Glaucoma

04/03/17

Indice delle voci di questa pagina:
Glaucoma, Glossite, Gonfiori, Gonfiore dei piedi, Gonorrea, Gotta, Gozzo, Grassi, Gravidanza, Guarigione
    

Glaucoma

      Il glaucoma è una patologia associata a un aumento della pressione dei liquidi endooculari. Il glaucoma può essere:
      Acuto: i primi segni sono la vista appannata, percezione di aloni intorno alla luce, lievi sintomi infiammatori.
      Spesso dopo giorni o settimane di lievi avvertimenti, il glaucoma acuto si sviluppa così rapidamente che il paziente perde la vista in pochi giorni.
      Nel glaucoma cronico il dolore si estende progressivamente al margine superiore dell’orbita.
      I sintomi più caratteristici e costanti sono la restrizione del campo visivo e l’aumento della pressione all’interno dell’occhio fino a che esso diventa duro come il marmo.
      Secondo l’igienismo:
      - la causa è la tossiemia che porta a un eccesso di liquidi per eccessiva secrezione o scarso drenaggio.
      - Il glaucoma può però svilupparsi anche in seguito ad altre malattie (come l’infiammazione dell’iride), a un’emorragia, a un tumore o a una ferita.
      - L’aumento della pressione causa l’atrofia del nervo ottico e della retina; l’infiammazione contribuisce a ostacolare l’uscita del fluido dell’occhio.
      - è errato pensare che gli occhi siano come separati dal resto del corpo, da curare localmente: bisogna invece curare lo stato generale dell’organismo eliminando la tossiemia con un digiuno che farà abbassare la pressione (anche se in un primo momento può aversi un lieve aumento che però non è pericoloso per la vista); poi sarà bene adottare una dieta sana e più frugale e adottare uno stile di vita sano per non far aumentare di nuovo la pressione.
      - Eliminare anche caffè, tè, cioccolato, alcol, ecc. (Ig21p13).
      - Mettersi a letto, al buio, fare bagni oculari caldi ogni tre ore, digiunare fino alla scomparsa dei dolori e della sensibilità oculare.
      - possono occorrere varie settimane.
      - poi consumare frutta e verdura.
      - solo la natura può riaprire i minuscoli canali ostruiti mentre la chirurgia procura risultati provvisori e lascia cicatrici antiestetiche.
      - Le medicine potrebbero solo ritardare la cecità (Ig21p11 - 18, HS 3° p90).
      - L’igienista americano Fry affermava di aver guarito dei casi col digiuno seguito da dieta igienista cruda (Ig43p39). Caso guarito col digiuno: (Ig21p11).
      Casi: Un lettore racconta di essere guarito con la dieta igienista di frutta e verdure (Ig37p37).
      Una donna di 70 anni, a sua volta, dichiarava di essere guarita - dopo un periodo di inefficaci gocce che le erano state prescritte dal suo oculista - digiunando alcuni giorni e poi cambiando radicalmente le sue abitudini alimentari, in seguito alla scoperta dei metodi naturali di salute (LJMRDLN p61).


    

Glossite

      Lingua infiammata, arrossata e gonfia.
      Secondo l’igienismo:
     
      - In fondo deriva da enervazione e tossiemia.
     
      - Digiunare, poi -> ALIMENTAZIONE sana (LA 2° p74).


     Glutine
      Sul libro MANGIARE BENE PER SCONFIGGERE IL MALE della dottoressa Maria Rosa Di Fazio, si può leggere che il GLUTINE oltre a favorire il morbo celiaco, rende "sordo" il sistema immunitario e così favorisce l’ingresso di virus, batteri, cellule tumorali, inquinanti.
      Oggi sono reclamizzate le paste con farine scurite artificialmente e arricchite di glutine fino al triplo assicurando che non scuociono e non si attaccano alle pentole e che contengono il doppio o il triplo del glutine presente nel grano di una volta, quando rappresentava il 5-7% della farina, mentre oggi arriva al 17-18% e anche al 21%.
      È molto meglio usare farine di grano naturale, locale, lavorato in piccoli mulini piuttosto che il grano delle moderne coltivazioni industriali.
      Secondo l’esperienza della dottoressa Di Fazio, da un elevato consumo di glutine derivano anche malattie linfoproliferative, come leucemie, linfomi e mielomi.
      Inoltre, secondo ricerche americane un’infiammazione gastrointestinale in un soggetto celiaco (consapevole o no di esserlo) produce effetti negativi anche sul cervello producendo emicranie croniche, episodi di schizofrenia, attacchi di epilessia, ictus ischemico da coagulazione del sangue nel cervello, sclerosi laterale amiotrofica o SLA, morbo di Parkinson e di Alzheimer o anche malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide (p121-131).
      C’è chi teme che oggi un elevata percentuale della popolazione sia a vario livello affetta da intolleranza al glutine e che l’uso di prodotti di parecchi cereali insieme (orzo, grano e segale) peggiori la situazione.
      IL FARRO contiene meno glutine e la dottoressa lo consiglia a chi non ha patologie né tendenza familiare ad esse, magari in alternanza con paste fatte con grani autoctoni (tumminia siciliana o la Senatore Cappelli) coltivate e molate come un tempo.

      IL SEITAN è costituito dal glutine del grano, che è povero di lisina. è aggiunto dai vegetariani a un’alimentazione ricca di zuccheri, pertanto contribuisce a favorire ancora di più i tumori e la steatosi epatica.
      È poverissimo di vitamine, minerali (ad esempio il ferro).

      Anche il KAMUT, che non è una varietà di grano, ma il nome di una ditta americana, vende un prodotto che è magari più digeribile di altri ma è anch’esso più ricco di glutine del grano duro ed è meglio evitarlo.


    

Gonfiori

      Mosséri affermava che gli ascessi, il pus, i gonfiori provengono dagli alimenti proteici: carne, pesce, pollame, ostriche, noci varie, formaggi, uova e che quindi è necessario sopprimere questi alimenti. Limitare in seguito le varie noci a 10 grammi il giorno. In tal modo, gli ascessi dentari o altri scompaiono senza che vi sia bisogno di farsi strappare stupidamente le parti infette. Il pus trae le sue provviste dagli alimenti proteici citati, che provocano l’infezione nei tessuti. Mai accettare di farsi strappare i denti infetti e traballanti (JPR p211).

      La dottoressa Maria Rosa Di Fazio, oncologa della medicina ufficiale, ma che usa la propria testa per ragionare, ha affermato nel suo libro MANGIARE BENE PER SCONFIGGERE IL MALE che abolendo il consumo di latte e i suoi derivati alcuni pazienti hanno visto sparire gonfiori, reflusso gatroesofageo, dolori alle articolazioni e iperglicemia (vedere la pagina regime-di-fazio di questo blog).


    

Gonfiore dei piedi

      Secondo l’igienismo:
     
      - deriva da alterazioni dei reni o del cuore.
      - Bisogna curare tali organi (Ig50p15).


    

Gonorrea

      La gonorrea o blenorragia è un malattia parassitaria venerea con infiammazione locale, pus, bruciori.
      - Mosséri ritiene che possa essere trasmessa con un rapporto sessuale non protetto, poiché è trasmesso anche il pus oltre al germe.
      - Mentre Shelton e Vetrano usavano un digiuno di venti giorni, egli invece ha usato un digiuno di tre giorni, seguito da metà dose o un quarto di dose di antibiotico per uno o due giorni (Ig50p35).
      - Lavarsi frequentemente con acqua pura.
      - eliminare gli alimenti azotati.
      - Usare frutta per purificare il sangue (LA 2° p173).
      - Secondo il professor Ehret è un catarro eliminato attraverso le vie genitali, causato soprattutto da un eccessivo consumo di carne.
      - La leucorrea è l’equivalente femminile (ISDGDDSM p147).


    

Gotta

      La gotta è una malattia in cui è presente un’alterazione del metabolismo delle purine. A differenza dell’artrite, che esordisce gradualmente con malessere, diuresi e confusione mentale o rigidità alla nuca il mattino, la gotta insorge in maniera folgorante, una giuntura si gonfia, il dolore diventa insopportabile e la pelle in quel punto diventa purpurea e talmente sensibile che non riesce a sopportare nemmeno il contatto col lenzuolo.
      Nel 60% dei casi causa un dolore straziante all’alluce e c’è possibilità di deformazioni.
      In un articolo medico si afferma che nelle parti malate è presente una grande concentrazione di urati ma poi si aggiunge che le cause della gotta non sono note e che essa è incurabile ma solo che oggi ci sono farmaci che consentono meglio di controllare tale malattia, cioè di limitarne i sintomi; e ammette che uno di tali farmaci – il cortisone -può causare disturbi, come perdita di potassio e azoto - e conseguente indebolimento dei muscoli, - ritenzione di sodio e di acqua fino a procurare una faccia di luna, riduzione della tolleranza allo zucchero o aggravamento del diabete, danni ai vasi sanguigni, decolorazione della pelle, depressione della tiroide e blocco dell’adrenalina. Per di più, ricerche precedenti avevano rivelato che quei medicinali rendevano più facile la frattura delle ossa, ed anche casi di malattie mentali e di psicosi (Ig42p21 - 23).
      Secondo gli igienisti, la gotta è causata da pasti pesanti, specialmente se ricchi di proteine animali, da mancanza di esercizio fisico e da abitudini irritanti oltre che da una profonda tossiemia che porta a una crisi dopo un raffreddamento improvviso, oppure un sovraffaticamento o forti emozioni o dopo una serata o cena a tarda ora in un soggetto predisposto dalla sua diatesi.
      Gli intervalli tra le crisi si fanno sempre più brevi fino a sparire.
      Alla fine il soggetto si paralizza.
      Le complicazioni derivano dalle terapie sintomatiche.
      L’ammiraglio Nelson guarì abbandonando carne e alcol e consumando verdure, latte e acqua oltre a concedersi molto riposo ed esercizio fisico.
      La cura igienista è il digiuno assistito e l’adozione di abitudini sane e richiede tanto più tempo quanto più si aspetta a cominciare la cura.
      Passata l’infiammazione, bisognerà equilibrare l’alimentazione con l’attività sana all’aperto.
      Vedere anche -> Osteoartrite (Ig29p12 - 15, LA 1° p39) e Artrite reumatoide.


    

Gozzo

      Il gozzo è detto anche struma ed è costituito da ingrossamento della tiroide, che può essere presente sia nell’ipertiroidismo che nell’ipotiroidismo . Pure quando sta assumendo la forma di tumore (adenoma), secondo l’igienismo, è ancora possibile la guarigione o il miglioramento, nonostante sia richiesto un lungo periodo di digiuno.
      Lo stesso gozzo esoftalmico sarebbe di solito curabile col digiuno (IDT p60).
      La sostanza che conferisce alle cipolle il loro odore e gusto è l’olio di senape che è volatile e molto tossico. I suoi vapori sono talmente irritanti da provocare la lacrimazione degli occhi in alcuni secondi.
      Se si consuma la cipolla, l’odore resta molto tempo. Il corpo elimina quest’olio tossico con l’alito provando a sbarazzare il sistema da questo veleno.
      L’olio di senape è metabolizzato dal corpo in tiocianato, il quale è gozzigeno poiché diminuisce la sintesi della tiroxina nella tiroide. Ora, la tiroxina esegue delle funzioni molto importanti nel corpo (Ig65p17).
      (Ricordare, però, che ciò vale per la cipolla e altre gigliacee crude, poiché durante la cottura l’olio di senape è distrutto).
      A sua volta il prof. -> Ehret affermava che il gozzo è un deposito di rifiuti molto pericolosi, prevalentemente acidi urici, costituito dalla natura per impedire che vadano in circolazione (ISDGDDSM p39).
      Caso: donna guarita senza medicine -> Ipertiroidismo.


    

Grassi

      Secondo l’igienismo:
      -i grassi animali (come il burro o il lardo o lo strutto) sono molto indigesti.
      I grassi vegetali (come la margarina e i vari oli vegetali) sono più tollerabili ma vanno usati anch’essi con moderazione poiché il loro fabbisogno è limitato.
      - Essi impregnano gli alimenti e li rendono molto difficili da digerire ostacolano anch’essi la digestione (preferire come loro fonte le noci e simili).
      - Specialmente le fritture rendono particolarmente indigesti sia i farinacei sia le carni (Ig24p22 - 23).
      - Nello stomaco è secreto un enzima detto lipasi che ha un’azione sui grassi, ma che è distrutto dagli acidi e perciò i grassi non vanno consumati con gli acidi. Secondo i fisiologi la lipasi ha una modesta azione sui grassi. Può darsi che ciò avvenga perché se ne mangiano spesso delle quantità eccessive. è un errore in cui sono caduti anche gli igienisti che consigliano 130 grammi di grasso il giorno.
      - Usare gli oli vegetali crudi e non raffinati, le noci varie, olive nere, avocados, escludendo tra gli altri l’olio di ricino, di croton e gli oli essenziali, i quali contengono sostanze tossiche (Ig24p22 - 24).
      - I toast impregnati di burro sono tra le cose peggiori per i malati, specialmente per i malati cronici, ad esempio i tubercolotici (Ig24p23).
      - L’alto tenore in grassi provoca il torpore; ma in generale lo stato di semicoscienza dopo i pasti è dovuto all’eccesso di energia nervosa assorbita dalla digestione.
      Secondo Ehret i grassi, perfino quelli vegetali, producono acido e non sono utilizzati dal corpo. Produrrebbero calorie per l’attrito causato nel corpo. Occludono i vasi sanguigni (ISDGDDSM p140).



    

Gravidanza

      Nella gravidanza non è per nulla normale avere nausee e vomiti durante la gravidanza.
      Essi significano che la donna è tossiemica.
      Ricorrere ai farmaci peggiorerebbe la situazione.
      Un digiuno lungo nuoce al bambino; bisogna fare un digiuno dai tre ai dieci giorni, adottare un’alimentazione leggera prima di tornare all’alimentazione normale.
      Non ha senso continuare ad alimentarsi se subito dopo si vomita.
      Le donne incinte spesso eccedono nell’alimentazione, soprattutto nelle proteine.
      Hanno bisogno di proteine di buona qualità, piuttosto che di grandi quantità di proteine.
      La loro prima necessità è la frutta e gli ortaggi non amidacei (IDPSLV p283 - 286).
      Più mangiano, più sarà grande il bambino e doloroso il parto.
      Dovrebbero mangiare meno carboidrati e proteine e più frutta e verdure per salvare i propri denti e assicurare una buona dentatura e ossatura al bambino (IAIN p129).
      In un esperimento fu data carne cotta alle gatte ed esse poi partorivano con dolore; invece, dando loro carne cruda facevano le fusa mentre partorivano (LSCC 3° p50).
      Con la dieta igienista il parto è indolore ((Ig27p35).


    

Guarigione

      Per la guarigione, la prima cosa da fare è di dare riposo all’organismo, cioè ai muscoli con l’astensione da qualsiasi lavoro, al cervello col riposo mentale e il sonno, analogamente per i sensi, e all’apparato digerente col digiuno (è fondamentale nelle malattie acute),
      Il digiuno è importante anche per mettere le cellule in grado di rinnovarsi (Ig53p33).
      Allontanare le cause della malattia anziché cercare rimedi cioè antidoti, o interventi chirurgici.
      Bisogna quindi evitare:
      - eccessi (nell’alimentazione, nell’uso dell’acqua, caldo, sovraffaticamento, bagni, sole, esercizio);
      - carenze (di luce, sole, acqua, aria pura, esercizio fisico; le carenze derivano anche dagli alimenti industriali);
      - emozioni negative (preoccupazioni, paura, gelosia, odio, ecc.);
      - veleni (tabacco, caffè, tè, alcol, medicinali, ecc.);
      e fornire le cause di salute:
      - alimentazione sana e ben combinata;
      - esercizio e sole moderato, acqua e aria pura;
      - controllo emozionale, stile di vita sano (LMC p88 - 90, p12 7).
      Bisogna utilizzare solo mezzi naturali che siano buoni anche per i sani ma secondo le ridotte capacità del malato, anziché in quantità notevoli, nel vano tentativo di forzare l’organismo (Ig51p5, Ig46p6).
      Non sono gli alimenti molto calorici (pane bianco, zucchero bianco, lipidi, riso bianco, prosciutto, paste) quelli che aiutano a riacquistare la salute.
      Al contrario negli esperimenti hanno portato al deperimento e alla morte gli animali nutriti esclusivamente di essi.
      Solo dando agli animali un nutrimento non raffinato (cavoli, spinaci, sedani, lattughe, semi interi, latte intero, ecc.), essi recuperavano la salute (ALRDUSP c45).
      Bisogna curare il corpo in generale, anziché pensare all’organo che sembra più malato.
      L’igienismo non ha virtù magiche: esso riesce a restaurare la salute nei casi in cui è ancora possibile, più rapidamente e sicuramente delle altre terapie, ma generalmente non può farlo in pochissimo tempo, non può riparare i danni di anni di vita malsana in pochissimi giorni, sebbene occorra meno tempo per guarire di quanto ne sia occorso per ammalarsi.
      L’igienismo ha rapporto con la fisiologia. Per guarire occorrono gli stessi mezzi, sia pure in misura diversa, che occorrono per mantenersi sani.
      Più la debolezza è marcata e più dura da lungo tempo la malattia, più tempo occorre per guarire (Ig58p5 - 6).
      Durante la guarigione possono manifestarsi dolori, nevriti, infiammazioni ghiandolari. Vanno accettati senza spaventarsi (Ig53p33).
      L’importanza dell’eliminazione delle cause è manifestata dall’esperienza del dottor Shelton secondo la quale molti malati che per anni avevano sofferto moltissimo di cuore, di testa o altro nonostante le cure dei medici, poi guarirono rapidamente abbandonando l’uso del caffè o del tè. Lo stesso era successo a malati di asma o epilessia con l’aiuto di una dieta corretta e l’adozione di un sano stile di vita (Ig48p6).
      Walker spiega il ristabilimento dei malati curati dai preti medievali dicendo:
      Poiché dall’80 al 90% dei malati si rimettono dalle loro malattie senza nessun rimedio, la grande maggioranza di quelli che erano trattati in quel tempo fu attribuita alla gloria della Chiesa .
      È chiaro per il lettore intelligente che questa affermazione potrebbe essere cambiata col dire:
      Poiché 80 al 90% dei malati si ristabiliscono dalle loro malattie senza nessuno rimedio, la grande maggioranza di quelli che sono trattati dai medicinali si ristabilirà a gloria della medicina (Ig69p5).
      Shelton ricordava il caso di un bambino della sua città che aveva sofferto di un’eruzione cutanea e che i medicinali non avevano aiutato. Poi, si era riferito che un negro che viveva fuori dalla città poteva guarire il bambino. Come ultima risorsa, i genitori portarono il bambino da questo vecchio schiavo. Con l’aiuto delle sue dita il negro umettò il bambino dalla testa ai piedi con la sua saliva e il bambino guarì.
      Shelton non sapeva quali erano i medicinali con cui il medico aveva dosato il bambino, ma scommetteva che le eruzioni erano causate dal medicinale e che il ristabilimento del bambino era dovuto alla sua interruzione. E se si fosse proseguito con questo medicinale, il bambino ne sarebbe morto. A più riprese, i medici hanno detto ai loro pazienti che non si ristabilirebbero e che la morte era vicina, mentre si sono ristabiliti senza che si potesse attribuire il ristabilimento ad altro che all’interruzione del medicinale che li stava uccidendo (Ig69p40).
* * *
      Anatole France scrisse: “I medici contavano sul fatto che il malato guarisse mentre lo curavano e che questa coincidenza fosse notata a loro vantaggio.” (Ig61p3 da Le sette mogli di Barbablù e altri racconti meravigliosi).

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