Ulcere

, 04/03/17

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Ulcere, Unghia incarnita, Uremia, Uretrite, Urina attraverso la pelle, Vacanze
    

Ulcere

     Ulcera gastrica:
      L’ulcera gastrica è una lesione della mucosa dello stomaco i cui sintomi sono indigestione, dolore parossistico che può irradiarsi verso la schiena e i lati, sensibilità localizzata, vomiti, iperacidità, ematemesi (emorragia dello stomaco).

      Secondo gli igienisti:
      - le ulcere gastriche e duodenali provengono da un’infiammazione catarrale di lunga durata nella mucosa dello stomaco e del duodeno.

      Ciò è il risultato di una tossiemia cronica e anche di un abuso cronico dello stomaco nel bere e nel mangiare (soprattutto pane e dolci), alcol, tabacco, tè, caffè, zucchero, spezie irritanti e parecchi medicinali, dieta acidificante, alimenti concentrati, soprattutto la carne.

      - È stato dimostrato con esperimenti su cavie che la caffeina produce in poco tempo ulcere allo stomaco e aumenta anche il livello dei grassi nel sangue (SADEAI p57).

      - Anche le preoccupazioni, l’ansietà, la gelosia, la delusione amorosa e altre abitudini snervanti, sono dei fattori dell’ulcera perché disturbano le funzioni e in particolare la funzione digestiva.

      - Il persistere delle cause può portare alla perforazione, peritonite e morte.

      - Le ulcere tendono ad aprirsi se il malato ingerisce troppi liquidi ( -> Acqua).

      - La diagnosi dell’ulcera non è facile quanto il profano potrebbe pensare. Anche ricorrendo agli esami radiologici può succedere di diagnosticare l’ulcera quando non c’è, e viceversa (IDPSLV p192).

      - Invece che di ulcera gastrica a volte si tratta di gastralgia, cancro dello stomaco, ulcera duodenale, calcoli.

      - La medicina ufficiale ricorre alle diete sciroppose, insipide, ai pasti frequenti, ai medicinali, agli antiacidi, ecc. ma essi danno solo un sollievo momentaneo. Altre cure mediche sono i raggi X e le operazioni. L’operazione provoca aderenze e sofferenze anche maggiori di quelle minacciate dal chirurgo se non si fa subito l’operazione. I raggi X, ma anche le altre terapie, potrebbero in seguito causare il cancro (Ig32p6, Ig46p7, Ig60p22).

      - In realtà, la scelta migliore è piuttosto quella di eliminare le cause delle ulcere, che sono da un lato la solita enervazione e tossiemia seguite da irritazione, infiammazione e ulcera (Ig32p11).

      - Inoltre l’irritazione è favorita direttamente da fumo, alcol, caffè, eccesso di farinacei, pasti abbondanti, combinazioni indigeste degli alimenti (Ig32p12).

      - Tutte le ulcere (gastriche, duodenali, del colon, uterine) possono essere guarite col digiuno (Ig34p17) seguito poi dalla vita sana, alimentazione adatta, bagni di sole, esercizio, tranquillità e miglioramento della salute generale.

      - È sufficiente che - in luogo tranquillo lontano dagli affari, amici, parenti, ecc. per avere il necessario riposo – si faccia un digiuno da alcuni giorni a qualche settimana affinché i cibi non sfreghino più lo stomaco (Ig60p20).

      - Ciò può comportare un aumento del dolore nei primi tre o quattro giorni, ma poi esso diminuirà fino a sparire del tutto.

      - Se invece si continua a mangiare, il passaggio di qualsiasi nutrimento continua a irritare lo stomaco e impedisce la guarigione (LA 1° p172).

      - Una buona cicatrizzazione non si produce se il digiuno è interrotto troppo presto.

      - Bisogna guarire tutto l’organismo col -> DIGIUNO “completo”.

      - Finito il digiuno, consumare alimenti alcalinizzanti, magari in forma di succo fresco se necessario, purè, zuppa di verdura frullata o passata, bagni di sole, esercizi (Ig46p31).

      - Se il paziente vomita qualsiasi cosa, utilizzare un succo di frutta o di ortaggi crudi, cercando quello che è tollerato meglio.

      - I casi avanzati in persone molto snervate possono concludersi fatalmente nonostante le migliori cure (Ig46p31).

     

Ulcerazione della faringe

      Ha i sintomi della faringite con l’aggiunta di quelli dell’ulcera nella gola.
      È prodotta dalle stesse cause delle faringiti, ma protratte più a lungo.
      Si cura come la -> Faringite: digiuno e poi dieta (LA 1° p23).

     

Ulcerazione della lingua

      Ulcere piccole ma dolorose accompagnate da disordini digestivi, causata da alimentazione malsana.
      Consiglio igienista: digiunare, poi dieta igienista (LA 2° p76).

     

Ulcera duodenale

      : la causa (alimenti azotati concentrati e cereali) e la cura sono le stesse dell’ulcera gastrica (LA 1° p56).

     

Ulcere all’esofago

      Caso: Nella ripresa alimentare dopo il digiuno i frutti acidi furono stati momentaneamente esclusi, poiché l’esofago non era interamente cicatrizzato. Egli vi sentiva d’altronde ancora, non dei bruciori come prima, ma una certa irritazione leggera e diffusa. Il ristabilimento totale non sarebbe stato effettivo che dopo parecchie settimane (JPR p253).

     

Ulcere varicose

      Sono guaribili rapidamente col digiuno seguito da buone combinazioni alimentari (LSPLAC p71).

      Casi: Un paziente di 85 anni che aveva l’ulcera gastrica da 4 anni, dopo un alternarsi di miglioramenti e aggravamenti, ebbe un’emorragia che rischiò di ucciderlo.
      Rifiutò l’operazione ed entrò in una casa di cura igienista.
      Fu messo a letto e sottoposto al digiuno.
      Dopo tre o quattro giorni cominciò ad avere miglioramenti tangibili.
      All’interruzione del digiuno, gli fu prescritta una dieta normale, ma soprattutto di frutti e verdure in abbondanza.
     
      Aumentò di peso, tornò a casa sano e forte e riprese le sue attività (Ig60p20).

     

Ulcerazioni intestinali

      “Un missionario nelle Indie non era più che l’ombra di quello che era stato, in seguito a ulcerazioni intestinali, dopo una tifoide mal curata. Da sette mesi aveva delle feci sanguinolente tutti i giorni, un appetito vorace e consumava pasti abbondanti senza che lo stomaco si rivoltasse. Davanti ad una tavola ben guarnita la sua voglia di mangiare diventava furiosa ed egli la soddisfaceva senza riguardo alla quantità e alla qualità. Il suo sistema cerebrale era talmente crollato che né la ragione, né il giudizio arrivavano a tenere alla briglia un appetito tirannico.
      Sette medici, di cui parecchi molto qualificati, lo curarono in successione. Il primo che egli consultò negli Stati Uniti ridusse i sette pasti a sei solamente. Tutti e sette tentarono di guarire le sue ulcere coi medicinali.
      Come potrebbero cicatrizzarsi delle piaghe sanguinanti, per esempio alla superficie del corpo, se fossero sottoposte all’azione simile a quella che esercitano col loro contatto e il loro strofinio, i detriti contenuti nell’intestino sulle membrane sensibili che li tappezzano?
      Durante la prima settimana, egli perse 5 chili, con quel regime dei 6 pasti. Ma dopo aver letto il mio libro, riferiva il dottor Dewey, congedò il suo medico e si sottopose alle mie cure. Io trattai le sue ulcere cercando di accordare loro il medesimo riposo che se ciascuna di esse fosse all’estremità di un osso fratturato.
      In meno di due settimane quest’uomo, che moriva di inanizione con i suoi sei pasti al giorno, e che non aveva più che la pelle sulle ossa, fu sbarazzato di tutti i sintomi di malattia e provò un desiderio moderato di alimenti nutritivi.
      Gli furono sufficienti meno di due settimane perché tutte le parti ulcerate si ricoprissero di una nuova membrana.
      Tuttavia per tre settimane intere io non autorizzai che alimenti liquidi che non contenevano scarti che potessero irritare la nuova tunica delicata che tappezzava l’intestino. Per qualche tempo ancora, dopo la terza settimana, consumò un solo pasto leggero il giorno. Un secondo pasto gli fu permesso quando parve che potesse prenderlo senza rischi.
      In poco più di tre mesi riguadagnò 21 chili di carne sana, ferma, vigorosa” (SRPLJ p113).


    

Unghia incarnita

      Caso: Diana Young ha digiunato 32 giorni. Calcoli renali, denti ulcerati, unghie incarnite. I grandi professori avevano consigliato d’urgenza 3 operazioni! Lei non ne accettò alcuna, ma digiunò. Il 16° giorno di digiuno, espulse i calcoli. Dopo il digiuno, i raggi X mostrarono che gli ascessi dentari erano scomparsi pur conservando i denti che le si volevano strappare. Anche le unghie si ristabilirono. Dopo di allora, la sua salute restò perfetta.
      Mosséri aggiunge poi che gli ascessi, il pus, i gonfiori provengono dagli alimenti proteici: carne, pesce, pollame, ostriche, noci varie, formaggi, uova e che quindi è necessario sopprimere questi alimenti. Limitare in seguito le varie noci a 10 grammi il giorno. In tal modo, gli ascessi dentari o altri scompaiono senza che vi sia bisogno di farsi strappare stupidamente le parti infette. Il pus trae le sue provviste dagli alimenti proteici citati, che provocano l’infezione nei tessuti. Mai accettare di farsi strappare i denti infetti e traballanti (JPR p211).


    

Uremia

      L’uremia è una forma di tossiemia causata da una funzione renale difettosa. è il risultato della nefrite o di ciò che causa una soppressione dell’urina.
      Sintomi della forma acuta: mal di testa violento, agitazione, movimento avanti e indietro, convulsioni epilettiche, delirio, coma, respirazione difficile, vomiti persistenti, singhiozzo, diarrea ed altri.
      Nella forma cronica anche alito fetido (ammoniacale o urinoso), debolezza muscolare progressiva e altri.
      Si ritiene poco probabile che sia un solo elemento dell’urina a causare l’uremia. Probabilmente è il sovraffaticamento dei reni la vera causa, insieme all’enervazione o a scambi metabolici difettosi.
      Gli igienisti ritengono che sia l’infiammazione dei reni a causare l’uremia, ma Mosséri pensa che comunque anche i reni infiammati riescano a svolgere bene la loro funzione in assenza di alimenti azotati, caffè, tè, cioccolato, alcol, sovraffaticamento, tensione nervosa, dispiaceri, ansietà.
      Spesso l’uremia accade alla fine della gestazione.
      è sempre grave ma la guarigione è possibile.
      Curare con digiuno, riposo, silenzio, calore con borse calde.
     Uremia latente:
      Soppressione completa dell’urina, accompagnata da insonnia, respirazione difficile, disturbi digestivi, debolezza muscolare progressiva, spesso lucidità di mente e niente convulsioni.
      È necessario eliminare la causa dell’ostruzione altrimenti il paziente muore entro 10 – 11 giorni (LA 2° p168 - 169).


    

Uretrite

"
      L’uretrite è un’infiammazione della mucosa del canale uretrale accompagnata da dolori e scoli catarrali. .
"
      Secondo Mosséri:
      - l’uretrite semplice è dovuta all’abuso di cereali;
      - quella settica invece è dovuta agli alimenti azotati;
      - sono da rigettare le tesi della medicina ufficiale che attribuisce l’uretrite all’inoculazione durante un rapporto sessuale, fosse anche durante le mestruazioni;
      - è sufficiente un digiuno seguito da uno stile sano di vita (LA 2° p172).


    

Urina attraverso la pelle

      Risp.: per un tale di 75 anni che urina attraverso la pelle, Mosséri ritiene che sia dovuto a reni sovraffaticati e allora la pelle prende il turno e che si tratti probabilmente dello stesso problema della dialisi. Afferma di aver curato un carabiniere che doveva farsi dializzare perché i suoi reni non funzionavano più. La soppressione degli alimenti azotati (pesce, formaggi, carne, uova) con un menù igienista l’avevano guarito totalmente. (Ig7p16)


    

Vacanze

      Secondo => Mosséri le migliori vacanze per ritemprarsi sono costituite da un periodo di digiuno in una casa igienista.
      Vacanze nei Paesi tropicali: Mosséri consigliava invece delle vaccinazioni, di portarsi una zanzariera e di non mangiare le pietanze speziate locali perché rendono malati (Ig35p35).

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