amico del chimico Pantellini per
mezzo di limonate al bicarbonato di potassio. Sembra che ne derivi l’ascorbato
di potassio che la cellula tumorale lascia entrare, col risultato che la
vitamina C ossida i radicali liberi lasciando come residuo l’acqua ossigenata
che distrugge la cellula stessa.
Vedere anche BASALIOMA e OSTEOPOROSI.
VACCINI
L’opinione di Panzironi sui vaccini
espressa nella trasmissione n.27 è neutrale. Ossia egli afferma che i vaccini
possono essere un’opportunità, come pure un pericolo.
Se il sistema immunitario è
sbilanciato verso i linfociti Th1, certi vaccini possono riequilibrarlo e
contribuire a risolvere una patologia, o sbilanciarlo ulteriormente facendo
manifestare patologie che erano allo stato latente.
Sostiene che bisognerebbe prima
esaminare il soggetto da vaccinare, per mezzo delle citochine infiammatorie e,
scoperto l’eventuale sbilanciamento, somministrare prima il vaccino adatto a
riequilibrare la situazione e poi eventuali altri vaccini di segno opposto.
Per la verità, parlando dei tumori (trasm.
12) Panzironi chiede perché si debba cercare la cura nei farmaci, quando
vitamine come la C e la D hanno dimostrato la loro efficacia nel potenziare i
linfociti, prolungando la vita o nel riequilibrare il sistema immunitario.
La psicologa Giulia D’Angella – che si
interessa di bambini autistici - nella trasmissione n. 27/2017 ha testimoniato
che numerosi bambini subiscono conseguenze in occasione delle vaccinazioni:
scomparsa del linguaggio, crisi epilettiche e comportamentali.
(Personalmente, ricordo che nella mia
provincia di circa 150.000 abitanti in occasione dell’influenza suina, dopo la vaccinazione morì una bambina che
precedentemente stava bene. Facendo le proporzioni con la popolazione
nazionale, sarebbero potuti morire quasi 400 bambini in tutta l’Italia. Anche
se ciò succedesse ogni 50 anni, morirebbero mediamente 8 bambini l’anno, ben
più dei 4 o 5 per i quali sono state rese obbligatorie le vaccinazioni dai
nostri superficiali e ingenui governanti. Aggiungo:
che non tutti i casi del genere
finiscono sui giornali;
che io non sono un ben informato e
quindi potrebbero essermi sfuggiti altri casi di morte in questa provincia in
seguito alla vaccinazione, eventualmente pubblicati dalla stampa;
che non tutti si fanno vaccinare,
altrimenti il numero dei morti per vaccinazioni sarebbe ancora più alto;
e che è da verificare se la morte dei
non vaccinati non sia dovuta piuttosto
alla reazione anafilattica ai medicinali, ad esempio alla benzil-penicillina
che è il primo farmaco previsto per la meningite. Gli igienisti sostengono che
si possono curare polmonite, morbillo, meningite, ecc. col semplice riposo a
letto e digiuno dal cibo fino a 24 ore dopo la fine della febbre con una
mortalità inferiore a quella che si verifica con gli antibiotici).
VEGETALISMO
E VEGANISMO
Sempre più persone stanno scegliendo
di rifiutare il consumo di carne, pesce e magari anche di altri prodotti animali,
per essere più sani e civili.
Panzironi ricorda che anche Adolf
Hitler era vegano. Inoltre, dichiara infondati i timori relativi alla carne
e che sono semmai i carboidrati a causare anche i tumori oltre a tante altre
malattie, quali l’anemia, il diabete, l’obesità, l’osteoporosi, la
sarcopenia, l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, ecc. e anche molte
sofferenze, per eccesso di glucosio e di radicali liberi e per carenza di
aminoacidi (in particolare di lisina e di prolina necessari per una sana
matrice extracellulare). Infatti, Steve Jobs, creatore del tablet e vegetariano,
(o fruttariano, secondo altri), è morto di cancro al pancreas.
Probabilmente, lo stesso chirurgo Umberto
Veronesi, vegetariano, la cui causa di morte è stata avvolta nel mistero –
magari per non danneggiare la reputazione della confraternita degli oncologi -,
è stato stroncato dal cancro. Il vegano dottor Luigi Gallo, osteopata e chiropratico,
ha avuto un carcinoma alla vescica (vedere la sua testimonianza nella 3a
trasmissione del 2018). Anche Nadia Toffa de “le iene”, che dai suoi discorsi sembra
vegetariana, ha avuto da fare col tumore.
Il veganismo favorisce i disturbi
nervosi e mentali, la depressione e perfino il suicidio. In un esperimento, il
veganismo ha trasformato i topi in cannibali al punto di mangiare i loro stessi
piccoli (LA PALEOZONA di Aronne Romano, pag.174-175).
9 - APPENDICE
L’igienismo è una
scuola medica americana che afferma la capacità dell’organismo vivente di
guarire da sé da molte malattie se è aiutato nella giusta maniera, cioè con una
sana alimentazione, un sano stile di vita e con il ricorso a digiuni protratti
(in effetti il digiuno permette all’enzima AMPK di riconoscere i mitocondri
inefficienti e di farli sostituire).
Gli igienisti testimoniano di avere
ottenuto guarigioni di malati ritenuti incurabili dalla medicina ufficiale.
L’omeopatia a sua volta sostiene che le malattie possono
essere curate, di solito più efficacemente e rapidamente di quanto sia
possibile con le terapie della medicina ufficiale, con la somministrazione di
sostanze capaci di produrre nelle persone sane sintomi simili a quelli provati
dal malato.
Infatti,
secondo il fondatore dell’omeopatia, spesso le cure tradizionali portano ad un
aggravamento dei sintomi dopo un’iniziale miglioramento.
Nella
scienza detta ufficiale specie da R. Arndt e K. E. Schultz. Arndt fu formulata
la seguente legge biologica fondamentale: "piccoli stimoli eccitano
l'attività vitale, stimoli medî la favoriscono, e i più intensi la
sospendono". Schultz dimostrò la validità di questa legge anche per il
trattamento farmacologico (Dall’ Enciclopedia Treccani, voce Omeopatica
terapia). Pertanto, non c’è nulla di strano nell’ affermazione di Hahnemann.
La
macrobiotica è la rivisitazione dell’antica medicina orientale e suddivide gli
alimenti secondo che producano espansione o contrazione delle cellule e li
utilizza nelle malattie con caratteristiche opposte.
La
naturopatia usa rimedi tratti dalla natura, sostenendo che i loro componenti
hanno un’azione sinergica e sono meno nocivi dei farmaci sintetici. Le edicole
dei giornali sono piene di libri che promettono effetti miracolosi dalle più
svariate sostanze, ma in fondo anche la naturopatia, secondo gli igienisti, combatte
i sintomi piuttosto che le cause e si può ritenere in buona misura, al pari della
medicina ufficiale, un’altra forma di ciarlataneria.
Esistono poi altre scuole orientali,
come la medicina cinese e la medicina
indiana (ayurvedica) le quali affermano che le malattie sono il risultato
di uno squilibrio e si preoccupano di rimuoverlo.
Sarebbe, pertanto, giusto che gli
Stati informassero la generalità dei
cittadini sull’esistenza delle varie scuole mediche e di chi le esercita,
affinché esse potessero mostrare la loro eventuale validità e, una volta
accertata, fossero istituite facoltà di laurea in esse e le loro terapie
fossero messe a carico del sistema sanitario nazionale, anziché costringere i
cittadini a servirsi della sola medicina ufficiale, senza che i suoi pretesi
meriti siano stati dimostrati per mezzo del confronto con quelli delle altre
scuole mediche.
I nostri parlamentari si fidino pure a
occhi chiusi dei “grandi scienziati”, per loro e i loro figli minorenni, ma
lascino a noi la scelta per ciò che ci riguarda. O forse la Costituzione italiana
li ha nominati nostri tutori?
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