Ipertensione

04/03/17

Indice delle voci di questa pagina:
Ipertensione, Ipertiroidismo, Ipoglicemia, Ipotensione, Ipotiroidismo, Ippocrate, Ittero, IUD, Laetrile, Laringite difterica, Laringospasmo stridulo, Latte, Lebbra, Letargia
    

Ipertensione

      L’ipertensione arteriosa (pressione alta) è l’aumento della pressione nelle arterie oltre i valori ritenuti normali. Sintomi: mal di testa, capogiri, disturbi di vista e udito (Ig27p33).
      Si ritiene comunemente che la pressione del sangue debba aumentare con l’età, ma secondo il dottor Shelton:
      - tale opinione è infondata: il cuore col passare degli anni s’indebolisce e le arterie non dovrebbero indurirsi, per cui dopo la mezz’età la pressione, caso mai, dovrebbe scendere un poco.
      -- è irrazionale fare la media delle pressioni di persone più o meno malate per ricavarne la pressione normale; si dovrebbe piuttosto prendere la pressione di persone in ottima salute.
      - A suo parere la pressione normale per l’uomo dovrebbe collocarsi tra 115 e 130 e per la donna tra 110 e 120 (Ig44p28).
      - Normalmente, la pressione diastolica, cioè minima, dovrebbe essere pari circa ai due terzi della sistolica. Per esempio, una sistolica di 120 con una diastolica di 80.
      -- Le sproporzioni tra queste due cifre sono significative.
      - Spesso, una pressione diastolica molto elevata rispetto alla sistolica, indica uno stato grave nel quale il cambiamento patologico peggiore ha luogo nei reni.
      - Se la pressione alta persiste e magari aumenta, alla lunga la resistenza finisce per cedere eventualmente nei polmoni, nei reni, nel cervello, nel cuore o nelle arterie coronarie che nutrono il cuore.
      - La medicina ufficiale, invece di invitare i malati a eliminare le cause dell’ipertensione, la combatte asportando una parte della tiroide o dei nervi simpatici o altrimenti ricorrendo alle medicine che magari causano artrite, consolando i malati con l’affermazione che sospendendo il medicinale l’artrite cessa (Ig44p7).
      Secondo gli igienisti esistono varie cause d’ipertensione.
      - Trascurando l’ipertensione temporanea, (causata dallo sforzo fisico o da forti emozioni come la collera) e l’ipertensione accidentale (nell’insufficienza aortica, nel blocco cardiaco o nell’ipertiroidismo), l’ipertensione può essere dovuta:
      - a indurimento dei vasi sanguigni per l’arteriosclerosi o la formazione in essi di tessuto connettivo (ipertensione sclerotica); l’aterosclerosi è dovuta a un eccesso di grassi, ma non giova prescrivere una dieta senza grassi, sia perché i pazienti la abbandonano ben presto, sia perché l’organismo sa fabbricare i grassi anche partendo dalle proteine e dai farinacei. Assai più efficace è il digiuno.
      - a occlusione dei vasi sanguigni a causa dei detriti delle sostanze chimiche dell’acqua, supplementi minerali, alimenti cotti (Ig44p21) e del consumo di latticini (Ig29p27).
      La cottura rende indigesti i grassi e il colesterolo.
      - all’obesità, per mancanza di esercizio fisico, dieta non naturale, zucchero industriale, cereali, ritenzione idrica (a causa di sostanze tossiche: condimenti, sale, aromi).
      Se si adotta una dieta di frutta, verdura, noci diverse e semi, il peso corporeo, in genere, si normalizza.
      In uno studio su 683 soggetti obesi, il 48% di essi erano ipertesi e dopo quattro giorni di digiuno erano quasi tutti tornati alla pressione normale (IEMC p52); bisogna poi mangiare poco per evitare che la pressione risalga (Ig21p12);
      - alla pletora - eccesso di sangue e linfa, per abuso alimentare e di bevande (Ig44p31);
      - o al cattivo stato dei reni (ipertensione nefritica);
      - ad un cuore ed un sistema circolatorio non proporzionati tra loro. Ciò può provenire secondo un autore, dall’incrocio tra razze differenti, il quale potrebbe tanto più provocare delle abiotrofie, cioè inferiorità biologiche, quanto maggiore è la distanza tra le razze (Ig44p14).
      - alla ritenzione di fluidi che l’organismo trattiene nei tessuti per diluire le sostanze tossiche di cui è pieno; tali sostanze sono rappresentate soprattutto dai condimenti come il sale e gli aromi, dai detriti che si formano nella cottura dei cibi e dagli scarti metabolici del corpo stesso. Si può rimediare, secondo T. C. Fry, con un digiuno di due o tre settimane che consentirà di liberare le arterie occluse, di eliminare i fluidi insieme alle sostanze tossiche e di sciogliere il grasso. Poi si dovrà adottare una dieta sana tutta cruda di frutta, con un poco di verdure, di noci varie e di semi (Ig44p21).
      Si può rimediare, secondo T. C. Fry, con un digiuno di due o tre settimane che consentirà di liberare le arterie occluse, di eliminare i fluidi insieme alle sostanze tossiche e di sciogliere il grasso. Poi si dovrà adottare una dieta sana tutta cruda di frutta, con un poco di verdure, di noci varie e di semi (Ig44p21).
      - o ancora a contrazione continua dei vasi sanguigni. Quest’ultima è detta ipertensione essenziale e, secondo gli igienisti, è dovuta a irritazione dei centri cerebrali causata da -> Tossiemia, e guarisce col digiuno, seguito da alimentazione sana e stile sano di vita.
      Come complicazioni si possono avere lo sviluppo estremo della nefrite, l’apoplessia, l’occlusione coronarica, il blocco cardiaco, l’angina di petto, ecc.
      Casi: Malato di ipertensione, edema, mal di testa e sinusite, guarito con una settimana di digiuno e una di cibi crudi (HS 3° p132).
      Un altro paziente era affetto da ipertensione, mal di schiena e di testa, crisi di gotta e altro. Letto un libro d’igienismo, provò ad adottare la dieta igienista e in breve tempo perse tredici chili, non soffrì più di mal di schiena e di testa, depressione, ecc. (Ig44p34).
      Risp.: ad un malato con pressione di 265/140 invano curato con le medicine, consigliò di digiunare 12 - 15 giorni, poi frutta cruda, verdure, noci oppure menù crudo.
      Infine fare esercizi fisici (Ig36p36, Ig33p32).


    

Ipertiroidismo

      L’ipertiroidismo(gozzo esoftalmico) è una condizione acuta o cronica di eccessiva produzione di ormoni tiroidei, che secondo l’igienismo si può ritenere normalmente dovuta alla solita tossiemia e può essere guarita alla solita maniera.
      Caso: una donna conduceva vita antigienica: consumava ogni sorta di droga, birra, fumo, frequentava i bar, si alimentava per giorni solo di gelati e pizza, a volte si ubriacava, ecc.
      A venticinque anni si sentiva già vecchia e sempre stanca per via dei problemi di tiroide (ipertiroidismo, gozzo esoftalmico) per i quali prendeva molti medicinali.
      I medici le avevano detto che avrebbe dovuto prenderli a vita per non morire e che non sarebbe mai potuta restare incinta.
      Aveva la pressione a 190/100, polso 120 e a un certo punto le fu detto che doveva scegliere tra lo iodio radioattivo (che può causare il cancro alla tiroide) o l’operazione per asportare una parte della tiroide, mentre se avesse continuato coi medicinali avrebbe rischiato di deteriorare il midollo osseo e i globuli bianchi.
      Allora si limitò ad abbandonare l’alcol e la droga. Restò incinta. Leggendo un libro, scoprì i rischi che aveva corso prendendo quei medicinali.
      Casualmente scoprì l’igienismo. Allora smise di andare dai medici, di mangiare la carne e aggiunse gradualmente ortaggi crudi alla sua alimentazione.
      Intanto al settimo mese partorì una bambina apparentemente normale, del peso di 1,60 kg..
      Secondo Mosséri, però, i misfatti dei farmaci non sono per nulla apparenti ed essi si riveleranno in futuro nel bambino con eventuali problemi digestivi o respiratori, miopia.
      Si preparò a fare un digiuno riducendo i medicinali e allora cominciò a provare nervosismo, irritabilità e una forte fame.
      Durante il digiuno soffrì di vertigini, di alito cattivo dall’ottavo giorno e di molta sensibilità ai rumori. Il trentunesimo giorno le fu fatta riprendere l’alimentazione gradualmente (secondo Mosséri sarebbe stato opportuno continuare col semidigiuno fino alla guarigione completa): le occorsero tre settimane per ritrovare le forze perdute.
      In seguito, pur tra difficoltà a seguire l’alimentazione igienista, a causa delle tentazioni e dell’ambiente, affermava di aver abbandonato totalmente i medicinali e di sentirsi a meraviglia.
      Secondo l’editore della rivista che racconta la storia riportata, a volte i medicinali costituiscono per l’igienista un problema più grave della stessa malattia.
      Ovviamente se la tiroide è stata asportata completamente, non vi sarà altra possibilità che prendere le medicine per tutta la vita (LA 1° p213 - 216).



    

Ipoglicemia

      L’ipoglicemia è la condizione di chi ha il glucosio nel sangue inferiore a 70. (Tuttavia vi sono persone che non lamentano disturbi pur avendo una glicemia molto più bassa).
      Può causare sintomi come mal di testa, ansietà, emotività, insonnia, sonnolenza, disturbi visivi, palpitazione cardiaca, irritabilità, aggressività, stanchezza, depressione, dolori addominali e pettorali.
      Secondo l’igienismo:
      - nella grande maggioranza dei casi è una condizione dovuta a -> Tossiemia.
      - Altre volte è dovuta ad un eccesso di insulina iniettata o prodotta da un tumore del pancreas, che, almeno se è benigno, può essere ridotto e guarito col digiuno (SADEAI p41).
      - Può essere dovuta anche ad esaurimento delle ghiandole surrenali, le quali stimolano l’immissione dello zucchero nel sangue attraverso la glicolisi e la gluconeogenesi (produzione di glucosio da grassi e proteine).
      Il glucosio nel sangue deriva dal glucosio presente nella dieta, dal glucosio accumulato nei tessuti sotto forma di glicogeno e dalla trasformazione di proteine e grassi.
      - La causa maggiore è un eccessivo uso di carboidrati raffinati (specialmente zucchero bianco, pane, pasta, caramelle, tortine). Ciò stimola la secrezione di un’eccessiva quantità d’insulina che come conseguenza produce l’ipoglicemia.
      (L’avocado invece riduce la secrezione di insulina).
      - non è valido prendere stimolanti o fare molti pasti ricchi di proteine poiché si affaticherebbe ulteriormente il fegato.
      - La soluzione è un riposo assoluto, col digiuno, per permettere agli organi di disintossicarsi e recuperare le energie perdute.
      - Poi adottare la dieta essenziale igienista, escludendo per qualche tempo la frutta dolce, fresca od essiccata (SADEAI p61); un pasto a base di frutta, e due con insalata, germogli e avocado.
      - Mantenere lo stress emozionale al minimo, respirare aria pura.
      - Evitare tutti i medicinali e ogni abuso di cibo (Ig41p36).
      Risp.: Mangiando (solo) frutta e verdure non si avrebbe né iperglicemia né ipoglicemia (Ig37p33).


    

Ipotensione

      L’ipotensione, secondo gli igienisti :
      - è una bassa pressione sanguigna, da considerare un sintomo di un tono debole di tutto il corpo.
      - è dovuta ad irritazione dei centri cerebrali, causata da -> Tossiemia.
      - Può precedere l’ipertensione.
      - Spesso demenza, tubercolosi, lesioni cardiache e cancro si accompagnano con l’ipotensione. In tali casi, vanno fatte le cure appropriate per queste malattie.
      - Altrimenti le cure appropriate sono le medesime previste per l’ipertensione, cioè il digiuno, seguito da alimentazione sana e stile sano di vita (Ig61p30).


    

Ipotiroidismo

      L’ipotiroidismo è una condizione caratterizzata da scarsa produzione di ormoni tiroidei e da disturbi ad essa attribuiti dalla medicina ufficiale, ma che secondo gli igienisti sono causati soprattutto da uno stile di vita antigienico e da abuso di alimenti concentrati e sostanze nocive come il caffè (Ig31p33).
      Casi: una donna di circa quarant’anni racconta, con una lunga storia, di avere sofferto fin da bambina di molti disturbi attribuiti dai medici all’ipotiroidismo, di aver poi anche sofferto anche di asma grazie alle cure mediche e di esserne quasi guarita grazie al metodo igienista, a cominciare da un digiuno di cinquanta giorni (Ig41p22 - 23).
      Ad un’altra donna era stato diagnosticato l’ipotiroidismo e un cuore troppo veloce. Era così debole che non poteva nemmeno uscire a fare gli acquisti.
      L’igienista le consigliò dei cambiamenti molto graduali: il primo fu di mangiare frutta a colazione al posto dei cereali e di latte e succo di arancia. Inoltre doveva seguire il programma Due/Due cioè essere leggermente attiva due ore e riposarsi a letto due ore, alzarsi alle 6 e andare a letto alle 20 per due settimane.
      Il successivo passo fu di mangiare a mezzogiorno un’insalata di tre verdure crude; e la sera una o due verdure cotte a vapore e una o due patate al forno. Poi un programma di esercizi flessibili.
      Un mese più tardi la sua ansia e la sua depressione erano sparite. Cominciò anche a fare una camminata di quindici minuti la mattina.
      Dopo alcune settimane fu in grado di uscire da sola e anche la sua acne era scomparsa (Ig31p31).
      Risp.: Digiuno, poi menù crudo di frutta e verdura, in seguito esercizio, ecc. (Ig36p37).


    

Ippocrate

      Grande medico greco dell’antichità. Si dice che egli abbia affermato:
      1 - È la Natura che guarisce i malati. Essa trova da sé le vie convenienti senza bisogno di essere diretta dalla nostra intelligenza (ALRDUSP c7).
      2 - Il tuo alimento sia la tua unica medicina (ALRDUSP c27).
      3 - Bisogna, per quanto si può, risalire alla causa e alla causa della causa (ALRDUSP c30).
      4 – Il digiuno purifica il corpo (ALRDUSP c38).
      In conseguenza di tali affermazioni si potrebbe considerare Ippocrate un precursore dell’igienismo. Però anch’egli faceva un qualche ricorso ai medicinali, ad esempio alla valeriana e ai bromuri per donne depresse mentalmente (Ig64p10).


    

Ittero

      L’ittero è una condizione caratterizzata da un aumento della bilirubinemia al di sopra dei valori normali.
      Secondo l’igienismo:
      - non è una malattia ma un sintomo, la colorazione della pelle e delle mucose a causa della bile.
      - Se ne hanno varie specie:
      Ittero acolico: presenta pelle e congiuntiva decolorata, urina senza bile, ingrossamento della milza, anemia moderata, indigestione acuta ricorrente, dolore addominale, globuli rossi più fragili.
      Ittero da ostruzione: può essere causato da ostruzione dei canali biliari per infiammazione catarrale o suppurante, calcoli, parassiti, tumori, aneurismi, feci bloccate, restringimento del canale biliare o infezione settica, fragilità dei globuli rossi. Occorre eliminare la causa dell’ostruzione.
      Si hanno ingiallimento della pelle, pruriti, traspirazione giallastra, urina giallastra, feci grigie, pastose, spesso flatulenza, costipazione o diarrea, languore, depressione, irritabilità, mal di testa, foruncoli, orticaria, ecc.
      Questi sintomi sono preceduti da -> Enervazione e -> Tossiemia. Occorre combatterle.
      Ittero dei neonati: (Icterus neonatorum): colore giallastro nella prima settimana di vita nel 20% dei neonati.
      Si distinguono l’ittero fisiologico - che è dovuto al passaggio del sangue portale nella vena cava, per il momentaneo persistere di un’apertura e che può essere curato saltando qualche poppata o biberon,
      e l’ittero patologico – dovuto al restringimento congenito del canale biliare o a un‘infezione settica e può essere fatale.
      Secondo Mosséri è dovuto a un’ostruzione del canale biliare per stato catarrale e non avviene se la madre si nutre solo con frutta e verdure (LA 2° p28).
      Ittero emolitico o tossiemico: è dovuto alla distruzione dei globuli rossi del sangue per uno stato settico conseguente ad una cattiva cura o agli alimenti azotati.
      Parecchi veleni causano la distruzione dei globuli.
      Ittero grave maligno: distruzione rapida dei tessuti epatici, preceduta da ittero catarrale e disturbi nervosi, spesso emorragie della mucosa verso la pelle.
      Sembra causata da alcol, disturbi emotivi e cause generali della cattiva salute, cioè alimenti malsani, ecc.
      Si può tentare di salvare la parte ancora funzionante del fegato col digiuno e il riposo (LA 2° p15).
      Cure per l’ittero: in qualche caso può essere necessario l’intervento chirurgico per rimuovere l’ostruzione, ma generalmente è sufficiente il cambio di dieta.
      Se i sintomi sono gravi, è necessario il digiuno, anche per i bambini (LA 2° p25 - 30).


    

IUD

      Dispositivo anticoncezionale inserito stabilmente nell’utero.
      Caso: Una donna testimonia che dopo quattro anni di utilizzo dello IUD cominciò a soffrire di una grave infiammazione che la costringeva a letto ogni mese in occasione dell’ovulazione.
      I medicinali erano inefficaci contro i dolori. Le fu proposto di scegliere tra asportazione di utero e ovaie oppure l’uso della pillola contraccettiva per evitare l’ovulazione.
      Tuttavia lei scelse l’igienismo con buoni risultati (LH11p1 - 7).


    

Laetrile

      I gusci di albicocca contengono amigdalina, meglio conosciuta sotto il nome di Laetrile. Se ingoiati, scaricano del cianuro d’idrogeno e possono causare forti mal di testa, vomito, debolezza, disorientamento, morte (Ig62p11). Sarebbe stato usato nella terapia del cancro con risultati migliori di altri farmaci ma, diceva l’igienista, perché meno dannoso, non perché più efficace.


    

Laringite difterica

      La laringite difterica è un’infiammazione acuta della laringe i cui sintomi sono tosse violenta, secca e fioca, difficoltà di respiro, febbre.
      Non è membranosa ma, secondo l’igienismo:
      - di origine catarrale per eccesso di carboidrati: caramelle, cioccolato, grassi, latte, cibi fritti, pane, cereali, zuccheri, sciroppi.
      - Deriva, oltre che dallo stomaco sovraccarico, dall’eccesso di calore e ambienti poco ventilati.
      - Occorre digiuno, acqua fresca o acqua con spremuta di arancia o di pompelmo per almeno tre giorni, per prevenire malattie peggiori.
      - Impedire al bambino di mangiare troppo, specialmente la sera. Niente impacchi (AIAB p276 - 277).


    

Laringospasmo stridulo

      É un’affezione spasmodica che chiude la trachea e provoca soffocamento con parossismi ad intervalli irregolari.
      Secondo l’igienismo:
      - È dovuto a emozioni, indigestioni e altre influenze eccitanti o irritanti.
      - Occorrono riposo, calore, tranquillità (AIAB p278).


    

Latte

      Dannosità della pastorizzazione: Secondo Shelton:
      - una volta pastorizzato, il latte non ha alcuna utilità per fornire calcio perché i minerali sono ossidati e non più assimilabili dall’organismo ma escono dal tubo digerente senza alcun vantaggio e anche buona parte delle vitamine viene distrutta.
      - i batteri morti vanno in decomposizione e producono veleni peggiori di quelli secreti dai batteri vivi.
      - Anche la bollitura diminuisce il valore nutritivo del latte. Robert Koch, dopo aver diffuso la teoria che la tubercolosi bovina si trasmette all’uomo, proseguendo le sue ricerche si accorse di essersi sbagliato, ma all’industria del latte conveniva continuare, con l’aiuto di giornalisti ingenui o corrotti, a diffondere la teoria sbagliata e a far credere che il latte pastorizzato fosse più sano e salutare.
      Infatti, negli esperimenti:
      - Vitelli nutriti col latte naturale crescevano bene mentre quelli nutriti con latte pastorizzato si ammalavano e morivano nel giro di pochi mesi.
      - A loro volta, i bambini nutriti con latte naturale (anche se proveniva da mucche malate) risultavano più sani di quelli nutriti con latte pastorizzato (AIAB p178 - 179).
      Possibili danni del consumo di latte:
      Secondo l’igienismo:
      -Esso favorisce dispepsia e gas ed è uno degli alimenti che producono più muco e che favoriscono la stitichezza (nell’80% dei casi) o la diarrea (10%); favorisce infezioni e tubercolosi (LSCC 6° p30), aggrava asma, sinusite, bronchite e altre malattie catarrali. Contiene generalmente delle tracce di penicillina e anche molto colesterolo chimico diventando così un fattore nello sviluppo di una malattia arteriosa delle coronarie (Ig64p38).
      - Il latte vaccino favorisce l’accrescimento del corpo ma accompagnato da una ridotta crescita del cervello del bambino (CD1 2°C).
      - Verso gli 8 - 9 anni cessa la produzione di chimosina (caglio o rennina) necessaria per digerire il latte e quindi si dovrebbe usare, al più, solo lo yogurt non zuccherato.
      - Inoltre la dieta a base di latte per i malati è un fallimento:
      Il peso acquistato è rapidamente perduto rischiando seri problemi, tra cui l’aumento della pressione arteriosa, la diarrea o la stitichezza e parecchi muoiono (IAIN p127).
      - Alcuni popoli asiatici hanno una forza notevole e denti sani e un ottimo sviluppo senza usare latte. L’igienista Graham constatò che i contadini acquistavano forza smettendo di prendere il latte (LSCC 2° p41 - 42).
      - L’enzima detto rennina o caglio necessario per digerire il latte scompare quasi del tutto nella fanciullezza. Tale enzima richiede un ambiente gastrico leggermente acido; è, invece, distrutto da un’acidità forte. Il formaggio invece può essere digerito anche dagli adulti, secondo Berg. Altri autori, come Graham, al contrario sconsigliano i prodotti caseari anche agli adulti e sostengono che il latte rende gli adulti indolenti e pigri (Ig57p12).
      Per i bambini:
      - ogni specie animale ha un latte diverso per quantità e qualità delle proteine ed è adatto solo ai piccoli della stessa specie.
      - Se la madre è sana, il suo latte è il migliore alimento per assicurare un adeguato sviluppo del cervello e il massimo di salute al bambino; altrimenti sarà meglio ricorrere a una balia sana.
      - La mortalità dei bambini allattati al seno è un decimo di quella dei“figli della bottiglia”.
      - si possono attendere Anche quarantotto ore prima di allattare per la prima volta il neonato.
      - Sono sufficienti tre poppate durante il giorno e nessuna durante la notte per avere un bambino sano e tranquillo (Ig47p28).
      Mosséri consiglia all’inizio cinque poppate il giorno e una di notte e più avanti tre il giorno (aggiungendo i succhi di frutta) e una la notte. Se si allatta più spesso, il bambino avrà feci putride e piangerà per irritazione di stomaco, non per fame (Ig27p34).
      è un errore allattare troppo i bambini: diventano grassi e più soggetti alle malattie, a raffreddori, influenza, respirazione difficile, tonsillite, degenerazione degli organi, malformazioni, diarrea e stitichezza, feci e urina molto frequenti che disturbano il sonno del figlio e della madre. Inoltre diventano anche troppo alti. L’altezza ideale è stimata intorno ad 1,71 m. I giganti e i nani vivono meno della media (Ig47p27 - 32).
      - Se la mammella non è svuotata a ogni poppata, la secrezione del latte diminuisce rapidamente.
      - Non sono gli alimenti ricchi, ma gli alimenti verdi appena raccolti ad assicurare un’abbondante secrezione di buon latte (AIAB p159).
      Le donne devono condurre una vita sana, dall’alimentazione all’esercizio fisico, per essere capaci di allattare i propri figli a lungo (AIAB p191).
      - Se il latte è insufficiente, dare al bambino succo d’arancia (scegliendo le varietà più dolci e mettendolo in una bottiglia) appena preparato, nella misura di 60 cc ai neonati di due settimane fino ad arrivare a 240 cc ai bambini di sei mesi, almeno tre o quattro ore dopo la poppata e almeno mezz’ora prima della poppata successiva.
      - Va altrettanto bene il succo d’uva o di altra frutta.
      - Non aggiungere zucchero, né altro.
      - Se si ricorre al latte di mucca, è bene diluirlo con altrettanta acqua per renderlo meno differente dal latte umano.
      - Al latte diluito non va aggiunto nulla: né latte di calce, né bicarbonato di sodio, né zucchero.
      - Il latte deve essere dato tramite bottiglia con tettarella per favorire l’insalivazione.
      - La tettarella deve essere lavata ma non fatta bollire: eventuali malattie del bambino non derivano dalla scarsa igiene ma spesso dall’eccesso di cibo o da altri fattori.
      - Non dare al bambino alimenti solidi, neanche ridotti in pappa, poiché il bambino sotto i due anni non ha i denti e neanche gli enzimi per digerire alimenti diversi né gli amidi (AIAB p202).
      - In caso d’intolleranza al latte si può usare quello di soia o di mandorle (Ig47p31).
      - Shelton sconsigliava anche i prodotti dietetici per l’infanzia (AIAB p197) e diceva che l’omogeneizzazione toglie una parte del valore al latte, perché favorisce l’ossidazione delle sue sostanze nutritive.
      Caso: una bimba pesava tre chili alla nascita, ma 30 giorni dopo ne pesava due, soffriva di diarrea ed era prossima alla morte: le erano dati gli alimenti per bambini, poiché la madre non poteva allattarla.
      Allora fu lanciato un allarme e molte donne si offrirono di allattarla.
      Dopo tre mesi la bimba pesava sei chili ed il pediatra la trovò normale, solo che non riusciva a spiegarsi perché non potesse sopportare gli alimenti per neonati. Lo attribuiva a un virus o all’allergia. (È ciò che dicono i medici quando non comprendono qualcosa, commentava -> Mosséri) (Ig47p26).


    

Lebbra

      La lebbra è una malattia che sarebbe guaribile col metodo igienista, come le altre malattie della pelle, ossia mettendo l’organismo in condizione di disintossicarsi col solito digiuno (IDT p71) , poi adottando un’alimentazione igienista e un sano stile di vita, al pari delle altre malattie della pelle.
      Il prof. -> Ehret era incline ad attribuirla al consumo (esagerato) di riso (ISDGDDSM p140 - 141). Vedere -> MALATTIE della pelle.
      Secondo la medicina ufficiale:
      - la lebbra è una malattia infettiva caratterizzata dalla presenza del batterio Mycobatterium leprae, scoperto da G.H.A. Hansen nel 1873 (dall’enciclopedia Treccani);
      - tuttavia gli effetti delle terapie farmacologiche non sono decisivi;
      - è raccomandabile il ricovero in lebbrosari.
      Ciò fa pensare che i batteri hanno in realtà un’importanza secondaria e che per sperare nella guarigione è importante, piuttosto, adottare altre misure, come una migliore igiene ed alimentazione.
      Se giovassero le medicine, si potrebbe somministrarle ai lebbrosi a casa loro.
      Ossia, forse avviene come nella -> Tubercolosi, nella quale, secondo gli igienisti, bisogna piuttosto pensare a risanare il terreno che a combattere direttamente i bacilli.
      Secondo l’igienista Fry la lebbra non è contagiosa, giacché medici e infermieri lavorano per decenni a contatto dei lebbrosi senza essere contagiati (Ig54p22).


    

Letargia

      La letargia è la condizione in cui il paziente dorme tutta la notte e spesso anche il giorno.
      Potrebbe derivare da eccesso nutritivo o anche dal consumo di -> Noci.
      Usare alimenti semplici e attendere la fame; anzi, aspettare ancora mezz’ora.
      Ciò distanzierà i pasti e restringerà lo stomaco (Ig22p29).

Nessun commento:

Posta un commento