Magrezza

04/03/17

Indice delle voci di questa pagina:
Magrezza, Malaria, Malattia, Malattia della dieta lattea, Malattia delle pappe, Malattia di Bant, Malattia di Bürger, Malattia di Hirschfield, Malattia di Ménière, Malattie autoimmuni, Malattie della bocca, Malattie genetiche, Malattie improvvise, Malattie sessuali
    

Magrezza

      Secondo il grande igienista Shelton,
      - non è la magrezza la causa della cattiva salute, ma, al contrario, è la cattiva salute a causare magrezza, per cui:
      -- Bisogna anzitutto pensare a restaurare la buona digestione e Le funzioni assimilative eliminando la tossiemia e restaurando Le funzioni nervose.
      - Imparare a nutrirsi in modo da non creare impaccio alla digestione: evitare le cattive combinazioni degli alimenti, mangiare solo quando si ha fame e non si è stanchi né afflitti da dolori, preoccupazioni, paura, ecc.
      - Spesso è proprio l’abuso alimentare a causare la magrezza, perché si finisce col non digerire e con lo spreco delle secrezioni digestive che se ne vanno con le feci (Ig32p23).
      - Non cercare di prendere peso mangiando grassi o zuccheri ma, insieme a verdure, consumare alimenti azotati, tipo nocciole, noci, semi di girasole, ecc. (o - al più - carne, uova, formaggi).
      Mosséri consiglia, però, di limitare le varie noci a 30 - 40 gr. netti al giorno, al massimo 60 gr. per le persone molto muscolose). Altrove consiglia tuorli d’uovo e formaggi non fermentati come buone fonti di proteine (LADNPF p19) e parla male delle noci perché ricche di grassi e indigeste.
      (Tuttavia anche i formaggi sono ricchi di grassi, per cui andrebbero bene da questo punto di vista solo i “fiocchi di latte”).
      Un altro igienista consigliava un temporaneo uso di tuorli d’uovo crudi, insalate frullate, verdure cotte e “formaggio crudo senza sale” per restaurare la flora intestinale danneggiata (Ig21p30 - 31), riso bianco per rallentare il transito intestinale (Ig27p36), 4 - 5 banane e 500 gr. di patate cotte al giorno in pasti separati (Ig47p36) e di evitare le fibre perché sono indigeste e favoriscono il dimagrimento (CD1 9ª C).
      Aumentare tali quantità durante la crescita.
      - Fare esercizi fisici contro una resistenza progressivamente maggiore, altrimenti si acquista resistenza ma poca muscolatura (i corridori che si allenano molto ma non fanno sforzi hanno gambe sottili e vincono sulle lunghe distanze; invece chi fa sforzi su distanze brevi, sviluppa gambe robuste). Esercitarsi coi pesi e coi manubri un giorno sì e uno no (Ig35p31).
      - è Inoltre necessario prendere il sole per aumentare i processi nutritivi.
      - Occorrono anche riposo e sonno poiché il peso si acquista durante il riposo: passare a letto almeno 9 ore il giorno.
      Shelton:
      - iniziava l’acquisto di peso con un digiuno, giacché generalmente si è magri per mancanza di capacità di digerire o assimilare, che si acquista riposando gli organi digerenti (Ig24p11 - 14.).
      Il digiuno necessario è generalmente di 10 - 15 giorni ma potrebbero occorrerne molti di più.
      Ovviamente si avrà un ulteriore dimagrimento ma il peso perduto si riacquisterà abbastanza rapidamente (salvo da coloro che sono affetti da esaurimento nervoso) anche mangiando meno del solito.
      - Dopo il digiuno usava frutta e verdura fresca per il 60% e per il resto carboidrati e proteine.
      - Inoltre aria pura, bagni di sole, esercizio fisico (IDPSLV p131 - 136).
      Mosséri a sua volta consiglia:
      - di evitare l’attività muscolare quando si cambia menù e finché il peso non sarà risalito.
      - solo allora Fare gli esercizi di sollevamento pesi e con i manubri.
      - Esercitarsi quando se ne ha voglia, non come un lavoro sgradevole).
      - Inoltre proibisce gli esercizi in caso di mal di testa, di dolori qualsiasi in qualunque parte del corpo, di vertigini, di nausee e di qualunque sintomo di malattia cronica (ALRDUSP c23).
      - il digiuno è importante per disintossicare l’organismo e assimilare meglio ma è da evitare se si è scheletrici; in tal caso adottare piuttosto la dieta igienista, evitando gli alimenti azotati e usando i succhi di verdura, consumare riso bianco tutti i giorni e avere pazienza perché occorrono mesi per vedere il miglioramento (SRPLJ p133).
      A sua volta, l’igienista americano Cursio riteneva necessario per numerosi individui magri il ricorso al consumo di verdure frullate, di tuorli d’uovo, di formaggi preparati con latte crudo e di verdure cotte per realizzare un ambiente favorevole alla ricostituzione di una sana flora intestinale nei casi in cui essa appariva danneggiata. Con formaggi crudi e i tuorli d’uovo era riuscito a normalizzare un caso di leucemia che aveva avuto bisogno di trasfusioni tutti i giorni. In altri casi aveva assistito al ristabilimento dall’anemia, dall’emaciazione e dalla debolezza proninciata (Ig21p29 - 31).
      Caso: un chirurgo, che era magro e fumava, cercava di acquistare peso mangiando pane bianco, spaghetti, patate, carne, un quarto di litro di panna e altre pietanze.
      Invece di aumentare di peso, morì di malattia cardiaca prima di arrivare a cinquant’anni (Ig20p14).


    

Malaria

      La malaria è una malattia che la medicina attribuisce alla puntura di una zanzara infetta dal batterio Plasmodium.
      La malaria è caratterizzata da accessi febbrili con brividi, sudorazione e malessere generale. I batteri si riproducono nei globuli rossi del malato.
      Si distingue una malaria perniciosa in cui la febbre è irregolare.
      Nelle forme più gravi si ha anemia, insufficienza renale, convulsioni, fenomeni emorragici, coma (malaria cerebrale).
      (È chiamata febbre quartana quella in cui gli accessi si verificano ogni 72 ore).
      Caso: Mosséri afferma di aver curato un solo malato di malaria e di averlo visto guarire con un digiuno di venti giorni (Ig52p30) e consiglia a chi va nei Paesi tropicali di portarsi una zanzariera e di non mangiare le pietanze speziate offerte localmente, poiché rendono malati (Ig35p35).


    

Malattia

      La medicina tradizionale definisce malattia lo scostamento dallo stato normale di un organo o di un tessuto quando esso si ripercuote sulla funzionalità dell’intero organismo, altrimenti parla di stato morboso.
      Distingue, poi, tra malattie locali e generali - a seconda che colpiscano una parte o tutto l’organismo - e tra malattie acute - la cui sintomatologia si evolve rapidamente fino alla guarigione in pochi giorni o alla morte - e malattie croniche con sintomi meno pronunciati che si evolvono o regrediscono lentamente.


    

Malattia della dieta lattea

      La malattia della dieta lattea è causata soprattutto dal consumo di latte pastorizzato, bollito, sterilizzato, omogeneizzato.
      Si manifesta con sonno disturbato, grande stanchezza, crisi di pianto, pallore e sensibilità della pelle a qualsiasi male, molto grasso saponificato nelle feci, meteorismo, intolleranza ai grassi, a volte scorbuto, ristagno del peso, fino all’atrofia totale.
      Secondo un igienista:
      - salvo il caso di bambini troppo emaciati, bisogna farli digiunare da poche ore fino a due o tre giorni.
      - Occorre il latte della madre o di una nutrice (o altrimenti latte di mucca crudo o in polvere).
      - Se il loro latte non va bene, esse devono consumare un’alimentazione di frutta e ortaggi (insalata e crudità, verdure e patate appena cotte), con i condimenti permessi dall’igienismo.
      -- il bambino deve bere latte tre volte il giorno e a metà mattinata e pomeriggio prendere succhi di frutta a volontà.
      - Tuttavia se il bambino è troppo magro, bisogna limitare la quantità a quella che riesce a digerire e magari dargli uno o due pasti in più il giorno.
      - Non svegliare il bambino per nutrirlo (LA 1° p50).


    

Malattia delle pappe

      La malattia delle pappe è una condizione di denutrizione dovuta a una dieta che comprende soprattutto pappe alle quali sono aggiunti zucchero e grassi.
      È caratterizzata da grande irritabilità, meteorismo, spasmi di tetania, poi stato atrofico e edema marcato, muscoli duri e ipertonici.
      Tale dieta è povera di sali biologici alcalini (soprattutto sodio, calcio e zolfo), di vitamine A, B, C e di lisina e cistina, troppo ricca di sostanze acidificanti e di potassio. Inoltre i bimbi non hanno l’enzima necessario per digerire gli amidi (Ig47p18).
      Cura: -> Malattia della dieta lattea (LA 1° p49).


    

Malattia di Bant

      -> Anemia splenica .


    

Malattia di Bürger

      È una malattia che colpisce i vasi degli arti a cominciare da quelli minori occludendoli, fino a causare la cancrena e conseguente necessità di amputazione. È detta anche tromboangioite obliterante. Causa anche dolori al polpaccio, al piede e alla natica, che inducono a fermarsi (claudicatio intermittens). La pelle diventa fredda, pallida e poi cianotica con edemi, ulcerazioni intorno alle unghie e ragadi al calcagno, flebiti migranti, scomparsa del polso arterioso.
      La causa più comune è il consumo di -> Tabacco.


    

Malattia di Hirschfield

      La malattia di Hirschfield è una forma di diabete che secondo la medicina termina con la morte entro tre mesi.
      Secondo Mosséri tre mesi sono più che sufficienti per sopprimere le cause di essa – che sarebbero le cure mediche - e per adottare un’ -> ALIMENTAZIONE sana (LA 1° p157).


    

Malattia di Ménière

      La malattia di Ménière è uno stato tossico dell’orecchio interno con episodi ricorrenti di vertigini e di perdita della capacità uditiva, tintinnio e sensazione di pienezza o pressione nell’orecchio.
      Casi: un ingegnere sofferente di ipoglicemia, tachicardia e malattia di Ménière racconta di aver subito invano molte cure anche chirurgiche della medicina ufficiale e di altre scuole mediche e che alla fine è pian piano guarito con la dieta igienista, mentre la sua consorte si è liberata di un tumore al seno con l’aiuto di due digiuni (HS 2° p20).
      Una donna soffriva di terribili vertigini, - diagnosticate come di Ménière, - oltre ad emicranie e vampate di calore, e ne guarì in pochi giorni con una dieta riportata alla voce -> Menopausa.


    

Malattie autoimmuni

      La dottoressa Maria Rosa Di Fazio nel suo libro MANGIARE BENE PER SCONFIGGERE IL MALE - riassunto nell’ultima pagina di questo blog che è chiamata regime-di-fazio - sconsiglia un elevato consumo di frutta, particolarmente quella tropicale. Vedere quanto segue riportato qui da tale pagina web.
      FRUTTA solo a colazione una porzione poiché poi il metabolismo si addormenta, senza mescolare vari tipi di frutta. una sola specie per volta, per non causare la putrescina, che favorisce i tumori. Quindi niente macedonie o insalate di frutta.
      Mai a fine pasto, poiché farebbero marcire tutto il resto.
      La frutta sia italiana e di stagione. Utilizzare quella meno zuccherina.
      Limitare soprattutto il consumo degli agrumi poiché hanno un pH molto basso e quindi ci acidificano, con l’eccezione del limone che è alcalinizzante.
      È, perciò, raccomandabile usare il succo di mezzo limone alla mattina in acqua tiepida (p99-105).
      (Gli igienisti sono d’accordo solo per le persone che soffrono di cattiva digestione, poiché, secondo loro, una volta digeriti gli agrumi sono in realtà alcalinizzanti, poiché contengono molti minerali alcalini. N.d.A.).
      Lasciare i frutti tropicali a chi abita in tali Paesi, poiché non si adattano al metabolismo di chi abita nei Paesi temperati, possono andare bene per chi è nella fase di crescita, ma non per gli adulti, nei quali potrebbero far crescere i tumori.
      Le banane e le ananas vanno bene per chi svolge un’intensa attività sportiva.
      L’obiettivo è di evitare l’insorgenza di stati infiammatori cronici (bronchiti, tonsilliti, sinusiti, cistiti, prostatiti, pancreatiti) che sono l’anticamera delle malattie metaboliche (diabete, ipertensione, dislipidemia) e possono portare a effetti invalidanti con le malattie autoimmuni (artriti reumatoidi, tiroiditi, lupus, fibromialgie) e ai tumori, i quali amano gli ambienti caldi ossia infiammati.

      Inoltre alcuni frutti sono acidificanti (arance, mandarini, banane, ananas. E queste due contengono anche poliammine che fanno bene ai giovani per la crescita, ma negli adulti possono far crescere i tumori).
      Però il limone è alcalinizzante ed è raccomandabile bere il succo di mezzo limone in acqua tiepida la mattina.
      Sconsigliabili tanti frutti tropicali a noi dei Paesi temperati, per le loro poliammine.


    

Malattie della bocca

      Altre malattie della bocca, oltre a quelle trattate separatamente, sono:
     

Angina di Ludwig

      Angina di Ludwig: angina flemmonosa grave e acuta dei tessuti del pavimento della bocca e dei lati del collo.
      La letteratura igienista consiglia di eliminare enervazione, fare digiuno e semidigiuno, evitare alimenti azotati concentrati, formaggi fermentati. Di solito occorre drenaggio chirurgico del pus.
     

Stomatite

      Infiammazione della bocca. È il primo sintomo di avvelenamento da acidi e di scorbuto.
      Ne sono distinte diverse varietà:
      La stomatite catarrale: semplice infiammazione della superficie della bocca. Si ha bocca secca, rossa, calda, carica, insieme a stitichezza o diarrea, sete e febbre leggera.
      Frequente durante la prima dentizione in bambini mal nutriti e poco puliti o durante le febbri o disturbi gastrointestinali. Sospendere l’allattamento. Dura da 3 a 7 giorni.
      Stomatite aftosa (o afta): leggermente peggiore della stomatite catarrale, presenta delle vescicole giallastre, chiamati herpes. Colpisce bambini malnutriti e sporchi.
      Stomacace: è più grave della forma precedente e inizia preferibilmente dalle gengive, rosse, gonfie e dolorose, saliva abbondante, irritante e putrida, alito cattivo ed emorragia delle mucose premendole. Tale stato accompagna lo scorbuto e altre forme di denutrizione come pure le cosiddette malattie infettive: è facilmente prodotta da medicinali a base di mercurio o da malnutrizione e sporcizia.
      Stomatite cancrenosa (noma): si sviluppa nei bambini molto deboli e in occasione delle febbri “infettive” mal curate.
      Si ha una distruzione cancrenosa dei tessuti della guancia e delle strutture adiacenti.
      Deriva da cibo malsano e cattiva igiene.
      Stomatite gonorroica: infiammazione catarrale con formazione di un deposito biancastro su lingua, gengive e guance. Si manifesta nei bambini infettati alla nascita e in certi tossicomani.
      Spesso è causata da prodotti al mercurio.
      Guarisce presto con la pulizia della bocca e le cure generali del corpo.
      Mughetto: infiammazione catarrale della bocca e della lingua, la membrana è disseminata di macchie bianche di muffa (saccaromiceti).
      Stomatite mercuriale: si chiama anche salivazione; procura alito fetido, gengive gonfie e spugnose, infiammazione delle mucose orali, mal di testa, insonnia ed emaciazione, eventuali ulcerazioni dei mascellari e perdita di denti.
      È un’infiammazione di bocca, lingua, e ghiandole salivari dovuta al calomelano o a qualsiasi fonte di mercurio.
      In tutti i casi di malattie della bocca, secondo l’igienismo:
      - è errato pensare a malattie locali poiché esse sono dovute a imbarazzo del tubo digerente; inoltre la stomatite mercuriale è complicata dall’avvelenamento da mercurio.
      -Cure per le varie forme di stomatite: un digiuno breve, seguito dal semidigiuno fino al ritorno della lingua al colore rosa.
      - Nella stomatite cancrenosa la guarigione è meno probabile (LA 1° p56 - 59).
      - In seguito, dieta a base di frutta per alcuni giorni prima di riprendere la normale alimentazione (AIAB p292 - 294).
      - Starsene a letto se c’è febbre o malessere fisico.
      - Alimentazione corretta, pulizia della bocca con acqua acidulata con qualche goccia di limone, oppure con succo di ananas fresco e mai con altri prodotti.
      - nel caso di avvelenamento mercuriale usare poca o niente acqua. in esso i denti rimarranno danneggiati a vita.
      - Se c’è discrasia della bocca ricorrere ai succhi di frutta (LA 1° p56 - 59).
     

Malattia di Rigg

      o periostite alveo -dentaria: è una necrosi progressiva del periostio dentario. Vi sono formazione e accumulazione di pus mal drenato, gengive retratte e denti traballanti.
      Secondo l’igienismo:
      - si tratta di stati provenienti dalla tossiemia, dalla decomposizione gastrointestinale e dalla cattiva alimentazione.
      - è da curare come la -> Piorrea (LA 1° p61).


    

Malattie genetiche

      Riguardo alle malattie genetiche, Mosséri si eredita la predisposizione, non la malattia, che è un’eliminazione di tossine e si verificherà in caso di tossiemia (CVSALN p29).
      Parecchi malati potrebbero prevenire la malattia o eventualmente guarire ricorrendo all’igienismo (Ig56p38).


    

Malattie improvvise

      Secondo gli igienisti, contrariamente a quanto affermano la medicina ufficiale e la gente comune, le malattie improvvise non esistono. Esse rappresentano l’evoluzione delle patologie precedenti.
      Bisogna risalire a ciò che è successo in precedenza, al suo evolversi nel tempo, passo per passo. Le patologie gravi come la nefrite, il diabete, l’apoplessia, la paralisi, ecc. sono precedute da numerosi segni precursori che avrebbero permesso di prevenire l’evoluzione della malattia se non fossero stati ignorati (Ig55p10). -> Ricerca.


    

Malattie sessuali

      Il prof. -> Ehret affermava che derivano dall’eliminazione del muco attraverso gli organi sessuali e che possono essere guarite facilmente. Solo l’uso di farmaci nel tentativo di curarle produce i sintomi della sifilide. Più medicinali sono stati usati, specialmente se contenenti mercurio, e più accuratamente deve essere condotto il trattamento (ISDGDDSM p40).

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